magnesite e impatto

Area dedicata all'arrampicata sportiva e al bouldering.

Messaggioda Roberto » mer dic 24, 2003 20:51 pm

Uso raramente la magnesia anche perché gli appigli sono già pieni, basta un passaggio e le mani sono bianche!
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Messaggioda Paolo Marchiori » mer dic 24, 2003 20:54 pm

Roberto ha scritto:Uso raramente la magnesia anche perché gli appigli sono già pieni, basta un passaggio e le mani sono bianche!


esagerato! anch'io devo usarla perchè mi sudano molto le mani (e i piedi :oops: ) comunque ho la buona abitudine di spazzolare spesso gli appigli delle vie che percorro (almeno quelle con appigli obbligati), così, oltre a togliere antiestetiche macchie, si fa un pò di manutenzione anti usura.
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Messaggioda pietrodp » gio dic 25, 2003 19:41 pm

ballakano ha scritto:ma scusa hai mai usato la magnesite liquida?
va bene solo per il boulder perche dopo un paio di prese viene via...


Io l'ho usata e mi ha dato esattamente la sensazione opposta. Durevole e fornisce buon grip -evidentemente ne circolano di vari tipi e qualita'-; puo' in effetti essere na soluzione al degrado causato da qulla in polvere.
Ad ogni modo vedere qualche segno bianco non mi disturba piu' di tanto.
mandi
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Messaggioda Paolo Marchiori » gio dic 25, 2003 21:08 pm

pietrodp ha scritto:Ad ogni modo vedere qualche segno bianco non mi disturba piu' di tanto.


non è solo l'estetica (che effettivamente più di tanto...) ma è che il magnesio contribuisce all'unturia! Dunque più si puliscono gli appigli (soprattutto su pareti strapiombanti che non vedono acqua), meglio è per tutti.
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Messaggioda MICKA » ven dic 26, 2003 10:04 am

Buzz ha scritto:Ci sono stupende pareti letteralmente ricoperte di merda di uccello.
:evil: :evil: :evil:
Ne vogliamo parlare ???



:twisted: :twisted: :D :D
grande!!!
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Messaggioda Feo » ven dic 26, 2003 10:08 am

Altro esempio di guano (fossile :wink: ) in parete: 4° tiro della Zuffa-Ruggero alla Pietra di Bismantova... :?
Feo c'è! ... o ci fa?
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Messaggioda Paolo Marchiori » ven dic 26, 2003 10:27 am

Feo ha scritto:Altro esempio di guano (fossile :wink: ) in parete: 4° tiro della Zuffa-Ruggero alla Pietra di Bismantova... :?


basta andare in Costiera (a Trieste) e percorrere le vie che presentano grossi buchi...oltre alla merda spesso trovi anche il piccione..
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Messaggioda Fabio23 » lun dic 29, 2003 21:52 pm

In alcune situazioni la magnesite facilita la salita: vedere l'appiglio e fondamentale per una progressione efficace e rapida, la magnesite inibisce parzialmente questa capacità. Logicamente parlo di vie a vista.
Nel caso di lavorati, e in particolare di boulder, però il discorso vale ugualmente. Non ho mai fatto boulder, ma vedere già dove si dovranno mettere la mani a 15 metri dal sasso è una cosa abbastanza limitante per quanto riguarda la "fantasia" della salita ("salita" forse è un po' eccessivo per un sasso...)
Personalmente la uso molto poco e solo quando le mani sudano per la fatica e il caldo.
Di questi tempi invernali è davvero difficile che sia costretto ad aprire il sacchettino...
Credo, anzi vedo, che troppa gente, invece, è incapace di arrampicare senza. Mi è capitato di seguire dei ragazzi sulla Segantini in Grignetta che la usavano! La questione, in questo caso, è puramente psicologica.
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Messaggioda Zio Vare » lun dic 29, 2003 22:48 pm

