"certificazione" ???

Area dedicata all'arrampicata sportiva e al bouldering.

Messaggioda quchibu » gio set 21, 2006 23:45 pm

:D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D
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Messaggioda Zio Vare » gio set 21, 2006 23:56 pm

c.caio ha scritto:... questo e' il nuovo logo....
:lol: :lol: :lol: :lol:

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:lol: :lol: :D :D :D
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Messaggioda gano70 » gio set 21, 2006 23:59 pm

x gano 70: a me sta storia che chiunque si fa i cazzi propri a scapito degli altri, non la capisco... Quello che non è di nessuno (che poi se non è privato è dello stato) è di tutti, cioè anche mio... Quindi prima di mettere le mani su qualcosa di mio me lo chiedi, cioè la comunità, in maniera democratica, decide le regole come per tuttto il resto del vivere civile...



Di regole scritte non ce ne sono,se io apro alcune vie anche in una falesia le posso aprire come voglio,e con il materiale che voglio...non mi sembra che Cassin,Messner,Larcher o Manolo abbiano chiesto il permesso a qualcuno per aprire una via e che materiale dovevano usare?
Se su una parete c'è un divieto,allora questo è un'altro discorso.

Se non mi sbaglio le guide sono dei professionisti della montagna,e credo che tengano anche dei corsi per la chiodature?
Quindi se si prendono in appalto una falesia da chiodare,è giusto che diano le garanzie ed usino determinati materiali,prendendosi anche la responsabilita di andare a controlllare ogni tanto lo stato della chiodatura.
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Messaggioda checco 1987 » ven set 22, 2006 0:03 am

l'arrampicata è una roba che riguarda solo chi arrampica. gli altri non c'entrano un c***o e devono starne fuori.

quchibu ha scritto:ANDATE AFFANCULO!!! ANDATE AFFANCULO! ANDATE AFFANCULO!
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"Train hard and fight easy or train easy and fight hard ? and die."
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Messaggioda c.caio » ven set 22, 2006 0:09 am

gano70 ha scritto:x gano 70: a me sta storia che chiunque si fa i cazzi propri a scapito degli altri, non la capisco... Quello che non è di nessuno (che poi se non è privato è dello stato) è di tutti, cioè anche mio... Quindi prima di mettere le mani su qualcosa di mio me lo chiedi, cioè la comunità, in maniera democratica, decide le regole come per tuttto il resto del vivere civile...



Di regole scritte non ce ne sono,se io apro alcune vie anche in una falesia le posso aprire come voglio,e con il materiale che voglio...non mi sembra che Cassin,Messner,Larcher o Manolo abbiano chiesto il permesso a qualcuno per aprire una via e che materiale dovevano usare?
Se su una parete c'è un divieto,allora questo è un'altro discorso.

Se non mi sbaglio le guide sono dei professionisti della montagna,e credo che tengano anche dei corsi per la chiodature?
Quindi se si prendono in appalto una falesia da chiodare,è giusto che diano le garanzie ed usino determinati materiali,prendendosi anche la responsabilita di andare a controlllare ogni tanto lo stato della chiodatura.


.... come faccio a farti capire che le guide NON tengono corsi per chiodare perche' nessuno, nemmeno loro, sono dei chiodatori professionisti?
Come faccio a farti capire che questo profilo professionale NON esiste?
Tu paghi per caso un biglietto di ingresso o una tassa che ti da diritto di pensare che qualche cosa ti e' dovuto? Che qualcuno ogni tanto deve andare in giro a controllare ogni ancoraggio per sapere se e' stato danneggiato o altro?
Hai mai visto saltare via un ancoraggio "moderno"? Io sono anni che scalo e delle migliaia e migliaia di spit o resinati che ho visto ed utilizzato non ho mai visto spaccarsi alcunche'?
Ma che c***o e' questa frenesia della certificazione o del controllo?
Volete attivita' sicure al 100%? State a casa, se non e' sicuro al 100% ci si avvicina di piu' che in falesia..... forse
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Messaggioda ghisino » ven set 22, 2006 1:52 am

madonna...ho gettato il sasso nello stagno (cercando di porre la questione in modo più "diplomatico" possibile, cercando di tirare fuori i "possibilismi" di ciascuno...)...
...
...e ho fato non dico un record, ma comunque un rispettabilissimo risuktato di 3 pagine di "urla" in una sera...



la mia bottom line :

nel nostro paese dobbiamo avere un qualche trauma infantile collettivo. Lo stato, la chiesa, la mafia , la polizia, insomma "il potere" ci hanno fatto qualcosa di molto brutto (cosa? ci hanno fatto toccare il loro pisello???) da bambini e da allora non solo non ce ne fidiamo più, ma addirittura ne vediamo il fantasma anche quando si ragiona per ipotesi.

