da nico. » mer apr 27, 2005 13:41 pm
da ram| » mer apr 27, 2005 13:43 pm
da cuorpiccino » mer apr 27, 2005 14:45 pm
ram| ha scritto:non capisco però perchè si dia per scontato che per ogni posto ci debba essere una guida. magari i còrsi erano abituati senza guida e a loro stava benissimo così. non è che l'ha ordinato il dottore.
r
da ram| » mer apr 27, 2005 15:04 pm
Secondo te se qualcuno fa una guida dei boulder di soriano, jele spezzano le braccia?
da Enzolino » mer apr 27, 2005 15:13 pm
Dal tuo discorso non e' chiaro quale sia il principi per cui sarebbe lecito pubblicare una guida. Se il copyright dovrebbe averlo solo chi attrezza le falesie/vie, allora quante guide dovrebbero essere "eticamente" denunciate?c.caio ha scritto: Come al solito le cose non sono nere o bianche, esistono anche le vie di mezzo. Personalmente mi e' capitato di attrezzare un sito di arrampicata piuttosto grande e molto frequentato e ne ho realizzato la guida. Con la vendita di questa pubblicazione, interamente autofinanziata, si raccoglie qualche spicciolo per pagare le spese di chiodatura e di manutenzione (e questo rappresenta l'unico contributo esistente), vorrei proprio vedere con quale diritto puo' arrivare un'altra persona che, fresca fresca e toma toma, si mette a redigere una nuova guida.... In linea di massima potrebbe anche farlo, ma sarebbe una operazione straordinariamente discutibile.
da cuorpiccino » mer apr 27, 2005 15:19 pm
da pabloj » mer apr 27, 2005 17:39 pm
da Roberto » mer apr 27, 2005 18:33 pm
da nico. » mer apr 27, 2005 19:06 pm
Enzolino ha scritto:
Il discorso sul binomio informazione/frequentazione va oltre l'arrampicata. Quanti di noi non avrebbero visto luoghi stupendi senza una foto o un minimo di informazione? Quante guide esistono su Himalaya, Sud America, Nord America non stilate dai locals? Tantissime, e non credo che uno debba aspettare che i locals si rimbocchino le mani per fare qualcosa. Se uno va, conosce i sentieri verticali o orizzontali, riporta i vincoli (religiosi, culturali, legali, ecc) non vedo cosa ci sia di male nel pubblicare queste informazioni.
Se esiste un problema di tutela credo che questo sia anzitutto un problema politico e la politica stessa puo' servire a valorizzare un luogo ed impedirne lo sfruttamento.
da Maurizio » mer apr 27, 2005 23:01 pm
da Enzolino » gio apr 28, 2005 8:56 am
da yena » gio apr 28, 2005 12:19 pm
nico. ha scritto:Pabloj, nessuno ne sta facendo una questione di legalita', tanto meno di "introiti", piuttosto qualcuno parla di rispetto e correttezza...
...
da pabloj » gio apr 28, 2005 12:46 pm
Maurizio ha scritto:...
Il caso di Caio e di Traversella è ancora un altro. Lì tutti sanno che lui chioda e si occupa di fare guide, altrettanto come tutti sanno che a Finale le fa Gallo. Per cui se ti metti a farne una lo fai in concorrenza, che fino a prova contraria non è reato e non è nemmeno paragonabile ad infrangere delle convenzioni etiche, come per esempio schiodare la via di un altro o scavarvi prese sopra. Non facciamo un minestrone!.
E' chiaro che con il chiodatore o compilatore di guide storico, chiamatelo come volete, del posto ti puoi comportare più o meno correttamente. Cioè puoi prendere una sua guida e copiare tutto cambiando anche solo una cosina qua e là (è il caso di Rockfax), come puoi andare tu, farti tutti i tiri e cambiare tutti i gradi se vuoi e lo ritieni opportuno.
Poi sarà il pubblico a decidere quale prodotto sia meglio.
da pabloj » gio apr 28, 2005 12:53 pm
nico. ha scritto:Pabloj, nessuno ne sta facendo una questione di legalita', tanto meno di "introiti", piuttosto qualcuno parla di rispetto e correttezza...
Un esempio forse sbagliato: se io queste falesie, almeno non quelle private, invece di recensirle le disattrezzo completamente, cosi' senza un motivo, perche' sono matto e questo e' il mio hobby, probabilmente non incorro in pene giudiziare, almeno non grosse, ma forse qualche critica la alzi anche tu....
da Roberto » gio apr 28, 2005 13:01 pm
Enzolino ha scritto:...
Tuttavia vorrei fare una riflessione personale.
Esiste una sensazione che ancora non riesco a definire bene. Si chiama territorialita'.
...
da Blu » gio apr 28, 2005 13:10 pm
I soliti "corsi" e "ricorsi" storici
da nico. » gio apr 28, 2005 14:51 pm
pabloj ha scritto:Un esempio forse sbagliato: se io queste falesie, almeno non quelle private, invece di recensirle le disattrezzo completamente, cosi' senza un motivo, perche' sono matto e questo e' il mio hobby, probabilmente non incorro in pene giudiziare, almeno non grosse, ma forse qualche critica la alzi anche tu....
Su questo ha già risposto Maurizio, direi proprio che è un esempio sbagliato, è come paragonare la scopiazzatura di un libro d'arte con la distruzione dell'opera stessa.
