abrax ha scritto:Mago del gelato ha scritto:Basterebbe una sporcatina con resina epossidica diluita
Ho visto qualcosa del genere su Manimal all'anfiteatro di Galbiate, mi è sembrata proprio una porcheria...sembra di vedere burro di noccioline spalmato sulla roccia grigia e solidificato...l'unto non c'era ma non mi è piaciuto scalare sopra quella roba.
Nel secondo settore di Nago ci sono alcune tra le vie più unte del pianeta, ricordo un 6a corto, sul sentiero da lontano luccicavano più gli appoggi degli spit!
Più che aggiungere altra "roba" sopra la parte unta, credo che basterebbe usare un prodotto sgrassante e leggermente corrosivo. Ricordo che a naja, uno di quei deficienti che si incontrano solo poche volte nella vita (di cui il 90% in quei 12 mesi) aveva versato sul pavimento in piastrelle di graniglia della camerata una roba che, oltre ad aver eliminato all'istante ogni traccia di cera, aveva anche reso ruvida e porosa tutta l'area.
Chimici, serve il vostro aiuto.
Sgrassante? Non credo. Mica sono unte, sono levigate a tal punto da scivolare, e per questo associamo ad esse l'idea di unto.
Forse un corrosivo servirebbe, ma chi lo dovrebbe fare? Un corrosivo così corrosivo da smangaire abbastanza la roccia in una sola applicazione non credo sia facilmente reperibile. Poi andrebbe tutto lavato. E la sostanza colerebbe a terra, sulle piante, etc. Lo fai per tutte l eprese e gli appigli unti, in tutta una falesia, e hai contaminato la zona, se non ti sei ammazzato. E alla luce di tutto questo, hai pure speso un sacco di soldi e di tempo.
Mi sa che ci teniamo le falesie unte.
E magari questo ci spinge a muoverci di più anziché frequentarne sempre e solo due o tre. Così ci diluiamo, magari alcune falesie unte cadono nel dimenticatoio delle preferenze, l'acqua rirpende a scorrerci sopra, così la neve ed il vento, e forse dopo 5-10 anni di scarsa frequentazione hanno ritrovato un po' del loro grip originale.
Ciao!