Foto del crollo...

Area dedicata all'arrampicata sportiva e al bouldering.

Messaggioda giannimiao » ven dic 10, 2004 22:27 pm

Feo ha scritto:Federica Pulita a destra sembra salva... almeno quella 8O


Direi proprio di no...
Federica era a Dx della fessura che vedi a Sx...
(se non sbaglio..)
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Messaggioda Feo » ven dic 10, 2004 22:30 pm

Hai ragione Gianni! (mi son confuso con "torri di fango"... mai più nome fu azzeccato :twisted: )
Che botto...
Feo c'è! ... o ci fa?
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Messaggioda rugge » ven dic 10, 2004 22:32 pm

Certo che non è la prima falesia che viene giù....
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Messaggioda c.caio » lun dic 13, 2004 11:52 am

giannimiao ha scritto:STICAZZI!!!!!
Pensare che ho fatto svariate volte le vie franate...
8O 8O
(almeno le avevo liberate tutte... 8) )
Per me era uno dei settori piu' belli della cava rossa.
...e io che volevo andarci con la bimba pensando che fosse uno dei posti piu' sicuri!!!! Maremma maiala!!!!!!
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La domanda sorge spontanea (anche perche' come "chiodatore" me lo sono chiesto piu' volte...)... se ci fosse stato il morto come sarebbero finite le cose a livello di responsabilita' e via discorrendo?
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Messaggioda Roberto » lun dic 13, 2004 12:46 pm

c.caio ha scritto:
giannimiao ha scritto:STICAZZI!!!!!
Pensare che ho fatto svariate volte le vie franate...
8O 8O
(almeno le avevo liberate tutte... 8) )
Per me era uno dei settori piu' belli della cava rossa.
...e io che volevo andarci con la bimba pensando che fosse uno dei posti piu' sicuri!!!! Maremma maiala!!!!!!
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La domanda sorge spontanea (anche perche' come "chiodatore" me lo sono chiesto piu' volte...)... se ci fosse stato il morto come sarebbero finite le cose a livello di responsabilita' e via discorrendo?
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Il chiodatore non ha responsabilità, ci sono dei precedenti giudiziari.
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Messaggioda rugge » lun dic 13, 2004 13:15 pm

nell'ultimo numero di SportArrampicata (luglio 2004) c'è un'articolo di un certo Gaetano Lotito, geologo, intitolato: "Sicurezza nelle falesie di arrampicata sportiva. Il punto di vista del geologo". Egli sostiene che "non ci sono dubbi che si possa mettere una falesia in sicurezza con tanto di certificato di collaudo"...cosa ne pensate?
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Messaggioda c.caio » lun dic 13, 2004 13:18 pm

Roberto ha scritto:
c.caio ha scritto:
giannimiao ha scritto:STICAZZI!!!!!
Pensare che ho fatto svariate volte le vie franate...
8O 8O
(almeno le avevo liberate tutte... 8) )
Per me era uno dei settori piu' belli della cava rossa.
...e io che volevo andarci con la bimba pensando che fosse uno dei posti piu' sicuri!!!! Maremma maiala!!!!!!
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La domanda sorge spontanea (anche perche' come "chiodatore" me lo sono chiesto piu' volte...)... se ci fosse stato il morto come sarebbero finite le cose a livello di responsabilita' e via discorrendo?
C.
Il chiodatore non ha responsabilità, ci sono dei precedenti giudiziari.


... ma questo non basta e vale la pena di rifletterci un attimo, soprattutto perche' e' successa una cosa che ha dell'incredibile e che, a quanto leggo, poteva succedere qualche ora dopo con gente alla base della parete (o della cava che sia...).
Il chiodatore non ha responsabilita'... ( faccio finta di consolarmi come modesto esponente della categoria), ma non basta perche' se ci fosse scappato (piu' che altro "schiacciato") il morto, si sarebbe aperta una indagine e la magistratura non sarebbe cosi' sbrigativa, perche' alla fine verrebbero accertate delle responsabilita'... di chi?
Del comune? Della regione? Del proprietario della cava (sto facendo solo esempi)....
Mi faccio queste domande perche' sono convinto che prima o poi scoppiera' qualche bubbone (al primo incidente ecclatante che finira' in tribunale) e potrebbe essere che nel nostro mondo "dorato" arrivi qualcuno a legifare in modo tale che non si potra' piu' fare nulla.... (tipo 626.....).
Posso capire che non sia monitorabile una montagna, un ambiente di per se selvaggio sul quale sono presenti delle vie, ma una cava e' altra cosa mi sembra (puo' darsi che mi sbagli).

