responsabilità in falesia

Area dedicata all'arrampicata sportiva e al bouldering.

responsabilità in falesia

Messaggioda Asaperdia » lun feb 14, 2011 0:49 am

Ciao a tutti!
volevo raccontarvi una situzione un po aspra che ho vissuto per capire un paio di cosette da persone piu esperte di me.
Per farla brevissima, un paio di ragazzi sono venuti in falesia senza pressocchè nessuna esperienza(pur avendo alcuni fatto corso) facendo degli errori banalissimi ma che avrebbero potuto trasformare un sano sport in tentato suicidio/omicidio.
I ragazzi, non avendo guida, mi chiedono se ne avessimo per caso una, ma non avendone, gli illustro , a loro richiesta, le vie della falesia max 5c/6a.
Indicato un 5b, questi si apprestano a vestirsi, montarsi i rinvii e annodarsi.
Il personaggio vagamente confuso che si apprestava a fare sicura con un imbrago compact(il chè non è un problema per far sicura) guardava con meraviglia il grigri. Io ero li a pochi metri e il ragazzo che si apprestava a salire mi chiede se potevo dare uno sguardo all'assicuratore. Dopo 2 parole ho capito che non sapeva una cippalippa e gli spiego come funziona e come bisogna fare per dar corda o bloccare....ci rinuncia e gli faccio sicura io.
Primo spit, dopo aver montato il rinvio, corda al contrario, vabbè, avverto e sistemato bene la gira.
Secondo spit, idem: corda al contrario.
Terzo spit: ha paure di moschettare con delle maniglie in mano e lo blocco proponendogli di montargliela io cosi la avrebbero fatta da secondi e senza troppi problemi.
Montata la via mi chiedono di smontare i rinvii, ma avvertiti che non sarebbe stato possibile farla in moulinet perchè la via non segue la verticale di calata mi chiedono di smontarla(mezzo incazzo dell'essere salito per niente anche se effettivamente..se mi fossi fatto i cazzi miei...)
10 min dopo vedo il tipo che ha fallito la salita su quel 5b sotto quella stessa via insieme ad una tipa che si accingeva ad annodarsi.
"Ragazzi, se lei fionda finisce spiaccicata sulla parete per il pendolo" macchè..sale lo stesso. Sticazzi, penso io, cavoli loro....e non che il tipo con molta premura monta il suo gri gri non sul capo che scendeva dalla sosta ma sul capo dal quale la ragazza si era legata(convinta di salire da seconda.Non immagino cosa sarebbe successo al suo primo "bloccaaaa": si, domani..). Di gran fretta corro, mi assicuro che la ragazza stia ben ferma in un bel banchetto a 1 mt o 2 d'altezza (ovviamente sotto il primo spit e quindi effettivamente senza sicura)e gli faccio montare l'attrezzo nel capo giusto parando l'eventuale caduta della ragazza. Due secondi dopo è caduta di suo: ora, senza la manovra sarebbe sicuramente caduta a terra in un terreno non proprio "comodissimo" probabilmente facendosi non poco male.
A parte le paranoie e stress che vorrei non mi venissero a causa di questa gente volevo chiedere:
1)sono in diritto di confiscare l'attrezzatura per vilipendo alla scalata?:P scherzo ovviamente ma sono in diritto di cacciarli?:) (ovviamente no credo...)
2)Posso chiudere gli occhi e aspettare il botto? o sono obbligato ad agire rompendomi magari non poco le palle(oltre che rovinarmi una domenica) a causa di questi probabili suicidi/omicidi?(vabbe sarei proprio uno stronzo a non agire vedendo gri gri messi al contrario ma...)
3)Vedendo un caso del genere e sapendo che quella gente rischiava di farsi male, avrei fatto meglio a prendere armi e bagagli e lasciarli al loro destino?
4)Dopo un corso di arrampicata, ogni individuo non dovrebbe essere quanto meno autosufficente in fatto di sicurezza?

Io assistii ad un corso in falesia durante il quale in 20minuti venivano spiegate tutte le manovre,nodi,attrezzi vari, che si utilizzano in tutte le manovre a partire dalla sosta sportiva alle manovre nelle vie multipitch, senza far provare a nessuno nemmeno la manovra con sosta "alla francese" e all'ultima settimana di corso tutti andavano in moulinet e senza aver mai imparato a moschettare o smoschettare...è normale?
Pesumo che dopo il corso uno si possa compare tutta l'attrezzatura e andare a scalare essendo AUTONOMO...cosa che ho chiaramente constatato che non è cosi...è normale? chiaramemte no..

