... PEACE LOVE AND ROCK!!!
Però venendo all'argomento...
on ha scritto:Ren, Nessuno può escludere che ci siano arrampicatori che hanno fatto meglio di Sharma, ma altrettanto nessuno può escludere che se gli stessi non lo raccontano in giro, come ca?. si fa a saperlo ??!
Forse non lo raccontano perchè non ritengono che abbia senso questa competizione "indiretta", forse non gliene frega niente dell'aspetto esibizionistico delle performances, forse non hanno bisogno dei soldi degli sponsor o non interessa loro vedere la propria foto in copertina...
Personalmente non ho mai cercato il grado per farlo sapere, ma per la sola soddisfazione personale di migliorarmi, di fare un mio record personale, sapendo bene però che i gradi sono relativi. Fare un 8a che mi riusciva congeniale mi dava meno gusto che fare un 7c dove mi cagavo sotto o dovevo spremermi le palle...
on ha scritto:Le gare c'entrano con le realizzazioni su roccia, te l?ho spiegato e te lo rispiego: era ed è una competizione indiretta.
Non è 8a.nu che l?ha inventata, è sempre esistita, fatti raccontare come erano i rapporti tra Tribout ed Edlinger agli inizi ?
Le gare "indirette" sono sempre state pietose. Nacquero con l'alpinismo, dove è evidente che condizioni climatiche diverse rendono le prestazioni completamente diverse, ma soprattutto dove è impossibile, in molti casi, verificare la correttezza della prestazione per la possibilità di passare in modi diversi, quando non anche di bluffare clamorosamente.
Diciamo che l'arrampicata sportiva è meno aleatoria dell'alpinismo, ma presenta lo stesso molte ombre: realizzazioni mai verificate, testimoniate dall'amico di turno, sicure benevole... Non parliamo poi delle "a vista" dove la componente mentale è fondamentale e dove la certificazione è alquanto improbabile.
Per me la vera arrampicata è a vista, per cui queste mostruose realizzazioni sull'iperlavorato mi lasciano alquanto indifferente. Per assudo le può fare anche chi non sa arrampicare particolarmente bene, sono solo prove di forza, resistenza, allenamenti durissimi, di tecnica c'è poco, di testa niente se non l'impegno mentale alienante di provare e riprovare per mesi...
Per me il miglior arrampicatore è quello che a vista riesce a fare la via più dura, una via non congeniale alla proprie misure o predisposizioni.
Per questo la gara è il terreno che si avvicna di più a stabilire tale valore, la prestazione su roccia resta più una curiosità...
Consapevoli di ciò proprio i migliori arrampicatori, vent'anni fa si decise d'inventare le gare, alle quali parteciparono proprio quei Tribout ed Edlinger che vantavano grandi prestazioni a distanza: finalmente li si poté vedere all'opera in condizioni di parità e la storia ha fatto le classifiche...
I capolavori di Legrand in gare dove solo lui era in grado di trovare soluzioni non comprese dagli altri pur fortissimi arrampicatori, decise chi era il più forte. Non c'è alcun dubbio che negli anni 90 il più forte arrampicatore con la corda sia stato lui. Che poi a fine carriera abbia anche fatto un 9a non aggiunge assolutamente nulla al suo genio.
Gullich è stato un grandissimo della roccia ma per me non è stato tenicamente all'altezza di altri.
Sharma è fortissimo ma non ha l'intelligenza motoria di altri.
Realization 9a+ l'ha fatta Millet che non è certo uno dei più forti al mondo e c'è riuscito perchè è quello che l'ha provata di più, abitando lì. Chissà quanti potendo provarla per mesi potrebbero farla.
Ecco perchè queste realizzazioni mi lasciano indifferente. I più forti so chi sono e sapere che hanno fatto un 9a+ in più o in meno non cambia la mia considerazione su di loro.
on ha scritto:Del resto non vedo particolare vantaggio a "gareggiare" tutti alla stessa ora.
Tieni conto che Andrada, nonostante ce l?abbia sotto casa, è anni che sta provando, senza successo, l?ultimo 9a+ che ha fatto Sharma recentemente.
Il campo di gioco rimane ugualmente lo stesso per tutti, le vie su roccia.
Ma ciò dimostra solo che su quella via Sharma è più forte di Andrada, cosa sulla quale ho pochi dubbi conoscendo entrambi... Ma non so che senso abbia una classifica di questo tipo. Andrada ha fatto migliaia di vie durissime da quando aveva 15 anni, Sharma è più giovane, fisicamente più forte, sul lavorato è probabile che oggi sia in linea di massima più forte. Non escludo che su certe vie Andrada sia ancora più forte e che a vista il confronto sia ancora più interessante. Quindi ripeto, il massimo sarebbe vederli gareggiare insieme...
on ha scritto:Ho scritto ?sembra, SEMBRA?, DUE VOLTE, proprio perché la mia era una semplice ipotesi, non un?affermazione.
Ipotesi che si basa sul fatto che Sharma è attualmente l?unico al mondo ad aver salito 2 9a+, in questo senso lui ha fatto meglio di qualunque garista, SULLA ROCCIA, è evidente.
Non ti offendere, ma questa è una sciocchezza: la maggior parte dei garisti si allena per le gare e non perde tempo a lavorare tiri su roccia, tant'è che le cose migliori su roccia le fanno quando smettono con le gare e sono più deboli di prima. Legrand il suo primo 9a lo ha fatto quando in gara non era più il più forte.
Sharma non fa più gare e quindi ha tempo ed energie da concentrare sulla roccia. Se domani finissero le gare e tutti i garisti si riversassero sulla roccia vedresti alzarsi il livello delle realizzazioni da paura e qualcuno di 9a+ ne farebbe una dozzina...
Personalmente prefierisco che la roccia rimanga la "pensione" dei garisti e che il meglio i più forti arrampicatori del mondo ce lo facciano vedere in gara, dove possono godere di un riconoscimento certo e corretto
on ha scritto:La completezza di cui parlavo si riferiva non solo al dws (specialità che non denigrerei così velocemente come hai fatto e che non esiste certo da due giorni, basta guardare i video di Berhault ed Edlinger dei primissimi anni 80), ma anche al lavorato appunto, al boulder e all?a vista.
La montagna è un?altra cosa, è sport, ma spesso è anche avventura.
La velocità ? bè, quella te la lascio.
Se mi parli di completezza, che ha la velocità che non va? E' arrampicata anche quella. Anzi, è sport. Il dws che è? Una sfida alla paura? Il fatto che il dws esista dall'80 e che non si sia sviluppato per niente la dice lunga sul suo interesse fra i climbers... La differenza fra una via dws e una normale dov'è se non nel tipo di caduta? Che cambia tecnicamente mentre arrampico? La caghetta di essere slegato? Ma allora mettici pure anche il soloing come stile, esiste pure quello: arrampicata psicologica. Casomai uno che viene dai tuffi dalla piattaforma e si mette ad arrampicare in dws è favorito... si caga meno in mano qaundo arriva il momento del jump... Ma allora anche il jumpy jumping c'entra qualcosa con l'arrampicata? Non scherziamo, come vedi certi discorsi portano troppo lontano...