eretici...e peccatori!

Area dedicata all'arrampicata sportiva e al bouldering.

Messaggioda ram| » ven giu 11, 2004 12:30 pm

voglio essere polemico: ma l'ha compilato oviglia il decalogo?
i comandamenti in sostanza si riducono a uno: non venite a rompere il c***o sulle vie che ho aperto io e non vi azzardate a ripeterle se non avete il livello (sta cosa qui poi è assurda, cioè se io salgo il 7a non posso provare un 7c perchè non mi tengo su quel grado e non riesco a superarlo in "buono stile"?)

mah. no rules
r


PS: poi eliminare la banfata è un vero sacrilegio... senza banfate di cosa si potrebbe parlare, la sera, davanti a un camino?
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Messaggioda yinyang » ven giu 11, 2004 12:33 pm

ram| ha scritto: e non vi azzardate a ripeterle se non avete il livello (sta cosa qui poi è assurda, cioè se io salgo il 7a non posso provare un 7c perchè non mi tengo su quel grado e non riesco a superarlo in "buono stile"?)


io per la verità non ho inteso così...a me sembrava più: se non lo sali in buono stile, lascia stare di banfarci su
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Messaggioda Fokozzone » ven giu 11, 2004 12:55 pm

Mi è parso di capire che il decalogo fosse rivolto molto più a vie lunghe in parete che a monotiri.
Che fosse in dieci punti per analogia con i comandamenti, ma ne bastavano decisamente meno.
Le osservazioni di ram sono pertinenti, però leggo nello scritto ovigliano una preoccupazione per il significato di quel che si fa, che non può essere ridotto a "fare" quel che si fa.
Se Gervasutti è passato 60 anni fa in libera, perché devo aggiungere un chiodo per passare in artificiale?
E "action directe" è interessante solo perché è dura, o è interessante anche perché è il percorso documentato di un innalzamento di livello di punta, in un epoca precisa e da parte di un personaggio che sarebbe meglio non dimenticare?
Se una via fa un movimento a "Z" per toccare due fessure chiodabili, perché devo piantare uno spit in mezzo e tirare dritto?
Tornando alle regole direi che se l' arrampicata dgli anni 30 era gli scacchi, quella degli anni 70 la dama e quella dei nostri giorni il tris, va sempre bene giocare a tris sulla scacchiera della dama? O usare le regole degli scacchi sulla tavola del tris? O non sapere neppure che esistessero altre regole?

Che casino di domande, non rispondo...
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Messaggioda aculnaig » ven giu 11, 2004 12:56 pm

Secondo me la si può prendere più alla leggera questa storia. :wink:
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Messaggioda marinoroma » ven giu 11, 2004 13:38 pm

aculnaig ha scritto:Secondo me la si può prendere più alla leggera questa storia. :wink:


sicuramente va presa alla leggera, come d'altronde tutta l'arrampicata.
sta di fatto che se stiamo qui a consumare la tastiera é perché

1) comunque l'argomento presenta risvolti innegabilmente interessanti, se non viscerali, cioé é il domandone che ci poniamo prima o poi quando pensiamo al valore che diamo a quello che facciamo. Il che non significa che ogni volta che vado in montagna faccio un ritiro spirituale preliminare......

2) non abbiamo una ceppa da fare al lavoro


Gianbo ha scritto:
ma se parliamo della sfera "personale", io posso anche decidere di salire la via tirando tutti i rinvii, se questo mi aggrada, e farmi il mio personalissimo decalogo che magari è proprio tutto il contrario di quello di Maurizio.


tira pure tutti i rinvii che vuoi e non c'é nessun maurizio che avrà da eccepire :)
pero' la sfera personale laddove interagisci con qualcuno, pianti un chiodo, rompi una presa, critichi un altro etc etc.... non esiste piu'.
Mica solo al bar si chiama sfera sociale, senno' é la sfera socializzante
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Messaggioda aculnaig » ven giu 11, 2004 14:00 pm

marinoroma ha scritto:
aculnaig ha scritto:Secondo me la si può prendere più alla leggera questa storia. :wink:


sicuramente va presa alla leggera, come d'altronde tutta l'arrampicata.
sta di fatto che se stiamo qui a consumare la tastiera é perché

1) comunque l'argomento presenta risvolti innegabilmente interessanti, se non viscerali, cioé é il domandone che ci poniamo prima o poi quando pensiamo al valore che diamo a quello che facciamo. Il che non significa che ogni volta che vado in montagna faccio un ritiro spirituale preliminare......