Chiaramente c'è una buona possibilità che il problema non sia nel corso ma nel comprendonio dei suddetti "climbers"
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Re: responsabilità in falesia

Messaggioda Cosacco » lun feb 14, 2011 8:56 am

[quote="Asaperdia"]Ciao a tutti!

1)sono in diritto di confiscare l'attrezzatura per vilipendo alla scalata?:P scherzo ovviamente ma sono in diritto di cacciarli?:) (ovviamente no credo...)
2)Posso chiudere gli occhi e aspettare il botto? o sono obbligato ad agire rompendomi magari non poco le palle(oltre che rovinarmi una domenica) a causa di questi probabili suicidi/omicidi?(vabbe sarei proprio uno stronzo a non agire vedendo gri gri messi al contrario ma...)
3)Vedendo un caso del genere e sapendo che quella gente rischiava di farsi male, avrei fatto meglio a prendere armi e bagagli e lasciarli al loro destino?
4)Dopo un corso di arrampicata, ogni individuo non dovrebbe essere quanto meno autosufficente in fatto di sicurezza?

Mia idea
1ovviamente No! Se sono cretini reticenti, cavoli loro
2 Puoi agire e non agire, eticamente la risposta la sai, dal punto di vista giuridico non essendo tu il loro accompagnatore non hai responsabilità di viglianza ecc...
3 vedi sopra
4 se il corso è serio ti informano sia delle tecniche di arrampicata che di sicurezza, poi sta nella intelligenza della persona riprovare a casa nodi manovre ecc...il fare il corso non da una patente per il 7a.
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Messaggioda Mylei » lun feb 14, 2011 11:09 am

racconto fuori di testa 8O
è successo anche a me di farmi rimbeccare da persone più esperte che erano lì, le prime volte è facile commettere errori e molte mi hanno dato anche dei buoni consigli..ma cose così!
Io sono un po' anti-corsi, mi sembrano un buon metodo per tirar su soldi (almeno quelli di questo genere, su quelli seri poi tanto di cappello) e poi alla fine non vanno neanche a verificare se 'sti coglionetti hanno imparato o no..
comunque non ti preoccupare, per una strana legge fisica questi non si faranno niente, invece un tranquillo escursionista si spaccherà di tutto semplicemente passeggiando :lol:
"sei proprio uno str0n2o"
"e tu sei un montanaro spaccone."
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Re: responsabilità in falesia

Messaggioda Asaperdia » lun feb 14, 2011 12:19 pm

Cosacco ha scritto:4 se il corso è serio ti informano sia delle tecniche di arrampicata che di sicurezza, poi sta nella intelligenza della persona riprovare a casa nodi manovre ecc...il fare il corso non da una patente per il 7a.


E' chiaro che fare un corso non vuol dire fare il 7a ma quanto meno la sicurezza deve essere al top: si potrebbero correggere piccole cose..non grigri messi dalla parte sbagliata. Anche se penso che a meno che non ti stai "lavorando un tiro", se non sei in grado di salire su un 5b a vista sali su un 5a, 4c sopratutto se sai che chi ti fa sicura è un totale inesperto.
Ma trovo assurdo il fare un corso e non uscirne quanto meno capace di montare gli attrezzi e fare nodi autnomamente.
Nella palestra in cui vado il corso non è "andare in falesia" è "imparare ad andare in falesia" per non morire: 2 volte la settimana in palestra a provare nodi e manovre e la domenica a fare qualche scalata. quelli che ho visto uscirne nessuno era messo cosi male. Poi, ripeto, potrebbero essere gli allievi un po troppo distratti...
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Messaggioda Kinobi » lun feb 14, 2011 12:35 pm

Chi non vede, non sa, e non parla.
Ricorda le mie parole.
E
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Messaggioda entropia » mer feb 16, 2011 22:15 pm

non vedo
non sento
non parlo
e il sangue un mi disgusta affatto

firmato

il conte
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Messaggioda Stef » mer feb 16, 2011 22:18 pm

ciao entropia, ci mancavano le tue cazzate 8)
training a lot
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Messaggioda Kliff 62 » gio feb 17, 2011 1:05 am

Stef ha scritto:ciao entropia, ci mancavano le tue cazzate 8)
Non mi sono sembrate parole poi cosi cazzose....
Anzi le ho trovate piene di significato.
A volte " perdere del tempo " per far capire a un neofita che la manovra che stà facendo è sbagliata, può salvargli la vita.
Non è poco.
Altri lo hanno fatto con me quando stavo imparando .
Penso che intervenire con le dovute maniere quando si vede qualcosa che non va sia obbligatorio.
Ciao.. :wink:
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Messaggioda FRIZZERS » ven feb 18, 2011 16:02 pm

