Free solo

Area dedicata all'arrampicata sportiva e al bouldering.

Messaggioda quilodicoequilonego » ven feb 27, 2004 22:47 pm

Roberto ha scritto:Perché si fanno solitarie senza corda, chi le fa, cosa deve dimostrare?
Se, quando uno scende dalla parete, dopo una via free-solo, non ci fosse nessuno a fargli i complimenti ed osannarlo, lo farebbe lo stesso????


...secondo me lo farebbe lo stesso. Perchè non aver bisogno di niente e di nessuno, arrangiarsi, è una grande molla che ti spinge. Fai le stesse cose ma senza la possibilità di un aiuto, devi cavartela da solo. Io credo che quando fanno free-solo al loro limite delle difficoltà, conoscano bene la via, l'abbiano fatta + di una volta, e non abbiano mai rischiato di cadere. Per me hanno comunque un bel margine di sicurezza, anche se a noi sembra impossibile. Penso che non sono dei pazzi e non lo fanno "per gli altri".
Personalmente li invidio, ottengono grosse soddisfazioni, ma non li imiterei mai. Anche secondo me il gioco non vale la candela, rischiano la vita e non è poco, ma non li critico... in fondo non fanno male a nessuno, e sono sicuri di non farne neanche a se stessi.
p.s. Anche Ermanno Salvaterra con le solitarie non scherza, sono nel suo sito
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Messaggioda erik. » ven feb 27, 2004 22:50 pm

Roberto ha scritto:Comunque, chi fa una salita senza corda è sempre ampiamente sotto il suo livello, fa effetto vederlo, ma tutto resta sotto controllo, niente è lasciato al caso!


Non so se sia ampiamente sotto il suo livello o se sia al limite e convinto di poter superare ogni difficolta'. Io anche in cordata mi tengo 2 gradi sotto il grado che faccio in palestra, ma ho per esempio amici che tirano al loro limite con la stessa sicurezza mentale con cui io affronto le vie che vado a fare.
Mi sembra impossibile che qualcuno possa rischiare la pelle solo per essere ammirato dagli altri (magari sono un ingenuo): a te in tanti anni di attivita' e' mai capitato di vedere un personaggio del genere?
erik.
 
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Messaggioda Roberto » ven feb 27, 2004 22:57 pm

mpz129 ha scritto:
Roberto ha scritto:Comunque, chi fa una salita senza corda è sempre ampiamente sotto il suo livello, fa effetto vederlo, ma tutto resta sotto controllo, niente è lasciato al caso!


Non so se sia ampiamente sotto il suo livello o se sia al limite e convinto di poter superare ogni difficolta'. Io anche in cordata mi tengo 2 gradi sotto il grado che faccio in palestra, ma ho per esempio amici che tirano al loro limite con la stessa sicurezza mentale con cui io affronto le vie che vado a fare.
Mi sembra impossibile che qualcuno possa rischiare la pelle solo per essere ammirato dagli altri (magari sono un ingenuo): a te in tanti anni di attivita' e' mai capitato di vedere un personaggio del genere?
Non fraintendere, non dico che si fanno cose estreme solo per gli altri, dico che si vive in un contesto di tante persone e che la molla dell'ammirazione del prossimo è importante.
Nel mio piccolo , ho fatto delle salite in solitaria di un certo rischio e mi sono chiesto se le avrei fatte se ero il solo a saperlo.
Chi fa un bell'ingaggio, generalmente fa in modo che si sappia, è rarissimo che se lo tenga per se... questo vorrà dire qualcosa!
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Messaggioda quilodicoequilonego » ven feb 27, 2004 23:11 pm

Roberto ha scritto:
mpz129 ha scritto:
Roberto ha scritto:Comunque, chi fa una salita senza corda è sempre ampiamente sotto il suo livello, fa effetto vederlo, ma tutto resta sotto controllo, niente è lasciato al caso!


