Parliamo di "testa"......

Area dedicata all'arrampicata sportiva e al bouldering.

Parliamo di "testa"......

Messaggioda ct-7b » lun giu 28, 2004 9:23 am

Come vi accorgete che è la mente che impedisce la realizzazione di una buona ascesa??? e come risolvete???
Io per esempio me ne accorgo quando iniziano ad arrivarmi paranoia riguardo al volo, mi capita quendo il mio fisico è stanco e quindi mi sento insicuro, come risolvo??? salgo sino ad avere l'ultimo rinvio sotto i piedi e mi lascio......funonzia alla grande, mi sblocco e salgo ugualmente anche se le ditina mi tengono poco ed un senso di astenia mi pervade il corpo.....
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Re: Parliamo di "testa"......

Messaggioda maxx » lun giu 28, 2004 12:20 pm

ct-7b ha scritto:Come vi accorgete che è la mente che impedisce la realizzazione di una buona ascesa??? e come risolvete???
Io per esempio me ne accorgo quando iniziano ad arrivarmi paranoia riguardo al volo, mi capita quendo il mio fisico è stanco e quindi mi sento insicuro, come risolvo??? salgo sino ad avere l'ultimo rinvio sotto i piedi e mi lascio......funonzia alla grande, mi sblocco e salgo ugualmente anche se le ditina mi tengono poco ed un senso di astenia mi pervade il corpo.....


a me capita spesso di scalare tutto irrigidito, stringendo le prese piu' del dovuto e pensandoci su diecimila volte prima di tentare un passaggio. poi quando riprovo lo stesso tiro, magari con la corda dall'alto, spesso mi rendo conto che era una cazzata, ed era solo la paura del volo che mi gravava sulla schiena. in alcuni rari casi pero' mi chiedo: "ma come diamine ho fatto a passar di qui la prima volta??" :lol:

insomma, delle volte lo stress gioca a favore, delle volte gioca contro. per me gioca quasi sempre contro, ed e' un condizionamento pesante che mi frega spesso e volentieri, soprattutto quando vado a vista. l'angoscia piu' grossa e' arrivare allo spit dopo, che magari e' lontanuccio, non trovare una posizione decente per moschettonare e volare n metri dopo un'agonia spasmodica con il chiodo davanti al naso. cosi' appena arrivo a portata di spit tento moschettonaggi faticosissimi (della serie meglio un uovo oggi che una gallina domani) quando basterebbe un po' di "assestamento" per rendere l'operazione infinitamente piu' facile.

non ho vere soluzioni da proporre. sul lavorato le cose vanno un po' meglio, ma sull'a-vista non riesco proprio a spingermi al limite... a parte quei rari giorni in cui il bioritmo fa interferenza costruttiva con la fase lunare :wink:
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Re: Parliamo di "testa"......

Messaggioda ct-7b » lun giu 28, 2004 13:00 pm

maxx ha scritto:
ct-7b ha scritto:Come vi accorgete che è la mente che impedisce la realizzazione di una buona ascesa??? e come risolvete???
Io per esempio me ne accorgo quando iniziano ad arrivarmi paranoia riguardo al volo, mi capita quendo il mio fisico è stanco e quindi mi sento insicuro, come risolvo??? salgo sino ad avere l'ultimo rinvio sotto i piedi e mi lascio......funonzia alla grande, mi sblocco e salgo ugualmente anche se le ditina mi tengono poco ed un senso di astenia mi pervade il corpo.....


a me capita spesso di scalare tutto irrigidito, stringendo le prese piu' del dovuto e pensandoci su diecimila volte prima di tentare un passaggio. poi quando riprovo lo stesso tiro, magari con la corda dall'alto, spesso mi rendo conto che era una cazzata, ed era solo la paura del volo che mi gravava sulla schiena. in alcuni rari casi pero' mi chiedo: "ma come diamine ho fatto a passar di qui la prima volta??" :lol:

insomma, delle volte lo stress gioca a favore, delle volte gioca contro. per me gioca quasi sempre contro, ed e' un condizionamento pesante che mi frega spesso e volentieri, soprattutto quando vado a vista. l'angoscia piu' grossa e' arrivare allo spit dopo, che magari e' lontanuccio, non trovare una posizione decente per moschettonare e volare n metri dopo un'agonia spasmodica con il chiodo davanti al naso. cosi' appena arrivo a portata di spit tento moschettonaggi faticosissimi (della serie meglio un uovo oggi che una gallina domani) quando basterebbe un po' di "assestamento" per rendere l'operazione infinitamente piu' facile.

non ho vere soluzioni da proporre. sul lavorato le cose vanno un po' meglio, ma sull'a-vista non riesco proprio a spingermi al limite... a parte quei rari giorni in cui il bioritmo fa interferenza costruttiva con la fase lunare :wink:

lasciati andare, scarichi la tensione e capirai che il volo in quel passaggio nn è pericoloso....
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Messaggioda fscazzol » lun giu 28, 2004 15:16 pm

Volare non è mai bello, molte volte non riesco a fare il passo proprio per quello. E si che di voli ne ho già fatti e alcuni belli tosti ma la paura molto spesso blocca.

