Chris Sharma the best sport climber ?

Area dedicata all'arrampicata sportiva e al bouldering.

Messaggioda Mago del gelato » mer gen 10, 2007 23:16 pm

Enzolino ha scritto: alla fine chi ha ragione non e' colui che spocchiosamente da dell'ignorante agli altri


Quoto Enzolino (e sottolineo "spocchiosamente"). Nel caso specifico del buon Patrick Berhault (secondo me uno dei pochi migliori scalatori di sempre) ti spiacerebbe delucidarmi sul mio gravissimo errore Ren?
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Messaggioda _ruti_ » mer gen 10, 2007 23:25 pm

ei ren bellissima l'allusione sugli artisti!! cmq veramente hanno tolto la coppa del mondo a sharma x tracce di cannabis :?: :?: :?: :lol:
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Messaggioda alter-ego » mer gen 10, 2007 23:30 pm

Così Sylvain Millet:

"Essere il primo sulla roccia non mi ha mai interessato, esistono semplicemente delle vie su roccia che mi fanno sognare e che ho una voglia folle di realizzare. Per Biographie a Céüse per esempio, ero sicuro di potercela fare. La sola incertezza riguardava il tempo che avrebbe richiesto: mesi o anni. Quando Chris Sharma era vicino alla riuscita, ciò non ha mutato nulla nel mio modo di considerare Biographie. Nello stesso tempo, in competizione, ho avuto la stoffa per essere al top delle classifiche. Paradossale!"

Mi sembra che Ren qualche messaggio fa dicesse l'identica cosa! :wink:
Che Ren sia Millet? :roll:

PS da notare che Millet continua a chiamare la via Biographie e non Realization. I francesi sono sempre stati contrari ai cambi di nome da parte dei foresti. Celebre il caso di Le Plafond...
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Messaggioda Enzolino » gio gen 11, 2007 8:25 am

L'opinione di Millet e' condivisibile, come e' condivisibile l'opinione di Sharma nel non dare gradi alle vie. Ma credo che non si debba impedire agli altri di giocare alle classifiche, anche se da bar. E' un po' come chi si lancia nello stabilire chi sia il piu' grande alpinista o, nel calcio, chi meriti il pallone d'oro. Certi meriti non son quantificabili, ma grossolanamente talvolta si puo' stabilire una classifica in base alle generali capacita' di un climber su varie discipline (bouldering, dws, strutture diverse della roccia, trad, free solo) o una sola.
alter-ego ha scritto: PS da notare che Millet continua a chiamare la via Biographie e non Realization. I francesi sono sempre stati contrari ai cambi di nome da parte dei foresti. Celebre il caso di Le Plafond...
Secondo me la via dovrebbe essere chiamata Biographie per il semplice fatto che in Francia chi attrezza un progeto gli da il nome. In USA la tradizione vuole che il nome della via lo dia chi la libera, ma Sharma era in Francia e non in USA, e quindi dovrebbe rispettare le tradizioni altrui.

Ciao :wink:

Lorenzo
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Messaggioda ren » gio gen 11, 2007 13:32 pm

caro enzolino,

quelli a cui non frega niente delle gare sono quelli che non le conoscono o le conoscono poco e non viceversa. Il calcio è molto seguito in Italia perchè è molto diffuso mediaticamente e non viceversa. Dove le gare le trasmettono la gente si appassiona, chi ha la possibilità di vederle (cosa rara), si appassiona. Sono molti di più quelli che non le conoscono (come te) degli altri, quindi è normale che tu parli così. La tua realtà è la falesia e lì resti. Ma sono convinto che se tu fossi coinvolto direttamente la penseresti diversamente.

Lo sport in grecia aveva classifiche ufficiali, cioè un primo, un secondo, n terzo... e un ultimo. E queste classifiche non erano stilate sulla fama degli atleti, ma sul loro risultato in gara. Ribadisco che sei un tantinello ignorante in materia. Non insistere.

Se l'apnea è riconosciuta dal CONI (e può essere un'attività che si pratica in modalità e contesti particolari) è uno sport. Non mi risulta invece che il CONI riconosca le prestazioni in falesia, quindi il tuo paragone non regge.
Una distanza e un tempo sono valori misurabili. Questo è possibile nell'apnea ma non nell'arrampicata, dove il grado non è una misura attendibile. E quindi, come per altri sport, il risultato può venir fuori solo da un confronto diretto.
Nell'antica grecia non avevano certo il cronometro per stabilire chi fosse il più veloce. Lo si deduceva da chi tagliava per primo il traguardo. Non esistevano record, ma solo vincitori (e del resto in atletica, come in altri sport, gli atleti preferiscono essere ricordati per aver vinto una medaglia che per aver fatto un record).