Non so se sia ampiamente sotto il suo livello o se sia al limite e convinto di poter superare ogni difficolta'. Io anche in cordata mi tengo 2 gradi sotto il grado che faccio in palestra, ma ho per esempio amici che tirano al loro limite con la stessa sicurezza mentale con cui io affronto le vie che vado a fare.
Mi sembra impossibile che qualcuno possa rischiare la pelle solo per essere ammirato dagli altri (magari sono un ingenuo): a te in tanti anni di attivita' e' mai capitato di vedere un personaggio del genere?
Non fraintendere, non dico che si fanno cose estreme solo per gli altri, dico che si vive in un contesto di tante persone e che la molla dell'ammirazione del prossimo è importante.
Nel mio piccolo , ho fatto delle salite in solitaria di un certo rischio e mi sono chiesto se le avrei fatte se ero il solo a saperlo.
Chi fa un bell'ingaggio, generalmente fa in modo che si sappia, è rarissimo che se lo tenga per se... questo vorrà dire qualcosa!


...questo è vero... ma io, da illuso, sono convinto che qualcuno che fa' e tace ci sia, e quelli sono i veri miti :!:
Secondo me sarebbe proprio giusto non dirlo, per rispetto della fortuna che si è avuto, perchè in quei momenti basta che vada storta una cazzatina, ed è finita...
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Messaggioda erik. » ven feb 27, 2004 23:14 pm

Roberto ha scritto:Nel mio piccolo , ho fatto delle salite in solitaria di un certo rischio e mi sono chiesto se le avrei fatte se ero il solo a saperlo.
Chi fa un bell'ingaggio, generalmente fa in modo che si sappia, è rarissimo che se lo tenga per se... questo vorrà dire qualcosa!


Solo una persona dotata di grande intelligenza puo' ammettere o porsi una domanda del genere!(Non e' una leccata di culo:ho una particolare ammirazione verso le persone che riescono a mettersi a nudo e a ricercare la propria essenza sia nel bene che nel male).
E' saggio cio' che ti domandi.
Nel mio piccolo (molto piu' piccolo del tuo piccolo :lol: :lol: ) ho una attrazione verso le salite che ritengo di un certo prestigio.Spesso maschero questo con la scusa della bellezza o della lotta da ingaggiare ma e' certamente presente anche una spinta "esibizionistica".
Ma penso sia normale o almeno che sia umano avere tale spinta:l'importante e' che non sia l'unica o che non sia la principale.
Comunque mi ha molto colpito quello che hai scritto.
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Messaggioda Roberto » ven feb 27, 2004 23:20 pm

quilodicoequilonego ha scritto:
Roberto ha scritto:
mpz129 ha scritto:
Roberto ha scritto:Comunque, chi fa una salita senza corda è sempre ampiamente sotto il suo livello, fa effetto vederlo, ma tutto resta sotto controllo, niente è lasciato al caso!


Non so se sia ampiamente sotto il suo livello o se sia al limite e convinto di poter superare ogni difficolta'. Io anche in cordata mi tengo 2 gradi sotto il grado che faccio in palestra, ma ho per esempio amici che tirano al loro limite con la stessa sicurezza mentale con cui io affronto le vie che vado a fare.
Mi sembra impossibile che qualcuno possa rischiare la pelle solo per essere ammirato dagli altri (magari sono un ingenuo): a te in tanti anni di attivita' e' mai capitato di vedere un personaggio del genere?
Non fraintendere, non dico che si fanno cose estreme solo per gli altri, dico che si vive in un contesto di tante persone e che la molla dell'ammirazione del prossimo è importante.
Nel mio piccolo , ho fatto delle salite in solitaria di un certo rischio e mi sono chiesto se le avrei fatte se ero il solo a saperlo.
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...questo è vero... ma io, da illuso, sono convinto che qualcuno che fa' e tace ci sia, e quelli sono i veri miti :!:
Secondo me sarebbe proprio giusto non dirlo, per rispetto della fortuna che si è avuto, perchè in quei momenti basta che vada storta una cazzatina, ed è finita...
Più il rischio è tangibile, più si allontana la possibilità di incidente.

