"certificazione" ???

Area dedicata all'arrampicata sportiva e al bouldering.

Messaggioda Payns » mar set 26, 2006 19:43 pm

ren ha scritto:Guarda che la FASI ha i bilanci certificati


Certo che questa parola ti piace da morire eh? :lol:

Il bilancio della FASI non lo certifica nessuno in quanto associazione privata di diritto.

Esistono solo i revisori dei conti i quali hanno solo compito di verificare la correttezza contabile delle scritture, ma non entrano nel merito dei capitoli di spesa.
Vivevamo in uno stato di magnifica confusione (A. Gobetti)

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Messaggioda ren » mar set 26, 2006 19:47 pm

Ma i capitoli di spesa, che sono pubblici, sono decisi da un organo democratico eletto e verificati dal CONI, giusto?

A parte ciò, più che piacere a me la parola "certificato", mi pare faccia paura a voi...
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Messaggioda Payns » mar set 26, 2006 19:52 pm

ren ha scritto:Ma i capitoli di spesa, che sono pubblici, sono decisi da un organo democratico eletto e verificati dal CONI, giusto?


No sbagliato.
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Messaggioda c.caio » mar set 26, 2006 19:58 pm

ren ha scritto:Ma i capitoli di spesa, che sono pubblici, sono decisi da un organo democratico eletto e verificati dal CONI, giusto?

A parte ciò, più che piacere a me la parola "certificato", mi pare faccia paura a voi...


.... a me della certificazione frega proprio una mazza, e' questo che non vuoi capire e credo freghi un bel peppero di niente alla maggioranza della gente di questo forum (come si e' capito).
Un conto pero' e' parlare della nascita di falesie certificate (e ognuno puo' avere il proprio personale parere a riguardo, con annessi e connessi) un altro conto e' sostenere la chiusura delle falesie esistenti a solo favore di quelle certificate o far passare il concetto che attualmente si scala su strutture pericolose e mortali (come tu hai piu' volte sostenuto).
Questo e'......
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Messaggioda grizzly » mar set 26, 2006 19:59 pm

grizzly ha scritto:
ren ha scritto:... si sa che una palestra indoor presenta meno rischi di una falesia e che una falesia certificata presenta meno rischi di una non certificata... Basta spiegare bene le cose a chi si avvicina a questo sport e lasciare che ognuno si diverta sul terreno che preferisce...


Buon ren, io aspetto sempre che "spieghi bene" anche a me su cosa si fonda questo "si sa"... Ben gentile, ne...


Perbaccolina... ogni tanto faccio un giretto sperando di trovare una esauriente risposta... invece niente... :roll:
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Messaggioda il mago di napoli » mar set 26, 2006 20:09 pm

lo seguite il calcio, le olimpiadi, lo sport?


penso di si...

si nota una cosa:

lo sport non puo' continuare a voler esistere in un "ambito a parte", lontano dalle regole "del mondo" (che queste siano giuste o meno)

l'arrampicata non puo' continuare a voler esistere in un "ambito a parte", lontano dalle regole "dello sport" e "del mondo"

coloro che praticano l'arrampicata non possono continuare a voler esistere in un "ambito a parte", lontano dalle regole dell'arrampicata, "dello sport" e "del mondo"


anche l'aborigeno che vive il piu' possibile lontano "dal mondo" sarà prima o poi "raggiunto" da questo mondo




non dico che cio' sia giusto o sbagliato: osservo i meccanismi
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Messaggioda Payns » mar set 26, 2006 21:09 pm

il mago di napoli ha scritto:................


Per dirla in dipietrese...mago che cavolo ci azzecca quanto hai scritto con l'oggetto della discussione? 8O

Nel calcio, nello sport ci sono delle regole quando applicate alla competizione.

Se decidi di tirare due calci al pallone con i tuoi amici che fai, pretendi campo regolamentare, arbitro, guardialinee e quarto uomo? :?

Qua non stiamo mica discutendo della liceità delle gare d'arrampicata, con regole annesse.

Per inciso:
....lontano dalle regole dell'arrampicata....

Quali regole?
Quelle che stabilisci tu?
Quelle che stabilisco io?

Dai su, evitiamo le frasi fatte e o banali, che non dicono nulla.
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Messaggioda grizzly » mar set 26, 2006 21:36 pm

il mago di napoli ha scritto:lo seguite il calcio, le olimpiadi, lo sport?