2) non abbiamo una ceppa da fare al lavoro


Gianbo ha scritto:
ma se parliamo della sfera "personale", io posso anche decidere di salire la via tirando tutti i rinvii, se questo mi aggrada, e farmi il mio personalissimo decalogo che magari è proprio tutto il contrario di quello di Maurizio.


tira pure tutti i rinvii che vuoi e non c'é nessun maurizio che avrà da eccepire :)
pero' la sfera personale laddove interagisci con qualcuno, pianti un chiodo, rompi una presa, critichi un altro etc etc.... non esiste piu'.
Mica solo al bar si chiama sfera sociale, senno' é la sfera socializzante


la seconda che hai detto :lol: :wink:
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Messaggioda yinyang » ven giu 11, 2004 14:11 pm

aculnaig ha scritto:
marinoroma ha scritto:
aculnaig ha scritto:Secondo me la si può prendere più alla leggera questa storia. :wink:


sicuramente va presa alla leggera, come d'altronde tutta l'arrampicata.
sta di fatto che se stiamo qui a consumare la tastiera é perché

1) comunque l'argomento presenta risvolti innegabilmente interessanti, se non viscerali, cioé é il domandone che ci poniamo prima o poi quando pensiamo al valore che diamo a quello che facciamo. Il che non significa che ogni volta che vado in montagna faccio un ritiro spirituale preliminare......

2) non abbiamo una ceppa da fare al lavoro


Gianbo ha scritto:
ma se parliamo della sfera "personale", io posso anche decidere di salire la via tirando tutti i rinvii, se questo mi aggrada, e farmi il mio personalissimo decalogo che magari è proprio tutto il contrario di quello di Maurizio.


tira pure tutti i rinvii che vuoi e non c'é nessun maurizio che avrà da eccepire :)
pero' la sfera personale laddove interagisci con qualcuno, pianti un chiodo, rompi una presa, critichi un altro etc etc.... non esiste piu'.
Mica solo al bar si chiama sfera sociale, senno' é la sfera socializzante


la seconda che hai detto :lol: :wink:


ohhh bene ho appena fatto la consegna dell'applicativo per cui adesso anch'io non ho una ceppa da fare...di che si parla?
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Messaggioda maxx » ven giu 11, 2004 16:35 pm

Devo dire che come banale consumatore di vie gia' pronte e confezionate tutti questi problemi esistenziali mi sono totalmente estranei. L'unico modo in cui posso nuocere alla natura e agli altri e' fare la cacca su un terrazzino di una classica superfrequentata, o mollare giu' macigni alle cordate sottostanti, o far nodi sulla corda di quelli che vogliono sorpassarmi.

Vantarsi di fare cose che non si hanno mai fatte, beh questo non riguarda l'arrampicata ma il carattere di una persona e il suo approccio personale alla vita. Importante e' avere un linguaggio comune per capirsi, credo.

Max :wink:
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Messaggioda cuorpiccino » sab giu 12, 2004 11:01 am

Titanium ha scritto:PENITENZIAGITE!!!

(stava per "Poenitentiam agite", vacca se son colto eh?!)


POTENZIATEVITAGITE

P.S. Non so chi abbia scritto il decalogo, ma mi sembra scandalosamente fatto su misura sulle idee di sua Santità Papa Oviglia I°.

Mitterstainer avrebbe forse critto un altro decalogo, tipo NON UCCIDERE le vie infiggendo spit (MAI SPIT e SEMPRE IN LIBERA, punto e basta)

Valerio Folco avrebbe detto mai spit, e passa come ti pare, viva l'artificiale estrema e abbasso le vie rovinate dagli spit per la libera.

Qualcuno potrebbe dire che buono stile è "clean climbing" sempre.

Insomma alcune cose son giuste, altre forzatamente opinabili, e sappiamo tutti quali sono quelle giuste e quelle opinabili.
Far finta di non saperlo, vuol dire nascondersi dietro a un dito!
Il più grande alpinista è quello che si diverte di più
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Messaggioda Maurizio » sab giu 12, 2004 15:02 pm

M?e$cuorpiccino"]
Titanium ha scritto:PENITENZIAGITE!!!

(stava per "Poenitentiam agite", vacca se son colto eh?!)


POTENZIATEVITAGITE

P.S. Non so chi abbia scritto il decalogo, ma mi sembra scandalosamente fatto su misura sulle idee di sua Santità Papa Oviglia I°.

Mitterstainer avrebbe forse critto un altro decalogo, tipo NON UCCIDERE le vie infiggendo spit (MAI SPIT e SEMPRE IN LIBERA, punto e basta)

Valerio Folco avrebbe detto mai spit, e passa come ti pare, viva l'artificiale estrema e abbasso le vie rovinate dagli spit per la libera.

Qualcuno potrebbe dire che buono stile è "clean climbing" sempre.