Quanto al calcio, che ha bisogno di mediatizzare oltre ogni limite, si sono inventati il "calciatore migliore dell'anno", ma hanno una giustificazione. In uno sport di squadra se vuoi premiare il singolo è ovvio che non si può valutare il risultato della squadra. Se fosse uno sport singolo, si ragionerebbe come si fa per gli sport di squadra. E' meglio chi ha vinto giocando malissimo o chi ha perso giocando benissimo? Rispondi a questa domanda e capisci cosa intendo.
Pensa che nelle prime gare d'arrampicata, c'era una valutazione sullo stile, poi giustamente tolta perchè è più bravo chi arriva più in alto, anche sgraziatamente, di chi, arrampicando perfettamente, fa una presa in meno. Così come in tuti gli sport misurabili dove lo stile non ha rilevanza.

Se ti do dell'ignorante non lo faccio perchè sono spocchioso, ma perchè lo sei e puoi essere sostenuto solo da chi è ferito come te dalla verità. Confutami per argomenti invece di offendermi perchè non sai fare altro. Ignorante non è un termine offensivo per chi si rende conto di non sapere determinate cose.
Io mi considero ignorantissimo in un sacco di cose e non mi offendo se qualcuno me lo fa notare. Fai altrettanto e dimostrerai di essere almeno intelligente.

Non sono certo al 100% su Gullich ma di sicuro Manolo non ha mai gareggiato.
Che fossero "schiappe in gara" non fu mai dimostrato per il semplice fatto che preferirono sottrarsi al confronto. Su questo ognuno può dare il giudizio che vuole. Come ho già detto Manolo, che quando nacquero le gare era all'apice della sua fama, aveva tutto da perdere da un confronto che poteva solo declassarlo. Personalmente avrei apprezzato che si fosse messo in gioco come altri e credo che, indipendentemente dal risultato, la sua fama sarebbe rimasta intatta. Viceversa, secondo me, ha dimostrato un limite e anche altre sue manifestazioni successive (arrampicate fintamente slegato, ecc...) pongono qualche ombra sulla sua leggenda (non ultima la realizzazione di un 9a, che nella migliore delle ipotesi, dimostra l'inattendibilità dei gradi)...

Chi "arrampica solo su roccia" non è svantaggiato sulla plastica per il semplice fatto (e qui si conferma per l'ennesima volta la tua ignoranza) che si allena sulla plastica. E' vero invece il contrario e cioè che chi si allena solo sulla plastica per le gare e su roccia va poco, è svantaggiato nel realizzare alti gradi, senza contare, come già detto in precedente messaggio, che non si allena specificatamente. Tutti gli atleti che hanno smesso con le gare e che hanno potuto concentrarsi ed allenarsi solo su roccia, hanno dimostrato quanto sia facile per un vero atleta realizzare ad alto livello, così come le vie estreme in montagna non sono certo realizzate da alpinisti puri, ma da atleti-falesisti.

Sharma nel 2001 non vinse nessuna coppa del mondo ma una singola tappa del circuito, impresa riuscita a decine di atleti. Da italiano dovresti essere fiero del fatto che invece il titolo mondiale fu vinto da Calibani che, come potenzialità, non aveva proprio niente meno di Sharma, anzi. Peccato che il nostro non potesse permettersi il lusso dell'americano di vivere in falesia o sotto i blocchi...

Le riviste vanno dietro ai fenomeni, non li creano. Le gare non sono popolari perchè ce ne sono poche. Certi circuiti promozionali come il korto circuito hanno dimostrato che gli arrampicatori, se ci sono gare al loro livello, si confrontano volentieri, visto che a parma nel 2002 ci furono 450 partecipanti...
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Messaggioda ren » gio gen 11, 2007 13:42 pm

Mago del gelato ha scritto:
Enzolino ha scritto: alla fine chi ha ragione non e' colui che spocchiosamente da dell'ignorante agli altri


Quoto Enzolino (e sottolineo "spocchiosamente"). Nel caso specifico del buon Patrick Berhault (secondo me uno dei pochi migliori scalatori di sempre) ti spiacerebbe delucidarmi sul mio gravissimo errore Ren?


Che tu quoti enzolino perchè ti senti nella stessa barca non stupisce...
Il tuo errore è ignorare che Berhault fece uno dei primissimi 8c al mondo (poi declassato a 8b+), il famosissimo Toit d'Auguste... Stiamo parlando di oltre vent'anni fa...
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Messaggioda ren » gio gen 11, 2007 13:44 pm

_ruti_ ha scritto:ei ren bellissima l'allusione sugli artisti!! cmq veramente hanno tolto la coppa del mondo a sharma x tracce di cannabis :?: :?: :?: :lol:


Non gli hanno tolto nessuna coppa ma solo squalficato in quella gara. Come in tutti gli sport la cannabis è doping... Ricordi il celebre caso dello snowboarder?
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Messaggioda ren » gio gen 11, 2007 13:47 pm

alter-ego ha scritto:Così Sylvain Millet:

"Essere il primo sulla roccia non mi ha mai interessato, esistono semplicemente delle vie su roccia che mi fanno sognare e che ho una voglia folle di realizzare. Per Biographie a Céüse per esempio, ero sicuro di potercela fare. La sola incertezza riguardava il tempo che avrebbe richiesto: mesi o anni. Quando Chris Sharma era vicino alla riuscita, ciò non ha mutato nulla nel mio modo di considerare Biographie. Nello stesso tempo, in competizione, ho avuto la stoffa per essere al top delle classifiche. Paradossale!"