Oltre ai toni da ?civilizzatore?, pur dichiarandoti solo osservatore, quello che (a mio sempre modestissimo parere) emerge dal tuo e dagli interventi di ren è - come ha ripetutamente sottolineato Caio - il tratteggiare la situazione attuale delle falesie come barbarica.
Un ambito di ?esaltati alla ricerca di emozioni forti?, del rischio! Esaltati "fuori dalle regole del mondo??
E questo, per la gran maggioranza dei frequentatori di falesie, non può che suonare falso. Molto falso!
Prima di voler certificare provate a spiegarvi meglio.
Che ci siano delle magagne, che tutto sia perfettibile è una ovvietà bella e buona.
Il ripeterlo è una tiritera che assomiglia alla raccomandazioni della nonna, mi racùmand, non farti male, una giaculatoria?
Io non ho ancora letto, ne qui ne altrove, una argomentazione forte. Sensata, meditata, approfondita, ragionata.
Analisi comparate sui rischi. Differenze emerse tra l?Italia e altri paesi, non solo europei.
Sia dal punto di vista strettamente tecnico, sia legislativo.
Zero.
Aspetto.
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Messaggioda Enzolino » mar set 26, 2006 21:40 pm

Ren,

eventualmente su certi argomenti potrei anche darti ragione. Ma per quanto mi riguarda e per quanto la dimostrato nella vicenda con le guide e nel rapporto con la Toscana
LA FASI NON E' CREDIBILE E NON MERITA FIDUCIA!

Sino a quando non dimostrera' piu' serieta' ed onesta.

Ciao :wink:

Lorenzo
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Messaggioda ren » mar set 26, 2006 22:05 pm

Payns ha scritto:
ren ha scritto:Ma i capitoli di spesa, che sono pubblici, sono decisi da un organo democratico eletto e verificati dal CONI, giusto?


No sbagliato.


Speriamo che tu non chiodi con le stesse certezze... altrimenti ci scappa il morto... :lol: :lol: :lol:
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Norme sull'attrezzatura degli itinerari

Messaggioda triesteonsight » mar set 26, 2006 22:06 pm

Mi sembra siano delle regole abbastanza sensate e forse possono essere accostate all'idea di certificazione.
Certificazione che qui, come diceva Maurizio, è fantapolitica dell'arrampicata.
Molto può essere considerato buon senso, soprattutto dai chiodatori seri (ops, esperti), ma non sopravvalutiamo l'altro.

Da http://www.tamvfg.it/A6.html
Commissione interregionale tutela ambiente montano Veneto Friuli Venezia Giulia

CAPITOLO III
Norme sull'attrezzatura degli itinerari

Premesso che l'arrampicata libera di tipo sportivo si diversifica dall'alpinismo in quanto è possibile arrampicare ad un livello superiore di quello già acquisito senza per questo dover correre gravi rischi, allora la caduta deve sempre essere benigna, ad ogni livello di difficoltà e in ogni punto del tiro, anche nei tratti facili.
E' perciò indispensabile che i Siti di arrampicata vengano attrezzati secondo criteri di sicurezza e dopo un'attenta valutazione, da parte di esperti, dell'impatto ambientale.
Un'arrampicata, anche se praticata in un sito sportivo bene attrezzato, comporta sempre un cento rischio. Chi si dedica ad essa lo fa sotto la propria responsabilità ed è suo dovere conoscere ed applicare le norme di sicurezza. E' compito dell'arrampicatore saper distinguere un appiglio instabile e un ancoraggio precario e inappropriato.

1. I nuovi itinerari non devono interessare aree che siano state poste sotto tutela integrale.
2. Prima di procedere all'attrezzatura di nuovi settori, si impone un attento studio, in collaborazione con esperti naturalisti, al fine di valutare le reali peculiarità faunistico-vegetazionali del sito e l'impatto ambientale che potrebbe derivare da un uso scorretto.
3. Nell'attrezzatura ex novo di itinerari, preferire le porzioni di parete libere da vegetazione. Ciò comporterà i seguenti vantaggi: minor perdita di tempo, maggior sicurezza dovuta alla migliore qualità della roccia e minore impatto sull'ambiente.
4. I nomi degli itinerari, scritti alla partenza, non devono essere eccessivamente vistosi (non si dovrebbero superare i 3-4 cm di altezza per carattere).
5. I vari settori della falesia devono essere dotati di un unico percorse di accesso e discesa, per evitare il degrado del suolo, il disturbo alla fauna e danni alla vegetazione.
6. Prima di qualsiasi intervento di taglio di specie arboree ed arbustivo, occorre ottenere il permesso del proprietario, pubblico e privato, e chiedere l'autorizzazione e la consulenza della Stazione forestale (normalmente i Servizi Forestali regionali) competente per territorio. Nella flora degli ambienti rupestri sono incluse numerose specie poste sotto tutela, oltre a vari endemismi di elevate valore naturalistico.
7. Prima di procedere all'attrezzatura di nuovi sui, è indispensabile contattare e ottenere il permesso da parte dei proprietari dei fondi su cui sorge la parete.
8. Chi si impegna a tracciare itinerari in falesia, deve considerare il fatto che le vie vanno attrezzate non in funzione del proprio livello, ma di quello degli arrampicatori ai quali seno destinate. Le vie facili (4,5,6a) devono essere anche più chiodete di quelle difficili, perché sono frequentate da arrampicatori meno esperti e, essendo più articolate ed inclinate, possono causare conseguenze più gravi in caso di caduta.
Le protezioni verranno posizionate in modo da:
- impedire la caduta al suolo o contro ostacoli (cenge, diedri ecc.)
- essere prima del passaggio duro
- essere dalla parte della mano libera dell'arrampicatore e cioè sul lato opposto rispetto all'appiglio buono
- essere alla giusta altezza anche per i piccoli di statura
- avere un buon allineamento per ridurre gli attriti
- avere un buon posizionamento rispetto alla conformazione della roccia.
I punti di ancoraggio disteranno fra loro tra i 2,5 e i 4 metri e comunque non dovranno permettere mai una caduta al suolo e contro ostacolo superiore a 1,5 metri.
Il primo ancoraggio dovrà essere posizionato a non più di 3 metri dal suolo (o dal terrazzino, o dalla sosta), il secondo a i metro dal primo, il terzo a 1,5 metri dal secondo, per evitare i pericolosi danni da fattore di caduta elevato e da caduta nel momento del moschettonaggio. I punti di ancoraggio successivo si distanzieranno progressivamente fino a un massimo di 4 metri.
La sosta sarà su due punti collegati tra loro e resistenti ciascuno a 2500 KN. I punti di protezione intermedi dovranno essere resistenti a 2200 KN. I punti di calata in corda doppia dovranno essere realizzati come una sosta.

