Trovo di cattivo gusto segnare le vie di qualsiasi grado. E lo dice uno che ha una memoria scarsissima e per il quale ripetere una via, e' quasi sempre come farla per la prima volta. Spesso proprio per il fatto di non aver memorizzato i movimenti, comunque, ho trovato diverse soluzioni motorie per superare un passaggio.
Ma, ognuno ha i suoi gusti, quindi rispetto chi vuole marcare (sinora mi e' capitato raramente di trovare vie "segnate") a patto che si rispettino i gusti degli altri.
Detto questo, e' ovvio che
statisticamente,
nella media, all'aumentare del grado dimisuiscono le soluzioni motorie, per cui diventa piu' ragionevole ricorrere alla marcatura sui gradi piu' elevati (ma non per questo sarebbe piu' o meno lecito rispetto ai gradi piu' bassi) per evidenziare gli appigli scarsi e poco visibili. Altrettanto ovviamente ci saranno dei
casi in cui un 8b di fessura o strapiombo con prese obbligate non hanno bisogno di segni mentre un IV di placca puo' non avere appoggi evidenti per un principiante.
Immagino che Maurizio abbia scritto "persino sul V" per questo motivo, e non per vietare la "marcatura" sulle vie piu' facili. Per evidenziare il fatto che tale gesto e' diventata abitudine su tutti i gradi e le vie, e come ogni cosa, quando si arriva all'eccesso, bisogna porre rimedio ...
A questo punto proporrei un convegno dal titolo "
Marcatura si, marcatura no. Quale futuro per l'arrampicata?", eventualmente indicando delle aree marcabili rispetto a delle aree clean dove marcare non e' permesso. E questo per un'arrampicata piu' libera e rispettosa dei vari gusti.
Ciao
Lorenzo
PS1. Testa ... hai capito il concetto ora?
