da pf » gio gen 20, 2005 10:37 am
Mi fa paura la frase "criteri canonici" accostata alla disciplina arrampicata. Anche se ci aggiungo l'aggettivo sportiva.
Mi fa rabbia quanto raccontato da Happy Fra, che in parte già si sapeva.
Non mi piace la standardizzazione in TV, figuriamoci in arrampicata.
Sapete che io e tre amici siamo andati a Kalymnos in gran segreto perchè, volendo chiodare dal basso e secondo le nostre possibilità, eravamo in partenza non allineati con quanto scritto sul sito Web di Kalymnos, dove sono descritte le REGOLE della chiodatura dell'isola?
Vogliamo davvero che tutte le falesie abbiano la chiodatura secondo un codice pubblicato, magari, da Pareti, e regolamentato dall'assessore allo sport del comune interessato?
E' vero, già negli anni '80 le vie al limite erano chiodate vicino e quelle facili eterne, ma è umano; qualcuno lo faceva effettivamente per "banferia", ma altri perchè è NORMALE che uno se compie un gesto rilassato non si cura dei particolari mentre se è al limite scatta la paura.
Guardate alla via, alla sua particolarità. Un tiro di 6b con una chiodatura sicura ma lunga lo ricorderete per sempre, avrà il suo fascino, anche il nome avrà la sua importanza. Un 6b rettilineo, chiodato ogni 180cm, magari scavato dove serve, beh, dopo una settimana non ve lo ricorderete più.
20 anni fa iniziare era davvero dura, poche falesie, e quelle poche magari chiodate, sui tiri facili, da panico. Era un cimento, iniziare!!
Oggi siamo circondati da falesie, ce ne sono centinaia. Se il 5% dei tiri chiodati ha una chiodatura psicologica, beh, lasciamoli lì; andiamo a salirli quando ce la sentiamo, oppure non andiamoci mai, e ammiriamo chi ci va.
Come commentò il mio amico Erik su un fortissimo falesista che, come prima via in montagna, si buttò su Batman ( "solo" 7b+...), scappando dopo pochi metri, criticando la chiodatura idiota: " basta andare su un'altra via, ce ne sono tante..."