cru ha scritto:(...) e di mia spontanea volontà decido di restaurare una panca traballante, non credo mi sia consentito riprendermi le viti e sverniciarla solo perché non sopporto il gruppetto di tossici che continua a fumarsi bombe su quella che credo la mia panchina. (...)
cru. mi permetto.
non è proprio uguale l'esempio che porti, anzi, è quasi all'opposto.
come ha detto kinobi, LUI è venuto ad accordi con il proprietario del terreno, facendosi da garante. LUI ha creato il giochino (che ovviamente piace anche a LUI, in entrambe gli aspetti, il giochino e la creazione del giochino).
già il fatto di parcheggiare in casa altrui è brutta cosa per cui chi ha garantito (LUI) si sente in imbarazzo, ovviamente.
il resto secondo me viene di conseguenza.
va da sè che nessuno buca il pallone: si dice che è vietato giocare col pallone su quel pezzo di roccia. punto.
poi hai ragione sul "parliamone". però, permettimi, le premesse, semplicemente a leggere qualche cosa su questo forum, che riguarda l'educazione ed il rispetto, sono deprimenti, poichè ognuno di noi VUOLE AVERE LA SUA RAGIONE, come se questa fosse un'arena in cui mostrare la lunghezza del _cazzo e non un luogo in cui misurare il volume della materia grigia. leggiti qualsiasi post in cui si parla di educazione e poi mi racconti.
a questo proposito racconto un aneddoto.
anni fa in costiera amalfitana andammo a scalare a furore.
falesia con potenzialità incredibili.
arriviamo; parcheggiamo bene. andiamo verso la falesia e ci accorgiamo che è per gran parte "delimitata" da nastro rosso e bianco da cantiere. solo in un punto il nastro non c'è, e da quel punto si può accedere a 4 tiri. pensiamo a possibili disgaggi in corso o a problemi strutturali su roccia/infissi nel resto della falesia. accediamo. scalo il primo tiro. scendo. il mio compagno scala pure lui il primo tiro, ed intanto che scende sentiamo delle urla rivolte a noi. capiamo che ci possono essere problemi. tiriamo giù corda, leviamo tutto, e torniamo alla macchina, certi che qualcuno ci accoglierà.
chi ci accoglie ha in mano delle lunghe cesoie poco rassicuranti e fa manutenzione su piante. nonostante tutto, apprezziamo il suo sforzo perchè si limita a dirci: "è vietato scalare, non avete visto la recinzione? quel terreno è mio!" io provo a spiegare, con grande accortezza e riverenza, al contadino, che credevamo altro e che non sapevamo fosse vietato. lui, come tutte le persone agresti ed avvezze all'isolamento, vistosi trattato molto bene, si rilassa e ci racconta che l'anno passato è diventato matto per i seguenti motivi:
-arrampicatori camperisti che scaricavano acque grigie dal parcheggio nei terreni sottostanti (suoi)
-automobilisti e camperisti arrampicatori che parcheggiavano in qualsiasi maniera rendendo impossibile il transito (chi è stato in costiera sa cosa sono le strade)
-arrampicatori che cagavano in ogni dove
-arrampicatori che rubavano: uva, pomodori, limoni
-arrampicatori che se ne fottevano di tutto
ci ha detto: perchè rubarmi i limoni? se li volevano, bastava chiedere, un po' li regalavo, gli altri li vendevo.
poi ci ha invitato in casa, ci ha offerto regolare spremuta di limoni con biscotti e paste, gli abbiamo spiegato che quel pezzo di roccia è bellissimo, ma lui è rimasto della sua idea: io qui lavoro, e questa gente se ne frega.
la falesia di furore, che io sappia, è ancora attualmente chiusa.
nessuno ora mi dica: si vabbè, ma a napoli buttano le lavatrici nei boschi, perchè questo è un ragionamento che non significa proprio nulla.
quindi, kinobi: smonta tutto.
ciao