Mi sembra che Ren qualche messaggio fa dicesse l'identica cosa! :wink:
Che Ren sia Millet? :roll:

PS da notare che Millet continua a chiamare la via Biographie e non Realization. I francesi sono sempre stati contrari ai cambi di nome da parte dei foresti. Celebre il caso di Le Plafond...


Cazz... tu m'as bequé... nonostant mon italien est très forbì... :?
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Messaggioda Mago del gelato » gio gen 11, 2007 13:49 pm

ren ha scritto:
Mago del gelato ha scritto:
Enzolino ha scritto: alla fine chi ha ragione non e' colui che spocchiosamente da dell'ignorante agli altri


Quoto Enzolino (e sottolineo "spocchiosamente"). Nel caso specifico del buon Patrick Berhault (secondo me uno dei pochi migliori scalatori di sempre) ti spiacerebbe delucidarmi sul mio gravissimo errore Ren?


Che tu quoti enzolino perchè ti senti nella stessa barca non stupisce...
Il tuo errore è ignorare che Berhault fece uno dei primissimi 8c al mondo (poi declassato a 8b+), il famosissimo Toit d'Auguste... Stiamo parlando di oltre vent'anni fa...


Lo so benissimo, e stiamo parlando esattamente di poco meno di 20 anni fa (1987). Quello che non mi tornava era il fatto che quel tetto salito da Patrick, ripetuto dai giovanissimi fratelli Nicole e gradato da Antoine le Menestrel e Jibè Tribout, mi pareva fosse 8b+. Non capisco il tuo attacco, e non mi sembra nè sensata nè simpatica la tua accusa di ignoranza fatta a gente che non conosci ma che di arrampicata potrebbe magari saperne più di te (escludi pure me tra questi).

Per tua informazione Gullich ha partecipato alla prima gara ufficiale di arrampicata a Bardonecchia nell' 85, venendo eliminato quasi subito.
Un altro scalatore fortissimo che in gara non si è mai espresso al meglio è Alberto Gnerro.
Per me roccia e resina restano due pianeti diversi. L'allenamento sui pannelli artificiali è forse il metodo migliore per allenare l'aspetto atletico dell'arrampicata, ma per diventare grandi scalatori completi su roccia bisogna andare sulla roccia. E' per questo che ci saranno sempre tanti "free climbers" che non sanno chi ha vinto la coppa del mondo l'anno prima e altrettanti "plasticari" che non sanno se il Verdon sia un Canyon o un piatto tipico francese.
Ultima modifica di Mago del gelato il gio gen 11, 2007 15:01 pm, modificato 3 volte in totale.
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Messaggioda _ruti_ » gio gen 11, 2007 14:32 pm

ren ha scritto:
_ruti_ ha scritto:ei ren bellissima l'allusione sugli artisti!! cmq veramente hanno tolto la coppa del mondo a sharma x tracce di cannabis :?: :?: :?: :lol:


Non gli hanno tolto nessuna coppa ma solo squalficato in quella gara. Come in tutti gli sport la cannabis è doping... Ricordi il celebre caso dello snowboarder?
va bè ma cmq secondo me la cannabis nn è nemmeno paragaonabile cm doping agli anabolizzanti ecc. secondo me certi atleti se ne fanno uso prima delle gare è sl xk li, in particolare nelle gare mondiali, la pressione è tanta quindi lo faranno piu ke altro x distandere i nervi.... e cmq è inutile ke stiamo qui a scannarci x dire ki è il climber piu forte o a elencare realizzazioni varie xk credo di rispekkiare il parere di tutti dicendo ke nn è possibile stilare una classifica dei miglior climber del mondo anke xk ci sn diversi fattori ke nn rendono possibile farla cioè l'età degli atleti, eperienza, forma ecc.... e cm dicevano najaru e on... peace love climb rock e io ci aggiungo anke sex!!! :wink:
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Messaggioda Enzolino » gio gen 11, 2007 14:59 pm

Una puntualizzazione su Sharma e la coppa del 2001.

Mi e' capitato di vedere il video in cui Sharma veniva celebrato come campione del mondo, ma la cosa e' anche riportata in diversi siti web tra cui questi
http://en.wikipedia.org/wiki/Chris_Sharma

"Sharma won the World Cup of Climbing later in 2001 but it was recalled after he tested positive for THC. THC is not a performance enhancing drug."

http://www.answers.com/topic/chris-sharma
When Sharma won the World Cup of Climbing, it was later recalled after he tested positive for THC, although THC is not a performance enhancing drug. He returned the cup.