E' difficile fare cazzate mentre si è totalmente presi da un'azione pericolosa, tutti i sensi sono in allerta e la concentrazione è al massimo.

Gli incidenti accadono per inattenzione o fatalità, ma se l'attenzione non cala, la fatalità si allontana.

Tutto è regolato da una sorta di orologio interno che, quando si è preparati, sia fisicamente che psichicamente, controlla tutto alla perfezione.
Si sale come in un mondo parallelo, un mondo interiore che si irradia intorno a noi e forma come una virtuale "bolla di sicurezza", che ci avvolge e protegge, sta a noi non perdere il controllo, che danneggerebbe la bolla, facendoci correre gravi rischi.

E' questa la sensazione che sento in solitaria; sono davvero io e la parete, senza mediazioni o compromessi, con tutte le mie paure e le mi incoscenze, con tutto me stesso!
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Messaggioda quilodicoequilonego » ven feb 27, 2004 23:32 pm

...io mi riferivo alla sfiga... l'imprevedibile
...leggevo un articolo parecchi anni fa', mi sembra nel vecchio libro della Destivelle (ma posso sbagliare), che in una solitaria estrema, stava usando un paio delle prime scarpette d'arrampicata, che nella suola aveva un'anima in plastica per irrigidirla. Ad un certo punto questa si è spaccata, e per lei si era messa malissimo, ha considerato quella la difficoltà maggiore che ha incontrato nella via, e non era prevedibile. Io ritengo che sia stata brava a superare anche questo ostacolo, ma che nella sfiga sia stata fortunata, perchè l'ostacolo imprevisto, per lei, era comunque superabile.
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Messaggioda Roberto » ven feb 27, 2004 23:34 pm

quilodicoequilonego ha scritto:...io mi riferivo alla sfiga... l'imprevedibile
...leggevo un articolo parecchi anni fa', mi sembra nel vecchio libro della Destivelle (ma posso sbagliare), che in una solitaria estrema, stava usando un paio delle prime scarpette d'arrampicata, che nella suola aveva un'anima in plastica per irrigidirla. Ad un certo punto questa si è spaccata, e per lei si era messa malissimo, ha considerato quella la difficoltà maggiore che ha incontrato nella via, e non era prevedibile. Io ritengo che sia stata brava a superare anche questo ostacolo, ma che nella sfiga sia stata fortunata, perchè l'ostacolo imprevisto, per lei, era comunque superabile.
Se sei nella bolla, sei a buon punto anche contro la sfiga!
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Messaggioda Buzz » sab feb 28, 2004 10:43 am

Io credo che a volte nella vita si fanno cose che hanno radice in ambiti diversi da quello di cui il gesto in se è espressione.

Una salita in free solo, anche sotto il grado, è comunque un momento in cui scegli di andare senza rete, di contare solo sulla tua testa e le tue capacità fisiche.

Il "free solo" non esiste solo in alpinismo...

Si può fare per far colpo su una donna, (puerile? ma quante stronzate abbiamo fatto a 20 anni per motivi del genere... peraltro in genere inutilmente... :-D ); o su un gruppo di amici...
o per autoaffermazione...
per essere il "migliore"...
perchè hai avuto "paura" altrove (in altri campi della vita, dico) e vuoi metterti alla prova...

in realtà in tutte le cose, il mettere a repentaglio la propria vita inutilmente non ha razionalmente alcun senso...
perchè, in fondo, lo fai per dimostrare di non aver paura della morte, scegliendo di andare a guardarla da vicino,

eppure non dimostri mai nulla di definitivo,
perchè ciò che non ti spaventa OGGI, domani può essere inaccettabile...

dipende da quello che hai da perdere...

il free solo è un atto privato
si può guardare dal di fuori, ma il giudizio, in una persona intelligente, sarà sempre sospeso, perchè l'animo di un uomo è insondabile.
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Messaggioda Enzolino » sab feb 28, 2004 11:33 am

La parola free solo suscita in me esaltazione ma anche conflitti.

