arrampicare costa...ma non a noi

Area dedicata all'arrampicata sportiva e al bouldering.

Messaggioda Maurizio » mar dic 21, 2004 18:05 pm

c.caio ha scritto:
Maurizio ha scritto:...eccomi!

(cut)L'Italia non mi sembra ancora pronta per questo discorso, c'è troppa gente che vuole fare di testa sua e mal digerisce imposizioni "dall'alto", men che meno da organimi autoproclamatosi giudici in materia di attrezzatura. (cut)
Maurizio


... il problema di fondo, secondo il mio modestissimo parere, e' che le discussioni e i dibattiti che nascono per "regolamentare" il mondo dei chiodatori, spesse volte (per non dire quasi sempre) e' condotto con autorita', fanatismo, integralismo e clientelismo (ovviamente non mi riferisco a te, sia ben chiaro) e la morale della favola e' che invece di aggregare le persone di buona volonta' su un progetto e una passione comune, si creano solo fratture sempre piu' nette... per cui molti preferiscono stare al di fuori di ogni tentativo di creare clan.
C.


Ciao Caio,

forse ci siamo fraintesi. Cerco di spiegarmi meglio. Ciò che si vorrebbe fare è creare la figura del chiodatore professionista, ovviamente in concorrenza con le guide alpine. Fermo restando che non si sa bene chi, e con quale autorità, dovrebbe rilasciare questo brevetto...il fatto stesso che ci siano dei chiodatori "patentati", sottende il discorso che ci sia una maniera univoca di chiodare, che verrebbe insegnata in ipotetici corsi. Ma se c'è una maniera univoca di chiodare, vorrebbe dire che, come in Francia, ci siano delle falesie "omologate" e delle falesie che non rispondono a determinati requisiti di sicurezza, quindi non "certificate". Si dovrebbe arrivare, sempre andando avanti nel discorso, a segnalare queste differenze nelle guide. Questo comporterebbe un sacco di polemiche perchè...immaginiamo che tu Caio decida di non prendere il brevetto per tue personali ragioni e che esca una guida in cui ci sia scritto che le falesie da te chiodate non sono certificate...tu che dici? E immaginiamo poi che il Comune di Traversella o chi per esso decida ad un certo punto di concedere dei finanziamenti...ti fai naturalmente avanti tu...ma viene scelto un altro più titolato, perchè ha il brevetto. Tu che dici?
E' un po' un ginepraio, ma è innegabile che, prima o poi, si debba arrivare almeno a stabilire quali sono i criteri con cui bisognerebbe attrezzare una falesia... Io ho l'impressione che, prima o poi, verremo messi davanti al fatto compiuto...per cui o ti adegui o dovrai accettare di essere escluso a favore di altri, con magari meno esperienza di te...

ciao

Maurizio
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Messaggioda yinyang » mar dic 21, 2004 18:06 pm

vale_drill_man ha scritto:10 e lode.........io ci sto',tanto ormai ce n'ho buttati talmente tanti di soldi per la ferraia..........mi sembra un ottima idea.......bravo,con 10 euro a testa sai cosa si farebbe????? una marea di roba,visto gli accessi di sto forum.....


è vero! anche se ognuno destinasse i soldi di due caffè o quello che più gli aggrada, ad essere in tanti... :roll:
penso alla miriade di persone che vanno nel lecchese ad esempio
o in val d'aosta
ci sono posti come finale che si autofinanziano credo abbastanza bene perchè la provenienza del materiale è pressochè univoca e la guida da un contributo, ma molte zone non hanno una situazione così chiara

però la domanda suddetta mi sembra cada un pò nel vuoto... :?
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Messaggioda Gianbo » mar dic 21, 2004 18:07 pm

yingyang ha scritto:finalmente qualcuno che si espone...e siamo in tre! nessun altro vuole contribuire?


per partire basta essere in 2!
mettiamo su la baracca e vediamo come va...

caio, tu fai il logo e le vignette per l'associazione?