Direi che ha fatto bene 'Asaperdia' a portare questo racconto/resoconto
all'attenzione del forum Questa volta l'argomento 'responsabilità in falesia' è interamente
di genere 'etico,' mentre in altra occasione si affrontava dal punto di
vista giuridico,(cioè da ribrezzo ) ovvero 'se uno si fa male chi paga? '
Qui concordo con gli intervenuti , quando sono stato 'apprendista' ho
commesso alcune "cappelle"(errori) e imprudenze e ...c'era qualcuno
con le alette da angelo custode nei paraggi . Ora , anche perchè assomiglio a Gandalf il grigio , vedo che(i giovani) accettano i consigli e le osservazioni anche quando non richieste .Non è accettabile
non intervenire preventivamente se c'è 'errore fatale' è peggio
di 'omissione di soccorso'
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Messaggioda ncianca » ven feb 18, 2011 17:22 pm

Se ho a che fare con persone disposte ad ascoltare posso anche spendere qualche minuto a spiegare come si fanno certe cose. L'ho fatto piu' volte ed e' stato fatto con me e l'ho molto apprezzato. Tuttavia, la situazione qui descritta va di molto al di la' dell'"errore del principiante". Qui stiamo parlando di un gruppo di coglioni che stava facendo cose molto pericolose senza rendersene conto. Io probabilmente avrei fatto loro notare che la loro presenza li' a fare quello che avevano intenzione di fare (arrampicare) era del tutto inopportuna e che avrebbero dovuto frequentare o ri-frequentare un corso o almeno presentarsi con un amico piu' esperto e sicuro sul da farsi. Poi avrei fatto le valige e avrei cambiato falesia. Meglio stare alla larga dai coglioni.
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Messaggioda entropia » dom feb 20, 2011 12:14 pm

ne dico una tra le tante:

io spesso in alcune falesie che si prestano arrampico a nut e friends, o magari se riesco a fare una bella sosta alla base mi diverto a salire linee in artificiale e solo in artificiale...e chiaro che le difficolta' che salgo clean in falesia difficilmente superano il sesto (altrimenti improteggibili), ho il casco e sembro un marziano...e risco un pelo in piu' degli altri falesisti che magari arrampicano li vicino....cosa dovrebbero dirmi? farmi notare che l'e' pericoloso? nessuno ovviamente mi ha mai detto nulla, e mio mi faccio i fatti miei. D' altraparte se qualcuno EVUIDENTEMENTE alle prime armi o con gnocca al seguito ed in scompenso ormonale fa il nodo scorsoio invece dell' otto ripassato, magari, faglielo notare...gli salva la vita, o le gambe....io dall' altra parte non mi volto, se posso e spesso i "consigli" vedo che sono ben accettati, e qualche favore lo faccio anche volentieri (tipo metter su la corda che poi si divertono top rope).... il NON VEDO, NON SENTO, NON PARLO....non lo condivido affatto....in fondo anche a me qualcuno ha insegnato (e l' ho apprezzato parecchio, anche per la pazienza ;-))

saluti

Pia
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Messaggioda Vigorone » dom feb 20, 2011 12:17 pm

entropia ha scritto:ne dico una tra le tante:


Pia


Vero, ma dipende anche dall'intelligenza di chi hai di fronte. Mi sono capitate persone alle prime armi che ringraziavano, e persone che facevano fesserie grosse e ti rispondevano "zzo vuoi, fatti i fatti tuoi". Non c'e' un comportamento che vada bene per tutte le occasioni, purtroppo.
Quando ti metterai in viaggio per Itaca
devi augurarti che la strada sia lunga
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Messaggioda Vigorone » dom feb 20, 2011 12:19 pm

io però ormai ho piu' la tendenza a farmi i fatti miei. sara' l'eta'.
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Messaggioda Asaperdia » lun feb 21, 2011 0:37 am