Fabio23 ha scritto:("salita" forse è un po' eccessivo per un sasso...)

giusto per curiosità: tu come la chiameresti? forse dopo aver provato qualche salita sui sassi cominceresti a chiamarle così.
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Messaggioda Zio Vare » mar dic 30, 2003 14:35 pm

io uso la pallina. asciuga le mani senza lasciare uscire tonnellate di polverina.
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Messaggioda mauri » mar dic 30, 2003 15:00 pm

Fabio23 ha scritto:Nel caso di lavorati, e in particolare di boulder, però il discorso vale ugualmente. Non ho mai fatto boulder, ma vedere già dove si dovranno mettere la mani a 15 metri dal sasso è una cosa abbastanza limitante per quanto riguarda la "fantasia" della salita ("salita" forse è un po' eccessivo per un sasso...)

Ci mancava uno come te!...uelcom!
Tu ci metti fantasia nelle tue "salite"?!
8) Che te lo dico a fare?! 8)
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Messaggioda Herman » mar dic 30, 2003 15:37 pm

Fabio23 ha scritto:Non ho mai fatto boulder, ma vedere già dove si dovranno mettere la mani a 15 metri dal sasso è una cosa abbastanza limitante per quanto riguarda la "fantasia" della salita


Fabio, la fantasia la puoi mettere fino ad un certo punto, su alcuni passaggi obbligati gli appigli son quelli e non ci scappa... :roll: :roll:
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Messaggioda rugge » mar dic 30, 2003 18:31 pm

io ammiro come molti arrampicatori siano sensibili e scrupolosi difronte
a certi problemi di rispetto dell'ambiente. Allora un off-topic (forse trito e ritrito, non lo so) mi viene spontaneo...
Mi sembra assurdo che in certi posti vietino l'arrampicata in nome del rispetto ambientale, mentre in nome del rispetto ambientale nessuno si sognerebbe di vietare altri sport molto più devastanti. Ad esempio: lo sci. E perchè? Perchè lo sci porta molti soldi, e l'arrampicata molto meno. mi fa arrabbiare: mi sembra che si parli di rispetto dell'ambiente solo quando non ci sono interessi monetari in ballo.
E infatti ad Arco cosa stanno organizzando? Un bel convegno sulla chiodatura e lo sviluppo delle falesie? Perchè? Perche si sono accorti che anche l'arrampicata qualche soldino lo può portare, anche se è tradizionalmente uno sport non particolarmente ricco.
A Garda l'arrampicata è vietata da settembre a gennaio perchè è una riserva di caccia. Altrove vietano l'arrampicata per rispettare la nidificazione dei rapaci... Insomma: per un motivo o per l'altro l'arrampicatore è sempre un mezzo clandestino....
Scusate l'off-topic



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Messaggioda Fabio23 » mer dic 31, 2003 18:19 pm

Mi scuso se il mio retaggio alpinistico mi ha fatto avere dubbi sulla legittimità di usare la parola "salita" per descrivere il gesto Boulder...
Semplicemente mi sembrava un po' fuori luogo, ma adesso che so che anche voi boulderisti la usate senza problemi, mi adeguerò anch'io.

Per il mauri: metto MOLTA fantasia nella mie salite. Quando guardo un passaggio dal basso mi capita spessissimo di avere fantasie sul modo in cui potrei superarlo. Le piccole rugosità che vedo da lontano mi fanno immaginare appigli e appoggi. Le ombre create dal sole sulla roccia mi fanno "vedere" rovesci e piattoni, reglette e tacchette. Sono suggestioni, fantasie che si generano nella mia testa e che uso per pensare a sensazioni di movimento; quelle sensazioni fantastiche che si hanno quando la fluidità si impossessa del nostro corpo e saliamo come se fosse il nostro sguardo a creare l'appoggio perfetto per il piede destro e la fessura verticale per la sinistra che ci consentiranno un fantastico laterale per prendere con la destra quel buchetto là in alto....