Insomma alcune cose son giuste, altre forzatamente opinabili, e sappiamo tutti quali sono quelle giuste e quelle opinabili.
Far finta di non saperlo, vuol dire nascondersi dietro a un dito![/quote]

ciao a tutti,

ho letto un po' le reazioni su questo forum al mio articoletto, che voleva essere uno spunto e non un proclamo. Mi sembrava chiaro...ma evidentemente non lo era! Prendo atto che alcuni qui, ne fanno una questione personale nei miei confronti. E' una delle ragioni per cui non scrivo più volentieri in questo forum. Il voler ridurre tutto a una questione personale, e non invece riflettere sulle idee in senso generale, mi indispettisce. Potrei bene farmi un nick anonimo, ma è contrario alle mie idee. Io mi assumo la responsabilità di quel che scrivo, e per questo sto qui a ribattere e a difendere le mie idee, per quanto patetico vi sembri.
Ho apprezzato molto quello che ha scritto Marinoroma, infatti, che mi sembra che abbia centrato in pieno il senso del mio pezzo e molto poco, ovviamente, quello scritto da ramj, il quale probabilmente non riesce ad andare molto al di là del proprio naso. Va bene polemizzare, ma almeno evitiamo di scrivere cazzate. Se ce l'hai con me per qualche motivo evita di travisare argomenti (forse) più seri e di interesse generale.

detto ciò ricordo che:

1: il decalogo è firmato, anche se scherzosamente (ma l'ironia, vedo, non è pane comune dalle vs parti) dunque ovviamente riflette le mie idee. Lungi da me criminalizzare chiunque e togliere il diritto alla banfata, che tanto piacere vi dà. Tanto questa ci sarà sempre, e se qualcuno si diverte così, pace all'anima sua (e mia). Purtroppo, dal mio punto di vista, la banfata è oramai generalizzata, e questo contribuisce alla confusione più totale, in cui sguazzano tutti. Tra questi tutti molti saranno "confusi e felici", ma altri no, ed è a questi che mi rivolgevo.

2. la cosa si riferiva ovviamente alla sfera sociale dell'arrampicata e non a quella personale. Mi sembrava implicito. Ovviamente di fronte a noi stessi possiamo raccontarci ciò che ci pare. Per me comunque l'alpinismo e l'arrampicata hanno anche una valenza comune, sociale, ed è a questa che penso buttando giù delle linee etiche. Vedo che redpoint, ad esempio, dopo un primo bizzarro messaggio, l'ha ben capito.

3: queste linee, nonostante quanto diciate, sono delle regole accettate a livello comune, e non mie, o delle vie di Oviglia. Il fatto che voi diciate di rifiutare regole, poi sentenziate ciò che vi sembra giusto e cosa sbagliato, la dice lunga sulla contraddizione in cui versate. Forse a Cuorpiccino sfuggono molte cose, tra le quali il fatto che nè Folco e nè Mittersteiner condannano gli spit, ma piuttosto il modo in cui generalmente si usano. Dunque, vedi, non sono "scandalosamente" le idee di Oviglia, ma sono patrimonio comune, forse non vostro, d'accordo, ma almeno di quelli che perdono un po' di tempo della loro vita dietro a queste cose, perchè ci credono. Forse Cuorpiccino non conosce bene le artificiali di Folco (hai una vaga idea di che materiale usi, o no?) e non ha mai conosciuto personalmente Mittersteiner per poter dire cosa pensano esattamente. Probabilmente perchè non gliene frega niente parlare di queste cose, dato che sono questione di sesso degli angeli. E allora io dico che i proclami non li fa "papa" Oviglia, ma spesso chi mette in bocca ad altri ciò che non è...e che non sa.

In conclusione, cari amici, a me piace dare degli spunti di riflessione, non polemizzare a vuoto, come spesso si fa qui. Il senso del mio articolo non era certo criminalizzare chi fa come vuole, ma dare uno spunto riflessivo e a pensare prima di "fare". Naturalmentre chi non fa, ma ripete e basta, può essere esente dal pensare e compiacersi del dichiararsi tale (che tristezza!), ma secondo me ragionare su queste cose, che ne dica il mio amico Roberto, sempre insofferente a questi discorsi, male non fa...
Del resto, qua in Sardegna, che questi discorsi li facciamo da vent'anni e li prendiamo seriamente, siamo riusciti a contenere abbastanza gli scempi. Quasi nessuna via classica è stata richiodata, c'è una mappa concertata tra le parti con le aree clean (prima in Italia, e forse in Europa) e sono pochissime le vie scavate (non certo perchè la roccia ha molti appigli, come subito dirà qualche superficiale). C'è una certa attenzione all'etica, che altrove non c'è, tutto qui. E infatti i risultati si vedono, e si vedranno...la differenza salta agli occhi...come diceva qualcuno. Meno male che ci sono certi personaggi come Jolly che cominciano a dire pubblicamente le cose come stanno. Che strano, stanno dicendo le stesse cose di Oviglia, ma nessuno si osa criticare!

