incidente in valmasino

Area dedicata all'arrampicata sportiva e al bouldering.

Messaggioda Fokozzone » mer mag 03, 2006 8:59 am

vlad ha scritto:ciao ale... tanti ricordi...


x fokozzone: ma un paio di stracazzi tuoi??? ti piacerebbe se qualcuno mettesse su un forum i fatti più tragici della tua famiglia?? volevi fare il saputello... bella figura da pirla....

Mi dispiace, non volevo urtare la sensibilità di nessuno. (Ho cancellato la parte incriminata ma resta sui quote altrui).
Semplicemente il passato è avvenuto in modo definitivo, è storia, proprio non lo consideravo una cosa che coinvolgesse attualmente qualcuno. A me i fatti tragici della mia famiglia hanno fatto riflettere, ma non mi ha mai fatto problema parlarne.

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Messaggioda NonVedoUnChiodo » mer mag 03, 2006 10:51 am

Mi unisco al cordoglio.
Continuiamo anche per lui...
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Messaggioda Andreino » mer mag 03, 2006 11:37 am

Mi unisco anch'io al cordoglio e alla riflessione.

Cerchiamo al limite di mantenerla costruttiva, bando alle polemiche :?
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Messaggioda Simone76 » mer mag 03, 2006 12:08 pm

Ho provveduto anch'io. Scusate.
SONO COSI' FELICE CHE SCORREGGIO ARCOBALENI


Visitate http://www.clanalpian.com
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Messaggioda Gianbo » mer mag 03, 2006 12:33 pm

queste notizie mi fanno pensare che, in fondo, tutti noi che arrampichiamo siamo degli egoisti

sì, perché alla fine non possiamo negare che l'arrampicata sia uno sport pericoloso, mortalmente pericoloso. Certo, se si fa tutto con la dovuta attenzione, in falesie "certificate", ecc. ecc. il rischio è teoricamente zero. Teoricamente, però, perché la disattenzione e l'errore, nostri o del nostro compagno non sono azzerabili

siamo egoisti, dicevo, perché spesso trasferiamo un rischio (che noi accettiamo) su persone che ci amano e che spesso non sono nella condizione di condividere le nostre scelte in proposito

penso ai genitori, ai figli, ai compagni e agli amici che non arrampicano...

non so, ogni tanto ci penso...
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Messaggioda brixia11 » mer mag 03, 2006 12:59 pm

Gianbo ha scritto:queste notizie mi fanno pensare che, in fondo, tutti noi che arrampichiamo siamo degli egoisti

sì, perché alla fine non possiamo negare che l'arrampicata sia uno sport pericoloso, mortalmente pericoloso. Certo, se si fa tutto con la dovuta attenzione, in falesie "certificate", ecc. ecc. il rischio è teoricamente zero. Teoricamente, però, perché la disattenzione e l'errore, nostri o del nostro compagno non sono azzerabili

siamo egoisti, dicevo, perché spesso trasferiamo un rischio (che noi accettiamo) su persone che ci amano e che spesso non sono nella condizione di condividere le nostre scelte in proposito

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Messaggioda Lorenz » mer mag 03, 2006 15:23 pm

mi permetto di segnalare questo dignitoso articolo del corriere lombardia di oggi

http://www.corriere.it/edicola/index.jsp?path=CRONACA_MILANO&doc=APREab

e soprattutto questo altro articoletto, che fa riflettere non poco

http://www.corriere.it/edicola/index.jsp?path=CRONACA_MILANO&doc=INCHab

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Messaggioda yinyang » mer mag 03, 2006 15:24 pm

user e password?
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Messaggioda Lorenz » mer mag 03, 2006 15:26 pm

yinyang ha scritto:user e password?

la registrazione e' gratuita
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Messaggioda Vertical » mer mag 03, 2006 15:42 pm

Lorenz ha scritto:mi permetto di segnalare questo dignitoso articolo del corriere lombardia di oggi

http://www.corriere.it/edicola/index.jsp?path=CRONACA_MILANO&doc=APREab

e soprattutto questo altro articoletto, che fa riflettere non poco

http://www.corriere.it/edicola/index.jsp?path=CRONACA_MILANO&doc=INCHab

Lorenz


Potresti fare copia/incolla solo del testo? che non avrei voglia di registrarmi....ho già la mail spammata a dismisura :?
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Messaggioda yinyang » mer mag 03, 2006 15:45 pm

Lorenz ha scritto:
yinyang ha scritto:user e password?

la registrazione e' gratuita


sono pigro e non mi piacciono le registrazioni :roll:
Ultima modifica di yinyang il mer mag 03, 2006 17:45 pm, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda NonVedoUnChiodo » mer mag 03, 2006 15:55 pm