Quindi, sino a prova contraria hai torto. Informati o porta dei riferimenti.

La tua spocchiosita' non deriva dal fatto che dai dell'ignorante agli altri, ma dallo stile beffeggiante con cui lo fai.

Quando ti si propongono degli argomenti non li vuoi accettare.
Continui a credere che lo sport esista solo se le prestazioni sono misurabili, eppure discipline come la ginnastica artistica, patinaggio su ghiaccio, tuffi, nuoto sincronizzato e tanti altri sport non sono basati su parametri misurabili eppure sono considerati sport anch'essi dal tuo amato CONI.
Esistono dei giudici che valutano la prestazione generale di un'atleta senza utilizzare parametri misurabili.
Quindi il tuo argomento per cui uno sport e' tale solo se il risultato della competizione e' oggettivamente misurabile. O, se preferisci usare il tuo linguaggio, conoscerai il mondo delle gare, ma sei ignorante in materia di sport.

Toglimi una curiosita'. L'arrampicata sportiva secondo te e' nata nel 1991 quando riconosciuta dal CONI, oppure esisteva gia' da prima?


Lo stesso dicasi per l'apnea. Tu dici che e' una disciplina particolare. Ma questo non significa niente perche' allora tutte le discipline son particolari, ivi inclusa, l'arrampicata.

Quello del pallone d'oro era un'ulteriore esempio che dimostra come un'atleta possa essere premiato senza appellarsi a quantita' misurabili, ma tu sembri non voler accettare neanche questo argomento usando l'alibi della mediatizzazione. Ti ricordo che persino in alpinismo, che non e' considerato uno sport, ci sono questo tipo di situazioni, come il Piolet D'oro, che premia i migliori alpinisti dell'anno sebbene questi si esprimano in campi diversi.
Gli argomenti, quindi, non e' che non ci siano, ma non appaiono nel tuo campo visivo che limita lo sport al numeretto sulla schiena.

Tornando al topic, sempre in questo spirito, quello del pallone d'oro, quello del Piolet d'Oro, quello del Tapiro d'oro, c'e' chi si e' lanciato nell'affermare che Chris Sharma e' il piu' bravo climber al mondo. Senza pretese dogmatiche. Ovviamente la cosa e' discutibile, e siamo in un forum proprio per questo motivo. E, appunto, quello che mi sembra sprocchioso e' liquidare questa cosa come una banalita' in base alle tue concezioni ristrette e riduttive di cosa sia lo sport.

Su Gullich son sicuro che le gare gli andarono male rispetto a quanto sapesse fare in falesia. Su Manolo ero convinto ma ora non ne sono sicuro e spero che qualcuno meno ignorante di me chiarisca questa cosa.

Sue questo punto
"Chi "arrampica solo su roccia" non è svantaggiato sulla plastica per il semplice fatto (e qui si conferma per l'ennesima volta la tua ignoranza) che si allena sulla plastica. E' vero invece il contrario e cioè che chi si allena solo sulla plastica per le gare e su roccia va poco, è svantaggiato nel realizzare alti gradi, senza contare, come già detto in precedente messaggio, che non si allena specificatamente. Tutti gli atleti che hanno smesso con le gare e che hanno potuto concentrarsi ed allenarsi solo su roccia, hanno dimostrato quanto sia facile per un vero atleta realizzare ad alto livello, così come le vie estreme in montagna non sono certo realizzate da alpinisti puri, ma da atleti-falesisti. "

Ti do in parte ragione. Molti climbers si allenano in palestra. Quello che posso dire e' che quando non arrampico per molto tempo su plastica ho bisogno di un certo tempo affinche' dita e scarpette recuperino la sensibilita' sulla plastica. Ed ho anche letto garisti affermare che per vincere nelle competizioni e' necessario allenarsi prevalentemente su plastica.

Ciao :wink:

Lorenzo
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Messaggioda grenoble » gio gen 11, 2007 15:59 pm

ren ha scritto:Cazz... tu m'as bequé... nonostant mon italien est très forbì... :?


Tu m'a bequé... Era da tanto tempo che non sentivo quest'espressione... Dai tempi di scuola! Che taglio :lol: :lol:



In merito alla questione, per quando sia ignorante in materia, volevo dire che non condivido l'idea delle gare, sopratutto per sport come l'arrampicata dove ogni diverso atleta a un proprio stile e dunque si finisce col falsare un pò i risultati. Mi spiego, se fai una gara di lancio delle frecciette non importa come tiri, l'importante è fare punti.. Arrampicarsi su un albero come farebbe un uomo e diverso da come ci si arrampicherebbe una schimmia per dire.. Ci riescono entrambi ma sicuramente la scimmia ci riesce meglio...
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Messaggioda ren » gio gen 11, 2007 16:10 pm

Mago del gelato ha scritto:
ren ha scritto:
Mago del gelato ha scritto:
Enzolino ha scritto: alla fine chi ha ragione non e' colui che spocchiosamente da dell'ignorante agli altri


Quoto Enzolino (e sottolineo "spocchiosamente"). Nel caso specifico del buon Patrick Berhault (secondo me uno dei pochi migliori scalatori di sempre) ti spiacerebbe delucidarmi sul mio gravissimo errore Ren?