Infine non ho postato io, nè su commissione, il link del mio articolo su questo forum. Sapevo che sarebbe stato preso così. Oramai mi sono fatto una certa idea.

Intanto vi saluto, e vi auguro buone vacanze. Fate pure tutto il contrario di quanto scritto, berrò alla vostra salute.

Maurizio
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Messaggioda Enzolino » sab giu 12, 2004 20:06 pm

Appoggio l'iniziativa di Maurizio, innanzitutto per aver avuto il coraggio di giocare ai dieci comandamenti, a creare spunti di riflessione, e cosi' via e soprattutto per riderci su (... nel decalogo ... qua Maurizio non mi sembra che la prendi alla leggera ... :wink: ).

La mia abitudine, prima di lanciarmi a capofitto dui dettagli di una proposta e' cercare di capire lo spirito di un gesto. In Sardegna la storia dell'arrampicata non e' centenaria come le Alpi, ed allora bisogna gestirla in un certo modo considerando il fatto anche che le rocce prima o poi finiranno e sono una ricchezza da preservare per le generazioni future.
Forse l'idea di Maurizio e' scaturita da diverse cose che sono avvenute negli ultimi tempi. La mancanza di regole comuni, la responsabilita' nei confronti della roccia, e la volonta' di mantenere quella perla che e' la Sardegna sempre luccicante ed invitante ...
Un Esempio.
A Gorroppu c'e' una Parete di 500 metri in cui alcune linee come Hotel Supramonte o l'artificiale di Nadali ("Isolitudine" sino all'A4) le hanno dato una certa dignita' alpinistica. Ebbene, in questa parete, a quanto ha detto Maurizio, son state aperte delle vie, una a spit calandosi dall'alto e l'altra mista in cui i primi 3 tiri chiodano la precedente "Isolitudine" e traccia un tiro di 40 metri con una fila di spit ravvicinati.
In poche parole col trapano facile e la mancanza di etica si preclude la possibilita' ad altri di scrivere nuovi capitoli nella storia dell'arrampicata in Sardegna ma non solo.
Vi immaginate se in Dolomiti, in Marmolada ad esempio, chiunque si sente autorizzato a tracciare file di spit calandosi dall'alto o dal basso, bucherebbe la' dove passano le classiche?

Quello che non ci debbano essere regole e' una grande cazzata. Spittare vie classiche dolomitiche non e' accettato, a livello locale in qualche arenaria tedesca puoi usare solo nodi mentre nel gritstone non si puo' spittare. In Yosemite non puoi usare il trapano. Questo solo per fare degli esempi. Mi e' capitato in diverse occasioni leggere delle regole proposte dal CAAI o affini. Quindi non mi sembra neanche una novita'. Quindi quegli inni all'anarchia che mi sembra di leggere qua e la' mi paiono alquanto fuori luogo.

Se poi ad altri certe regole non piacciono, ciccia, si usa l'argomento della territorialita' e chi viene a scavare in Sardegna o fa altre stronzate gli si fa "alpinisticamente" un culo cosi'! Questa pero' e' una mia considerazione personale.

Per quanto riguarda il decalogo ci sono dei punti che non condivido e magari in seguito puntualizzero', mentre altri sembrano scritti da me. Soprattutto il decimo sul rispetto della natura che mi piace molto. Ma l'importante e' creare almeno degli spunti di riflessione, di condivisione ed un appello alla coscienza di ognuno, non a seguire delle regole, ma ad essere piu' consapevoli di cio' che facciamo ...

Ciao

Lorenzo
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Messaggioda cuorpiccino » lun giu 14, 2004 9:22 am

Maurizio ha scritto:M?e$cuorpiccino"]
Titanium ha scritto:PENITENZIAGITE!!!

(stava per "Poenitentiam agite", vacca se son colto eh?!)


POTENZIATEVITAGITE

P.S. Non so chi abbia scritto il decalogo, ma mi sembra scandalosamente fatto su misura sulle idee di sua Santità Papa Oviglia I°.

Mitterstainer avrebbe forse critto un altro decalogo, tipo NON UCCIDERE le vie infiggendo spit (MAI SPIT e SEMPRE IN LIBERA, punto e basta)

Valerio Folco avrebbe detto mai spit, e passa come ti pare, viva l'artificiale estrema e abbasso le vie rovinate dagli spit per la libera.

Qualcuno potrebbe dire che buono stile è "clean climbing" sempre.

