spaceC ha scritto:
Ciao Kino,
scolta non so come funziona li, ma dove vado io ad arrampicare bhe le regole ci sono e sei pregato di osservarle:
- non arrampichi se prima non hai dimostrato davanti ad una guida o istruttore di saperlo fare.
- ti viene poi rilasciato un tesserino (che ti permette di salire da primo e-o solo moulinette, deve essere sempre visibile).
- gli istruttori (tanti) girano costantemente per la palestra e verificano (discretamente) che non si facciano ca...te.
- se ne fai una ti correggono e ricorreggono, spiegando come dici tu ad entrambi come usare rinvii, freni, in che posizione stare rispetto alla via ecc (son paghati per farlo)
- i cellulari gli usi solo all'ingresso
-ecc ecc.
Ciao
Secondo me il punto è questo:
Mancano:
1 esamino e corso per chi non si dimostri all'altezza, specifico sull'assicurazione. Chi non lo passa non entra o va a fare boulder.
2 Possibilità di cacciare via chi eventualmente metta ripetutamente in pericolo la gente e non segua i consigli/ordini degli addetti.
3 Numero adeguato di addetti che controllano, correggono e consigliano.
Ora, se Kinobi dice che legalmente queste cose creano più casini che altro e che è meglio lavarsene le mani, beh, allora c'è qualcosa di sbagliato nella legge. Obblighi e responabilità su queste cose dovrebbero essere chiare come il sole.
Manca Anche, direi soprattutto,
J.P. SARTRE ha scritto:quando hanno detto al signore che assicurava ( spero non fosse il padre....ma non credo) che grave errore aveva fatto per tutta la via (tra l'altro non banale) e che vi era una seria possibilità che in fase di calata il primo finisse dritto sul cemento.... ....è sbiancato......stava veramente male...era sconvolto.....è uscito a prendere un po' d'aria ...era veramente impaurito...mentre il ragazzino se la rideva come un cretinetto più per imbarazzo che per altro.......
forse cosa più importante, un atteggiamento umile di andare in palestra per imparare, invece che di andarci per fare poi lo sbruffone con le compagne di corso all'università, credendosi dei novelli Sharma.
La reazione del signore è stata quella giusta. Scoprire di aver fatto un errore del genere dovrebbe essere un colpo. Una cosa che fa riflettere e che una volta imparata non si dimentica.
Da uno che ragiona come il ragazzo , invece, non mi farei neanche fare il caffè.