Gianbo ha scritto:queste notizie mi fanno pensare che, in fondo, tutti noi che arrampichiamo siamo degli egoisti

sì, perché alla fine non possiamo negare che l'arrampicata sia uno sport pericoloso, mortalmente pericoloso. Certo, se si fa tutto con la dovuta attenzione, in falesie "certificate", ecc. ecc. il rischio è teoricamente zero. Teoricamente, però, perché la disattenzione e l'errore, nostri o del nostro compagno non sono azzerabili

siamo egoisti, dicevo, perché spesso trasferiamo un rischio (che noi accettiamo) su persone che ci amano e che spesso non sono nella condizione di condividere le nostre scelte in proposito

penso ai genitori, ai figli, ai compagni e agli amici che non arrampicano...

non so, ogni tanto ci penso...


Il tuo discorso tragicamente vero...
La mia ragazza è alpinista con la A maiuscola... Alle volte penso che se qualcuno di noi due morisse l'altro non se lo perdonerebbe... Morrebbe anche lui...
Ma poi i fantastici momenti, le esperienze, le condivisioni, le sofferenze e le gioie scacciano quei pensieri negativi e ancora via su un'altra parete senza lasciarci sopraffare dai pensieri negativi...
E se un giorno qualcuno di noi perdesse la vita.... Bhe, Diemberger ce l'ha fatta....
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Messaggioda s » mer mag 03, 2006 17:28 pm

Vertical ha scritto:
Lorenz ha scritto:mi permetto di segnalare questo dignitoso articolo del corriere lombardia di oggi

http://www.corriere.it/edicola/index.jsp?path=CRONACA_MILANO&doc=APREab

e soprattutto questo altro articoletto, che fa riflettere non poco

http://www.corriere.it/edicola/index.jsp?path=CRONACA_MILANO&doc=INCHab

Lorenz


Potresti fare copia/incolla solo del testo? che non avrei voglia di registrarmi....ho già la mail spammata a dismisura :?


eccolo:

LA POLEMICA«Gli altri rocciatori ignorano il dramma»
SEREGNO (Milano) - «Neanche la morte fa più riflettere»: è addolorato Angelo Pozzi, direttore della Alpiteam di Seregno, la scuola di cui faceva parte anche Alessandro Visentini, suo grande amico. Pozzi l?altro ieri era sul luogo della disgrazia. E non ha potuto fare a meno di registrare l?indifferenza degli arrampicatori che, nonostante la tragedia, hanno continuato a divertirsi, come se nulla fosse accaduto. Per la verità qualcuno, in segno di lutto e di rispetto, ha abbandonato il campo. Ma molti hanno preferito continuare, con assoluta nonchalance, «per non buttare via la giornata». «È assurdo - commenta Pozzi -. Come possono gli sportivi non avere un minimo di sensibilità? Gli uomini del soccorso alpino, che si sono arrampicati sul sasso Remenno per i rilievi legali, hanno dovuto più volte invitare i free climbers a spostarsi». Gli fa eco don Alessio, della parrocchia S. Martino di Valmasino: «Un episodio che deve farci riflettere. Se lo sport non insegna ad abbattere l?egoismo, soprattutto in certi momenti, a cosa serve?».


mi domando se sia il caso di aprire un altro topic...
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Messaggioda Paolo Marchiori » mer mag 03, 2006 17:31 pm

s ha scritto:eccolo:

LA POLEMICA«Gli altri rocciatori ignorano il dramma»
SEREGNO (Milano) - «Neanche la morte fa più riflettere»: è addolorato Angelo Pozzi, direttore della Alpiteam di Seregno, la scuola di cui faceva parte anche Alessandro Visentini, suo grande amico. Pozzi l?altro ieri era sul luogo della disgrazia. E non ha potuto fare a meno di registrare l?indifferenza degli arrampicatori che, nonostante la tragedia, hanno continuato a divertirsi, come se nulla fosse accaduto. Per la verità qualcuno, in segno di lutto e di rispetto, ha abbandonato il campo. Ma molti hanno preferito continuare, con assoluta nonchalance, «per non buttare via la giornata». «È assurdo - commenta Pozzi -. Come possono gli sportivi non avere un minimo di sensibilità? Gli uomini del soccorso alpino, che si sono arrampicati sul sasso Remenno per i rilievi legali, hanno dovuto più volte invitare i free climbers a spostarsi». Gli fa eco don Alessio, della parrocchia S. Martino di Valmasino: «Un episodio che deve farci riflettere. Se lo sport non insegna ad abbattere l?egoismo, soprattutto in certi momenti, a cosa serve?».


mi domando se sia il caso di aprire un altro topic...


pazzesco....con che coraggio... :? :(
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Messaggioda yinyang » mer mag 03, 2006 17:44 pm

