L'essenza del bouldering

Area dedicata all'arrampicata sportiva e al bouldering.

L'essenza del bouldering

Messaggioda Hello Mountains » sab ott 14, 2006 0:50 am

Mi pareva una bella descrizione
Ve la propongo.

Scendendo dall?intermedio verso il campo base (?) Agostino richiama la nostra attenzione.
"Guardate là ragazzi; quei grandi blocchi ?dai che ci facciamo una scalatina..".
Controvoglia, io e Daniele lo seguiamo.

Da qui sembrano due sassetti insignificanti poggiati sull?enorme ghiacciaio del K2. Man mano che mi avvicino, però, i blocchi diventano più grandi.
Non sono poi male; dai che proviamo.
Non abbiamo con noi le scarpe da arrampicata; proviamo con gli scarponcini da trekking.
Che bella sensazione, riaccarezzare la roccia dopo tante settimane. Niente guanti, vestiti pesanti e strani aggeggi.
Solo il proprio corpo e la roccia.

L?arrampicata su roccia è l?attività motoria più bella del mondo. Tutti i muscoli lavorano alla ricerca dell?equilibrio; il cervello li coordina.
Non serve un fisico da superman, ma solo coordinazione e buon rapporto peso-potenza.
L?ideale per le signore.

Abbiamo davanti un modesto masso di marmo chiaro striato. Quattro metri sufficienti a impegnarci allo spasimo nell?aria rarefatta dei 5000 e passa metri.
Un passaggio è più ostico degli altri.
Due piccoli appigli ospitano appena una mezza falange di indice e medio. E? leggermente strapiombante.
Per i piedi un solo appoggio, fuori asse, un po? spiovente.
Per far si che la suola aderisca occorre caricare forte il piede, proprio sotto il pollicione.

Contemporaneamente occorre strizzare per bene gli appigli con forza e tirarsi su, contraendo al massimo gli addominali per non sganciare le gambe dal tronco.
Una volta alzati da terra, con un movimento dinamico, un lancio, si afferra con la mano destra una bella manetta, un appiglio dove tutta la mano entra comodamente.
Per effetto dello slancio, tutto il corpo si stacca, sbandierando verso l?esterno.

Ecco allora che occorre contrarre al massimo i muscoli dell?avambraccio e della spalla per trattenere la sbandierata con grande presa
e ristabilirsi sulla cima del sasso con un movimento simile al volteggio del cavallo.

"Oplà! Fatto!"grido, entusiasta.
Sono contento come una pasqua.
Che bel passaggio, anche difficile.
Ho appena sfidato un massetto insignificante al cospetto della seconda montagna più alta della Terra?
Ma sono felice!

Questa è l?essenza del bouldering.
L?arrampicata sui massi. Non è la cima che importa quanto la gestualità e difficoltà del passaggio.
Magari ripetuto centinaia di volte, fino a quando tutti i muscoli, lavorando all?unisono,
ti consentono di superare una sezione, anche brevissima, in apparenza impossibile da scalare.

L?esatto opposto del K2.


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Da ?K2, la mia avventura? ? Michele Comi, 2004 ? Fabbri Editore


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Messaggioda spotter1970 » lun ott 16, 2006 20:56 pm

Sono d'accordo, il boulder è semplice gioco con se stessi, ed è anche per questo che è splendido.
Bravo!
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Messaggioda Frullallà » mar ott 17, 2006 16:46 pm

bello :D
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Messaggioda Roberto » mar ott 17, 2006 16:50 pm

Va bene, però la stessa essenza la trovi anche su una scalata in libera normale su roccia, mica solo su un masso.
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Messaggioda meki » mar ott 17, 2006 16:56 pm

Roberto ha scritto:Va bene, però la stessa essenza la trovi anche su una scalata in libera normale su roccia, mica solo su un masso.


con la differenza che il masso è semplice purezza del gesto. e condensato per giunta. in libera totale.
nel dubbio stringi.Immagine
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Messaggioda Frullallà » mar ott 17, 2006 16:57 pm

Roberto ha scritto:Va bene, però la stessa essenza la trovi anche su una scalata in libera normale su roccia, mica solo su un masso.

in fin dei conti sotto al tuo bel masso hai, ci si augura, un morbido crashpad
o per lo meno poco ti separa da terra
credo che arrampicare in libera sia mentalmente più delicato, "catartico" direi
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Messaggioda DANNI » mar ott 17, 2006 17:00 pm

non sono tanto d'accordo con roberto. sui massi ci sei tu, niente corda, niente imbrago ne spit o rinvii...tu e la pietra. E' l'esasperazione del gesto atletico e sportivo dell'arrampicata, il culmine del gesto impossibile per chi guarda. Vie corte in falesia si avvicinano come "sport", ma sono distanti come "concetto"
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Messaggioda DANNI » mar ott 17, 2006 17:01 pm

non sono tanto d'accordo con roberto. sui massi ci sei tu, niente corda, niente imbrago ne spit o rinvii...tu e la pietra. E' l'esasperazione del gesto atletico e sportivo dell'arrampicata, il culmine del movimento impossibile per chi guarda. Vie corte in falesia si avvicinano come "sport", ma sono distanti come "concetto"
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Messaggioda DANNI » mar ott 17, 2006 17:10 pm

non sono tanto d'accordo con roberto. sui massi ci sei tu, niente corda, niente imbrago ne spit o rinvii...tu e la pietra. E' l'esasperazione del gesto atletico e sportivo dell'arrampicata, il culmine del movimento impossibile per chi guarda. Vie corte in falesia si avvicinano come "sport", ma sono distanti come "concetto"
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Messaggioda Paolo Marchiori » mar ott 17, 2006 17:24 pm

