da Mago del gelato » ven mag 28, 2004 20:00 pm
da Enzolino » dom mag 30, 2004 18:16 pm
da edlingeros » lun mag 31, 2004 12:46 pm
Enzolino ha scritto:lettera di Toni Lamprecht
... Boulders e vie esistenti sono stati modificati in ogni periodo ed in ogni luogo, non importa se parliamo di Fontainebleau pochi anni fa, altri posti in Europa, negli Stati Uniti o qualsiasi altra zona...
... contro ogni forma di interazione umana basata sul rispetto delle realizzazioni altrui.Concordo che nel caso di Dreamtime questi atti siano da imputare a qualcuno che sta provandolo, poichč chiunque non conosca il passaggio non avrebbe potuto modificarlo con tanta cura!!! Intendo dire che le modifiche alle prese sono ovvie, quando si conoscono tali prese e si sa come usarle. E tutte le prese scavate sono intermedi, utili solo a chi č vicino a risolvere il problema o realizzarne i movimenti ma non puň aspettare di concatenarli, avendo egli/essa problemi in alcuni punti particolari.
Ho provato ancora una volta il passaggio nell' ultimo week end e penso che la parte iniziale sia ora molto piů facile, cosě il lancio a metŕ!!!
Per me il Dreamtime se ne č andato per sempre - ora č morto - ho perso totalmente la motivazione a provarlo poichč ormai non č piů possibile misurarsi con la stessa sfida, percepirne la stessa bellezza, sentire la stessa energia positiva che il passaggio aveva prima di essere modificato.
Gli Aborigeni ritengono che la terra possieda una "memoria speciale" per tutte le singole azioni compiute in qualunque posto e che paragoni questa memeoria con il "sogno" di un posto.
E' tale sogno che rende sacri questi luoghi. Rendiamoci conto che la terra, e chi riesce a capirla, č consapevole di tutta l' energia positiva che luoghi come il boulder di Dreamtime hanno visto.
La prima salita di Fred, le sue sensazioni, 'lavorare' il passaggio, finalmente risolverlo e dopo tutto ciň dargli il nome di "Dreamtime": la religiosa descrizione di una delle piů antiche culture al mondo. Puň qualcuno immaginare quanto siano grandi il rispetto e l'amore per un luogo come questo? Penso che il nome scelto sia veramente giusto. Descrive perfettamente quell' area di Cresciano vicino alla cascata, la linea perfetta con prese perfette. Una bellissima sfida per alcuni, un dono al mondo dei climbers. Penso che ormai quel luogo sia andato distrutto. Quella speciale memoria della terra verrŕ riempita dai sentimenti di un individuo molto egoista, che ha modificato la roccia per ottenere quelle stesse sensazioni che qualcuno aveva avuto prima di lui, chi aveva risolto quel problema. Un problema che non si potrŕ piů risolvere poichč egli lo ha distrutto, non solo per se stesso, ma per chiunque altro in futuro!!!
Ecco la lista dei passaggi manipolati e scavati solo a Cresciano:
-"Dreamtime"
-"La Proue"
-"Frederic Bricole"
-" Un 6c+ alla sua sinistra
-"Mr. Bricolage" - la partenza da seduti di "Frederic Bricol"
-"Reiswaffelmutant"
-"Grotte de Soupir"
Queste sono evidenti manipolazioni NON CAUSATE dall' erosione o pulizie troppo energiche ma dall' utilizzo di qualche metallo, cacciavite, martello o altro. Non si tratta di cambiamenti dovuti a scaglie instabili, ecc... ma realizzati da qualcuno che voleva rendere questi problemi piů facili, piů malleabili, se addirttura non vi sono altre ragioni. Non avremmo potuto immaginare tutto ciň neppure nei nostri sogni piů oscuri.
Ma lo scavare prese non rappresenta l' unico egoistico e ignorante comportamento di alcuni elementi della comunitŕ degli arrampicatori. Ho visto pitture sulla roccia, prese segnate, fuochi accesi sotto i passaggi in molte aree boulder al mondo, anche nella mia, persone che pensavano di aver aperto nuovi passaggi ne hanno scritto il nome sui blocchi con grandi lettere colorate, a volte segnandone addirittura le prese. Tutto ciň anche in aree a rischio di chiusura.