Secondo me non serve volare per far sparire la paura...
Molte volte guardando la via si capisce se il volo sarà problematico o meno. Sulle vie strapiombanti, non mi faccio problemi, tanto se cado al massimo penzolo. Ma in placca, almeno per me se la chiodatura è lunga mi cago
L'alpinista è un inquieto inguaribile: si continua a salire e non si raggiunge mai la meta. Forse è anche questo che affascina: si è alla ricerca di qualcosa che non si trova mai
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Messaggioda quilodicoequilonego » lun giu 28, 2004 15:20 pm

...anche essere sicuri di non volare, è una gran bella cosa 8)
enzo
Avè rot le bale, basta spit 'n Dolomiti, tanto i cavan tuti...
In arrampicata, cosa c'è di più artificiale del trapano ?
VIA TUTTTTTT
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Messaggioda ct-7b » lun giu 28, 2004 15:45 pm

nn pensate che me la stia spacchiando, anche io mi cago del volo, ma sento il bisogno di supera questa paura, perchè amo scalare e amo fare vie oltre il mio limite......spesso guardo una via dal basso, vedo la chiodatura molto distante e salgo solo per questo motivo (naturalmente nn deve essere un grado troppo basso, ma un grado che so di fare con qualche sudatina)..... ieri facevo un 6c+ di placca a pantalica, in un passaggio dove avevo i piedi messi in aderenza la mente mi diceva di nn salire anche se il passaggio era una cavolata, avevo la protezioni sotto i piedi e l'altra era abbastanza distante.......bene mi sono incacchiato con me stesso, ho detto all'assicuratore di lasciarmi lasco perchè sarei volato......sono salito sino a che nn avevo lo spit sotto i piedi e mi sono mollato, volo tranquillissimo e passaggio fatto........
bene l'unica cosa che mi rende sicuro è il fatto di sapere che il mio corpo istintivamente reagisce bene, ho fatto moltissimi voli e mi sono sempre messo nella corretta posizione senza che me ne rendessi conto.......
faccio un altro esempio: 4 mesi fa mi sono rotto il malleolo, fortuna che è stata una frattura composta, mi spostavo su di una parete appoggiata senza corda e senza scarpette per fare una foto ad un compagno che scalava, ero tranquillissimo, metto la mano in un maniglione e vola un blocco di roccia.......sarei potuto cadere di schiena e frantumarmi, ma istintivamente mi sono girato e parato con le gambe, volo di 6 metri e frattura composta del malleolo, credo sia stato anche miracolato.....cmq da adesso nn mi sposto + senza corda e scarpette
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Messaggioda maxx » lun giu 28, 2004 16:07 pm

quilodicoequilonego ha scritto:...anche essere sicuri di non volare, è una gran bella cosa 8)


beh per vivere abbiamo tutti bisogno del nostro piccolo mondo di illusioni... :wink:
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Messaggioda aculnaig » lun giu 28, 2004 16:19 pm

Nel mio caso è la concentrazione il problema, senza la quale la via e il passaggio duro perdono d'importanza a favore delle paranoie, come ad esempio il volo.
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Messaggioda ct-7b » lun giu 28, 2004 16:36 pm

aculnaig ha scritto:Nel mio caso è la concentrazione il problema, senza la quale la via e il passaggio duro perdono d'importanza a favore delle paranoie, come ad esempio il volo.

posso chiderti una cortesia????........

potresti togliere le faccine dal tuo avatar???
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Messaggioda progdario » mar giu 29, 2004 16:59 pm

Non so come e perche', ma ultimamente volo piu' tranquillamente.

E comunque il modo migliore per sbloccarsi e' sanz'altro quello di volare spesso, sempre piu' spesso......c'e' addirittura che fa le prove di volo per abituarsi di testa......

Credo che se superassi del tutto la paura del vuoto farei un salto di livello notevole..........d'altra parte l'arrampicata e' uno sport mentale......
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Re: Parliamo di "testa"......