Inoltre contraddiciamo continuamente la dialettica hegeliana : non "tesi, antitesi, sintesi" bensì tesi e antitesi in lotta scriteriata fino alla vittoria totale di una delle due. Almeno a parole siamo incapaci di compromessi (quando magari nei fatti siamo molto più malleabili...)
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Messaggioda REde » ven set 22, 2006 8:50 am

c.caio ha scritto:
gano70 ha scritto:x gano 70: a me sta storia che chiunque si fa i cazzi propri a scapito degli altri, non la capisco... Quello che non è di nessuno (che poi se non è privato è dello stato) è di tutti, cioè anche mio... Quindi prima di mettere le mani su qualcosa di mio me lo chiedi, cioè la comunità, in maniera democratica, decide le regole come per tuttto il resto del vivere civile...



Di regole scritte non ce ne sono,se io apro alcune vie anche in una falesia le posso aprire come voglio,e con il materiale che voglio...non mi sembra che Cassin,Messner,Larcher o Manolo abbiano chiesto il permesso a qualcuno per aprire una via e che materiale dovevano usare?
Se su una parete c'è un divieto,allora questo è un'altro discorso.

Se non mi sbaglio le guide sono dei professionisti della montagna,e credo che tengano anche dei corsi per la chiodature?
Quindi se si prendono in appalto una falesia da chiodare,è giusto che diano le garanzie ed usino determinati materiali,prendendosi anche la responsabilita di andare a controlllare ogni tanto lo stato della chiodatura.


.... come faccio a farti capire che le guide NON tengono corsi per chiodare perche' nessuno, nemmeno loro, sono dei chiodatori professionisti?
Come faccio a farti capire che questo profilo professionale NON esiste?
Tu paghi per caso un biglietto di ingresso o una tassa che ti da diritto di pensare che qualche cosa ti e' dovuto? Che qualcuno ogni tanto deve andare in giro a controllare ogni ancoraggio per sapere se e' stato danneggiato o altro?
Hai mai visto saltare via un ancoraggio "moderno"? Io sono anni che scalo e delle migliaia e migliaia di spit o resinati che ho visto ed utilizzato non ho mai visto spaccarsi alcunche'?
Ma che c***o e' questa frenesia della certificazione o del controllo?
Volete attivita' sicure al 100%? State a casa, se non e' sicuro al 100% ci si avvicina di piu' che in falesia..... forse


Hem Caio, scusa se mi permetto...prima che tu venga smentito da qualcun'altro: alcune guide tengono dei corsi per imparare a chiodare. Ma non le falesie.
Il Berzi, guida Milanese, so che ha fatto un corso intitolandolo "no spit" insegnando appunto a chiodare (anche a spit per l'artificiale puro)...ma mai ha parlato di falesie o di "standard" di chiodatura.

Con ciò, ci terrei a sottolineare che ve lo appoggio appieno: VAFFANCULO certificazioni alle falesie...mica di svegliarmi domattina anche io con un paio di pantofole in cemento :P
QCB m'ha piegato dal ridere anche sta volta...
"A quanto siamo?
"3867 metri, andiamo bene!"
"Peccato che ho appena spezzato un rampone..."
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Messaggioda Maurizio » ven set 22, 2006 9:02 am

c.caio ha scritto:
Maurizio ha scritto:A parte gli scherzi l'unica cosa che si era messa sul piatto era quella di fare un censimento delle falesie italiane (in Francia esiste da tempo) e compilare una sorta di archivio utilizzabile per vari scopi. Ma non vi allarmate, sempre esisteranno le falesie segrete:lol: :lol:

Maurizio


... caro Maurizio.... gli esempi con la Francia purtroppo non funzionano per semplice questione di cultura. Noi italiani siamo troppo frammentati e campanilisti e questo impedisce di vedere le cose con una panoramica piu' ampia. A questo aggiungo il mio personalissimo pensiero riguardo i censimenti e quello che ne puo' conseguire..... il "nostro" mondo dell'arrampicata e' fatto e "amicizie", conoscenze, clientelismi e via discorrendo, chi e' al di fuori di questa cerchia elitaria conta un beato c***o e quindi vedo con grande sospetto la complilazione di un simile archivio.... Mi sembra gia' di leggere giudizi entusiastici su un posto solo perche' la chiodata quel tizio che fa l'8c a vista e che scrive anche sulla tale rivista e peste e corna di un'altro posto solo perche' quelli che l'hanno attrezzata sono dei perfetti sconosciuti.....


caro caio,

non fai che incarnare e giustificare l'italiano che descrivi, cioè che pensa solo agli affari suoi e se ne strabatte di tutto il resto...però è anche vero che noi facciamo tutti questi discorsi di etica e di grandi ideali...poi ce ne strafottiamo e chiodiamo in zone a rischio, in proprietà private, in zone protette etc etc. Più passa il tempo, con buona pace mia e tua, cioè nostra, non potremo più fare tutto quello che cavolo vogliamo, ma dovremo chiedere delle autorizzazioni per farlo. Purtroppo è così, è inutile nascondercelo. Quindi è inutile fare castelli in aria o fare finta di vivere in Afghanistan, dove puoi fare quel che cavolo vuoi senza che nessuno ti venga a rompere.
Nel censimento non c'è nessun giudizio, mi sembrava fosse implicito, è una cosa che servirebbe in primis al soccorso alpino, per sapere dove si arrampica in italia, poi per avere una base su cui discutere con gli ambientalisti qualora nascano, e nasceranno, dei problemi.
Se ad un certo punto, caro caio, viene fuori che dove hai speso metà della tua vita c'è la salamandra reale, specie rarissima, e degli ambientalisti vorranno sottrarti il tuo bel giochino...andrai a protestare al comune e non ti cagherà nessuno...farei una raccolta di firme ma si metteranno a ridere... allora allora forse ti ricorderai che c'è qualcuno che può tutelarti, e rimpiangerai di non avere nessuno. Detto questo i francesi non sono sicuramente migliori di noi e non sono certo il mio modello...nè sono d'accordo di dare in mano tutto a gente che ad un certo punto della sua vita si ricorda che esistono le falesie, però però cerchiamo di ragionare, non di fare sparate e basta.
In più c'è il problema della responsabilità, che è molto delicato, e non si può liquidare con quattro battute ad effetto come leggo qui in qs forum.

con tutto l'affetto possibile

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Messaggioda lingerie » ven set 22, 2006 9:31 am

grizzly ha scritto:Comunque... se non c'è almeno una "sosta-bar" ogni tre tiri io la certificazione non l'appoggio... eppoi vojo anche dell'Armagnac... minimo...



straquoto...... :wink: :lol:
Un abbraccio a tutti voi...non scordate mai le piccole cose, le piu preziose...
...camminate per la vostra strada, un piede avanti all'altro senza scordare di sorridere.

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Messaggioda c.caio » ven set 22, 2006 9:49 am

Maurizio ha scritto:
c.caio ha scritto:
Maurizio ha scritto:A parte gli scherzi l'unica cosa che si era messa sul piatto era quella di fare un censimento delle falesie italiane (in Francia esiste da tempo) e compilare una sorta di archivio utilizzabile per vari scopi. Ma non vi allarmate, sempre esisteranno le falesie segrete:lol: :lol:

Maurizio


... caro Maurizio.... gli esempi con la Francia purtroppo non funzionano per semplice questione di cultura. Noi italiani siamo troppo frammentati e campanilisti e questo impedisce di vedere le cose con una panoramica piu' ampia. A questo aggiungo il mio personalissimo pensiero riguardo i censimenti e quello che ne puo' conseguire..... il "nostro" mondo dell'arrampicata e' fatto e "amicizie", conoscenze, clientelismi e via discorrendo, chi e' al di fuori di questa cerchia elitaria conta un beato c***o e quindi vedo con grande sospetto la complilazione di un simile archivio.... Mi sembra gia' di leggere giudizi entusiastici su un posto solo perche' la chiodata quel tizio che fa l'8c a vista e che scrive anche sulla tale rivista e peste e corna di un'altro posto solo perche' quelli che l'hanno attrezzata sono dei perfetti sconosciuti.....


