Paura di volare.........

Area dedicata all'arrampicata sportiva e al bouldering.

Re: Paura di volare.........

Messaggioda Kliff 62 » mar giu 02, 2009 9:47 am

Sbob ha scritto:
grenoble ha scritto:Che senso ha? Perche mi devo far male... Anche un bambino capirebbe che è pericoloso. Possibile che un adulto non ci arriva? Se vuoi chiodare cosi lungo fallo dove è verticale, dove non ci sono cenghie e speroni sotto.

Ci vorrebbe una norma per la chiodatura :P
Hai toccato a mio avviso un punto importante. Chi chioda in falesia, anche se in italia non è obbligatorio (salvo le falesie certificate) dovrebbe attenersi al regolamento francese (direttive COSIROC). Rispettando poche regole elementari si possono ottenere vie molto più sicure. Colgo l'occasione per chiedere se qualcuno sa che fine ha fatto l'A.I.P.I.A (associazione italiana preparatori itinerari d'arrampicata) ? ? CIAO e GRAZIE. :wink:
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Messaggioda cinetica » mar giu 02, 2009 11:08 am

Ciorte ha scritto:si, il limite personale è soggettivo, cmq la caduta con la corda in mano è forse uno dei pochi momenti realmente pericoloso


gia in quei momenti la coniglite serve,
se ho la corda in mano e sento di essere in equilibrio precario io non disdegno una mungitura al rinvio :wink:

Kliff 62 ha scritto:
Sbob ha scritto:
grenoble ha scritto:Che senso ha? Perche mi devo far male... Anche un bambino capirebbe che è pericoloso. Possibile che un adulto non ci arriva? Se vuoi chiodare cosi lungo fallo dove è verticale, dove non ci sono cenghie e speroni sotto.

Ci vorrebbe una norma per la chiodatura :P
Hai toccato a mio avviso un punto importante. Chi chioda in falesia, anche se in italia non è obbligatorio (salvo le falesie certificate) dovrebbe attenersi al regolamento francese (direttive COSIROC). Rispettando poche regole elementari si possono ottenere vie molto più sicure. Colgo l'occasione per chiedere se qualcuno sa che fine ha fatto l'A.I.P.I.A (associazione italiana preparatori itinerari d'arrampicata) ? ? CIAO e GRAZIE. :wink:


è il solito discorso....
è troppo soggettivo,
la chidatura spittatura
c'e chi si lagna perche è troppo lunga
c'e chi si lagna perche è troppo corta,

se si parla di vie in montagna ovviamente il discorso perde di senso
mentre in falesia se ne potrebbe giustamente discutere

ma poi chi stabilisce cosa è montagna e cosa è falesia...
e chi certifica le falesie certificate...
però se io vado in falesia non voglio pagare...
e se io vado ad attrezzare na falesia non voglio finire nei cazzi...

raga, non se ne uscira mai...

secondo me, vale sempre il detto di un noto motociclista:
In strada Casco ben allacciato, fari accesi e prudenza SEMPRE! :wink:

è comunque utile che ci siano dei criteri di riferimento.
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Messaggioda Kliff 62 » mar giu 02, 2009 12:09 pm

Cinetica forse stiamo parlando di due cose differenti, per farmi capire meglio posso dirti che ci sono vie spittate corte non sicure e vie spittate lunghe sicure, non è la distanza delle protezioni che determina la sicurezza di una via. Molti si improvvisano chiodatori e senza saperlo compiono degli errori che con un minimo di informazione si potrebbero evitare. Naturalmente si sta parlando di siti sportivi di arrampicata dove i tiri non superano i 35m. Le cose cambiano un pò nei siti di arrampicata dove ci sono itinerari di più lunghezze , in alpinismo non possono esistere regole di nessun tipo. Certificare una falesia non vuol dire (almeno da noi , vedi Cornalba) renderla a pagamento. Significa che il lavoro di chiodatura è stato fatto da persone qualificate pagate che ne garantiscono un buon livello di sicurezza e manutenzione.Di solito i soldi sono messi da enti locali che hanno interesse ad avere le falesie sicure e in ordine per motivi turistici. CIAO :wink: :wink:
Ultima modifica di Kliff 62 il mar giu 02, 2009 13:26 pm, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda grenoble » mar giu 02, 2009 12:47 pm

Io parto dal presupposto che vado in falesia per divertirmi. Se voglio stringere le chiappe me ne vado in montagna dove la sicurezza diventa un concetto astratto.
In falesia voglio sentirmi tranquillo. Il masso può sempre cadermi in testa, per quello non si può fare nulla, ma chiodare con criterio è nelle possibilità umane.
Secondo me il vero problema è che spesso i chiodatori se la tirano e non sono decisamente inclini ad ammettere certe chiodature fantasy...