La tecnica non vedo non sento non parlo funzionerebbe solo qualora io me ne andassi, ma qualora rimanessi potrei incorrere a visioni poco gradevoli. Gente che precipita a terra, che non è mai bellissimo, ma anche gente che si fa male , poco, ma è possibile anche molto. E che sia poco o molto poi dovrei cmq(sia eticamente che penalmente) soccorrere il ferito prontamente.
In ogni caso si parla di una giornata dedicata alla montagna completamente rovinata.
Se mi avessero risposto con epiteti del tipo "fatti i cazzi tuoi" ,dopo averli lasciati fare,e assicuratomi che la tizia fosse ancora viva, mi sarei divertito a rispondere a tono alla loro strafottenza a discapito dell'eventuale ferito, magari dopo che chiamo il cnsas chiaramente.:P
Il problema è che ritengo che dopo un corso sostenuto dal CAI(ma chiaramente da qualunque ente privato anche se , essendo gli unici che legalmente possono portare gente in falesia, ritengo sia ancor piu grave) non puoi permetterti di essere un incompetente in sicurezza perchè, che si sia in un 8a o un 5a, da 20mt(anche mooolto meno) si MUORE.
Dall'altezza di 20cm ci si puo rompere già una caviglia piu polsi che andrebbero a parare la caduta(senza considerare probabili battimenti di testa e relative conseguenze) fuguriamoci 2 mt.
Ritengo che una parte di responsabilità sia del ente che fa i corsi che dopo aver insegnato autonomia e sicurezza in falesia, forse dovrebbe accorgersi di quegli elementi che dalla domenica dopo rischieranno la vita perchè chiaramente incompetenti. Ora, o sono stati incauti nel spiegare bene le manovre agli elementi piu lenti oppure c'è stata una pecca clamorosa nelle lezioni.....
Fossero stati autodidatti avrei compreso....ma usciti da un corso no...
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Messaggioda Cosacco » lun feb 21, 2011 9:12 am

Asaperdia ha scritto:La tecnica non vedo non sento non parlo funzionerebbe solo qualora io me ne andassi, ma qualora rimanessi potrei incorrere a visioni poco gradevoli. Gente che precipita a terra, che non è mai bellissimo, ma anche gente che si fa male , poco, ma è possibile anche molto. E che sia poco o molto poi dovrei cmq(sia eticamente che penalmente) soccorrere il ferito prontamente.
In ogni caso si parla di una giornata dedicata alla montagna completamente rovinata.
Se mi avessero risposto con epiteti del tipo "fatti i cazzi tuoi" ,dopo averli lasciati fare,e assicuratomi che la tizia fosse ancora viva, mi sarei divertito a rispondere a tono alla loro strafottenza a discapito dell'eventuale ferito, magari dopo che chiamo il cnsas chiaramente.:P
Il problema è che ritengo che dopo un corso sostenuto dal CAI(ma chiaramente da qualunque ente privato anche se , essendo gli unici che legalmente possono portare gente in falesia, ritengo sia ancor piu grave) non puoi permetterti di essere un incompetente in sicurezza perchè, che si sia in un 8a o un 5a, da 20mt(anche mooolto meno) si MUORE.
Dall'altezza di 20cm ci si puo rompere già una caviglia piu polsi che andrebbero a parare la caduta(senza considerare probabili battimenti di testa e relative conseguenze) fuguriamoci 2 mt.
Ritengo che una parte di responsabilità sia del ente che fa i corsi che dopo aver insegnato autonomia e sicurezza in falesia, forse dovrebbe accorgersi di quegli elementi che dalla domenica dopo rischieranno la vita perchè chiaramente incompetenti. Ora, o sono stati incauti nel spiegare bene le manovre agli elementi piu lenti oppure c'è stata una pecca clamorosa nelle lezioni.....
Fossero stati autodidatti avrei compreso....ma usciti da un corso no...


Guarda che la mamma dei cretini è sempre incinta. Se una persona ad un corso non ha capito un c***o che fai gli vieti di accedere alle pareti??? Insomma se uno fa una cazzata gli dico su ma poi se continua non posso sparargli per il suo bene
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Messaggioda Danilo » lun feb 21, 2011 17:41 pm

Ah,come state diventando noiosi con questa sicurezza in falesia..ma sbattetevene le balle di quello che accade in falesia..


Io i miei allievi del corso roccia li istruivo
così,senza tante balle...e siamo ancora qua tutti vivi :roll:

Il Penino,quello in basso a destra con la sedia sul groppone,era quello che si divertiva più di tutti..nella foto è talmente preso dalla foga che manco si accorge del Cecco che gli sta calpestando la mano...