Io ho parlato anche di legalità perchè secondo me non c'e' differenza tra pubblicare una guida di arrampicata o un altra comune guida turistica.
da c.caio » gio apr 28, 2005 18:11 pm
Enzolino ha scritto:Dal tuo discorso non e' chiaro quale sia il principi per cui sarebbe lecito pubblicare una guida. Se il copyright dovrebbe averlo solo chi attrezza le falesie/vie, allora quante guide dovrebbero essere "eticamente" denunciate?c.caio ha scritto: Come al solito le cose non sono nere o bianche, esistono anche le vie di mezzo. Personalmente mi e' capitato di attrezzare un sito di arrampicata piuttosto grande e molto frequentato e ne ho realizzato la guida. Con la vendita di questa pubblicazione, interamente autofinanziata, si raccoglie qualche spicciolo per pagare le spese di chiodatura e di manutenzione (e questo rappresenta l'unico contributo esistente), vorrei proprio vedere con quale diritto puo' arrivare un'altra persona che, fresca fresca e toma toma, si mette a redigere una nuova guida.... In linea di massima potrebbe anche farlo, ma sarebbe una operazione straordinariamente discutibile.
Personalmente ho sempre e solo aperto vie trad per cui non ho speso un soldo, ma mi ha sempre fatto piacere se qualcun altro, pur senza aver scalato una sola di queste vie, le ha pubblicate, perche' alla fine fare una guida significa condividere con altri il gioco dell'arrampicata. Penso anche che, se avessi investito di tasca mia il discorso non cambierebbe perche' lo spirito con cui lo farei sarebbe gratuito, e comunque sarei consapevole del fatto che, almeno chi ripete una certa percentuale delle vie, abbia il diritto di riportarle su una guida.
Il discorso sul binomio informazione/frequentazione va oltre l'arrampicata. Quanti di noi non avrebbero visto luoghi stupendi senza una foto o un minimo di informazione? Quante guide esistono su Himalaya, Sud America, Nord America non stilate dai locals? Tantissime, e non credo che uno debba aspettare che i locals si rimbocchino le mani per fare qualcosa. Se uno va, conosce i sentieri verticali o orizzontali, riporta i vincoli (religiosi, culturali, legali, ecc) non vedo cosa ci sia di male nel pubblicare queste informazioni.
Se esiste un problema di tutela credo che questo sia anzitutto un problema politico e la politica stessa puo' servire a valorizzare un luogo ed impedirne lo sfruttamento.
Insomma, se Maurizio o chicchessia va in corsica, ripete 40-100 % delle vie, chiede info, riporta gli avvicinamenti, alla fine scrivere una guida significa condividere un'esperienza vissuta e razionlizzata. E questo a me pare un fatto lodevole e non meritevole di minacce.
Ciao![]()
Lorenzo
da c.caio » gio apr 28, 2005 18:28 pm
pabloj ha scritto:Guardate che a regola ognuno è libero di scrivere e (se ci riesce) pubblicare una guida, certo può darsi che sottragga un (piccolo) introito ai chiodatori, ma ogni opposizione è solo teppismo.
Altra cosa è fotocopiare o diffondere in altro modo materiale (guide) coperto da copyright ....
da Maurizio » ven apr 29, 2005 9:08 am
c.caio ha scritto:pabloj ha scritto:Guardate che a regola ognuno è libero di scrivere e (se ci riesce) pubblicare una guida, certo può darsi che sottragga un (piccolo) introito ai chiodatori, ma ogni opposizione è solo teppismo.
Altra cosa è fotocopiare o diffondere in altro modo materiale (guide) coperto da copyright ....
... non sono assolutamente daccordo e questa mi sembra democrazia da quattro soldi! (... oh... senza offesa!).
Ripeto che ci sono scenari diversi e situazioni diverse, ma il principio che ognuno e' libero di scrivere quello che vuole mi sembra demagogico. Un concetto senz'altro nobile e bello, ma bisogna fare dei distinguo.
Il povero mondo dell'arrampicata lo conosciamo tutti e chi attrezza lo fa praticamente sempre a proprie spese (ok, nessuno lo obbliga!) e le guide dei siti (come ho detto fino alla nausea) rappresentano un contributo IMPORTANTE... non un "piccolo introito", come scrivi tu.
In questo contesto entra di diritto l'educazione e il rispetto, perche' e' ovvio che ognuno di noi puo' fare i libri che vuole...
Faccio un esempio molto semplice, prendendo a prestito Maurizio e il suo lavoro chi redattore di guide (che tra l'altro fa veramente molto molto bene). Se Maurizio domani si svegliasse e decidesse di fare la guida del posto dove ho attrezzato io, onestamente mi incazzerei come una iena e non so come andrebbe a finire....
![]()
Insomma, io prenderei gli incassi delle "mie" guide per girarli sulla palestra e coprire (purtroppo solo in parte) le spese necessarie e lui toglierebbe ossigeno a questa autosovvenzione per mettersi i soldi delle "sue" guide in tasca propria?
Legalmente si potrebbe fare, eticamente mi sembrerebbe a dir poco schifoso.... (scusa Maurizio se ti ho messo in mezzo!![]()
).
Ripeto, questo e' solo un esempio, non e' che ovunque sia cosi' e le realta' mutano di luogo in luogo.
Ciao
C.
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