Kinobi ha scritto:
Uli, so che quando inizio a discutere con te, è meglio che mi dia un ultimatum.



come ti capisco

c***o uli ci sei mancato al raduno, mi avrebbe fatto veramente piacere conoscerti

da Pié » gio mar 06, 2014 13:29 pm
Kinobi ha scritto:
Uli, so che quando inizio a discutere con te, è meglio che mi dia un ultimatum.
da funkazzista » gio mar 06, 2014 13:36 pm
uli ha scritto:funk ma mi spieghi il tuo amore per il doppio anello?
uli ha scritto:boh, saro' tonto io ma a me pare un americanata (tipo quelli che si attaccano in sosta con 2 longe ai 2 punti differenti)
da pablo75 » gio mar 06, 2014 13:46 pm
da uli » gio mar 06, 2014 13:55 pm
Pié ha scritto:Kinobi ha scritto:
Uli, so che quando inizio a discutere con te, è meglio che mi dia un ultimatum.
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come ti capisco![]()
c***o uli ci sei mancato al raduno, mi avrebbe fatto veramente piacere conoscerti
da uli » gio mar 06, 2014 13:58 pm
funkazzista ha scritto:uli ha scritto:funk ma mi spieghi il tuo amore per il doppio anello?
Nessun amore.
Tu dammi una sosta qualsiasi e io in qualche modo scendo
Si sta parlando di soste, e queste con doppio anello/moschettone sono, stringi stringi, una versione della sosta alla francese che per lo meno risolve il problema dell'attorcigliamento della corda.
uli ha scritto:boh, saro' tonto io ma a me pare un americanata (tipo quelli che si attaccano in sosta con 2 longe ai 2 punti differenti)
Io, sulle soste alla franzese, mi autoassicuro a tutti e due i punti.
Fregancazzo se faccio la figura del cajano
da uli » gio mar 06, 2014 13:59 pm
pablo75 ha scritto:premettendo che come dice mikesangui, se i 2 punti della sosta francese sono ben collocati non attorcigliano affatto le corde più di quanto non accada per l'angolo che si forma tra l'ultimo rinvio e la catena, qualcuno di voi esperti mi può tuttavia spiegare quali sono le controindicazioni di una sosta del genere (senza aggiunta di alcun maillon o moschettone di calata)? grazie
scusate non ho mai messo foto in un forum, non so se si vede
http://www.forum.planetmountain.com/phpBB2/album_personal.php?user_id=14100
da mikesangui » gio mar 06, 2014 14:10 pm
pablo75 ha scritto:premettendo che come dice mikesangui, se i 2 punti della sosta francese sono ben collocati non attorcigliano affatto le corde più di quanto non accada per l'angolo che si forma tra l'ultimo rinvio e la catena, qualcuno di voi esperti mi può tuttavia spiegare quali sono le controindicazioni di una sosta del genere (senza aggiunta di alcun maillon o moschettone di calata)? grazie
scusate non ho mai messo foto in un forum, non so se si vede
http://www.forum.planetmountain.com/phpBB2/album_personal.php?user_id=14100
da uli » gio mar 06, 2014 14:31 pm
mikesangui ha scritto:Un tempo, in alpinismo il punto debole della sosta erano gli ancoraggi, anche se ben piazzati, perchè il materiale per farla era personale e lo portavi via.
Ora, se la sosta è piazzata bene il punto debole non sono gli ancoraggi, il punto debole è uno qualunque della sosta.
Il che rende il punto centrale unico il punto debole della sosta.
Poi... le probabilità che ceda sono infinitesimali.. se non è corroso.
2 la fruibilità della sosta: questo è un altro discorso. ci rientrano, la capacità di usarla delle persone, ci rientra il fatto che può o meno attorcigliare la corda. Cosa che non incide minimamente sulla sicurezza.
Questo è quel che penso.
Uli, che continua a parlare di taccagneria , non si rende conto che una sosta inox su due punti, fatta sullo stile di quelle indicate da funk, costa di più di un gruppo raumer.
Evidentemente Uli, sei andato a scalare, hai trovato una sosta alla francese che ti ha creato problemi, e ti sei incazzato. E adesso monti una crociata. Va bene.. ognuno fa quel che vuol.
da mikesangui » gio mar 06, 2014 14:41 pm
uli ha scritto:
questa e' la parte che ignoro, immagino sia il "pitting" che richiede il doppio anello tipo quelli mostrati da funk
se e' cosi', sicurezza in primis, allora divento sponsor di quelle soste a doppia catena, in cui i 2 punti in cui fai passare la corda coincidono evitando l'attorcigliamento
ei sempre su un punto solo
da mikesangui » gio mar 06, 2014 14:45 pm
da steazzali » gio mar 06, 2014 15:34 pm
mikesangui ha scritto:Il problema del pitting è una corrosione INTERNA, priva (o con molto poca) ossidazione esterna, quindi non la vedi , eppure il pezzo di acciaio dentro è corroso e si può rompere con pesi irrisori.
da mikesangui » gio mar 06, 2014 17:05 pm
da Kinobi » gio mar 06, 2014 17:08 pm
da Kinobi » gio mar 06, 2014 17:19 pm
da mikesangui » ven mar 07, 2014 9:34 am
da steazzali » ven mar 07, 2014 10:10 am
mikesangui ha scritto:
Il problema da gestire (tipo centinaia di tiri attrezzati a san vito) come lo gestiresti tu?
da mikesangui » ven mar 07, 2014 11:49 am
da c.caio » ven mar 07, 2014 12:01 pm
steazzali ha scritto:mikesangui ha scritto:
Il problema da gestire (tipo centinaia di tiri attrezzati a san vito) come lo gestiresti tu?
avevo scritto sta cosa su fuori via un paio d'anni fa, non ho cambiato idea...
l'inghippo della questione è che la materia è molto complessa.
"metallurgia e corrosione" è un capitolo abbastanza importante e non del tutto limpido su tutti i libri che parlano di acciai
qui è applicata a un oggetto -piastrina e tassello- che deve costare quasi niente, per la cui fruibilità nessuno paga e pochissimi sarebbero disposti a pagare.
studi e test su una cosa che è gratis li fa solo chi vive nel mondo dei puffi, dove tutti sono buoni e tutti campano di puf-bacche
il problema è di piuttosto facile soluzione
ambiente corrosivo
se un materiale va in crisi passo a uno più costoso
partendo dal 304 fino al titanio. gli acciai zincati non li prendo neanche in considerazione. è un errore clamoroso scendere di livello per percepire meglio la corrosione.
quindi i passi sono:
304 - 316 - duplex - leghe di rame -leghe di nichel - titanio
questo in teoria
in pratica vediamo che la sostenibilità arriva fino al 316
più su costa troppo il materiale, le attrezzature per fabbricarlo, la gestione
e diventa un problema anche la reperibilità sistematica
arrivo fino al 316
lo miglioro finchè posso (all'interno della sostenibilità) quindi
prendo 316L, con la migliore rugosità superficiale possibile (buratto finchè posso) , rendo rintracciabile tramite marchiatura la data di produzione
questo è probabilmente il limite accettabile per lo sport che facciamo
dove questo va in crisi o non chiodo o metto resinati in titanio
e faccio pagare un biglietto per fare la via
non è obbligatorio che ogni centimetro di roccia magnifica abbia un nome e dei fori tappati da metallo
da Kinobi » ven mar 07, 2014 13:52 pm
da c.caio » ven mar 07, 2014 14:00 pm
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