Bello il boulder! mi piace sempre più!
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Messaggioda cuorpiccino » mar ott 17, 2006 17:28 pm

Roberto ha scritto:Va bene, però la stessa essenza la trovi anche su una scalata in libera normale su roccia, mica solo su un masso.

Libera=slegato, forse
Le sensazioni del gesto estremo, lo studio e la metabolizzazione del movimento, su una libera slegato non lo provi neanche lontanamente, anche se provi il senso di libertà. Su una via dura di falesia, ne uno, ne l'altro.
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Messaggioda DANNI » mar ott 17, 2006 17:36 pm

Azzo di forum...tre volte mi ha spedito il messaggio...


E' vero, non avevo capito s'intendesse in libera...ad ogni modo e' come dici tu: troppa differenza in libera poi non hai liberta' nei movimenti troppa paura e se arrampichi da 7a sicuro non provi un 7b....mentre in bulder provi quello che vuoi
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Messaggioda Roberto » mar ott 17, 2006 17:42 pm

DANNI ha scritto:non sono tanto d'accordo con roberto. sui massi ci sei tu, niente corda, niente imbrago ne spit o rinvii...tu e la pietra. E' l'esasperazione del gesto atletico e sportivo dell'arrampicata, il culmine del movimento impossibile per chi guarda. Vie corte in falesia si avvicinano come "sport", ma sono distanti come "concetto"
Ho capiro, non serve che continui a ripeterlo :roll:
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Messaggioda clod » mar ott 17, 2006 17:43 pm

DANNI ha scritto:mentre in bulder provi quello che vuoi


Dipende che c'è sotto e quanto in alto stai...non è mica sempre cosi plasir far blocchi :roll:
Ma ancora una volta, a dire la verità, se cercate un colpevole non c'è che da guardarsi allo specchio.



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Messaggioda DANNI » mar ott 17, 2006 17:44 pm

Roberto ha scritto:
DANNI ha scritto:non sono tanto d'accordo con roberto. sui massi ci sei tu, niente corda, niente imbrago ne spit o rinvii...tu e la pietra. E' l'esasperazione del gesto atletico e sportivo dell'arrampicata, il culmine del movimento impossibile per chi guarda. Vie corte in falesia si avvicinano come "sport", ma sono distanti come "concetto"
Ho capiro, non serve che continui a ripeterlo :roll:



Non l'ho fatto apposta!!!!!!!!!!!!!
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Messaggioda Roberto » mar ott 17, 2006 17:44 pm

Non metto in dubbio le differenze tra bouldering e freeclinbing, mi riferivo solo al breve racconto, che parla di certe emozioni su un masso, che non mi sembrano tanto diverse da un bel tiro in libera.
Lo so che scalare un masso è una cosa e scalate un tiro proteggendosi un' altra!
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Messaggioda DANNI » mar ott 17, 2006 17:45 pm

clod ha scritto:
DANNI ha scritto:mentre in bulder provi quello che vuoi


Dipende che c'è sotto e quanto in alto stai...non è mica sempre cosi plasir far blocchi :roll:


logico! in generale piu' o meno e' cosi'..si avvicina almeno
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Messaggioda Frullallà » mar ott 17, 2006 20:11 pm

DANNI ha scritto:non sono tanto d'accordo con roberto. sui massi ci sei tu, niente corda, niente imbrago ne spit o rinvii...tu e la pietra. E' l'esasperazione del gesto atletico e sportivo dell'arrampicata, il culmine del gesto impossibile per chi guarda. Vie corte in falesia si avvicinano come "sport", ma sono distanti come "concetto"

credo che roberto si riferisse al freesolo
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Re: L'essenza del bouldering

Messaggioda s » mar ott 17, 2006 21:36 pm

Hello Mountains ha scritto: contraendo al massimo gli addominali per non sganciare le gambe dal tronco.
8O mamma mia!

(bella citazione, comunque)
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Re: L'essenza del bouldering

Messaggioda DANNI » mar ott 17, 2006 21:58 pm

s ha scritto:
Hello Mountains ha scritto: contraendo al massimo gli addominali per non sganciare le gambe dal tronco.
8O mamma mia!

(bella citazione, comunque)


chissa che succede se contraggo al massimo.... :)
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