Penso che questi esempi siano il lato amaro del mondo dell'arrampicata. La speranza č che il futuro porti dei cambiamenti, in caso contrario questo fantastico sport perderŕ il suo aspetto affascinante per sempre, anche perchč il numero di passaggi come Dreamtime in futuro sarŕ sempre piů ristretto. E la loro distruzione sarŕ per sempre. Per le prossime generazioni resterŕ solo una favola, un sogno.
Tocca solo a noi, a tutti noi, avere cura delle nostre rocce.
Greetings,
Toni
(tratto da http://www.infoboulder.com )
da Enzolino » lun mag 31, 2004 13:25 pm
Non credo. Chi afferma "la liberta' del primo salitore" sta introducendo un'etica equivalente alle altre che si puo' essere liberi di accettare o meno. Quindi se il primo scava, perche' non puo' farlo il secondo sulla stessa via?edlingeros ha scritto:verissimo e correttissimo, ma un po' differente da quanto si diceva sopra
da Mago del gelato » lun mag 31, 2004 15:46 pm
da quilodicoequilonego » lun mag 31, 2004 16:00 pm
Mago del gelato ha scritto:E se qualcuno scava su una via chiodata da me sono affari suoi, io la via l'ho già fatta, lui scava e firma definitivamente la sua sconfitta, non la mia.
Certo mi darebbe fastidio se qualcuno lo facesse su un mio progetto, ma bisogna proprio essere stronzi...e comunque la roccia non è mia.
da fscazzol » lun mag 31, 2004 16:51 pm
quilodicoequilonego ha scritto:...ma se tu hai la fortuna di aprire una Action Directe e qualcuno te la scava, se puoi gli spacchi la testa ! Per principio quindi, uno può ritenere una via qualsiasi la "sua" Action Directe, anche se è un 6c. Scavare una via già liberata è come imbrattare un quadro con una bomboletta spray
da Fokozzone » lun mag 31, 2004 18:58 pm
fscazzol ha scritto:Però scavare su una via già liberata è da stonzi!!!
da Enzolino » mar giu 01, 2004 8:11 am
Mi sembra che su questo siamo piu' d'accordo. Vietare o istituire regole dogmatiche e' antipatico e a volte le conseguenza vanno nella direzione opposta rispetto a quella desiderata. Credo che l'obiettivo delle discussioni debba essere quello di sensibilizzare e creare la cultura che scavare non e' bello.Mago del gelato ha scritto:Non mi sento di "vietare" a tutti di poter scavare una presa se lo vogliono fare, certo se c'è una via scavata me ne posso chiodare una 3 metri più a destra o a sinistra, e lo scavatore non mi avrà certo rovinato la vita.
Non voglio imporre niente a nessuno, ma mi sento solo di INVITARE (che è la sola cosa che si può fare) la gente al buon senso: una parete con 3 buchi scavati è una cosa, una parete piena di monotiri completamente scavati un'altra.
E se qualcuno scava su una via chiodata da me sono affari suoi, io la via l'ho già fatta, lui scava e firma definitivamente la sua sconfitta, non la mia.
Certo mi darebbe fastidio se qualcuno lo facesse su un mio progetto, ma bisogna proprio essere stronzi...e comunque la roccia non è mia.
L'importante come è stato detto è fare cultura affinchè lo scavo non diventi un paradigma
da Mago del gelato » mar giu 01, 2004 16:17 pm
da cialtrone » mar giu 01, 2004 21:14 pm
da Herman » mar giu 01, 2004 21:23 pm
Cialtrone ha scritto:Ma sono proprio necessari anche in questo caso (cheppalle) i "se" ed i "ma"?
Non è così semplice dire: *non si scava, mai!* e basta?
Eddai!
da cialtrone » mer giu 02, 2004 18:32 pm
Herman ha scritto:E solo adesso arrivi?
da Anonima Finalese » gio giu 10, 2004 14:16 pm
cuorpiccino ha scritto:Circostanziamo le risposte:
1) Jolly parla come se esistesse solo lui (e il finocchi che gli bricolava i proggetti). Vorrei ricordare che da sempre ANDREA GALLO & ANDREA DI BARI, persone in vista e conosciute, hanno predicato CONTRO gli scavi.
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