:smt044






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il forum è morto
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Messaggioda lucapolu » mar feb 22, 2011 14:05 pm

Beh! Tutti da neofiti (chi più chi meno) abbiamo commesso errori senza accorgersene ma questi hanno superato il limite! 8O
Meno male che c'è sempre qualche anima pia a dargli una mano! ;)
Io cmq gli avrei lasciato la via montata!!! Mi hai chiesto di montartela ed ora sono cazzi tuoi!!! :twisted:
Comunque gli errori sono duri a morire anche tra i cosiddetti "esperti". O forse sarebbe meglio dire sedicenti esperti!
Domenica ho beccato in falesia un tipo con dei rinvii fighissimi e costosissimi di una nota marca americana! Mi avvicino e penso "FIGHI!!!" ma guardandoli meglio noto una cosa strana: la fettuccia è (come di norma) con l'asola per il moschettone dove andrà la corda (quello a leva ricurva) più stretta e quella dove andrà il moschettone per lo spit (quello a leva dritta) più larga. Ebbene la cosa strana che noto è che il tizio (non più giovanissimo) ha montato un gommino che spesso si trova per bloccare un possibile gioco del moschettone a leva ricurva sul moschettone a leva dritta! Io molto garbatamente gli faccio notare che è potenzialmente pericoloso, che il moschettone che va sullo spit deve avere un minimo di gioco nella fettuccia a differenza di quello in cui passa la corda, che le commissioni tecniche del cai e dell'UIAA hanno documentato casi di possibile rottura del moschettone, ecc.
Mi sono permesso semplicemente perchè eravamo un gruppetto e si stava scalando insieme in quanto questo tizio è amico di un mio amico.
Ma lui con un pò di spocchia mi ha risposto: "Io faccio cosi!". Io ho ribadito con un sorriso: "Cazzi tuoi!".
:D
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Messaggioda entropia » mar feb 22, 2011 23:07 pm

Io molto garbatamente gli faccio notare che è potenzialmente pericoloso, che il moschettone che va sullo spit deve avere un minimo di gioco nella fettuccia a differenza di quello in cui passa la corda, che le commissioni tecniche del cai e dell'UIAA hanno documentato casi di possibile rottura del moschettone, ecc.


minchiaaaaa pure tu pero' che scassaminchia ;-) c***o me ne frega dell' UIAAAAA
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Re: responsabilità in falesia

Messaggioda Luko » gio feb 24, 2011 14:50 pm

Asaperdia ha scritto:Ciao a tutti!
volevo raccontarvi una situzione un po aspra che ho vissuto per capire un paio di cosette da persone piu esperte di me.
Per farla brevissima, un paio di ragazzi sono venuti in falesia senza pressocchè nessuna esperienza(pur avendo alcuni fatto corso) facendo degli errori banalissimi ma che avrebbero potuto trasformare un sano sport in tentato suicidio/omicidio.
I ragazzi, non avendo guida, mi chiedono se ne avessimo per caso una, ma non avendone, gli illustro , a loro richiesta, le vie della falesia max 5c/6a.
Indicato un 5b, questi si apprestano a vestirsi, montarsi i rinvii e annodarsi.
Il personaggio vagamente confuso che si apprestava a fare sicura con un imbrago compact(il chè non è un problema per far sicura) guardava con meraviglia il grigri. Io ero li a pochi metri e il ragazzo che si apprestava a salire mi chiede se potevo dare uno sguardo all'assicuratore. Dopo 2 parole ho capito che non sapeva una cippalippa e gli spiego come funziona e come bisogna fare per dar corda o bloccare....ci rinuncia e gli faccio sicura io.
Primo spit, dopo aver montato il rinvio, corda al contrario, vabbè, avverto e sistemato bene la gira.
Secondo spit, idem: corda al contrario.
Terzo spit: ha paure di moschettare con delle maniglie in mano e lo blocco proponendogli di montargliela io cosi la avrebbero fatta da secondi e senza troppi problemi.
Montata la via mi chiedono di smontare i rinvii, ma avvertiti che non sarebbe stato possibile farla in moulinet perchè la via non segue la verticale di calata mi chiedono di smontarla(mezzo incazzo dell'essere salito per niente anche se effettivamente..se mi fossi fatto i cazzi miei...)
10 min dopo vedo il tipo che ha fallito la salita su quel 5b sotto quella stessa via insieme ad una tipa che si accingeva ad annodarsi.
"Ragazzi, se lei fionda finisce spiaccicata sulla parete per il pendolo" macchè..sale lo stesso. Sticazzi, penso io, cavoli loro....e non che il tipo con molta premura monta il suo gri gri non sul capo che scendeva dalla sosta ma sul capo dal quale la ragazza si era legata(convinta di salire da seconda.Non immagino cosa sarebbe successo al suo primo "bloccaaaa": si, domani..). Di gran fretta corro, mi assicuro che la ragazza stia ben ferma in un bel banchetto a 1 mt o 2 d'altezza (ovviamente sotto il primo spit e quindi effettivamente senza sicura)e gli faccio montare l'attrezzo nel capo giusto parando l'eventuale caduta della ragazza. Due secondi dopo è caduta di suo: ora, senza la manovra sarebbe sicuramente caduta a terra in un terreno non proprio "comodissimo" probabilmente facendosi non poco male.
A parte le paranoie e stress che vorrei non mi venissero a causa di questa gente volevo chiedere:
1)sono in diritto di confiscare l'attrezzatura per vilipendo alla scalata?:P scherzo ovviamente ma sono in diritto di cacciarli?:) (ovviamente no credo...)
2)Posso chiudere gli occhi e aspettare il botto? o sono obbligato ad agire rompendomi magari non poco le palle(oltre che rovinarmi una domenica) a causa di questi probabili suicidi/omicidi?(vabbe sarei proprio uno stronzo a non agire vedendo gri gri messi al contrario ma...)
3)Vedendo un caso del genere e sapendo che quella gente rischiava di farsi male, avrei fatto meglio a prendere armi e bagagli e lasciarli al loro destino?
4)Dopo un corso di arrampicata, ogni individuo non dovrebbe essere quanto meno autosufficente in fatto di sicurezza?