come la chiamiamo?
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Messaggioda siria » mar dic 21, 2004 18:07 pm

bello il tuo avatar nuovo yy
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Messaggioda yinyang » mar dic 21, 2004 18:09 pm

Maurizio ha scritto:E immaginiamo poi che il Comune di Traversella o chi per esso decida ad un certo punto di concedere dei finanziamenti...ti fai naturalmente avanti tu...ma viene scelto un altro più titolato, perchè ha il brevetto. Tu che dici?


ciao Maurizio

è utopia pensare che i finaziamenti possano venire dagli arrampicatori invece che da questi fantomatici enti...e che essi abbiano tutti gli elementi (visto che ci appendono sopra la loro vita) per giudicare chi è bravo e chi no? chi merita il loro appoggio e chi no?
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Messaggioda vale_drill_man » mar dic 21, 2004 18:19 pm

yingyang ha scritto:
vale_drill_man ha scritto:10 e lode.........io ci sto',tanto ormai ce n'ho buttati talmente tanti di soldi per la ferraia..........mi sembra un ottima idea.......bravo,con 10 euro a testa sai cosa si farebbe????? una marea di roba,visto gli accessi di sto forum.....


è vero! anche se ognuno destinasse i soldi di due caffè o quello che più gli aggrada, ad essere in tanti... :roll:
penso alla miriade di persone che vanno nel lecchese ad esempio
o in val d'aosta
ci sono posti come finale che si autofinanziano credo abbastanza bene perchè la provenienza del materiale è pressochè univoca e la guida da un contributo, ma molte zone non hanno una situazione così chiara

però la domanda suddetta mi sembra cada un pò nel vuoto... :?


era intesa che se solo un quarto di quelli che entrano in sto furum,donassero 10 euro per le chiodature,bhè.......grossi problemi di aperture nuove non ci sarebbero piu'.....
dagle e dagle.....se gonfia l'ovaglie!!!
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Messaggioda yinyang » mar dic 21, 2004 18:41 pm

vale_drill_man ha scritto:
yingyang ha scritto:
vale_drill_man ha scritto:10 e lode.........io ci sto',tanto ormai ce n'ho buttati talmente tanti di soldi per la ferraia..........mi sembra un ottima idea.......bravo,con 10 euro a testa sai cosa si farebbe????? una marea di roba,visto gli accessi di sto forum.....


è vero! anche se ognuno destinasse i soldi di due caffè o quello che più gli aggrada, ad essere in tanti... :roll:
penso alla miriade di persone che vanno nel lecchese ad esempio
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ci sono posti come finale che si autofinanziano credo abbastanza bene perchè la provenienza del materiale è pressochè univoca e la guida da un contributo, ma molte zone non hanno una situazione così chiara

però la domanda suddetta mi sembra cada un pò nel vuoto... :?


era intesa che se solo un quarto di quelli che entrano in sto furum,donassero 10 euro per le chiodature,bhè.......grossi problemi di aperture nuove non ci sarebbero piu'.....


no io intendevo come domanda suddetta quella che ho fatto sopra "quanti di voi sarebbero disposti..." non la tua! :wink:
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Messaggioda Maurizio » mar dic 21, 2004 18:46 pm

yingyang ha scritto:
Maurizio ha scritto:E immaginiamo poi che il Comune di Traversella o chi per esso decida ad un certo punto di concedere dei finanziamenti...ti fai naturalmente avanti tu...ma viene scelto un altro più titolato, perchè ha il brevetto. Tu che dici?


ciao Maurizio

è utopia pensare che i finaziamenti possano venire dagli arrampicatori invece che da questi fantomatici enti...e che essi abbiano tutti gli elementi (visto che ci appendono sopra la loro vita) per giudicare chi è bravo e chi no? chi merita il loro appoggio e chi no?