caro caio,

non fai che incarnare e giustificare l'italiano che descrivi, cioè che pensa solo agli affari suoi e se ne strabatte di tutto il resto...però è anche vero che noi facciamo tutti questi discorsi di etica e di grandi ideali...poi ce ne strafottiamo e chiodiamo in zone a rischio, in proprietà private, in zone protette etc etc. Più passa il tempo, con buona pace mia e tua, cioè nostra, non potremo più fare tutto quello che cavolo vogliamo, ma dovremo chiedere delle autorizzazioni per farlo. Purtroppo è così, è inutile nascondercelo. Quindi è inutile fare castelli in aria o fare finta di vivere in Afghanistan, dove puoi fare quel che cavolo vuoi senza che nessuno ti venga a rompere.
Nel censimento non c'è nessun giudizio, mi sembrava fosse implicito, è una cosa che servirebbe in primis al soccorso alpino, per sapere dove si arrampica in italia, poi per avere una base su cui discutere con gli ambientalisti qualora nascano, e nasceranno, dei problemi.
Se ad un certo punto, caro caio, viene fuori che dove hai speso metà della tua vita c'è la salamandra reale, specie rarissima, e degli ambientalisti vorranno sottrarti il tuo bel giochino...andrai a protestare al comune e non ti cagherà nessuno...farei una raccolta di firme ma si metteranno a ridere... allora allora forse ti ricorderai che c'è qualcuno che può tutelarti, e rimpiangerai di non avere nessuno. Detto questo i francesi non sono sicuramente migliori di noi e non sono certo il mio modello...nè sono d'accordo di dare in mano tutto a gente che ad un certo punto della sua vita si ricorda che esistono le falesie, però però cerchiamo di ragionare, non di fare sparate e basta.
In più c'è il problema della responsabilità, che è molto delicato, e non si può liquidare con quattro battute ad effetto come leggo qui in qs forum.

con tutto l'affetto possibile

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... non credo di fare sparate e basta ne' di liquidare le cose con battute ad effetto.
Ciao
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Messaggioda cialtrone » ven set 22, 2006 9:54 am

Maurizio ha scritto:
c.caio ha scritto:... caro Maurizio.... gli esempi con la Francia purtroppo non funzionano .....


caro caio,

non fai che incarnare e giustificare l'italiano che descrivi, cioè che pensa solo agli affari suoi e se ne strabatte di tutto il resto...però è anche vero che noi facciamo tutti questi discorsi di etica e di grandi ideali...poi ce ne strafottiamo e chiodiamo in zone a rischio, in proprietà private, in zone protette etc etc. Più passa il tempo, con buona pace mia e tua, cioè nostra, non potremo più fare tutto quello che cavolo vogliamo, ma dovremo chiedere delle autorizzazioni per farlo. Purtroppo è così, è inutile nascondercelo. Quindi è inutile fare castelli in aria o fare finta di vivere in Afghanistan, dove puoi fare quel che cavolo vuoi senza che nessuno ti venga a rompere.
Nel censimento non c'è nessun giudizio, mi sembrava fosse implicito, è una cosa che servirebbe in primis al soccorso alpino, per sapere dove si arrampica in italia, poi per avere una base su cui discutere con gli ambientalisti qualora nascano, e nasceranno, dei problemi.
Se ad un certo punto, caro caio, viene fuori che dove hai speso metà della tua vita c'è la salamandra reale, specie rarissima, e degli ambientalisti vorranno sottrarti il tuo bel giochino...andrai a protestare al comune e non ti cagherà nessuno...farei una raccolta di firme ma si metteranno a ridere... allora allora forse ti ricorderai che c'è qualcuno che può tutelarti, e rimpiangerai di non avere nessuno. Detto questo i francesi non sono sicuramente migliori di noi e non sono certo il mio modello...nè sono d'accordo di dare in mano tutto a gente che ad un certo punto della sua vita si ricorda che esistono le falesie, però però cerchiamo di ragionare, non di fare sparate e basta.
In più c'è il problema della responsabilità, che è molto delicato, e non si può liquidare con quattro battute ad effetto come leggo qui in qs forum.

con tutto l'affetto possibile

Maurizio

STRAQUOTO STRAQUOTO STRAQUOTO

Tra le altre cose, la possibilità che a Traversella risieda un esemplare di specie del tutto particolare, esiste, eccome... :mrgreen:

Leggere frasi tipo:
l'arrampicata è una roba che riguarda solo chi arrampica. gli altri non c'entrano un c***o e devono starne fuori
fa riflettere anche su chi sono, in parte, coloro che frequentano il verticale.
Persone che si dichiarano outlaw nel 2006, quando manca poco che ci attacchino un microchip nel culo per regolare i deflussi.
Fatalisti e romantici, ma, soprattutto, solo dediti alla loro passione. E basta.

