Roberto ha scritto:Gira che ti rigira, l'integralismo scappa fuori in ogni campo, anche nella scalata su roccia, si passa da posizioni possibiliste a quelle oltransistiche, contro ogni forma di bricolage roccioso.
Ma dove è il confine tra una via assolutamente naturale ed una scavata?
Ho attrezzato qualche centinaio di vie e quasi sempre sono dovuto intervenire per pulire la parete da arbusti o rocce non sicure, mi è capitato innumerevoli volte di dover togliere un pezzo di roccia che formava un appiglio, perché suonava, modificando la morfologia della parete, senza contare tutte le volte che ho tolto uno spuntoncino doloroso; lo stesso attrezzare, modifica di per se.
Se andate ad arrampicare a Grotti "la Curva", gli attrezzatori non hanno scavato un appiglio, tutto è "naturale", ma l'effetto non lo è altrettanto, molti appigli sembrano scavati, solo perché erano troppo taglienti e dolorosi... l'effetto è analogo, ma la coscienza è a posto.
Mi sembra una posizione di "integralismo roccioso", quella di chi inneggia allo schifo, alla merda, all'osceno scavo. Come tutte le cose bisogna sapersi moderare, come tutte le cose esagerare è esagerato, ma lo stesso attrezzare è già una violenza bella e buona alla parete e non solo per i buchi delle protezioni, per i vari pezzi di ferro, resinati per l'eternità, ma anche per le macchie di magnesia, per il danno alla vegetazione e agli animali.
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Incredibile!!
Sono abbastanza d'accordo con Roberto!
(Anche se lui magari pensava di non esserlo con me..)
In particolare, le frasi che ho rimarcato, portano domande lecite.
Attrezzando (e ripulendo e disgaggiando), creiamo un che di artificioso per il nostro puro diletto, modifichiamo quanto la natura ci offre per renderlo fruibile per i nostri "giochi".
E sono anche d'accordo che, spesso, il confine tra "pulizia" e "scavo" puo' essere labile, e allora sta alla sensibilita' di ognuno sapersi limitare (nel dubbio, dico io, meglio non toccare proprio che levare via quella lama dolorosa che "magari forse tra qualche anno sarebbe venuta via lo stesso"...)
Solo quest'ultima frase proprio non mi trova in sintonia...:
Roberto ha scritto:Quando attrezziamo modifichiamo l'equilibrio di una parete, un appiglio in più non è nulla!
Un appiglio in piu' e' tutto!!!!
E' la differenza tra il passare e il non passare, tra il piegare la parete alle proprie esigenze o l'essere umili nel lasciare la possibilita' ad altri o nell'ammettere che anche una parete inscalabile e' bella.
Quindi, per favore, non mischiamo le cose: uno "scavo" fatto per disgaggiare una roccia marcia e pericolante in una falesia di arrampicata non e' uno scavo, e' una onesta operazione di pulizia, ma uno scavo fatto per passare e' semplicemente arroganza e disonesta'. (O insipienza: ma l'ignoranza giustifica i crimini?))
Di tutte le sfumature intermedie, be' discutiamone.