Insomma alcune cose son giuste, altre forzatamente opinabili, e sappiamo tutti quali sono quelle giuste e quelle opinabili.
Far finta di non saperlo, vuol dire nascondersi dietro a un dito!


ciao a tutti,

ho letto un po' le reazioni su questo forum al mio articoletto, che voleva essere uno spunto e non un proclamo. Mi sembrava chiaro...ma evidentemente non lo era! Prendo atto che alcuni qui, ne fanno una questione personale nei miei confronti. E' una delle ragioni per cui non scrivo più volentieri in questo forum. Il voler ridurre tutto a una questione personale, e non invece riflettere sulle idee in senso generale, mi indispettisce. Potrei bene farmi un nick anonimo, ma è contrario alle mie idee. Io mi assumo la responsabilità di quel che scrivo, e per questo sto qui a ribattere e a difendere le mie idee, per quanto patetico vi sembri.
Ho apprezzato molto quello che ha scritto Marinoroma, infatti, che mi sembra che abbia centrato in pieno il senso del mio pezzo e molto poco, ovviamente, quello scritto da ramj, il quale probabilmente non riesce ad andare molto al di là del proprio naso. Va bene polemizzare, ma almeno evitiamo di scrivere cazzate. Se ce l'hai con me per qualche motivo evita di travisare argomenti (forse) più seri e di interesse generale.

detto ciò ricordo che:

1: il decalogo è firmato, anche se scherzosamente (ma l'ironia, vedo, non è pane comune dalle vs parti) dunque ovviamente riflette le mie idee. Lungi da me criminalizzare chiunque e togliere il diritto alla banfata, che tanto piacere vi dà. Tanto questa ci sarà sempre, e se qualcuno si diverte così, pace all'anima sua (e mia). Purtroppo, dal mio punto di vista, la banfata è oramai generalizzata, e questo contribuisce alla confusione più totale, in cui sguazzano tutti. Tra questi tutti molti saranno "confusi e felici", ma altri no, ed è a questi che mi rivolgevo.

2. la cosa si riferiva ovviamente alla sfera sociale dell'arrampicata e non a quella personale. Mi sembrava implicito. Ovviamente di fronte a noi stessi possiamo raccontarci ciò che ci pare. Per me comunque l'alpinismo e l'arrampicata hanno anche una valenza comune, sociale, ed è a questa che penso buttando giù delle linee etiche. Vedo che redpoint, ad esempio, dopo un primo bizzarro messaggio, l'ha ben capito.

3: queste linee, nonostante quanto diciate, sono delle regole accettate a livello comune, e non mie, o delle vie di Oviglia. Il fatto che voi diciate di rifiutare regole, poi sentenziate ciò che vi sembra giusto e cosa sbagliato, la dice lunga sulla contraddizione in cui versate. Forse a Cuorpiccino sfuggono molte cose, tra le quali il fatto che nè Folco e nè Mittersteiner condannano gli spit, ma piuttosto il modo in cui generalmente si usano. Dunque, vedi, non sono "scandalosamente" le idee di Oviglia, ma sono patrimonio comune, forse non vostro, d'accordo, ma almeno di quelli che perdono un po' di tempo della loro vita dietro a queste cose, perchè ci credono. Forse Cuorpiccino non conosce bene le artificiali di Folco (hai una vaga idea di che materiale usi, o no?) e non ha mai conosciuto personalmente Mittersteiner per poter dire cosa pensano esattamente. Probabilmente perchè non gliene frega niente parlare di queste cose, dato che sono questione di sesso degli angeli. E allora io dico che i proclami non li fa "papa" Oviglia, ma spesso chi mette in bocca ad altri ciò che non è...e che non sa.

In conclusione, cari amici, a me piace dare degli spunti di riflessione, non polemizzare a vuoto, come spesso si fa qui. Il senso del mio articolo non era certo criminalizzare chi fa come vuole, ma dare uno spunto riflessivo e a pensare prima di "fare". Naturalmentre chi non fa, ma ripete e basta, può essere esente dal pensare e compiacersi del dichiararsi tale (che tristezza!), ma secondo me ragionare su queste cose, che ne dica il mio amico Roberto, sempre insofferente a questi discorsi, male non fa...
Del resto, qua in Sardegna, che questi discorsi li facciamo da vent'anni e li prendiamo seriamente, siamo riusciti a contenere abbastanza gli scempi. Quasi nessuna via classica è stata richiodata, c'è una mappa concertata tra le parti con le aree clean (prima in Italia, e forse in Europa) e sono pochissime le vie scavate (non certo perchè la roccia ha molti appigli, come subito dirà qualche superficiale). C'è una certa attenzione all'etica, che altrove non c'è, tutto qui. E infatti i risultati si vedono, e si vedranno...la differenza salta agli occhi...come diceva qualcuno. Meno male che ci sono certi personaggi come Jolly che cominciano a dire pubblicamente le cose come stanno. Che strano, stanno dicendo le stesse cose di Oviglia, ma nessuno si osa criticare!