Io assistii ad un corso in falesia durante il quale in 20minuti venivano spiegate tutte le manovre,nodi,attrezzi vari, che si utilizzano in tutte le manovre a partire dalla sosta sportiva alle manovre nelle vie multipitch, senza far provare a nessuno nemmeno la manovra con sosta "alla francese" e all'ultima settimana di corso tutti andavano in moulinet e senza aver mai imparato a moschettare o smoschettare...è normale?
Pesumo che dopo il corso uno si possa compare tutta l'attrezzatura e andare a scalare essendo AUTONOMO...cosa che ho chiaramente constatato che non è cosi...è normale? chiaramemte no..

Chiaramente c'è una buona possibilità che il problema non sia nel corso ma nel comprendonio dei suddetti "climbers"


nella palestra popolare di roma mi hanno messo 2 concetti chiari i testa:
1-devi aver PAURA SOLO di far errori sulla sicurezza, perchè puoi morire tu o il tuo compagno. deve essere una paura che ti porta ad essere attento alla sicurezza. e su questo erano perentori: appena facevi una sciocchezza ti chiarivano che così ci scappa il morto
2-guarda la teoria base al corso, APPLICALA con noi al corso, e poi fai tanta "gavetta" al fianco di uno più esperto per i fatti tuoi


quando vedo amici o sconosciuti che fanno grandi errori nella sicurezza i miei consigli servono sempre a poco perchè loro non hanno questa "sana e saggia" paura, sono poco consapevoli dei pericoli.
ad esempio ho un carissimo amico che non sta mai attento a non farsi passare la corda dietro al polpaccio e al tallone (cosa che in caso di volo lo potrebbe far sbattere contro la parete di spalle ed a testa in giù). sopratutto quando sta in difficoltà, piuttosto che levarsi la corda da dietro al polpaccio (manovra che lo metterebbe in maggiore difficoltà aumentandogli le probabilità di vola, ma sarebbe un volo pulito e sicuro, non come quello che rischia in quelle condizioni) lui preferisce continuare a scalare in quel modo. purtroppo non accetta i miei consigli, io ho una gran paura che un giorno o l' altro faccia un "brutto" volo, ma che ci posso fare? nulla