Ciao,

non sono sicuro di capire bene cosa vuoi dire...ma mi sembra che adesso sia così nella maggior parte dei casi. Solo che c'è chi dona molto e chi niente :D :D
Penso che però sia difficile arrivare ad un'autotassazione collettiva, dovrebbe esserci un associazione a cui tutti gli arrampicatori siano iscritti e comunque tutti dovrebbero riconoscere a quell'associazione il diritto di ripartire i soldi tra i chiodatori. Mi sembra difficile che si verifichi. Mi pare poi che i tentativi in qs senso siano sempre andati a finire male...la cosa che funziona di più e meglio è sempre l'iniziativa personale.

ciao

Maurizio
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Messaggioda Roberto » mar dic 21, 2004 18:55 pm

Immaginare un organismo preposto a raccogliere fondi per il mantenimento delle falesie in sicurezza, mi fa venire i brividi, già immagino i dubbi sul reale utilizzo dei soldi ricavati dalle quote mensili che gli arrampicatori dovrebbero versare alla "Cassa degli Scalatori", una specie di mutua, che potrebbe anche dare altri servizi, tipo la pensione o la cassa malattia.... per pietà, continuiamo a divertirci.
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Messaggioda yinyang » mar dic 21, 2004 18:58 pm

Roberto ha scritto:Immaginare un organismo preposto a raccogliere fondi per il mantenimento delle falesie in sicurezza, mi fa venire i brividi, già immagino i dubbi sul reale utilizzo dei soldi ricavati dalle quote mensili che gli arrampicatori dovrebbero versare alla "Cassa degli Scalatori", una specie di mutua, che potrebbe anche dare altri servizi, tipo la pensione o la cassa malattia.... per pietà, continuiamo a divertirci.


ma se fossero piccole realtà, piccole associazioni, molto legate al territorio? niente di centralizzato e autoritario

forse così la situazione sarebbe più viva e meno orwelliana
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Messaggioda Roberto » mar dic 21, 2004 19:03 pm

yingyang ha scritto:
Roberto ha scritto:Immaginare un organismo preposto a raccogliere fondi per il mantenimento delle falesie in sicurezza, mi fa venire i brividi, già immagino i dubbi sul reale utilizzo dei soldi ricavati dalle quote mensili che gli arrampicatori dovrebbero versare alla "Cassa degli Scalatori", una specie di mutua, che potrebbe anche dare altri servizi, tipo la pensione o la cassa malattia.... per pietà, continuiamo a divertirci.


ma se fossero piccole realtà, piccole associazioni, molto legate al territorio? niente di centralizzato e autoritario

forse così la situazione sarebbe più viva e meno orwelliana
Illuso :roll:
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Messaggioda vale_drill_man » mar dic 21, 2004 19:08 pm

Roberto ha scritto:
yingyang ha scritto:
Roberto ha scritto:Immaginare un organismo preposto a raccogliere fondi per il mantenimento delle falesie in sicurezza, mi fa venire i brividi, già immagino i dubbi sul reale utilizzo dei soldi ricavati dalle quote mensili che gli arrampicatori dovrebbero versare alla "Cassa degli Scalatori", una specie di mutua, che potrebbe anche dare altri servizi, tipo la pensione o la cassa malattia.... per pietà, continuiamo a divertirci.


ma se fossero piccole realtà, piccole associazioni, molto legate al territorio? niente di centralizzato e autoritario

forse così la situazione sarebbe più viva e meno orwelliana
Illuso :roll:


con le illusioni hanno inventato molte cose......ed infondo se non ci si prova........ 8O
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Messaggioda c.caio » mar dic 21, 2004 20:05 pm

Maurizio ha scritto:
c.caio ha scritto:
Maurizio ha scritto:...eccomi!

(cut)L'Italia non mi sembra ancora pronta per questo discorso, c'è troppa gente che vuole fare di testa sua e mal digerisce imposizioni "dall'alto", men che meno da organimi autoproclamatosi giudici in materia di attrezzatura. (cut)
Maurizio


... il problema di fondo, secondo il mio modestissimo parere, e' che le discussioni e i dibattiti che nascono per "regolamentare" il mondo dei chiodatori, spesse volte (per non dire quasi sempre) e' condotto con autorita', fanatismo, integralismo e clientelismo (ovviamente non mi riferisco a te, sia ben chiaro) e la morale della favola e' che invece di aggregare le persone di buona volonta' su un progetto e una passione comune, si creano solo fratture sempre piu' nette... per cui molti preferiscono stare al di fuori di ogni tentativo di creare clan.
C.