Infine non ho postato io, nè su commissione, il link del mio articolo su questo forum. Sapevo che sarebbe stato preso così. Oramai mi sono fatto una certa idea.

Intanto vi saluto, e vi auguro buone vacanze. Fate pure tutto il contrario di quanto scritto, berrò alla vostra salute.

Maurizio[/quote]


Comunque se a noi manca l'ironia, tu sei un po' permalosetto! che dici?
Conoscere Folco e Mitterstainer? Folco non lo conosco proprio, Mitterstainer l'ho incontrato qualche volta, stava scrivendo una guida sull'arrampicata sportiva in montagna (si proprio arrampicata sportiva, quella con gli spit) e venne al Gran Sasso, con qualche anno di anticipo (sulle vie di arrampicata sportiva).
Che dire, ho citato Folco e Mitterstainer solo per far capire che non è detto che tutti la pensino allo stesso modo.
Sicuramente è facile indicare alcune vie aperte (o modificate) come cattivo stile. Penso che sia più difficile indicare, in modo univoco, quale sia un buono stile.

Per me buono stile vuol dire aprire una via dal basso, in libera (a vista) senza usare gli spit. Se puoi riesci a non usare neanche i chiodi, meglio. Allora? Ho idee anacronistiche? Chissenefrega! Però penso che possa essere fatta una classifica dal migliore buono stile al peggiore cattivo stile. E quello che tu chiami buono stile per me non è in cima alla classifica.

ho letto un po' le reazioni su questo forum al mio articoletto, che voleva essere uno spunto e non un proclamo. Mi sembrava chiaro...ma evidentemente non lo era! Prendo atto che alcuni qui, ne fanno una questione personale nei miei confronti. E' una delle ragioni per cui non scrivo più volentieri in questo forum.


E certo che il tuo articoletto è uno spunto! Ma se tu lo mascheri da 10 comandamenti, è anche scritto come fosse un proclamo (oppure Dio diede solo uno spunto a Mosè?) Quindi, che risposte ti apetti?

Sulla questione personale nei tuoi confronti, non saprei, io faccio il geologo. Semplicemente, sei tu a scrivere certe cose, mi sembra assurdo (e scorretto) rispondere in modo impersonale; per il resto, c'è troppa formalita nel mondo del lavoro, e non mi piace essere formale su questo forum.

Poi tu non mi conosci, ma la tua troppa serietà su certe cose mi stuzzica a farti incazzare (medioverme, non a caso)!

Saluti, e buone scalate 8)
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Messaggioda Enzolino » lun giu 14, 2004 11:45 am

Non svilire la parete con aperture poco dignitose ed in cattivo stile o di dubbio valore etico. Ognuno ha diritto di esprimersi a suo modo, ma sappi tirarti indietro e lasciare posto agli altri quando non sei all?altezza della parete che vuoi superare. Il tuo scarabocchio puň togliere la possibilitŕ ad un?opera d?arte di un apritore piů capace di te.
Forse su questo aspetto mi trovo piu' d'accordo con Cuorpiccino. Non e' chiaro infatti cosa intenda Maurizio per buono o cattivo stile.
Ci sara' sempre chi fara' meglio di noi e se seguissimo alla lettera questo consiglio, nessuno dovrebbe mai fare niente. Io ho una gerarchia sulla qualita' di uno stile, ma sicuramente non coicide con quella degli altri. Ma anche questo porta a discussioni e riflessioni no? Inoltre, a mio avviso, anche nell'apertura bisogna avere in qualche modo il "coraggio dell'imperfezione" come lo si ha in altre iniziative (ovviamente entro certi limiti!!!). Ovvero rischiare di percorrere linee non molto estetiche da un punto di vista del gusto comune, ma che in qualche modo potranno essere "migliorate da futuri apritori/ripetitori.

Vorrei aggiungere una nota sul discorso "forum" sul quale non mi trovo d'accordo con Maurizio.
Ho fatto un esperimento personale per me alquanto significativo.

Ho proposto lo stesso topic in tre forum ed ha avuto un risultato molto diverso, pur essendo, i due messaggi iniziali, gli stessi.

http://www.forum.planetmountain.com/php ... php?t=6878

http://www.sardiniaclimb.com/Forum/viewtopic.php?t=375

Nel secondo, come detto da molti sardiniaclimbers, la maggior parte e' composta da arrampicatori sportivi per cui e' ovvio che quello che dice Maurizio spesso ha poco contraddittorio rispetto a questo forum in cui la media dei forumisti ha un'esperienza piu' diversificata.
Avrei voluto parlare dell'argomento anche su Sardiniaclimb (e spero di farlo al piu' presto quando avro' tempo) ma, avendo poco tempo, ed essendo il riscontro qua piu' diversificato, devo limitare le mie argomentazioni a questo forum.