Ho fatto parecchie salite in free solo, molte in falesia, poche in vie lunghe. Alcune di queste esperienze non hanno avuto pubblico eccetto me stesso, la roccia ed il cielo e son state riferite a pochi o a nessuno. Ma questo e? accaduto non per timidezza o per autocompiacimento, ma semplicemente perche? e? stato cosi?, altre volte accaduto il contrario ma questo cambia poco le cose.

Come dice Buzz le ragioni per una free solo possono essere molteplici. Per me a volte e? stata esibizionismo, altre volte ricerca personale, altre volte gratuita? pura.

Per un periodo e? stata una droga, ma piccoli incidenti, per fortuna accaduti a piccole altezze, mi hanno insegnato che, anche dove apparentemente tutto e? sotto controllo, l?imponderabile accade. E mi hanno insegnato che l?abitudine e? nemica del free solo. Cio? significa, per me, che tutte ste? minimizzazioni di free solo ?sotto il grado? sono semplici speculazioni, perche? un minimo errore, un appiglio che si rompe ? e bisogna dire addio a tutte quelle belle cose che la vita ci offre ? e se fosse cosi? banale, quanti oggi si darebbero al free-solo?

Free-solo e? bello, ma ...
Free-solo uccide!

Come dice Roberto, la solitaria innesca un viaggio parallelo ? uno interiore ed uno esteriore ? mi piace molto il suo simbolismo della bolla, ed io aggiungo il mio della noce ? e? inutile dire che ogni free solo offre delle forti barriere fisiche e psicologiche, ed io vedo ognuna di esse come il guscio di una noce. Piu? difficile e pericolosa e? una via, piu? spesso e? il guscio, ma anche piu? gustosa sara? la polpa al suo interno una volta che si torna a valle ?
E perche? una volta tornati a valle non condividere con gli altri un pezzettino di quella polpa attraverso le nostre parole o attraverso il nostro sguardo?

Il free solo e? un?esperienza privata, ma allo stesso tempo, come ogni altra disciplina dell?alpinismo, puo? richiedere condivisione da parte degli altri anche semplicemente attraverso lo stupore ... che c?e? di male?

Ciao

Lorenzo

Quando sboccia un solo fiore e? primavera ovunque ?
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Messaggioda steazzali » sab feb 28, 2004 12:54 pm

Castiglioni in un suo libro scriveva che gli piaceva moltissimo arrampicare slegato su vie facili parlando con il compagno di "cordata" a pochi metri, magari non può essere catalogato come free solo ma "free solo in compagnia" ma a me come idea piace... io sono un neofita e dovrei essere l'ultimo a parlare di free solo visto che le poche salite che ho fatto mi hanno dato dei pensieri anche se avevo la corda... l'anno scorso con il mio abituale compagno di cordata abbiamo salito la via Migotti alla cima Tosa "slegati", a qualcuno farà ridere perchè i passaggi più difficili penso siano di II° grado, ... quello che di diverso ho trovato dalla altre salite con la corda è la velocità dell'arrampicata, la continuità del movimento, l'assenza dei "tempi di cordata" e la possibilità di parlare mentre si arrampica.
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Messaggioda Roberto » sab feb 28, 2004 20:33 pm

mpz129 ha scritto:
Roberto ha scritto:Nel mio piccolo , ho fatto delle salite in solitaria di un certo rischio e mi sono chiesto se le avrei fatte se ero il solo a saperlo.
Chi fa un bell'ingaggio, generalmente fa in modo che si sappia, è rarissimo che se lo tenga per se... questo vorrà dire qualcosa!