Io, di certo, non aspetto sicuramente che qualcuno giri con il dinamometro per Croveo. Ma neppure che mi fixi l'automobile ed "io ne devo stare fuori perchè questa è roba solo di chi arrampica".

COme esempio porto la questione più delicata attualmente, e che ha aperto parecchio gli occhi, in questo campo: il bulder. Essendo i sassi nei prati, ed essendo i prati "di qualcuno", ormai i bulderisti hanno capito che NON è affatto possibile tirare manate ovunque. Altrimenti le manate fioccano, come è già ampiamente successo. Allora ci si informa, si parla con il contadino, si parla con il comune, si chiede, si domanda, ovvero che si fa? Si fa la persona civile che è inserita in un processo legislativo. E non romantico.
Che ci piaccia o no, la "regulation" parte anche da qui.
E trovo civilissimo, ad esempio, come in Francia, che in una falesia se io mi sveglio e semplicemente perchè ho trovato l'appiglio più bello del mondo oppure perchè (più facile) pecco di vanitosità non capendo un c***o, NON è scontato che io possa chiodare.

Manca, in questo campo, e nell'ismo più quotato, ovvero l'alpinismo, la sensibilità che all'aumentare del numero, aumenta il problema caotico. E non lo dico perchè voglio fare quello che traspone sempre il suo lavoro ovunque. Ma perchè è un dato di fatto. Siamo diventati tantissimi. E tutti con i loro bei desideri sacrosanti da bullo: voglio aprire, passare pulito, non mettere nulla, tappezzare di fix, schiodare, pulire alla base cagare alla base, il sentiero d'accesso, senza sentiero alcuno evvia così. A ben pensare questa robba qui la si traspone precisaprecisa pure all'ismo superiore, ma non dico nulla sennò mi fixano il culo.

Se non ci poniamo regole banali, e quindi, limiti, come suggeriva Maurizio, a partire da semplici censimenti, va a finire che la falesia di Traversella la fanno monumento nazionale, e Caio va a vendere i lupini a Bari...

pisandlov :-)
cialtrone
 

Messaggioda c.caio » ven set 22, 2006 10:19 am

... il fatto che possa pensarla diversamente su alcune questioni (che poi e' tutto da verificare perche' in genere i forum aiutano a non capirsi piuttosto che il contrario) non significa necessariamente che io sia a favore di tutta una serie di nefandezze legate al mondo dell'arrampicata....
Altrimenti, caro Maurizio, prendo anche io in ballo l'Afganistan per ricordare il modo alquanto discutibile di confrontarsi quando, durante l'invasione statunitense in quel paese, chi era a favore dell'invasione era il sostenitore della democrazia nel mondo e chi era contrario veniva immediatamente tacciato come filo-terrorista.
Personalmente penso che la certificazione delle falesie sia una stupidaggine e tanto basta. Posso dirlo senza passare per uno che si fa solo ai cazzi propri? Personalmente penso che il censimento delle falesie potrebbe essere redatto in maniera discutibile.... ho scritto "potrebbe", non ho scritto che sarebbe certamente fatto in questo modo e lo penso alla luce di una serie di cose che vedo e noto da lustri e lustri, ma e' una supposizione che sarei ben felice di vedere smentita.
Infine vorrei precisare che la questione dell'italiano individualista e campanilista e' una considerazione che e' sotto gli occhi di tutti, e' un atteggiamento nostrano (bello o brutto che sia) e io ne sto solo prendendo atto per ricordare che quando qualcuno si mette attorno ad un tavolo in genere succede solo un gran casino (e capita in ogni campo!).... questo non significa che non si possano fare invece cose belle, utili ed intelligenti... ma succede assai di rado, succede piu' spesso che vengano partorite cose inutili o capziose.
Bye
Ultima modifica di c.caio il ven set 22, 2006 10:20 am, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda Drugo Lebowsky » ven set 22, 2006 10:19 am

c.caio ha scritto:Ma che c***o e' questa frenesia della certificazione o del controllo?
Volete attivita' sicure al 100%? State a casa, se non e' sicuro al 100% ...