Paolo Marchiori ha scritto:
s ha scritto:eccolo:

LA POLEMICA«Gli altri rocciatori ignorano il dramma»
SEREGNO (Milano) - «Neanche la morte fa più riflettere»: è addolorato Angelo Pozzi, direttore della Alpiteam di Seregno, la scuola di cui faceva parte anche Alessandro Visentini, suo grande amico. Pozzi l?altro ieri era sul luogo della disgrazia. E non ha potuto fare a meno di registrare l?indifferenza degli arrampicatori che, nonostante la tragedia, hanno continuato a divertirsi, come se nulla fosse accaduto. Per la verità qualcuno, in segno di lutto e di rispetto, ha abbandonato il campo. Ma molti hanno preferito continuare, con assoluta nonchalance, «per non buttare via la giornata». «È assurdo - commenta Pozzi -. Come possono gli sportivi non avere un minimo di sensibilità? Gli uomini del soccorso alpino, che si sono arrampicati sul sasso Remenno per i rilievi legali, hanno dovuto più volte invitare i free climbers a spostarsi». Gli fa eco don Alessio, della parrocchia S. Martino di Valmasino: «Un episodio che deve farci riflettere. Se lo sport non insegna ad abbattere l?egoismo, soprattutto in certi momenti, a cosa serve?».


mi domando se sia il caso di aprire un altro topic...


pazzesco....con che coraggio... :? :(


si ma siamo sicuri?

chi avrebbe il pelo di continuare? :roll:
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Messaggioda Donatello » mer mag 03, 2006 17:59 pm

Boh, mi sembra una cosa spaventosa e assurda... ricordo alcuni anni fa che assistetti ad un incidente molto grave in una falesia del lecchese, non ci fu il morto solo per un miracolo anche le conseguenze furono abbastanza gravi.
La falesia era abbastanza affollata e tutti smisero immediatamente di arrampicare. Tutti attesero i soccorsi, e trasportato il ferito, tutti lasciarono in silenzio la falesia. tutti.
Io non avevo mai assistito ad un incidente da così vicino e ci pensai per molto tempo.
Io non credo che sia umenamente possibile anche solo pensare di rimettersi ad arrampicare "per salvare la giornata".
Probabilmente qualcuno l'avrà fatto senza sapere precisamente cosa sia successo... o sarà arrivato dopo, ma la concitazione e l'emotività del momento avra portato un po' all'esagerazione del fatto... almeno spero sia andata così...
Ultima modifica di Donatello il ven mag 05, 2006 0:19 am, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda yinyang » mer mag 03, 2006 18:02 pm

è quello che pensavo
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Messaggioda Paolo Marchiori » mer mag 03, 2006 18:06 pm

Donatello ha scritto:Boh, mi sembra una cosa spaventosa e assurda... ricordo alcuni anni fa che assistetti ad un incidente molto grave in una falesia del lecchese, non ci fu il morto solo per un miracolo anche le conseguenze furono abbastanza gravi.
La falesia era abbastanza affollata e tutti smisero immediatamente di arrampicare. Tutti attesero i soccorsi, e trasportato il ferito, tutti lasciarono in silenzio la falesia. tutti.
Io non avevo mai assistito ad un incidente da così vicino e ci pensai per molto tempo.
Io non credo che sia umenamente possibile anche solo pensare di rimettersi ad arrampicare "per salvare la giornata".
Probabilmente qualcuno l'avrà fatto senza sapere precisamente cosa sia successo... o sarà arrivato dopo, ma la concitazione e l'emotività del momento avra portato un po' all'esagerazione del fatto... almeno spero sia andata così...


effettivamente....
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Messaggioda Danielino » mer mag 03, 2006 18:19 pm

... aprite un altro topic perpiacere ...
"non esiste nulla di più imprevedibile del pompino"- Paolo Re 2006
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Messaggioda HappyFra » mer mag 03, 2006 22:27 pm

Per diretta esperienza, multipla: in casi come questi, a meno che ci sia un testimone diretto, NON fidarsi dei report dei giornali. I giornalisti capiscono poco e spesso non hanno nemmeno voglia di fare la fatica di capire, per cui collezionano frammenti di storia e li mettono insieme nel modo più adatto a colpire l'immaginazione del popolo.
Avendo girato per anni intorno all'ambiente del soccorso di Lecco, ho visto parecchie volte riportare storie completamente travisate, comprese di virgolettati puramente inventati.
Questo non vuol dire che non sia successo quanto descritto dall'articolo; vuol dire solo che, almeno io personalmente, non ci credo solo perchè l'ho letto lì.
Ogni problema complesso ammette almeno una soluzione semplice. Sbagliata.


Siamo qui per scalare, mica per divertirci!
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