Ciao

Lorenzo
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Messaggioda pietrodp » lun giu 14, 2004 12:00 pm

Il tono ironico dello scritto ovigliano a me pareva evidente sin dalla sua struttura di decalogo... penso (spero) che Maurizio non si senta il depositario d'ogni verita' arrampicatoria, ma altresi' volesse affermare con forza quali sono, dal suo punto di vista, i valori etici su cui bisognerebbe riflettere.
Il primo punto importante messo in rilievo da Maurizio e' il fatto che nel momento in cui in arrampicata o in alpinismo si cerca anche il confronto con gli altri, e' necessario adottare regole comuni, altrimenti si banfa e basta.

L'altro punto fondamentale che mi sembra emergere dai comandamenti (e che condivido in pieno) e' che bisogna ricordarsi che la propria liberta' finisce dove inizia quella degli altri, e chi si proclama libertario o peggio anarchico e si sente in diritto di fare della roccia cio' che vuole perche' magari ne e' il primo salitore, e' in realta' solo un egoista.

Nell' aprire una via non ci confronta solo con se stessi, ma anche con il "comune sentire" del popolo rampicante, e scritti come quello ovigliano sono utili proprio perche' cercano di definire questo comune sentire, di formare negli arrmapicatori una coscenza etica.
Che non e' detto che per ognuno debba corrispondere perfettamente all'etica di Maurizio!
Lo ripetero' all'infinito: ad ognuno il suo stile, ad ognuno il suo gioco, ma nel rispetto del gioco degli altri.

Sarebbe gia' una bella cosa non che si accettasse un'etica comune (cosa utopica), ma semplicemente che tutti ammettessero che l'etica puo' esistere!
Chi nega l'importanza dell'etica, o la confonde con l'estetica (epicurei? :wink: ) e' solo un egoista.

Detto cio', mi pare francamente che Maurizio sia un po' permaloso, come dice cuorpiccino, e che veda come un attacco personale le critiche (anche vivaci, d'accordo :wink: ) che vengono rivolte ai suoi scritti. Penso che dopotutto sia lo scotto da pagare da parte di chiunque pubblichi qualcosa e si renda visibile per cio' che dice o fa. Maurizio, accettale come fossero le vivaci discussioni che si fanno al bar davanti a un boccale pieno dopo una giornata di arrampicata, ci si accanisce e ci si infervora, ma non per questo si sbatte la porta e si va via.
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Messaggioda erik. » lun giu 14, 2004 13:28 pm

pietrodp ha scritto:Il tono ironico dello scritto ovigliano a me pareva evidente sin dalla sua struttura di decalogo... penso (spero) che Maurizio non si senta il depositario d'ogni verita' arrampicatoria, ma altresi' volesse affermare con forza quali sono, dal suo punto di vista, i valori etici su cui bisognerebbe riflettere.
Il primo punto importante messo in rilievo da Maurizio e' il fatto che nel momento in cui in arrampicata o in alpinismo si cerca anche il confronto con gli altri, e' necessario adottare regole comuni, altrimenti si banfa e basta.

L'altro punto fondamentale che mi sembra emergere dai comandamenti (e che condivido in pieno) e' che bisogna ricordarsi che la propria liberta' finisce dove inizia quella degli altri, e chi si proclama libertario o peggio anarchico e si sente in diritto di fare della roccia cio' che vuole perche' magari ne e' il primo salitore, e' in realta' solo un egoista.

Nell' aprire una via non ci confronta solo con se stessi, ma anche con il "comune sentire" del popolo rampicante, e scritti come quello ovigliano sono utili proprio perche' cercano di definire questo comune sentire, di formare negli arrmapicatori una coscenza etica.
Che non e' detto che per ognuno debba corrispondere perfettamente all'etica di Maurizio!
Lo ripetero' all'infinito: ad ognuno il suo stile, ad ognuno il suo gioco, ma nel rispetto del gioco degli altri.

Sarebbe gia' una bella cosa non che si accettasse un'etica comune (cosa utopica), ma semplicemente che tutti ammettessero che l'etica puo' esistere!
Chi nega l'importanza dell'etica, o la confonde con l'estetica (epicurei? :wink: ) e' solo un egoista.

