coniglio ha scritto:projectzzzz veri e propri li ho solo d'estate
in cui il tempo per scalare fuori aumenta (anche per abbandono progressivo della resina)
in maniera inversamente proporzionale
alle falesie "frequentebili" con il caldo-umido zanzaroso.
per cui uso un paio di superlavorati, di fatto, per allenarmi.
il we blocchi in montagna (ma anche gita in falesie fresche)
per tenere un massimale quantomeno presentabile.
in tutte le altre stagioni cerco di variare il più possibile
stili, falesie, difficoltà. ad esempio mi è capitato
di andare un we + il sabato successivo nella stessa falesia per lo stesso progetto,
particolarmente ostico da chiudere, e mi sembrava di impazzire e
sprecare vita.
sono un amante più del lavorato veloce che dell'a-vista, "arte" nella quale
oltre all'esecuzione tecnica del gesto occorre fortuna, coraggio, fiducia in se stessi
cattiveria e "tranquillità mentale" (tutti fattori che ultimamente scarseggiano

)
...tuttavia quando monta in me quella sensazione di partire OS su un tiro, colgo il momento e parto.
l'unica tattica che adotto è quindi non forzarmi. non farlo più. andare "di pancia".
non rovinarmi più giornate di sole nella natura.circondarmi di persone BELLE.
che in falesia ci sia gioia e ilarità (magari alle volte un po' caciarona) insieme ad amici.
piuttosto che silenzi ingombranti, nastri, barrette energetiche e lamentosi tempi di recupero.
ho già un lavoro a dettarmi le incombenze...
il progetto quindi, oltre al grado del tirone del quale ho già trovato i singoli

(dio ti prego

) ,
è quello di non dimenticarmi mai del perchè scalo. di tornare sempre a casa la sera contento
con quella sensazione di limpida calma e serenità. aver fatto in me vuoto e pulizia e cullarmici ancora dentro.
di essere sempre felice come le prime volte. con le dita ancora gonfie che sanno di pietra.
di aver da poco assitito ad un tramonto. in silenzio. passeggiando in bosco.
credo sia questo il motivo perchè quella santa della mia compagna
tollera che
every fucking week end io la "trascuri".
perchè poi, quando torno, come dice lei, sto meglio, son più tranquillo e più sereno.
...e le sorrido e la bacio anche mentre mi sgrida per il ritardo.