E' fondamentale utilizzare materiali idonei, duraturi nel tempo ed omologati. Si consiglia perciò:
- l'utilizzo di fix o tasselli resinati (TR), sicuramente più duraturi e resistenti rispetto ai chiodi tradizionali, agli spit o altro
- l'utilizzo di fix oTR con D > di 10 mmx 90/110 mm di lunghezza, a seconda della consistenza della roccia
- l'utilizzo, per le soste e le calate, di fix o TR con D > di 10 mm x 90/110 mm inox (garanzia di durata nel tempo)
- l'utilizzo di materiale inox nelle porzioni di parete soggette a stillicidio (pericolo ruggine).
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Messaggioda ren » mar set 26, 2006 22:07 pm

c.caio ha scritto:Un conto pero' e' parlare della nascita di falesie certificate (e ognuno puo' avere il proprio personale parere a riguardo, con annessi e connessi) un altro conto e' sostenere la chiusura delle falesie esistenti a solo favore di quelle certificate o far passare il concetto che attualmente si scala su strutture pericolose e mortali (come tu hai piu' volte sostenuto).


Forse ti confondi con qualcun altro... rileggi bene, ho sempre detto che basta distinguere e sapere dove si va, lasciando piena libertà a tutti di fare ciò che si vuole...
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Messaggioda ren » mar set 26, 2006 22:07 pm

grizzly ha scritto:
grizzly ha scritto:
ren ha scritto:... si sa che una palestra indoor presenta meno rischi di una falesia e che una falesia certificata presenta meno rischi di una non certificata... Basta spiegare bene le cose a chi si avvicina a questo sport e lasciare che ognuno si diverta sul terreno che preferisce...


Buon ren, io aspetto sempre che "spieghi bene" anche a me su cosa si fonda questo "si sa"... Ben gentile, ne...


Perbaccolina... ogni tanto faccio un giretto sperando di trovare una esauriente risposta... invece niente... :roll:


Seminare sul cemento non rende... :lol: :lol: :lol:
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Messaggioda triesteonsight » mar set 26, 2006 22:09 pm

Payns ha scritto:ha chiodato in Piemonte bellissime vie in falesia (ma anche in montagna) con spit assolutamente artigianali. Il giorno che dovessimo pensare a materiali "idonei" perderemmo un patrimonio assoluto.


La considero una simpatica battuta.
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Messaggioda ren » mar set 26, 2006 22:11 pm

Enzolino ha scritto:Ren,

eventualmente su certi argomenti potrei anche darti ragione. Ma per quanto mi riguarda e per quanto la dimostrato nella vicenda con le guide e nel rapporto con la Toscana
LA FASI NON E' CREDIBILE E NON MERITA FIDUCIA!

Sino a quando non dimostrera' piu' serieta' ed onesta.

Ciao :wink:

Lorenzo


Ma chi la merita? In fondo la FASI sono persone come te e voi, fa quello che le persone decidono attraverso i propri rappresentanti. Fin che stai fuori non conti una cippa...
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Messaggioda Enzolino » mar set 26, 2006 22:25 pm

ren ha scritto:
Enzolino ha scritto:Ren,

eventualmente su certi argomenti potrei anche darti ragione. Ma per quanto mi riguarda e per quanto la dimostrato nella vicenda con le guide e nel rapporto con la Toscana
LA FASI NON E' CREDIBILE E NON MERITA FIDUCIA!