edit: Chiodatura lunga o corta, il problema non è quello ma la pericolosità di tale chiodatura in caso di caduta.
Che differenza c'è tra mettere la catena su un masso mobile e mettere uno spit in modo tale che se uno casca si sfracella contro uno sperone di roccia? Nessuna..
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Messaggioda Kliff 62 » mar giu 02, 2009 13:50 pm

grenoble ha scritto:Io parto dal presupposto che vado in falesia per divertirmi. Se voglio stringere le chiappe me ne vado in montagna dove la sicurezza diventa un concetto astratto.
In falesia voglio sentirmi tranquillo. Il masso può sempre cadermi in testa, per quello non si può fare nulla, ma chiodare con criterio è nelle possibilità umane.
Secondo me il vero problema è che spesso i chiodatori se la tirano e non sono decisamente inclini ad ammettere certe chiodature fantasy...

edit: Chiodatura lunga o corta, il problema non è quello ma la pericolosità di tale chiodatura in caso di caduta.
Che differenza c'è tra mettere la catena su un masso mobile e mettere uno spit in modo tale che se uno casca si sfracella contro uno sperone di roccia? Nessuna..
SE i lavori di chiodatura nei siti di arrampicata sportiva seguissero le regole francesi difficilmente potrebbe verificarsi un incidente di questo tipo compreso quello della caduta sassi. Certo che disgaggiare non è sempre facile e a volte molto faticoso . Credimi... :( :( :wink:
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Messaggioda cinetica » mar giu 02, 2009 16:36 pm

Kliff 62 ha scritto:Cinetica forse stiamo parlando di due cose differenti, per farmi capire meglio posso


si sono d'accordo con te,
ovvero è giusto che esistano delle linee guida a cui ogni chiodatore di falesie dovrebbe ispirarsi.
ma purtroppo le variabili in gioco sono molte e la valutazione della pericolosità spesso può essere soggettiva,
esperienza e buon senso sono assolutamente necessari ma possono essere non sempre sufficienti

nelle falesie in cui vado io le vie sono spesso state chiodate da apritori diversi in epoche diverse. i tiri "storici" son quelli di solito chiodati piu lunghi (e gradati piu stretti), e nessuno ci rimette le mani.
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Messaggioda Kliff 62 » mar giu 02, 2009 18:01 pm

cinetica ha scritto:
Kliff 62 ha scritto:Cinetica forse stiamo parlando di due cose differenti, per farmi capire meglio posso


si sono d'accordo con te,
ovvero è giusto che esistano delle linee guida a cui ogni chiodatore di falesie dovrebbe ispirarsi.
ma purtroppo le variabili in gioco sono molte e la valutazione della pericolosità spesso può essere soggettiva,
esperienza e buon senso sono assolutamente necessari ma possono essere non sempre sufficienti

nelle falesie in cui vado io le vie sono spesso state chiodate da apritori diversi in epoche diverse. i tiri "storici" son quelli di solito chiodati piu lunghi (e gradati piu stretti), e nessuno ci rimette le mani.
Sono contento che la pensiamo uguale, io quando chiodo in falesia cerco di farlo in modo sicuro, sopratutto vicino a terra tengo conto anche del volo con la corda in mano e quando c'è una cengia faccio uguale, però e vero che la sicurezza al 100%100 è impossibile. Comunque cerco sempre di migliorarmi vedendo e confrontarmi con il lavoro degli altri. Ora stò richiodando dei tiri aperti da me anni fa e devo dire che vedendo il lavoro fatto da me allora posso dire di essere migliorato molto nel tempo, indubbiamente ho ancora tanto da imparare e questo mi stimola. :wink: :wink: CIAO
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Messaggioda Sbob » mar giu 02, 2009 18:23 pm

Kliff 62 ha scritto:Certificare una falesia non vuol dire (almeno da noi , vedi Cornalba) renderla a pagamento. Significa che il lavoro di chiodatura è stato fatto da persone qualificate pagate che ne garantiscono un buon livello di sicurezza e manutenzione.

Avere delle linee guida non obbliga certo ad avere una certificazione, può essere semplicemente un supporto per chi chioda.
Introdurre una certificazione invece segherebbe le gambe a tutti coloro che chiodano per passione: già si devono pagare gli spit, figurati anche un certificatore professionista!
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Messaggioda cinetica » mar giu 02, 2009 18:30 pm

Kliff 62 ha scritto: indubbiamente ho ancora tanto da imparare e questo mi stimola. :wink: :wink: CIAO


sei sicuramente piu avanti di me che non ho mai chiodato nulla,
magari un giorno vengo a vedere cornalba :wink:
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Messaggioda Kliff 62 » mar giu 02, 2009 19:03 pm

Sbob ha scritto:
Kliff 62 ha scritto:Certificare una falesia non vuol dire (almeno da noi , vedi Cornalba) renderla a pagamento. Significa che il lavoro di chiodatura è stato fatto da persone qualificate pagate che ne garantiscono un buon livello di sicurezza e manutenzione.