Che tu quoti enzolino perchè ti senti nella stessa barca non stupisce...
Il tuo errore è ignorare che Berhault fece uno dei primissimi 8c al mondo (poi declassato a 8b+), il famosissimo Toit d'Auguste... Stiamo parlando di oltre vent'anni fa...


Lo so benissimo, e stiamo parlando esattamente di poco meno di 20 anni fa (1987). Quello che non mi tornava era il fatto che quel tetto salito da Patrick, ripetuto dai giovanissimi fratelli Nicole e gradato da Antoine le Menestrel e Jibè Tribout, mi pareva fosse 8b+. Non capisco il tuo attacco, e non mi sembra nè sensata nè simpatica la tua accusa di ignoranza fatta a gente che non conosci ma che di arrampicata potrebbe magari saperne più di te (escludi pure me tra questi).

Per tua informazione Gullich ha partecipato alla prima gara ufficiale di arrampicata a Bardonecchia nell' 85, venendo eliminato quasi subito.
Un altro scalatore fortissimo che in gara non si è mai espresso al meglio è Alberto Gnerro.
Per me roccia e resina restano due pianeti diversi. L'allenamento sui pannelli artificiali è forse il metodo migliore per allenare l'aspetto atletico dell'arrampicata, ma per diventare grandi scalatori completi su roccia bisogna andare sulla roccia. E' per questo che ci saranno sempre tanti "free climbers" che non sanno chi ha vinto la coppa del mondo l'anno prima e altrettanti "plasticari" che non sanno se il Verdon sia un Canyon o un piatto tipico francese.


Scusa, ma l'attacco l'hai mosso tu a me e non viceversa, visto che sei entrato nella discussione dandomi dello spocchioso. Chiuso.
Le toit d'Auguste è del 86 ma non ha importanza, allora fu celebrato come 8c...
Come ho detto non ero sicuro del fatto che Gullich non avesse fatto gare. Se andò male a Bardonecchia e poi non ci ha più riprovato non è detto che non avrebbe potuto far bene. Forse Gullich era uno di quelli che a vista non era così forte come sul lavorato, come del resto Gnerro, altro arrampicatore che non considero completo.
Che poi "per diventare grandi scalatori completi su roccia bisogna andare sulla roccia" sembra detto da Lapalisse. Vale anche il contrario, occorre vedere a chi interessa che cosa.
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Messaggioda ren » gio gen 11, 2007 16:18 pm

_ruti_ ha scritto:
ren ha scritto:
_ruti_ ha scritto:ei ren bellissima l'allusione sugli artisti!! cmq veramente hanno tolto la coppa del mondo a sharma x tracce di cannabis :?: :?: :?: :lol:


Non gli hanno tolto nessuna coppa ma solo squalficato in quella gara. Come in tutti gli sport la cannabis è doping... Ricordi il celebre caso dello snowboarder?
va bè ma cmq secondo me la cannabis nn è nemmeno paragaonabile cm doping agli anabolizzanti ecc. secondo me certi atleti se ne fanno uso prima delle gare è sl xk li, in particolare nelle gare mondiali, la pressione è tanta quindi lo faranno piu ke altro x distandere i nervi.... e cmq è inutile ke stiamo qui a scannarci x dire ki è il climber piu forte o a elencare realizzazioni varie xk credo di rispekkiare il parere di tutti dicendo ke nn è possibile stilare una classifica dei miglior climber del mondo anke xk ci sn diversi fattori ke nn rendono possibile farla cioè l'età degli atleti, eperienza, forma ecc.... e cm dicevano najaru e on... peace love climb rock e io ci aggiungo anke sex!!! :wink:


Ma io non mi sono espresso in merito alla giustizia della squalifica. La cannabis è o era doping, fu squalificato come lo sarebbe stato in qualunque altro sport, proprio perchè stava facendo una gara ufficiale e non era in falesia. Se Realization l'ha fatta imbottito di cannabis o di anfetamine non lo sapremo mai, io non credo, ma nemmeno possiamo considerare la falesia al pari di una gara.
Una cosa però è sicura: come dici anche tu la cannabis effetti sulla psiche li ha, anche solo per rilassarti e siamo tutti d'accordo che lo stress è un fattore penalizzante in gara, forse Sharma vinse proprio per averlo eliminato in maniera non concessa. E' ovvio che sto facendo solo ipotesi accademiche.
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Messaggioda Mago del gelato » gio gen 11, 2007 16:25 pm

ren ha scritto:Forse Gullich era uno di quelli che a vista non era così forte come sul lavorato, come del resto Gnerro, altro arrampicatore che non considero completo.