Detto cio', mi pare francamente che Maurizio sia un po' permaloso, come dice cuorpiccino, e che veda come un attacco personale le critiche (anche vivaci, d'accordo :wink: ) che vengono rivolte ai suoi scritti. Penso che dopotutto sia lo scotto da pagare da parte di chiunque pubblichi qualcosa e si renda visibile per cio' che dice o fa. Maurizio, accettale come fossero le vivaci discussioni che si fanno al bar davanti a un boccale pieno dopo una giornata di arrampicata, ci si accanisce e ci si infervora, ma non per questo si sbatte la porta e si va via.


Non condivido tutto quello che hai scritto (tu sai bene su quali punti non son d'accordo :wink: ) pero' mi piace tanto per come lo hai scritto e per la coerenza dei tuoi pensieri.
...complimenti.
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Messaggioda aculnaig » lun giu 14, 2004 13:36 pm

Ma ...io sinceramente mi sono fatto un idea molto chiara in merito alla questione: siete degli psicopatici! :lol:
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Messaggioda bojafaust » lun giu 14, 2004 15:35 pm

mi sembra che le regole scritte sono alla fine giuste e solo triste che debbano essere scritte..la nostra morale e fatta per darci automaticamente queste risposte e visto che uno sport come l arrampicata ha una componente spico/fisica molto forte e difficile non stare a sentire anche questa nostra parte del cervello...
hasta la vittoria siempre:ma pure un pareggio e piu che dignitoso
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Messaggioda Buzz » lun giu 14, 2004 17:30 pm

a me quello che sembra sommamente ridicola è una certa logica della contrapposizione fra forum o niusgrup o mailing list che siano...

non è la prima volta che sento questa cosa e da qualunque pulpito venga più o meno esplicitamente affermata questa logica di parte mi pare patetica

sarà perchè io non mi identifico in nessun gruppo in particolare,
non porto bandiere né divise di sorta,
e non giudico le persone in base al posto dove nascono o altre generalizzazioni...

dentro un gruppo ad aggregazione libera come questi su internet, in cui ognuno può dire la sua stronzata, tutti trovano spazio e dignità di espressione, per fortuna non si parla nè in base al QI, nè in base al grado, nè per quantità di vie aperte...

se uno si firma con nome e cognome ci si rivolge a lui per nome e cognome,
se si firma PincoPallino lo si chiama tale,
quel che conta è ciò che dice.

Dopodichè venire a dire "voi ce l'avete con me" mi sembra un pò ridicolo...
"voi" chi?
il forum di planet mountain?
che è un partito?
un gruppo di massoni?
c'è un capo?
c'è uno statuto?
c'è una "regola"?

forse in altri forum (scritta o non scritta) c'è?
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Messaggioda Enzolino » lun giu 14, 2004 18:40 pm

Buzz ha scritto:a me quello che sembra sommamente ridicola è una certa logica della contrapposizione fra forum o niusgrup o mailing list che siano...
Buzzacchiotto ... non mi sembra di aver letto contrapposizioni ma confronti ... tu non hai mai confrontato i forum a cui partecipi? :wink:
PS. Ma quello della foto sei tu?
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Messaggioda Buzz » lun giu 14, 2004 21:32 pm

Enzolino ha scritto:
Buzz ha scritto:a me quello che sembra sommamente ridicola è una certa logica della contrapposizione fra forum o niusgrup o mailing list che siano...
Buzzacchiotto ... non mi sembra di aver letto contrapposizioni ma confronti ... tu non hai mai confrontato i forum a cui partecipi? :wink:
PS. Ma quello della foto sei tu?



No. :-D
non sono io, è il Mago Oronzo!

...
Ma io proprio di questo parlo... che sia contrapposizione o confronto... che senso ha considerare i forum come entità a se stanti?

I forum sono fatti da individui diversi, alcuni possono essere simpatici, altri no; alcuni serie persone, altre no; alcuni bravi alpinisti; altri no...

insomma, le comunità internettiane sono libere aggregazioni di individui senza capi né indirizzi...
certo, per la nota legge dell'aggregazione ab pecoram, ci sarà sempre, in tutte le comunità, quello/i che sentono la necessità di rappresentarsi come leader e quelli che amano fare i cortigiani...
tuttavia c'è ricambio di partecipanti, ci sono idee diverse, modi diversi di porsi e di criticare...

non comprendo concetti come "l'ironia vedo, non è pane comune dalle vs parti", e, di seguito, l'uso del "voi" (non il voi fascista... :-D ma il voi seconda persona plurale...)

io dico che se non sei d'accordo con una, due, tre persone... rispondi, se ti va, ad una due tre persone... e non ad un forum...

insomma, in genere apprezzo quello che scrive maurizio oviglia, ma in questo caso non mi sembra granchè questa generalizzazione...
non gli fa onore questo atteggiamento da don chisciotte contro i mulini a vento del forum


(io frequento questo forum e il newsgroup it.sport.montagna)
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