Nella mia cara palestruccia addocchio la presa verdona sulla sinistra: parto e la raggiugo così, poi ci riprovo in questo modo, poi in quest'altro, poi di nuovo nel primo...e via così, fino alla sequenza perfetta. Ogni volta in un modo diverso, un'invenzione nuova, per capire la combinazione che scardinerà la cassaforte più rapidamente e con minor difficoltà.

La fantasia è essenziale nell'arrampicata. A vista è la tua immaginazione a farti assumere la posizione corretta per superare il passo duro, chiudere il tiro e raccontare ai tuoi amici il primo viaggio on sight su un seiccì, o settebì che sia.

La fantasia ha portato qualcuno a incazzarsi di brutto per quella scala chiusa che bloccava le capacità umane al sestogradosuperiore.

La fantasia ha portato Chouinard ad inventarsi un aggeggio con delle camme che noi oggi chiamiamo friend e che sbattiamo nella bella fessura lì, così anche se ho qualche problemino più su posso sperare di salvarmi le chiappette.

La fantasia ha portato Messner a scalare quattordici cime sopra gli 8000 senza qualcosa che fino ad allora era considerato indispensabile: l'ossigeno.

La fantasia è uno dei pochi ingredienti fondamentali nell'arrampicata e nell'alpinismo. Senza di essa non penserei nemmeno di salire lassù...

Cito testualmente dal mio dizionario:
FANTASIA, [...] 4. voglia improvvisa, capriccio. "Mi è venuta la fantasia di fare un'ascensione in montagna" [...]

Penso di usare molta fantasia quando arrampico: e me ne vanto. :wink:

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Messaggioda rugge » gio gen 01, 2004 15:55 pm

certi post andrebbero pubblicati. Molto bello questo sulla fantasia. Bravo!
Penso che da questo bellissimo forum si potrebbe trarre addirittura una specie di antologia.
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Messaggioda Fabio23 » gio gen 01, 2004 20:50 pm

Sono pienamente daccordo con te! Credo che alcune discussioni che avvengono su questo forum siano veramente significative e ricche di spunti e riflessioni. Sarebbe fantastico vederle valorizzate in altri modi, come, appunto, un bel libro. E' gia da diverso tempo che vedo nel topic "Schiodando allegramente" di Valbelluna un ottimo inizio per un'operazione antologica di questo tipo. Adesso apro un topic e lo propongo ai pezzi grossi del sito...

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Messaggioda mauri » ven gen 02, 2004 13:49 pm

Fabio23 ha scritto:Mi scuso se il mio retaggio alpinistico mi ha fatto avere dubbi sulla legittimità di usare la parola "salita" per descrivere il gesto Boulder...
Semplicemente mi sembrava un po' fuori luogo, ma adesso che so che anche voi boulderisti la usate senza problemi, mi adeguerò anch'io.

Per il mauri: metto MOLTA fantasia nella mie salite. Quando guardo un passaggio dal basso mi capita spessissimo di avere fantasie sul modo in cui potrei superarlo. Le piccole rugosità che vedo da lontano mi fanno immaginare appigli e appoggi. Le ombre create dal sole sulla roccia mi fanno "vedere" rovesci e piattoni, reglette e tacchette. Sono suggestioni, fantasie che si generano nella mia testa e che uso per pensare a sensazioni di movimento; quelle sensazioni fantastiche che si hanno quando la fluidità si impossessa del nostro corpo e saliamo come se fosse il nostro sguardo a creare l'appoggio perfetto per il piede destro e la fessura verticale per la sinistra che ci consentiranno un fantastico laterale per prendere con la destra quel buchetto là in alto....

Nella mia cara palestruccia addocchio la presa verdona sulla sinistra: parto e la raggiugo così, poi ci riprovo in questo modo, poi in quest'altro, poi di nuovo nel primo...e via così, fino alla sequenza perfetta. Ogni volta in un modo diverso, un'invenzione nuova, per capire la combinazione che scardinerà la cassaforte più rapidamente e con minor difficoltà.