:roll: :roll: :roll:
effettivamente, accendendo il neurone e facendolo pedalare, non si può non trovare (purtroppo!) molto di vero nelle considerazioni di maurizio e di quella suocera del cialtrone... :?
purtroppo.

però1, onestamente, tutti 'sti discorsi fanno una sfiga pazzesca ed a livello emotivo non posso che concordare col pensiero del c.caio!

però2, tralasciando lo spirito più anarcoide che sporivo di chi si avvicina(va) all'arrampicata, dando per scontato che certamente è meglio creare normative e conseguentemente certificazioni, operando "dall'interno" prima che queste vengano imposte dall'esterno...
... non è che stiamo esagerando nel vedere problemi che (ancora) nel panorama italiano non esistono?
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Messaggioda Maurizio » ven set 22, 2006 10:21 am

c.caio ha scritto:... non credo di fare sparate e basta ne' di liquidare le cose con battute ad effetto.
Ciao
C.


con questa frase non mi riferivo a te nello specifico, ma trovo esagerati i toni di questo topic, anche perchè non si sta parlando di una cosa concreta, ma di una possibilità ventilata dalla FASI su cui nessuno per ora è d'accordo. Però si rischia anche di fare di ogni erba un fascio, ci sono comunque delle cose positive, ci sono delle persone che si stanno interessando per puro volontariato e passione e non è giusto trattarle così, accomunandole ad altre, Solo questo

ciao

maurizio
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Messaggioda c.caio » ven set 22, 2006 10:24 am

Maurizio ha scritto:
c.caio ha scritto:... non credo di fare sparate e basta ne' di liquidare le cose con battute ad effetto.
Ciao
C.


con questa frase non mi riferivo a te nello specifico, ma trovo esagerati i toni di questo topic, anche perchè non si sta parlando di una cosa concreta, ma di una possibilità ventilata dalla FASI su cui nessuno per ora è d'accordo. Però si rischia anche di fare di ogni erba un fascio, ci sono comunque delle cose positive, ci sono delle persone che si stanno interessando per puro volontariato e passione e non è giusto trattarle così, accomunandole ad altre, Solo questo

ciao

maurizio


... non mi sembra pero' che in questo thread ci siano toni particolarmente accesi, se poi uno si riferisce a cose accadute altrove non so che dire...
Io comunque domani vado a chiodare una bella fessura piena di salamandre reali!
:lol:
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Messaggioda quchibu » ven set 22, 2006 10:26 am

c.caio ha scritto:
Maurizio ha scritto:
c.caio ha scritto:... non credo di fare sparate e basta ne' di liquidare le cose con battute ad effetto.
Ciao
C.


con questa frase non mi riferivo a te nello specifico, ma trovo esagerati i toni di questo topic, anche perchè non si sta parlando di una cosa concreta, ma di una possibilità ventilata dalla FASI su cui nessuno per ora è d'accordo. Però si rischia anche di fare di ogni erba un fascio, ci sono comunque delle cose positive, ci sono delle persone che si stanno interessando per puro volontariato e passione e non è giusto trattarle così, accomunandole ad altre, Solo questo

ciao

maurizio


... non mi sembra pero' che in questo thread ci siano toni particolarmente accesi, se poi uno si riferisce a cose accadute altrove non so che dire...
Io comunque domani vado a chiodare una bella fessura piena di salamandre reali!
:lol:


le hai mai messe nella grappa?
fanno la loro porca figura! :lol:
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Messaggioda ren » ven set 22, 2006 10:28 am

c.caio ha scritto:
gano70 ha scritto:Li il lavoro viene fatto da una guida(un professsionista) ed è giusto come in tutti i lavori in Italia che sia certificato,e che ci sia un responsabile in caso di rottura di un ancoraggio.


... pero' bisogna finirla di dire cose che non esistono, per favore........
Una guida NON E' un professionista della chiodatura. E' sicuramente la figura professionale che si avvicinerebbe di piu' ad un simile profilo MA (ripeto MA) NON ESISTE un albo dei chiodatori, non ci sono professionisti del settore e non ci sono perche' non vengono fatti corsi, stage o qualsiasi altra cosa che alla fine dia un patentino o un certificato.
Sul fatto poi che ci debba essere un responsabile in caso di rottura di un ancoraggio..... questa poi.......
Un ancoraggio e' li', all'aperto alla merce' del tempo e di tutti quelli che liberamente possono andare a scalare e anche (al limite) a danneggiare i materiali in giro....
Non aggiungo altro.....