Gnerro era famoso nei primi anni '90 per essere uno dei più forti scalatori a vista in circolazione...
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Messaggioda ren » gio gen 11, 2007 16:55 pm

Enzolino ha scritto:Una puntualizzazione su Sharma e la coppa del 2001.

Mi e' capitato di vedere il video in cui Sharma veniva celebrato come campione del mondo, ma la cosa e' anche riportata in diversi siti web tra cui questi
http://en.wikipedia.org/wiki/Chris_Sharma

"Sharma won the World Cup of Climbing later in 2001 but it was recalled after he tested positive for THC. THC is not a performance enhancing drug."

http://www.answers.com/topic/chris-sharma
When Sharma won the World Cup of Climbing, it was later recalled after he tested positive for THC, although THC is not a performance enhancing drug. He returned the cup.

Quindi, sino a prova contraria hai torto. Informati o porta dei riferimenti.



Non ho torto io, ma wilkipedia. Quindi non sono spocchioso ma solo più colto di wilkipedia: nel 2001 la Coppa fu vinta da Meyer davanti a Calibani. Sharma quell'anno fece due gare di Coppa, la prima a Gap dove arrivò terzo proprio dietro a Meyer e Calibani e la seconda a Monaco, dove vinse ma fu poi squalificato. In classifica generale finì 17°. Amen.

Enzolino ha scritto:La tua spocchiosita' non deriva dal fatto che dai dell'ignorante agli altri, ma dallo stile beffeggiante con cui lo fai.

Quando ti si propongono degli argomenti non li vuoi accettare.
Continui a credere che lo sport esista solo se le prestazioni sono misurabili, eppure discipline come la ginnastica artistica, patinaggio su ghiaccio, tuffi, nuoto sincronizzato e tanti altri sport non sono basati su parametri misurabili eppure sono considerati sport anch'essi dal tuo amato CONI.
Esistono dei giudici che valutano la prestazione generale di un'atleta senza utilizzare parametri misurabili.
Quindi il tuo argomento per cui uno sport e' tale solo se il risultato della competizione e' oggettivamente misurabile. O, se preferisci usare il tuo linguaggio, conoscerai il mondo delle gare, ma sei ignorante in materia di sport.


Mi dispiace, ma continui a pisciare fuori dal vasino e quindi dimostri di non avere alcuna umiltà nell'accettare che qualcuno ne sappia più di te.
Quando ho parlato di sport misurabili, non ho affatto scordato gli altri che hanno pari dignità e che comunque sono riconosciuti dal CONI perchè svolti secondo delle regole, con dei giudici, ecc... (COSA CHE NON E' PER L'ARRAMPICATA IN FALESIA), ma semplicemente perchè l'arrampicata E' misurabile... e per aiutarti ti ho pure fatto l'esempio di quando all'inizio esisteva una valutazione estetica, tipo tuffi o ginnastica, poi tolta visto che nell'arrampicata lo scopo non è essere belli ma arrivare più in alto degli altri, per cui rientra nella categoria di sport "misurabili". A questo punto il dubbio che nel tuo caso non si tratti solo d'ignoranza cresce...

Enzolino ha scritto:Toglimi una curiosita'. L'arrampicata sportiva secondo te e' nata nel 1991 quando riconosciuta dal CONI, oppure esisteva gia' da prima?


Apri bene le orecchie: l'arrampicata "sportiva" nasce quando si decide (con la chiodatura a spit) di togliere ogni elemento di rischio dall'attività dell'arrampicata, per renderla uno sport sicuro, non codificato ma sicuro. Le gare furono una conseguenza di questo traguardo. Nel momento che si ebbe uno sport sicuro, bastava dargli delle regole, un campo di gara, dei giudici ed era fatta. Nacque l'arrampicata "agonistica", evoluzione naturale dell'arrampicata sportiva, per cui chi arrampica su falesie chiodate a spit fa dell'arrampicata sportiva, chi fa gare fa arrampicata agonistica.

Enzolino ha scritto:Lo stesso dicasi per l'apnea. Tu dici che e' una disciplina particolare. Ma questo non significa niente perche' allora tutte le discipline son particolari, ivi inclusa, l'arrampicata.


Ma non è affatto vero: se l'apnea è riconosciuta è come l'arrampicata agonistica, la falesia che non è riconosciuta, no.

Enzolino ha scritto:Quello del pallone d'oro era un'ulteriore esempio che dimostra come un'atleta possa essere premiato senza appellarsi a quantita' misurabili, ma tu sembri non voler accettare neanche questo argomento usando l'alibi della mediatizzazione. Ti ricordo che persino in alpinismo, che non e' considerato uno sport, ci sono questo tipo di situazioni, come il Piolet D'oro, che premia i migliori alpinisti dell'anno sebbene questi si esprimano in campi diversi.
Gli argomenti, quindi, non e' che non ci siano, ma non appaiono nel tuo campo visivo che limita lo sport al numeretto sulla schiena.