Avere delle linee guida non obbliga certo ad avere una certificazione, può essere semplicemente un supporto per chi chioda.
Introdurre una certificazione invece segherebbe le gambe a tutti coloro che chiodano per passione: già si devono pagare gli spit, figurati anche un certificatore professionista!
8O 8O Speriamo che non ci sia tolta anche questa libertà... 8O 8O E per Cinetica , se non ci sei mai stato una visita a Cornalba penso sia meritevole . Ciao a tutti :D :D :wink:
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Re: Paura di volare.........

Messaggioda (Ale74) » mer giu 03, 2009 13:44 pm

Kangoo ha scritto:E voi ? Che rapporto avete con il volo ?


Non il massimo....l'ultimo mi è costato 2 mesi di fermo perchè mi sono preso una brutta distorsione alla caviglia sx.....
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Messaggioda alemaiale » mer giu 03, 2009 15:51 pm

E voi ? Che rapporto avete con il volo ?


Bellissimo mi piace la sensazione del vuoto quando sei allo spasmo, per non parlare del fatto di buttarsi fuori, ti sembra di avere la situazione sotto controllo che il tempo si fermi invece una frazione di secondo è finito tutto. Ti controlli che non ti sei rotto nulla ti recuperi e riparti, è da masochisti ma è una sensazione che adoro :lol:
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Re: Paura di volare.........

Messaggioda eugen » mer giu 03, 2009 18:26 pm

(Ale74) ha scritto:
Kangoo ha scritto:E voi ? Che rapporto avete con il volo ?


Non il massimo....l'ultimo mi è costato 2 mesi di fermo perchè mi sono preso una brutta distorsione alla caviglia sx.....


idem... mi è successo a pasquetta e ho ripreso solo questo ponte, pur con la caviglia ancora dolorante nella torsione...

personalmente avevo un "buon" rapporto con il volo, nel senso che ne avevo fatto qualcuno da primo e mi ero tranquillizzato, poi nell'arco di due mesi gli unici due voli (sempre in falesia) che ho fatto mi sono costati un infortunio e comincio a sentirmi veramente agitato quando devo affrontare passaggini delicati (come l'aderenza, che adoravo, ma di cui adesso non mi fido molto da primo)
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Messaggioda grenoble » mer giu 03, 2009 20:17 pm

Come mai hai sbattuto? Com'era la chiodatura/passaggio?
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Messaggioda eugen » gio giu 04, 2009 18:56 pm

grenoble ha scritto:Come mai hai sbattuto? Com'era la chiodatura/passaggio?


Ero su uno strapiombino, con lo spit un metro sotto a destra. Ero stanco, sono caduto provando il passaggio e, anche se il volo era corto, pendolando ho preso una bella botta...
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Messaggioda ciocco » gio giu 04, 2009 20:58 pm

L'unico vero volo l'ho fatto in montagna quando su un tratto friabile la roccia ...ha friato!!
Corda in mezzo alle gambe, mi son ribaltato a testa in giù!
E' stato talmente improvviso che non ho avuto nemmeno il tempo di avere paura e sono ripartito più deciso di prima!
In falesia più che cadere mi lascio andare prima di provare il movimento e questo è un mio limite.
Comunque quando mi accorgo che sto per cadere un pò mi spavento.
Per cercare di combattere la paura del volo sono perfino andato a lanciarmi col paracadute e ho scoperto che è più divertente e meno spaventoso che cadere arrampicando!!!
Non c’è sconfitta nel cuore di chi se ne sbatte il ca.zzo
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Messaggioda Sbob » gio giu 04, 2009 21:37 pm

ciocco ha scritto:...ha friato!!

Comunque frana, non è che fria!
Aldo
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Messaggioda Fokozzone » ven giu 05, 2009 14:05 pm

Comunque la paura di volare non è la paura (sana paura) di farsi male. A me capita di innervosirmi e di non voler cadere neanche con lo spit in vita.
Poi ho dei periodi in cui mi sblocco e riesco a impegnarmi davvero e la cosa è davvero psicologica nel senso che qualche volta sforo dall' altra parte, affrontando anche passi pericolosi.
L' ideale sarebbe arrampicare al massimo su passi non rischiosi, volando allegramente.
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Messaggioda ciocco » ven giu 05, 2009 19:14 pm

Sbob ha scritto:
ciocco ha scritto:...ha friato!!

Comunque frana, non è che fria!
Aldo


"e allora si dice FRANABILE!"
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Messaggioda MICKA » sab giu 06, 2009 6:42 am

eugen ha scritto:
grenoble ha scritto:Come mai hai sbattuto? Com'era la chiodatura/passaggio?


Ero su uno strapiombino, con lo spit un metro sotto a destra. Ero stanco, sono caduto provando il passaggio e, anche se il volo era corto, pendolando ho preso una bella botta...


..forse ti ha tenuto un po' corto il tuo socio...
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