Ciao Caio,

forse ci siamo fraintesi. Cerco di spiegarmi meglio. Ciò che si vorrebbe fare è creare la figura del chiodatore professionista, ovviamente in concorrenza con le guide alpine. Fermo restando che non si sa bene chi, e con quale autorità, dovrebbe rilasciare questo brevetto...il fatto stesso che ci siano dei chiodatori "patentati", sottende il discorso che ci sia una maniera univoca di chiodare, che verrebbe insegnata in ipotetici corsi. Ma se c'è una maniera univoca di chiodare, vorrebbe dire che, come in Francia, ci siano delle falesie "omologate" e delle falesie che non rispondono a determinati requisiti di sicurezza, quindi non "certificate". Si dovrebbe arrivare, sempre andando avanti nel discorso, a segnalare queste differenze nelle guide. Questo comporterebbe un sacco di polemiche perchè...immaginiamo che tu Caio decida di non prendere il brevetto per tue personali ragioni e che esca una guida in cui ci sia scritto che le falesie da te chiodate non sono certificate...tu che dici? E immaginiamo poi che il Comune di Traversella o chi per esso decida ad un certo punto di concedere dei finanziamenti...ti fai naturalmente avanti tu...ma viene scelto un altro più titolato, perchè ha il brevetto. Tu che dici?
E' un po' un ginepraio, ma è innegabile che, prima o poi, si debba arrivare almeno a stabilire quali sono i criteri con cui bisognerebbe attrezzare una falesia... Io ho l'impressione che, prima o poi, verremo messi davanti al fatto compiuto...per cui o ti adegui o dovrai accettare di essere escluso a favore di altri, con magari meno esperienza di te...

ciao

Maurizio


Nessun equivoco Maurizio,
io mi stavo riferendo ad una cosa diversa e cioe' che ad oggi piu' che altro si leggono polemiche o scontri o prese di posizione cosi' lontane che sembra impossibile poter mettere tutti daccordo e che, delle volte, si formano clan o fazioni sulla base di fattori clienterali, di "amicizie" e di interessi... tutto qui.

Per il resto da anni ho una idea che mi frulla per la testa e che sarei ben felice di confrontare con altre persone. Penso che sia ragionevole immaginare la figura di "chiodatore-imparato" (uso per l'appunto questo termine sgrammaticato perche' la definizione sarebbe tutta da definire)...
In pratica una persona con una specie di attestato che possa dimostrare la sua perizia come attrezzatore di itinerari di arrampicata.
Dopo di che, prima di arrivare alle "certificazioni" (che mi sembra uno scenario abbastanza complesso) un primo passo abbastanza interessante diventerebbe quello di segnalare che chi ha attrezzato la tal falesia, la tale palestra o la tale via e' il sig. Tizio Sempronio CI (dove per CI si intenderebbe "chiodatore-imparato".... o chiodatore-patentato o quel che si vuole.... :lol: ) e diventerebbe un elemento di informazione ulteriore per chi poi dovra' scegliere un itinerario o un sito d'arrampicata... quasi un marchio DOC....
:lol:

Secondo me questo potrebbe essere (condizionale d'obbligo) un primo passo interessante per iniziare a mettere un po' di ordine, ho il sospetto che se guarda troppo lontano si finisce per perdere la messa a fuoco sui primi gradini da percorrere.
Che ne dici?
C.
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Messaggioda Conte ugolino » mar dic 21, 2004 20:11 pm