I casi sono due: o non leggi del tutto i miei messaggi perchè sono troppo lunghi o sei stupido, visto che ti ho già spiegato il perchè del pallone d'oro.
Quanto all'alpinismo, ti ricordo che Messner ha rifiutato la medaglia del CIO, sostenendo che lui non ha fatto uno sport (e con ciò intendeva quello che intendo io per sport). E detto da quello che è un mio mito mi ha fatto solo piacere. Per il Piolet d'or è la stessa storia: contentini mediatici per parlare di un'attività che fa vendere materiale, ci sono dietro gli sponsor.

Enzolino ha scritto:Tornando al topic, sempre in questo spirito, quello del pallone d'oro, quello del Piolet d'Oro, quello del Tapiro d'oro, c'e' chi si e' lanciato nell'affermare che Chris Sharma e' il piu' bravo climber al mondo. Senza pretese dogmatiche. Ovviamente la cosa e' discutibile, e siamo in un forum proprio per questo motivo. E, appunto, quello che mi sembra sprocchioso e' liquidare questa cosa come una banalita' in base alle tue concezioni ristrette e riduttive di cosa sia lo sport.


Ma io non ho niente in contrario se una bella giuria di falesisti domani si riunisce e vuol dare il moschettone d'oro a Sharma o a un altro. Mi rifiuto di accettare che questo sia un titolo sportivo conquistato sul campo e quindi riconosciuto e questo per rispetto a quegli atleti che si fanno il mazzo tutto l'anno per dimostrare di essere i migliori secondo le regole e non in base a chi è più bravo a vendersi. Per me Sharma è un grande ma non più di tanti altri e se avesse fatto solo gare avrebbe vinto tanto ma avrebbe lasciato tanto anche agli altri. Invece chiudersi dentro una bella cornice di roccia e leggenda e snocciolare realizzazioni è sicuramente più facile...

Enzolino ha scritto:Sue questo punto
"Chi "arrampica solo su roccia" non è svantaggiato sulla plastica per il semplice fatto (e qui si conferma per l'ennesima volta la tua ignoranza) che si allena sulla plastica. E' vero invece il contrario e cioè che chi si allena solo sulla plastica per le gare e su roccia va poco, è svantaggiato nel realizzare alti gradi, senza contare, come già detto in precedente messaggio, che non si allena specificatamente. Tutti gli atleti che hanno smesso con le gare e che hanno potuto concentrarsi ed allenarsi solo su roccia, hanno dimostrato quanto sia facile per un vero atleta realizzare ad alto livello, così come le vie estreme in montagna non sono certo realizzate da alpinisti puri, ma da atleti-falesisti. "

Ti do in parte ragione. Molti climbers si allenano in palestra. Quello che posso dire e' che quando non arrampico per molto tempo su plastica ho bisogno di un certo tempo affinche' dita e scarpette recuperino la sensibilita' sulla plastica. Ed ho anche letto garisti affermare che per vincere nelle competizioni e' necessario allenarsi prevalentemente su plastica.

Ciao :wink:

Lorenzo


Beh, almeno su qualcosa mi hai dato ragione...
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Messaggioda ren » gio gen 11, 2007 17:02 pm

Mago del gelato ha scritto:
ren ha scritto:Forse Gullich era uno di quelli che a vista non era così forte come sul lavorato, come del resto Gnerro, altro arrampicatore che non considero completo.


Gnerro era famoso nei primi anni '90 per essere uno dei più forti scalatori a vista in circolazione...


Nei primi anni '90 Gnerro era uno dei più forti arrampicatori in senso assoluto e col suo livello se la cavava bene anche a vista, nonostante ci mettesse tempi infiniti per realizzare.
Su roccia puoi provare dieci tiri di 8a e se te ne viene uno sei uno che fa l'8a a vista. Poi all'epoca c'erano vie di uno stile molto congeniale al biellese, su altri terreni non era altrettanto forte. Per cui non lo considero un forte arrampicatore a vista, ma semmai molto più forte sul lavorato.