La fantasia è essenziale nell'arrampicata. A vista è la tua immaginazione a farti assumere la posizione corretta per superare il passo duro, chiudere il tiro e raccontare ai tuoi amici il primo viaggio on sight su un seiccì, o settebì che sia.

La fantasia ha portato qualcuno a incazzarsi di brutto per quella scala chiusa che bloccava le capacità umane al sestogradosuperiore.

La fantasia ha portato Chouinard ad inventarsi un aggeggio con delle camme che noi oggi chiamiamo friend e che sbattiamo nella bella fessura lì, così anche se ho qualche problemino più su posso sperare di salvarmi le chiappette.

La fantasia ha portato Messner a scalare quattordici cime sopra gli 8000 senza qualcosa che fino ad allora era considerato indispensabile: l'ossigeno.

La fantasia è uno dei pochi ingredienti fondamentali nell'arrampicata e nell'alpinismo. Senza di essa non penserei nemmeno di salire lassù...

Cito testualmente dal mio dizionario:
FANTASIA, [...] 4. voglia improvvisa, capriccio. "Mi è venuta la fantasia di fare un'ascensione in montagna" [...]

Penso di usare molta fantasia quando arrampico: e me ne vanto. :wink:

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Hai fatto un bell'elenco! Mi permetto di citarti personaggi che conosci sicuramente: Gian Piero Motti, Giancarlo Grassi e molti altri che ci mettevano "Fantasia" sulle loro "salite" sui sassi della Val Susa, Curbassera e Bleau. Pensa, che hanno fatto anche una guida 20 anni fa e si chiamava: "Sassismo, spazio per la fantasia". :wink:
Scusa ma mi sono sentito provocato e ho voluto provocarti di conseguenza.
La "fantasia" non ha confini, chi ha fantasia ha anche la sufficiente capacità di apprezzare quella degli altri. La fantasia finchè chiusa solo nei nostri pensieri, rimarrà un seme sterile. La fantasia è una pianta che deve crescere, facciamogli prendere aria, acqua, sole e vento solo in questo modo potrà dare dei frutti succosi e apprezzabili da tutti.
Se poi rimangono delle chiazze bianche sulle prese, cerca di adattarti qualche volta, c'è da imparare anche facendo questo.

Buon Anno a tutti dal vostro Mordiroccia, abitante di Fantàsia il paese della "Storia Infinita"
8) Che te lo dico a fare?! 8)
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Messaggioda mauri » ven gen 02, 2004 13:56 pm

Chiedo scusa per l'OT. :(
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Messaggioda Fabio23 » ven gen 02, 2004 21:03 pm

Non mi sono scagliato contro i buolderisti;
Non mi sono scagliato contro la megnesite e il suo impatto;
Non mi sono scagliato contro il mauri;

Perchè questa risposta cattivella? Io ho solamente dimostrato che la fantasia è importante, nient'altro. Sembrava piuttosto che fossi tu a criticare chi ha della fantasia nell'arrampicata.
Comunque, se ho capito bene, prima non ci siamo intesi particolarmente...

Viva la fantasia! :wink:

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Messaggioda Zio Vare » ven gen 02, 2004 22:09 pm

Fabio23 ha scritto:Perchè questa risposta cattivella?

probabilmente perchè questa tua frase

Non ho mai fatto boulder, ma vedere già dove si dovranno mettere la mani a 15 metri dal sasso è una cosa abbastanza limitante per quanto riguarda la "fantasia" della salita ("salita" forse è un po' eccessivo per un sasso...)


può essere letta in maniera ironica soprattutto dalle nostre menti facilmente inclini ad una certa dose polemica :lol:



... raga... ho scritto una frase che a rileggerla mi viene da cancellarla :lol: che italiano!!!! :oops:
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