Qualche anno fa al settore della Bistecca (tra Bard e Donnaz in Val d'Aosta) e' caduto dall'alto un masso grande come un frigorifero (un grande frigo!) e se fosse caduto un sabato o una domenica avrebbe fatto una strage, perche' li' e' sempre pieno di gente!
Per fortuna e' caduto di notte e non c'era alcuna persona.
Per qualche tempo hanno interdetto l'accesso alla falesia... poi la gente e' tornata a scalare.
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Messaggioda c.caio » lun dic 13, 2004 13:22 pm

rrruggge ha scritto:nell'ultimo numero di SportArrampicata (luglio 2004) c'è un'articolo di un certo Gaetano Lotito, geologo, intitolato: "Sicurezza nelle falesie di arrampicata sportiva. Il punto di vista del geologo". Egli sostiene che "non ci sono dubbi che si possa mettere una falesia in sicurezza con tanto di certificato di collaudo"...cosa ne pensate?


... non so se ho capito bene...
Se quello che ho inteso e' che questo geologo sostiene che e' possibile certificare la sicurezza di una falesia e' una minchiata grande come la falesia stessa.... 8)
Vorrei proprio vedere chi si prende la briga di suggellare con la propria firma un simile certificato e se poi invece succede qualche cosa?
Ma siamo matti????????
:?
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Messaggioda rugge » lun dic 13, 2004 13:32 pm

Guarda cosa ho trovato:

http://www.geocities.com/a_garanzini/ai ... sponsa.pdf

certificare la sicurezza di una falesia e' una minchiata grande come la falesia stessa....


Caio, anch'io sono scettico, ma il dott. Gaetano Lotito, geologo appassionato di arrampicata e interpellato dalla FASI per dare un giudizio sulla sicurezza nelle falesie, ha affermato:

E' logicamente impensabile bloccare le pietre cadenti di piccole dimensioni [...] ma questo rientra negli eventi accidentali copribili dalle normali polizze assicurative e da una appropriata compilazione delle "norme d'uso" falesia per falesia, e non hanno nulla a che vedere con la messa in sicurezza di una parete rocciosa dal punto di vista geologico...[...] affermo invece che non ci sono dubbi che si possa mettere una falesia "in sicurezza" con tanto di "Certificato di collaudo" ad attestarne la veridicità


Pare che in Francia "Falesie certificate" esistano già, da almeno una decina d'anni...
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Messaggioda Roberto » lun dic 13, 2004 13:41 pm

In precedenti casi di incidenti su vie in falesia, gli infortunati o i famigliari delle vittime, hanno fatto denuncia alla magsitratura contro l'attrezzatore (apritore) della via, ma la cosa è stata archiavita senza conseguenze.
Nel caso di una parete che crolla, ancor di più, l'attrezzatore non centra nulla, anche perché, chi apre una via non fa pagare biglietti ne ha bisogno di licenze particolari, lo fa per il proprio piacere di scalare, se qualcuno utilizza il suo lavoro, lo fa a proprio rischio e pericolo.
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Messaggioda rugge » lun dic 13, 2004 13:45 pm

Giusto.
Roberto, cosa ne pensi delle "Falesie certificate". Pare che in Francia esistano già....tu ne sai qualcosa di più?
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Messaggioda pietrorrrago » lun dic 13, 2004 13:46 pm

A maggio dell'anno scorso sono stato da amici a Minneapolis.

I poveri abitanti di questa metropoli sperduta nel mare d'erba delle praterie del Minesota hanno una schitta di falesia alta una dozzina di metri e larga una ventina con una decina di vie puntualmente assaltate da torme di arrampicatori affamati (Red Wing la falesia decente più vicina è a due ore di macchina).

La cosa tragica è che detta falesia è una serie di blocconi instabili accatastati uno sull'altro, un posto che te la fai sotto solo a vederlo e loro cosa hanno fatto ?

Non hanno disgaggiato, non hanno fissato in qualche maniera i pietroni, hanno impiantato un sofisticato sistema di rilevamento (con tanto di allarme) degli spostamenti della parete e chiudono di volta in volta le vie interessate, con tanto di personale addetto ai controlli e bollettino di informazione.

Potremmo spedirgli i blocchi caduti accompagnati da un pò di cemento così possono integrare quello che manca.
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Messaggioda rugge » lun dic 13, 2004 13:52 pm

Io penso che una perizia geologica avrebbe sicuramente constatato la pericolosità di Monsummano, e avrebbe potuto prevedere che presto, per colpa delle pioggie, sarebbe successo quello che è successo.
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Messaggioda rugge » lun dic 13, 2004 13:56 pm

Per quanto riguarda la certificazione delle falesie il mio pensiero lo prendo in prestito dalla firma di Pietrorago:

Tutti sanno che una cosa è impossibile da realizzare, finché arriva uno sprovveduto che non lo sa e la inventa (Albert Einstein)
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Messaggioda Roberto » lun dic 13, 2004 14:02 pm

rrruggge ha scritto:Giusto.
Roberto, cosa ne pensi delle "Falesie certificate". Pare che in Francia esistano già....tu ne sai qualcosa di più?
Diffido dei "certificati", è il passo che porta alle "licenze", "permessi"... condoni 8)
L'arrampicata è sempre stata un'attività spontanea, naturale, senza tanti pezzi di carta, ora è parte del mercato e come tale "deve" essere sicura, di conseguenza anche certrificata, vagliata, testata.
I frequentatori sono sempre di più e sempre più "scalatori della domenica" (e neanche di tutte le domeniche) e l'arrampicata è diventata un'attività paragonabile al tennis o al calcetto, frequentata da tanta gente che arriva a questa attività per le via più sbagliata: la moda.
Tutto ciò comporta una richiesta sempre maggiore di "sicurezza", da parte di un fruitore abituato alle "certezze" della nostra attuale società, dove tutto è ormai certificato, dall'impianto elettrico allo zucchero in bustina nei bar.
Il giorno che sarà obbligatoria una certificazione, sarà finita l'epoca del piacere dell'attrezzare una via. Personalmente userò il mio Hilti solo per attaccare i quadri a casa mia, non me la sento di passare degli esami per potermi divertire ad uno dei miei giochi preferiti, preferirò sfruttare il lavoro di quelli che diventeranno professionisti e che dovrò pure pagare, visto che saranno costretti a prendere delle responsabilità.
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Messaggioda Roberto » lun dic 13, 2004 14:12 pm

luigi dal re ha scritto:tra l'altro alla cava rossa c'era già il divieto di arrampicata,solo che non lo rispettava nessuno.
Che è il mezzo più semplice per cautelarsi dalle responsabilità: vietare larrampicata, in modo che se c'è un incidente si è coperti.
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Messaggioda c.caio » lun dic 13, 2004 17:26 pm

Roberto ha scritto:
rrruggge ha scritto:Giusto.
Roberto, cosa ne pensi delle "Falesie certificate". Pare che in Francia esistano già....tu ne sai qualcosa di più?
Diffido dei "certificati", è il passo che porta alle "licenze", "permessi"... condoni 8)
L'arrampicata è sempre stata un'attività spontanea, naturale, senza tanti pezzi di carta, ora è parte del mercato e come tale "deve" essere sicura, di conseguenza anche certrificata, vagliata, testata.
I frequentatori sono sempre di più e sempre più "scalatori della domenica" (e neanche di tutte le domeniche) e l'arrampicata è diventata un'attività paragonabile al tennis o al calcetto, frequentata da tanta gente che arriva a questa attività per le via più sbagliata: la moda.
Tutto ciò comporta una richiesta sempre maggiore di "sicurezza", da parte di un fruitore abituato alle "certezze" della nostra attuale società, dove tutto è ormai certificato, dall'impianto elettrico allo zucchero in bustina nei bar.
Il giorno che sarà obbligatoria una certificazione, sarà finita l'epoca del piacere dell'attrezzare una via. Personalmente userò il mio Hilti solo per attaccare i quadri a casa mia, non me la sento di passare degli esami per potermi divertire ad uno dei miei giochi preferiti, preferirò sfruttare il lavoro di quelli che diventeranno professionisti e che dovrò pure pagare, visto che saranno costretti a prendere delle responsabilità.


Sono daccordo con te al 99% e aggiungo che se un giorno venisse fuori che chi chioda e' in parte responsabile di qualche cosa, mi metterei a togliere ogni ancoraggio da me posizionato... ma io volevo dire tutt'altra cosa Roberto...
Non mi riferisco alla evidente impossibilita' di monitorare (e quindi "certificare") un ambiente piu' o meno montano, mi limito a chiedere ( sono "foresto" e quindi puo' essere che scriva fesserie a riguardo) se un posto come quello dove si e' verificato questo impressionante crollo era sotto la responsabilita' di qualcuno e serve a poco dire che era vietato all'arrampicata, perche' se quel benedetto crollo si fosse abbattuto su una famigliola alla base della parete adesso magari staremmo qui a prendercela con chissa' chi...
Non so se mi sono spiegato... spero di si...
:)
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Messaggioda dags1972 » lun dic 13, 2004 17:30 pm

c.caio ha scritto:
Roberto ha scritto:
rrruggge ha scritto:Non so se mi sono spiegato... spero di si...
:)


Una cosa del tipo
Io chiodo
Comune Vieta arrampicata nella cava
Io devo andare a schiodare o ci deve andare il Comune
tanti saluti e buone salite a tutti
Alberto Giacomo Letizia Elena e Daniele
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Un uomo rassegnato è un uomo morto prima di morire
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Al diavolo il futuro, nel futuro siamo tutti morti
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