Roberto ha scritto:Ti sei spiegato benissima, ma in questo caso, che centra l'arrampicata? Non è stato certo il peso delle catene a far crollare la fascia superiore della falesia, ma le piogge, le infiltrazioni, gli anni... il caso è del tutto analogo ad una scarpata su una strada o roba simile.
Non so se ricordi, ma qualche anno fa cadde un masso da una paretiina di rocce, che aggettava su una spiaggia, morì una ragazza che era a prendere il sole; nessuno scalava su quelle rocce e non erano attrezzate.
...esatto Roberto, proprio perche' l'arrampicata non c'entra me lo chiedo!
Hai colto il problema in pieno!
Come ho gia' detto in ambiente montano (piu' o meno "selvaggio") non e' possibile controllare l'eventuale distaccamento di parti importanti (non mi dilungo in proposito per esigenze di sintesi), ma in zone come quella descritta in questo thread mi chiedo e' ipotizzabile (...me lo chiedo... non lo do per scontato) un controllo da parte di chi sa dell'esistenza di una cava, della struttura della stessa cava e degli eventuali rischi che potrebbe comportare poiche' e' abitualmente frequentata (e mi sembra anche "facilmente frequentabile" per l'accesso, o sbaglio?).....
Il problema per me si riduce solo a questo, perche' una ipotesi di questo genere non e' nemmeno pensabile ed applicabile in "ambiente" (per fortuna!... altrimenti ad ogni sasso che cade a Traversella dovrei andare in commissariato!

) mentre mi chiedo se e' possibile in luoghi ben piu' controllabili come quello in oggetto.
C.