Hai ragione, le guide non c'entrano niente perchè non sono formate per chiodare, ma nesun'altro lo è, quindi è ovvio che prima o poi bisogna provvedere. Nemmeno la laurea in geologia esisteva prima che la inventassero. Mettiamoci in testa che l'arrampicata ha vita breve e quindi è normale che evolva anche su questi aspetti.
Ripeto: in Francia sono scemi visto che lo fanno già? O chi protesta da noi è chi pensa di rimanere escluso, di non poterlo più fare o che? Se inventano la patente per guidare (anche quella avrà avuto un inizio successivo al fatto che già tanta gente guidasse), chi non la vuole chi è? Chi ha paura di non passare l'esame?
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Messaggioda smilzo » ven set 22, 2006 10:29 am

Ma se uno si preoccupa tanto di questo problema delle falesie, della sicurezza certificata, del censimento...

io mi chiedo...


Ma non ci sono cose più importanti di cui eventualmente occuparsi, e su cui perdere tempo e energie?

C'è tanto da fare, tanti da aiutare, situazioni di degrado e rischio (abitativo, sanitario, lavorativo): anche a due passi dalle nostre case...

E uno di cosa si sta a preoccupare? Di formare i chiodatori, di andare a vedere lo stato degli spit, di discuterne, di cercare di fare sforzi, di organizzare riunioni e convegni...

Vi posso dire una cosa? Mi avete sinceramente rotto le palle.

Ciao

Luca
Chi troppo bara nulla stringe.
(F.A.)
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Messaggioda ren » ven set 22, 2006 10:32 am

Zio Vare ha scritto:
ren ha scritto:perchè chi chiuderà non saprà nemmeno cosa vuol dire chiodare... meglio prevenire che curare...

8O
chiudere?
hai mai visto chiudere il monte bianco o le dolomiti nonostante tutti i morti che ci sono ogni anni?
hai mai visto chiudere il mare nonostante gli annegati? i sommozzatori morti per embolia o gli apneisti morti per sincope?
perchè mai dovrebbero chiudere una falesia?


Fai tutti esempi dove non c'è la mano dell'uomo... La falesia chiodata a spit (cioè in SICUREZZA) è nata PROPRIO per non rischiare... Voi chi siete? Nostalgici alpinoidi che vogliono trasferire i rischi della montagna (ineliminabili) in falesia, quando quest'ultima è stata creata apposta per non correre rischi? Siete voi che stravolgete il significato della falesia, non chi vuole una regolamentazione. La falesia è nata in FRANCIA ed in FRANCIA l'hanno regolamentata. Voi volete fare gli alpinoidi a pochi km da casa?
ren
 
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Messaggioda quchibu » ven set 22, 2006 10:35 am

Sia chiaro che per quanto mi riguarda mi rendo perfettamente conto delle problematiche poste da maurizio e da cialtrone.

E sono sostanzialmente d'accordo con loro.

In teoria.
O se avessi un ruolo istituzionale.
O se dovessi parlare omnia partes.


Ma così non è. E quindi posso permettermi di vedere il marcio, il portato negativo che sarà sicuramente pari almeno al doppio del positivo e cercherò in tutti i modi di starne fuori, contrastando per quanto possibile il "nuovo che avanza".

E se prima o poi sarò costretto ad adeguarmi lo farò. Obtorto collo.

E continuerò con il mio sciocco individualismo, a non cagare sotto le pareti, a portare via l'immondizia che trovo, a sistemare un pò i sentieri quando passo, a chiodare quando vedo un bel posto, imparando a farlo bene da chi lo fa da decenni e lo ha fatto bene senza ombra di dubbio...

perchè a me non piace solo arrampicare.


Non piace solo il gesto sportivo.

A me piace questo ambiente proprio per quel tanto di non definito, di libero, di volontario che c'è.
Piace per queste incongruenze di chiodatori che chiodano senza chiedere nulla e di gente che va e tiene (nella stragrande maggioranza) puliti i posti.

Piace perchè è anarchico e più che le leggi si rispetta un'etica.

E penso che senza questo sarebbe un'altra cosa. Che mi piacerebbe molto, ma molto meno. Forse per niente.
quchibu
 
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