Comunque Gnerro è stato un garista, più volte campione italiano, quindi tanto di cappello...
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Messaggioda Enzolino » gio gen 11, 2007 18:07 pm

ren ha scritto: Non ho torto io, ma wilkipedia. Quindi non sono spocchioso ma solo più colto di wilkipedia: nel 2001 la Coppa fu vinta da Meyer davanti a Calibani. Sharma quell'anno fece due gare di Coppa, la prima a Gap dove arrivò terzo proprio dietro a Meyer e Calibani e la seconda a Monaco, dove vinse ma fu poi squalificato. In classifica generale finì 17°.
Beh, una coppa del mondo la vinse, a Monaco, e poi fu squalificato, quindi Wikipedia non si e' sbagliata. Comunque, non c'e' nessun forumetto d'oro in palio, per cui tutte queste tue acrobazie per aver ragione sono inutili.
Devi solo imparare che il CONI e' figlio dello sport e non viceversa, per cui se delle classifiche o dei confronti ufficiali o ufficiosi esistono anche se non riconosciuti dal CONI, non e' detto che non si possano considerare sport. Ivi comprese eventuali classifiche sui migliori climbers.
Sei stato tu ad affermare che le classifiche indirette non esistono. Che il confronto va fatto sul campo. Non so se parlassi in generale, ma quando ti ho fatto l'esempio dell'apnea ti sei arrampicato agli specchi affermando che l'apnea e' uno sport speciale. Ma di fatto introduce il principio che un confronto e' possibile in campi diversi. E questo rende possibile un'eventuale confronto a distanza tra climbers, che ufficialmente non esiste, ma ufficiosamente si.

Credo che il punto sia dunque il seguente.
Che ti piaccia o no, il confronto e la competizione indiretta, in arrampicata esistono. Ed anche in alpinismo.
E' vero che i gingilli d'oro son tutti contentini.
Ma non sono contentini anche le medaglie che si danno dopo una gara?
Che differenza c'e'? Nessuna! Son tutti riconoscimenti, son tutte delle "carote", mediatiche o non, che fanno sentire meglio chi si fa un culo cosi' allenandosi.

Devi pero' imparare ad andare al di la' del tuo naso e delle visioni ristrette che hai dello sport.
La questione non e' chi conosce piu' o meno nozioni o chi e' piu' o meno ignorante. La questione e' l'ampiezza di vedute, e per questo dovresti andare oltre il ristretto confine del CONI.
Diventare adulti significa accettare anche quello che non ci piace, come ad esempio un possibile moschettone d'oro al miglior rock climber. :D
Forse la cosa non ti garberebbe, ma lo sport non lo fai mica tu e le tue regole, ma la collettivita'.

Ciao :wink:

Lorenzo
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Messaggioda ren » gio gen 11, 2007 18:37 pm

Mi pare che quello che si arrampica sugli specchi per aver ragione, sia tu. Wilkipedia ha detto una stronzata, come spesso se ne scrivono sull'arrampicata da parte di chi non arrampica. La Coppa del Mondo è una cosa e la si vince alla fine dell'anno facendo il maggior numero di punti nelle varie prove. Vincere una singola tappa è una cosa un po' diversa. Sarebbe come dire che uno che ha vinto una gara di Coppa del Mondo di sci ha vinto la Coppa del Mondo di sci. Se a te la differenza sembra poco, pazienza...

Vedo che su CONI e sport non ti rassegni... Vabbè, me ne farò una ragione...

Il confronto a distanza fra due apneisti che scendono a 100 metri si può anche fare, quello fra due climbers che arrampicano su una via il cui valore l'hanno deciso opinabilmente altri climbers, è tutt'altra cosa... Ma anche di ciò mi farò una ragione...

Se tu vuoi continuare a credere che esistano le gare indirette in falesia e in alpinismo, accomodati... Non ci crede Messner, pensa un po' se del tuo parere può fregare qualcosa a me o a chiunque capisce qualcosa d'arrampicata e di alpinismo...

Mi farò una ragione anche del fatto che tu non sia in grado di distinguere una medaglia vinta sul campo da un contentino deciso senze regole... Amen.

Quello che non vede al di là del suo (limitato) campo visivo, purtroppo sei tu... Io parlo di ciò che conosco (senza consultare wilkipedia) e te l'ho dimostrato... tu ti fai solo dei gran viaggi...

Con l'assioma che tu poi rappresenti la collettività, hai raggiunto l'apice del delirio... alla faccia di chi è spocchioso...
:lol:
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Messaggioda Enzolino » gio gen 11, 2007 19:11 pm

Su Wikipedia e le coppe del mondo dimostri ancora una volta che, pur conoscendo le nozioni, non sai andare al di la' del tuo naso. Che fosse una tappa o la coppa del mondo, inizialmente si voleva evidenziare il fatto che Sharma era bravo in gara oltre che in roccia. Ma ovviamente, attaccandoti alle nozioni hai perso di vista il senso di quello che si voleva dire. Come il tizio che, quando gli hanno indicato la luna, ha lasciato il suo sguardo fisso sul dito che la indicava, senza capire cosa volessero mostrargli.

Su Messner, non puoi considerare la sua opinione autorevole: non e' iscritto al CONI!

Sul resto e sul fatto che la mia opinione coincide con quella della collettivita', finalmente te ne sei fatto una ragione. Oltre a dimostrarti colto esprimi anche un'acuta intelligenza. Ti proporro' agli amministratori per il Forumetto d'oro. :lol:

Buenas Tardes :wink:

Lorenzo
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