La percezione del rischio cambia da persona a persona ed in questo caso, da bambino a bambino. Mia figlia, ad esempio, ha una paura terribile e non se ne aprla per niente di scalare, come è a un metro da terra, già è terrrizzata. Ogni tanto gli torna la voglia di provare (generalmente vedendo altri ragazzini), ma poi si pente subito (non l'ho mai forzata e sempre stata lei a chiedermelo).Maurizio ha scritto:Ok, ma qui è un altro discorso. Per un ragazzino di 10 anni fare una via lunga da primo, con gli spit messi più lunghi che in falesia, è tutta un'altra cosa che per un adulto. Ho visto Riccardo LAMI fare dei moschettonaggi da thriller già in falesia, semplicemente perchè non arrivava a moschettonare dove arrivavano gli altri, figuriamoci su una via lunga! Non è solo un discorso di grado e di quello che potrà o meno diventare ma ben altro. Vedendolo arrampicare mi sono chiesto fino a che punto si rendesse conto del rischio di un eventuale volo, o cosa gli passava per la testa. A parte che, come abbiamo visto, anche per certi adulti è lo stesso, anche se hanno quasi 40 anniperò anche io ho una figlia di 10 anni che arrampica, ma ho molte remore a mandarla da prima... Forse sbaglio, ma ho una percezione del rischio diversa. Non mi preoccupa lo sviluppo delle ossa, ma piuttosto se se le fracassa!
ciao
Maurizio
Certo che vedere un bambino di 10 anni, rischiare un volo con la corda in mano, non mi sembra una bella cosa, se fossi suo padre non glielo permetterei. Nel caso di un incidente, non so come si sentiranno dopo i suoi genitori.