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Ma penso sia normale o almeno che sia umano avere tale spinta:l'importante e' che non sia l'unica o che non sia la principale.
Comunque mi ha molto colpito quello che hai scritto.
Fare salite di notevole impegno (freesolo o no), resta una scelta personale, ma i complimenti fanno sempre piacere :wink:
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Messaggioda Paolo Marchiori » dom feb 29, 2004 12:16 pm

io mi emoziono tantissimo sul IV° proprio perchè sono piuttosto lontano dal mio limite...ovviamente con la corda....senza non sun capace...
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Messaggioda pf » lun mar 01, 2004 10:10 am

Mi piace l'intervento di Buzz, la penso come lui.
Sto facendo una ricerca su free solo e solitari, molte salite sono state fatte al limite, non con margine.
Non mi permetto di gudicare un free solo, una cosa molto più grande di me e così bella ed affascinante che potrei solo criticarla per manifesta incapacità di osare e fare. La racconto come si potrebbe raccontare di qualcosa e di qualcuno che si eleva dalla massa, e che quindi sarà sempre destinato ad essere osteggiato dalla massa. Perchè chi si eleva e fa qualcosa di troppo grande è sempre millantato, in tutte le discipline. E' scomodo, ti pone un termine di paragone troppo alto per te, e se per giunta navighi nella stessa disciplina ti rende piccolo piccolo.
Adoro queste persone, mi ricordano quanto sia una nullità e mi spronano ogni giorno a migliorare in quel che faccio. E a dubitare di qualsiasi certezza, che è il sale della curiosità.

O.T. Che, ma mano che ci si spostasse ad Est, ci fosse meno pubblicità sulle salite e contemporaneamente un livello più alto ma misconosciuto, è più che un'ipotesi. Il baricentro mediatico era Chamonix, quindi il Bianco.
Quando gli sloveni sono arrivati alla notorietà, per esempio, non erano usciti fuori dal nulla.
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Messaggioda ehi man » lun mar 01, 2004 10:34 am

Buzz ha scritto:il free solo è un atto privato
si può guardare dal di fuori, ma il giudizio, in una persona intelligente, sarà sempre sospeso, perchè l'animo di un uomo è insondabile.


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Messaggioda Spider » lun mar 01, 2004 11:49 am

mpz129 ha scritto:il mio piccolo (molto piu' piccolo del tuo piccolo :lol: :lol: )


...vabbè, ragazzi, non fatene un dramma, non tutti hanno la fortuna di essere dei Rocco Siffredi!!! :twisted: :wink: :lol: :lol: :lol: :lol:
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Messaggioda Spider » lun mar 01, 2004 11:57 am

Buzz ha scritto:Io credo che a volte nella vita si fanno cose che hanno radice in ambiti diversi da quello di cui il gesto in se è espressione.

Una salita in free solo, anche sotto il grado, è comunque un momento in cui scegli di andare senza rete, di contare solo sulla tua testa e le tue capacità fisiche.

Il "free solo" non esiste solo in alpinismo...

Si può fare per far colpo su una donna, (puerile? ma quante stronzate abbiamo fatto a 20 anni per motivi del genere... peraltro in genere inutilmente... :-D ); o su un gruppo di amici...
o per autoaffermazione...
per essere il "migliore"...
perchè hai avuto "paura" altrove (in altri campi della vita, dico) e vuoi metterti alla prova...

in realtà in tutte le cose, il mettere a repentaglio la propria vita inutilmente non ha razionalmente alcun senso...
perchè, in fondo, lo fai per dimostrare di non aver paura della morte, scegliendo di andare a guardarla da vicino,

eppure non dimostri mai nulla di definitivo,
perchè ciò che non ti spaventa OGGI, domani può essere inaccettabile...

dipende da quello che hai da perdere...

il free solo è un atto privato
si può guardare dal di fuori, ma il giudizio, in una persona intelligente, sarà sempre sospeso, perchè l'animo di un uomo è insondabile.


Intervento FANTASTICO!!!
Io non ho mai fatto (e mai farò) dei free solo arrampicatori, però ne ho fatto qualcuno, come dice Buzz, in altri ambiti.

