c.caio ha scritto:Maurizio ha scritto:...eccomi!
(cut)L'Italia non mi sembra ancora pronta per questo discorso, c'è troppa gente che vuole fare di testa sua e mal digerisce imposizioni "dall'alto", men che meno da organimi autoproclamatosi giudici in materia di attrezzatura. (cut)
Maurizio
... il problema di fondo, secondo il mio modestissimo parere, e' che le discussioni e i dibattiti che nascono per "regolamentare" il mondo dei chiodatori, spesse volte (per non dire quasi sempre) e' condotto con autorita', fanatismo, integralismo e clientelismo (ovviamente non mi riferisco a te, sia ben chiaro) e la morale della favola e' che invece di aggregare le persone di buona volonta' su un progetto e una passione comune, si creano solo fratture sempre piu' nette... per cui molti preferiscono stare al di fuori di ogni tentativo di creare clan.
C.
Ciao Caio,
forse ci siamo fraintesi. Cerco di spiegarmi meglio. Ciò che si vorrebbe fare è creare la figura del chiodatore professionista, ovviamente in concorrenza con le guide alpine. Fermo restando che non si sa bene chi, e con quale autorità, dovrebbe rilasciare questo brevetto...il fatto stesso che ci siano dei chiodatori "patentati", sottende il discorso che ci sia una maniera univoca di chiodare, che verrebbe insegnata in ipotetici corsi. Ma se c'è una maniera univoca di chiodare, vorrebbe dire che, come in Francia, ci siano delle falesie "omologate" e delle falesie che non rispondono a determinati requisiti di sicurezza, quindi non "certificate". Si dovrebbe arrivare, sempre andando avanti nel discorso, a segnalare queste differenze nelle guide. Questo comporterebbe un sacco di polemiche perchè...immaginiamo che tu Caio decida di non prendere il brevetto per tue personali ragioni e che esca una guida in cui ci sia scritto che le falesie da te chiodate non sono certificate...tu che dici? E immaginiamo poi che il Comune di Traversella o chi per esso decida ad un certo punto di concedere dei finanziamenti...ti fai naturalmente avanti tu...ma viene scelto un altro più titolato, perchè ha il brevetto. Tu che dici?
E' un po' un ginepraio, ma è innegabile che, prima o poi, si debba arrivare almeno a stabilire quali sono i criteri con cui bisognerebbe attrezzare una falesia... Io ho l'impressione che, prima o poi, verremo messi davanti al fatto compiuto...per cui o ti adegui o dovrai accettare di essere escluso a favore di altri, con magari meno esperienza di te...
ciao
Maurizio