Sino a quando non dimostrera' piu' serieta' ed onesta.

Ciao :wink:

Lorenzo


Ma chi la merita? In fondo la FASI sono persone come te e voi, fa quello che le persone decidono attraverso i propri rappresentanti. Fin che stai fuori non conti una cippa...
Io credo che le persone e le istituzioni che meritano fiducia ci siano, di certo molto piu' meritevoli di fiducia rispetto alla FASI. Mi pare di capire dalle tue parole che la disonesta' sia la norma e debba essere considerata scontata.
Cosi' offri uno dei motivi per contrastare le iniziative della FASI a prescindere dalla validita' dei contenuti che propone. :wink:
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Messaggioda grizzly » mar set 26, 2006 22:26 pm

ren ha scritto:
grizzly ha scritto:Perbaccolina... ogni tanto faccio un giretto sperando di trovare una esauriente risposta... invece niente... :roll:


Seminare sul cemento non rende... :lol: :lol: :lol:


Devo ridere?
Devo piangere?
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Messaggioda quchibu » mar set 26, 2006 22:27 pm

il mago è un altro che col sistema ci campa

niente di male


ma è ovvio che abbia punti di vista diversi da chi nel sistema ci sta solo perchè gli piace
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Messaggioda Payns » mar set 26, 2006 22:39 pm

ren ha scritto:Speriamo che tu non chiodi con le stesse certezze... altrimenti ci scappa il morto...


Considerando che io chiodavo quando tu dovevi ancora venire al mondo... :lol: Vedi tu chi ha certezze più o meno valide... :lol:



triesteonsight ha scritto:La considero una simpatica battuta.


Eperccchè......? Maurizio assieme all'autore di quelle vie ci ha fatto pure una guida.... :roll:

E come ha scritto giustamente Maurizio il citato Michelin in privato (ci) ha giustamente fanculizzato.

Trieste, io non metto il becco nelle querelle del NE perchè non conosco le realtà.....perchè prima di pensare a "simpatiche battute" non vieni a vedere (e provare) con i tuoi occhi?

Michelin e neanche Maurizio hanno presentato quelle vie come falesie ultrasicure. L'ingaggio c'è, e non solo per il tipo di spit!

Posso aspirare, desiderare ad uno, cento, mille Michelin che si fanno un mazzo allucinante a pulire, disgaggiare e attrezzare mille opportunità per noi?

Porcapupazza, guarda che non ce l'ho con te...ma ogni tanto ho come l'impressione che il vostro approccio sia "tutto mi è dovuto".

Ogni opinione è rispettabile e non insulterò mai nessuno (anche se ogni tanto... 8) ) ma penso che prima di pontificare su certificazioni, e pseudo battute spiritose dovremmo avere l'umiltà di capire che senza i Michelin i Maurizio e i Caio, il nostro terreno di gioco sarebbe molto, molto limitato.

Guarda che non è piaggeria...io con Maurizio tanti anni (più di 20...)fa ho polemizzato a distanza su un libro di rifugio per lo stile di apertura di una fessura in Sbarua...
:roll:

Ti interessa? Non so com'è adesso...al tempo era una fessura ad incastro di 6b protetta a nut e bong incastrati... :evil:

Andiamo oltre? :roll: Conosco un tizio....si chiama Marzio...è un protagonista dell'arrampicata sportiva, titolare di una struttura FASI, tracciatore di gare di Coppa del Mondo.. e ha molte, ma molte meno certezze ed assolutismi di voi...E forse è per questo che gli ho affidato ciecamente mia figlia durante un raduno.

Vedete un pò.... :wink:
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Messaggioda davi » mar set 26, 2006 23:13 pm

il mago di napoli ha scritto:lo seguite il calcio, le olimpiadi, lo sport?


penso di si...

si nota una cosa:

lo sport non puo' continuare a voler esistere in un "ambito a parte", lontano dalle regole "del mondo" (che queste siano giuste o meno)

l'arrampicata non puo' continuare a voler esistere in un "ambito a parte", lontano dalle regole "dello sport" e "del mondo"

coloro che praticano l'arrampicata non possono continuare a voler esistere in un "ambito a parte", lontano dalle regole dell'arrampicata, "dello sport" e "del mondo"


anche l'aborigeno che vive il piu' possibile lontano "dal mondo" sarà prima o poi "raggiunto" da questo mondo




non dico che cio' sia giusto o sbagliato: osservo i meccanismi


non sono per niente d'accordo:

se la Fasi vuole fare la sua falesia faccia pure, e apprezzeremo i suoi sforzi...

ma non pretenda di omologare l'universo falesistico: sarebbe una grave perdita di ricchezza, bellezza e varietà di questa attività
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