Penso soprattutto ad alcuni viaggi in bici che ho fatto da solo, e a qualche altra cazzata di quelle che mentre ci sei dentro continui a chiederti "ma chi me l'ha fatto fare?"...

In effetti quello che si prova non è adrenalina, o eccitazione (quelle arrivano DOPO!). Mentre lo fai sei calmo, sono momenti incredibilmente intensi e introspettivi. E' come mettere la propria anima davanti a uno specchio, che ti mostra TE STESSO, sinceramente e spietatamente, con tutti i tuoi pregi e tutti i tuoi difetti.
E può piacere o meno...
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Messaggioda ehi man » lun mar 01, 2004 15:48 pm

Spider ha scritto:
mpz129 ha scritto:il mio piccolo (molto piu' piccolo del tuo piccolo :lol: :lol: )


...vabbè, ragazzi, non fatene un dramma, non tutti hanno la fortuna di essere dei Rocco Siffredi!!! :twisted: :wink: :lol: :lol: :lol: :lol:



certo che in questi casi il free solo non è una gran cosa. melgio andare in cordata, oppure in comitiva 8O :lol: :lol:
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Messaggioda matteo. » mar mar 02, 2004 20:10 pm

QUESITO SERIO PER CHI HA ESPERIENZE DI FREE SOLO IN MONTAGNA SU DIFFICOLTA' NON AL LIMITE..MA QUASI:


una persona che intende partire per una cosa del genere..cioe' una salita non al limite delle proprie difficolta' ma comunque anche molto impegnativa tecnicamente (oltre che psicologicamente ovvio..) come si comporta nei confronti dei pensieri riguardanti la possibilita' di trovarsi in difficolta'???

-ci pensa che si potrebbe trovare in difficolta'? (credo proprio di si...)
-pensa a tutte o molte delle cose per cui potrebbe ritrovarcisi ?
-pensa a tutte le possibili soluzioni?
-considerano il possibile sopravvento del panico?
-considerano che il panico possa essere eliminato al 100%?
-pensano a come potrebbero comportarsi in tale circostanza?

magari sono cose ovvie ma ero curioso di sapere come preparano un po' questo lato della loro esperienza su questa o quella salita,cioe' il lato del:
.....E SE......

grazie
ciao
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Messaggioda Roberto » mar mar 02, 2004 21:37 pm

matteo. ha scritto:QUESITO SERIO PER CHI HA ESPERIENZE DI FREE SOLO IN MONTAGNA SU DIFFICOLTA' NON AL LIMITE..MA QUASI:


una persona che intende partire per una cosa del genere..cioe' una salita non al limite delle proprie difficolta' ma comunque anche molto impegnativa tecnicamente (oltre che psicologicamente ovvio..) come si comporta nei confronti dei pensieri riguardanti la possibilita' di trovarsi in difficolta'???

-ci pensa che si potrebbe trovare in difficolta'? (credo proprio di si...)
-pensa a tutte o molte delle cose per cui potrebbe ritrovarcisi ?
-pensa a tutte le possibili soluzioni?
-considerano il possibile sopravvento del panico?
-considerano che il panico possa essere eliminato al 100%?
-pensano a come potrebbero comportarsi in tale circostanza?

magari sono cose ovvie ma ero curioso di sapere come preparano un po' questo lato della loro esperienza su questa o quella salita,cioe' il lato del:
.....E SE......

grazie
ciao
Premetto che ho fatto salite solitarie slegato solo su vie molto al di sotto delle mie possibilità, ma ho fatto delle solitarie legato, che potevano essere pericolose.
Prima di salire, l'unica casa che pensavo è se sarei passato o tornato indietro; mentre ero impegnato, la tensione e la concentrazione mi impedivano di pensare a tutte le eventuali conseguenze di un errore; dopo la salita, ripensando a quello che poteva accadermi, pensavo che ero scemo, che sarebbe stato il caso di abbassare le penne e fare qualcosa di meno difficile... ma mi passava subito e poco dopo già progettavo la prossima idiozia :lol:
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