Messaggioda Paolo Marchiori » mar giu 29, 2004 21:30 pm

ct-7b ha scritto:Come vi accorgete che è la mente che impedisce la realizzazione di una buona ascesa??? e come risolvete???
Io per esempio me ne accorgo quando iniziano ad arrivarmi paranoia riguardo al volo, mi capita quendo il mio fisico è stanco e quindi mi sento insicuro, come risolvo??? salgo sino ad avere l'ultimo rinvio sotto i piedi e mi lascio......funonzia alla grande, mi sblocco e salgo ugualmente anche se le ditina mi tengono poco ed un senso di astenia mi pervade il corpo.....


altra buona idea (che non pratico MAI) è saltare giù apposta alla prima via. Ti sblocca e poi sei tranquillo...
A me, come a tutti, vamolto a gornate....tendenzialmente quando non voglio proprio volare non mi sforzo, non volo e basta. Magari scalo su gradi più bassi o da secondo..
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Re: Parliamo di "testa"......

Messaggioda ct-7b » mar giu 29, 2004 22:22 pm

Paolo Marchiori ha scritto:
ct-7b ha scritto:Come vi accorgete che è la mente che impedisce la realizzazione di una buona ascesa??? e come risolvete???
Io per esempio me ne accorgo quando iniziano ad arrivarmi paranoia riguardo al volo, mi capita quendo il mio fisico è stanco e quindi mi sento insicuro, come risolvo??? salgo sino ad avere l'ultimo rinvio sotto i piedi e mi lascio......funonzia alla grande, mi sblocco e salgo ugualmente anche se le ditina mi tengono poco ed un senso di astenia mi pervade il corpo.....


altra buona idea (che non pratico MAI) è saltare giù apposta alla prima via. Ti sblocca e poi sei tranquillo...
A me, come a tutti, vamolto a gornate....tendenzialmente quando non voglio proprio volare non mi sforzo, non volo e basta. Magari scalo su gradi più bassi o da secondo..

nn ne sono convinto.......io mi sforzerei di fare gradi al limite e se si deve, volare......in tal modo adatti la mente a vincere la paura, se al primo sintomo di paura del volo scendi dalla via e la fai da secondo nn la supererai mai e questo blocco continuerà a tornare......se poi scali per puro piacere allora lascia stare e goditi l'arrampicata nel modo che credi + opportuno senza stressarti
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Re: Parliamo di "testa"......

Messaggioda maxx » mer giu 30, 2004 9:55 am

ct-7b ha scritto:nn ne sono convinto.......io mi sforzerei di fare gradi al limite e se si deve, volare......in tal modo adatti la mente a vincere la paura, se al primo sintomo di paura del volo scendi dalla via e la fai da secondo nn la supererai mai e questo blocco continuerà a tornare......se poi scali per puro piacere allora lascia stare e goditi l'arrampicata nel modo che credi + opportuno senza stressarti


indifferente quali sono i tuoi obiettivi, siano essi il "puro piacere", la progressione o la preparazione per una performance, secondo me l'ingrediente di gran lunga piu' importante per raggiungerli e' la motivazione. per quanto mi riguarda, se sono in giornata no e mi "faccio violenza", il risultato e' in generale sgradevole e la motivazione ne risente. dunque per ora la strategia che tu proponi la vedo controproducente per il mio caso, ma appunto dipende da individuo a individuo, il tuo metodo funzionera' benissimo per te ma personalmente in questo momento mi vedo piu' vicino all'approccio di Paolo...
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Messaggioda bradipo » mer giu 30, 2004 11:16 am

E' verissimo!!! la paura blocca!!! Sabato, bella via però spittata lunga anche 3/4 metri, di placca appoggiata poi verticale con tettino. Beh arrivo sul punto secondo punto chiave: traverso di ca 2 mt a sin. con buoni appigli ma piedi molto aleatori, guardo lo spit 1 metro sotto i piedi e a dx, devo rinviare sopra il tetto ma non ci arrivo; ok si torna indietro fino allo spit; riposo; riparto e arrivo di nuovo, mi cago sotto e....aritorno indietro di nuovo e non è facilissimo farlo per via dei piedi non buoni! Insomma alla fine ho fatto quel tratto arrampicando 3 volte e disarrampicando 2 volte solo per paura che lo spit ce lo avevo lontano e di traverso. Alla fine ho trovato un piccolissimo appoggio che mi ha portato a poter rinviare sopra il tetto e quindi a passare. TUTTO PER PAURA! E quelle volte che mi è capitato di volare...poi è andata molto meglio la giornata!
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