vi propongo un evento che mi ha fatto riflettere sulla responsabilità in falesia e sul dovere o no di intervenire nei "fatti degli altri". qualche settimana fà arrampicavo a ciampino. c' era una famiglia che stava facendo arrampicare da seconda una bimba di circa 7-8 anni. questa bambina gridava di terrore: "aiutoooo, mamma fammi scendere. ti prego ho paura!". le grida erano veramente strazianti, ti si gelava il sangue nelle vene a sentire la paura che stava avendo quella bambina, e sono continuate per una ventina di minuti su ognuna delle due salite che ha fatto la bimba. non ci vuole uno scienziato per capire che quella bambina racconterà questa storia al suo psicanalista tra qualche decennio. dato che io sono uno studente di psicologia (anche se non studio esattamente psicologia clinica) capivo bene quali effetti poteva avere tutto ciò sullo sviluppo della bambina e quindi sentivo di dover intervenire; ma capivo anche che esistevano delle dinamiche famigliari potenzialmente patologiche nella famiglia e che queste sarebbero esistite anche al di fuori della falesia, cioè se andavo a spaccare la faccia a quel padre padrone o se chiamavo il 112, poi lui avrebbe continuato il giorno dopo a rendere infelice la figlia, e magari si sarebbe sfogato su di lei anche per il fatto che io ero intervenuto.
in pratica tutta la gente che stava a ciampino quel giorno si girava verso la tragica scenetta chiedendosi: 1 ma può essere possibile che questa bambina venga trattata così? 2 può essere che ci debbano disturbare con le loro grida (considerate che ciampino è una piccola cava)?
nessuno è intervenuto. giusto quando le loro grida si sono fatte più acute qualcuna gli ha gridato qualche battuta in romanaccio, ma nulla per aiutare la bambina o per riportare la pace nella falesia. considerate che noi tra il fastidio che ci avevano causato le grida e la preoccupazione per la bambina ce ne siamo andati un ora o due prima del calar del sole
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Re: responsabilità in falesia

Messaggioda Luko » gio feb 24, 2011 14:51 pm

Asaperdia ha scritto:Ciao a tutti!
volevo raccontarvi una situzione un po aspra che ho vissuto per capire un paio di cosette da persone piu esperte di me.
Per farla brevissima, un paio di ragazzi sono venuti in falesia senza pressocchè nessuna esperienza(pur avendo alcuni fatto corso) facendo degli errori banalissimi ma che avrebbero potuto trasformare un sano sport in tentato suicidio/omicidio.
I ragazzi, non avendo guida, mi chiedono se ne avessimo per caso una, ma non avendone, gli illustro , a loro richiesta, le vie della falesia max 5c/6a.
Indicato un 5b, questi si apprestano a vestirsi, montarsi i rinvii e annodarsi.
Il personaggio vagamente confuso che si apprestava a fare sicura con un imbrago compact(il chè non è un problema per far sicura) guardava con meraviglia il grigri. Io ero li a pochi metri e il ragazzo che si apprestava a salire mi chiede se potevo dare uno sguardo all'assicuratore. Dopo 2 parole ho capito che non sapeva una cippalippa e gli spiego come funziona e come bisogna fare per dar corda o bloccare....ci rinuncia e gli faccio sicura io.
Primo spit, dopo aver montato il rinvio, corda al contrario, vabbè, avverto e sistemato bene la gira.
Secondo spit, idem: corda al contrario.
Terzo spit: ha paure di moschettare con delle maniglie in mano e lo blocco proponendogli di montargliela io cosi la avrebbero fatta da secondi e senza troppi problemi.
Montata la via mi chiedono di smontare i rinvii, ma avvertiti che non sarebbe stato possibile farla in moulinet perchè la via non segue la verticale di calata mi chiedono di smontarla(mezzo incazzo dell'essere salito per niente anche se effettivamente..se mi fossi fatto i cazzi miei...)
10 min dopo vedo il tipo che ha fallito la salita su quel 5b sotto quella stessa via insieme ad una tipa che si accingeva ad annodarsi.
"Ragazzi, se lei fionda finisce spiaccicata sulla parete per il pendolo" macchè..sale lo stesso. Sticazzi, penso io, cavoli loro....e non che il tipo con molta premura monta il suo gri gri non sul capo che scendeva dalla sosta ma sul capo dal quale la ragazza si era legata(convinta di salire da seconda.Non immagino cosa sarebbe successo al suo primo "bloccaaaa": si, domani..). Di gran fretta corro, mi assicuro che la ragazza stia ben ferma in un bel banchetto a 1 mt o 2 d'altezza (ovviamente sotto il primo spit e quindi effettivamente senza sicura)e gli faccio montare l'attrezzo nel capo giusto parando l'eventuale caduta della ragazza. Due secondi dopo è caduta di suo: ora, senza la manovra sarebbe sicuramente caduta a terra in un terreno non proprio "comodissimo" probabilmente facendosi non poco male.
A parte le paranoie e stress che vorrei non mi venissero a causa di questa gente volevo chiedere:
1)sono in diritto di confiscare l'attrezzatura per vilipendo alla scalata?:P scherzo ovviamente ma sono in diritto di cacciarli?:) (ovviamente no credo...)
2)Posso chiudere gli occhi e aspettare il botto? o sono obbligato ad agire rompendomi magari non poco le palle(oltre che rovinarmi una domenica) a causa di questi probabili suicidi/omicidi?(vabbe sarei proprio uno stronzo a non agire vedendo gri gri messi al contrario ma...)
3)Vedendo un caso del genere e sapendo che quella gente rischiava di farsi male, avrei fatto meglio a prendere armi e bagagli e lasciarli al loro destino?
4)Dopo un corso di arrampicata, ogni individuo non dovrebbe essere quanto meno autosufficente in fatto di sicurezza?