A proposito dei chiodatori professionisti ed altro
Ottenere finanziamenti da enti pubblici quali comuni, comunità montane od enti parco è difficile ma non impossibile.
Chi farà la chiodatura quindi può essere o una associazione ( senza scopo di lucro)
od un "professionista con partita iva" a scopo di lucro.
Per avere i fondi occorre presentare un progetto e qui spesso troviamo le grosse difficoltà. Occorre conoscere le regole della chiodatura e sin li moooolto approssimativamente i chiodatori ( ma non tutti) le sanno; ma ad esempio un progetto che contempli l'impatto ambientale in base a particolari specie botaniche od una analisi geomorfologica della struttura rocciosa, o quali autorizzazioni chiedere quando si lavora in un parco o in un sito di intere4sse comunitario, per non parlare delle problematiche connesse all'avifauna, beh tutto questo quanti lo sanno fare in modo adeguato?
E poi visto che chi caccia i soldi è l'ente pubblico, siamo sicuri che la nostra opera serva veramente a valorizzare la zona ao magari agiamo per uno sparuto manipolo di pochi arrampicatori?
Inoltre da quel che si sente in giro pare che ci sia anche poca chiarezza per quel che riguarda gli aspetti giuridici e quindi molti procedono con il solito abbiamo sempre fatto così perchè rompersi le corna con la legislazione attuale?
Ci sono zone dove chi ha chiodato ha sistemato le cose in modo eccelso e questo diventa comunque anche una referenza nel momento in cui si chiedono i finanziamenti.

Tutto questo per lanciare un sasso nello stagno
ma assolutamente non per fare polemica.
Comunque se ci sarà il prossimo convegno ad Arco di Trento sulle falesie, (chiodature, tutela ambientale novità tecnoche) responsabilità giuridica ed altro sarà il caso di andarci e di farsi sentire.
A presto
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Messaggioda c.caio » mar dic 21, 2004 20:20 pm

Roberto ha scritto:Immaginare un organismo preposto a raccogliere fondi per il mantenimento delle falesie in sicurezza, mi fa venire i brividi, già immagino i dubbi sul reale utilizzo dei soldi ricavati dalle quote mensili che gli arrampicatori dovrebbero versare alla "Cassa degli Scalatori", una specie di mutua, che potrebbe anche dare altri servizi, tipo la pensione o la cassa malattia.... per pietà, continuiamo a divertirci.


Sicuramente e' difficile pensare che le cose possano continuare ad andare come sono sempre andate, non fosse altro per il fatto che l'arrampicata (quella in falesia o in palestre di roccia) NON e' piu' una attivita' di avventura con tutti i rischi che una volta si portava appresso. Oggi, tra materiali certificati e pretese (a volte assurde) dei free climber, lo scenario e' cambiato e centinaia di migliaia di persone si muovono ogni fine settimana per recarsi alla base delle vie da scalare.
Pensare che queste vie sono praticamente sempre il frutto del lavoro di qualche volontario che si autotassa e' abbastanza grottesco (io, come molti altri, lo faccio volentieri e continuero' a farlo.... e sempre volentieri e sempre senza lamentele... ma rimane una contraddizione).
Prima di pensare a collette, a "fondi-attrezzature" o ad altro (che anche io vedo assai improbabile e gia' mi immagino cosa succederebbe!) sarebbe molto piu' logico ed auspicabile pensare ad una maggiore attenzione da parte di enti gia' esistenti e miriferisco principalmente ai comuni, alle locali ATL, alla regione ecc.ecc.
E' triste constatare che (per fare un esempio) dalle mie parti si riescano a stanziare miliardi (della vecchia valuta) per finanziare una piccola ed insignificante stazione sciistica sempre in perdita e manco 100 euro per una palestra di roccia che porta circa 15.000/20.000 persone a scalare nell'arco di un anno (e da buona parte dell'europa).
C.
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Messaggioda Roberto » sab dic 25, 2004 9:42 am

Giovedì sono stato a Ripa a completare l'attrezzatura di una via di 35 metri che avevo iniziato l'anno passato e che poi, per motivi contingenti, avevo lasciato in sospeso; mi è costata un terribile mal di schiena, visto che strapiomba e sono restato parecchio appeso in posizioni strane.... non ho più l'età :cry:
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