Io assistii ad un corso in falesia durante il quale in 20minuti venivano spiegate tutte le manovre,nodi,attrezzi vari, che si utilizzano in tutte le manovre a partire dalla sosta sportiva alle manovre nelle vie multipitch, senza far provare a nessuno nemmeno la manovra con sosta "alla francese" e all'ultima settimana di corso tutti andavano in moulinet e senza aver mai imparato a moschettare o smoschettare...è normale?
Pesumo che dopo il corso uno si possa compare tutta l'attrezzatura e andare a scalare essendo AUTONOMO...cosa che ho chiaramente constatato che non è cosi...è normale? chiaramemte no..

Chiaramente c'è una buona possibilità che il problema non sia nel corso ma nel comprendonio dei suddetti "climbers"


nella palestra in cui andavo a roma mi hanno messo 2 concetti chiari i testa:
1-devi aver PAURA SOLO di far errori sulla sicurezza, perchè puoi morire tu o il tuo compagno. deve essere una paura che ti porta ad essere attento alla sicurezza. e su questo erano perentori: appena facevi una sciocchezza ti chiarivano che così ci scappa il morto
2-guarda la teoria base al corso, APPLICALA con noi al corso, e poi fai tanta "gavetta" al fianco di uno più esperto per i fatti tuoi


quando vedo amici o sconosciuti che fanno grandi errori nella sicurezza i miei consigli servono sempre a poco perchè loro non hanno questa "sana e saggia" paura, sono poco consapevoli dei pericoli.
ad esempio ho un carissimo amico che non sta mai attento a non farsi passare la corda dietro al polpaccio e al tallone (cosa che in caso di volo lo potrebbe far sbattere contro la parete di spalle ed a testa in giù). sopratutto quando sta in difficoltà, piuttosto che levarsi la corda da dietro al polpaccio (manovra che lo metterebbe in maggiore difficoltà aumentandogli le probabilità di vola, ma sarebbe un volo pulito e sicuro, non come quello che rischia in quelle condizioni) lui preferisce continuare a scalare in quel modo. purtroppo non accetta i miei consigli, io ho una gran paura che un giorno o l' altro faccia un "brutto" volo, ma che ci posso fare? nulla


vi propongo un evento che mi ha fatto riflettere sulla responsabilità in falesia e sul dovere o no di intervenire nei "fatti degli altri". qualche settimana fà arrampicavo a ciampino. c' era una famiglia che stava facendo arrampicare da seconda una bimba di circa 7-8 anni. questa bambina gridava di terrore: "aiutoooo, mamma fammi scendere. ti prego ho paura!". le grida erano veramente strazianti, ti si gelava il sangue nelle vene a sentire la paura che stava avendo quella bambina, e sono continuate per una ventina di minuti su ognuna delle due salite che ha fatto la bimba. non ci vuole uno scienziato per capire che quella bambina racconterà questa storia al suo psicanalista tra qualche decennio. dato che io sono uno studente di psicologia (anche se non studio esattamente psicologia clinica) capivo bene quali effetti poteva avere tutto ciò sullo sviluppo della bambina e quindi sentivo di dover intervenire; ma capivo anche che esistevano delle dinamiche famigliari potenzialmente patologiche nella famiglia e che queste sarebbero esistite anche al di fuori della falesia, cioè se andavo a spaccare la faccia a quel padre padrone o se chiamavo il 112, poi lui avrebbe continuato il giorno dopo a rendere infelice la figlia, e magari si sarebbe sfogato su di lei anche per il fatto che io ero intervenuto.
in pratica tutta la gente che stava a ciampino quel giorno si girava verso la tragica scenetta chiedendosi: 1 ma può essere possibile che questa bambina venga trattata così? 2 può essere che ci debbano disturbare con le loro grida (considerate che ciampino è una piccola cava)?
nessuno è intervenuto. giusto quando le loro grida si sono fatte più acute qualcuna gli ha gridato qualche battuta in romanaccio, ma nulla per aiutare la bambina o per riportare la pace nella falesia. considerate che noi tra il fastidio che ci avevano causato le grida e la preoccupazione per la bambina ce ne siamo andati un ora o due prima del calar del sole
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