giorgiolx ha scritto:oppilifitrof ha scritto:crodaiolo ha scritto:giorgiolx ha scritto:ni...
l'A0 è un invenzione recente...diciamo anni 80, prima l'artificiale in europa era A1, A2, A3
A1 comprendeva anche l'A0 e il grado non era dettato dalla pericolosità o dalla precarietà o dalla presenza o dalla difficoltà nel mettere le protezioni ma solo dalla "morfologia" del passaggio o del tiro...
sarà, ma...
till the end of the seventiesmi risulta che l'A0, nell'odierna concezione, venisse "assorbito" dal VI°
Anche a me risulta, tanto che carlesso disse di aver salito in libera il tetto della valgrande, con questo intendendo che non aveva usato staffe
vado a memoria...nella guida di Rossi dello schiara come gradazione si utilizza ancora la scala chiusa fino al VI e l'artificiale con i solo 3 gradi A1,A2,A3 non ritenendo opportuno utilizzare l'ancora troppo recente concetto di A0...nella classificazione di A1 si esplicita che comprende anche mungere ... probabilmente il resting no dando ragione ad entrambi
comunque




Che fine rebus, la lana caprina!
Piero Rossi scrive:
Per ogni itinerario e' indicata la fonte della relazione ed ove la stessa provenga dai primi salitori e non sia integrata da altre notizie, agli stessi va anche attribuita la valutazione delle difficolta'.
In nessuna relazione e', finora, apparso il riferimento al "VII grado" ed, anche per recenti ascensioni di indubbia grandissima difficolta', gli stessi primi salitori hanno preferito non utilizzare il termine "VI grado superiore" (VI+), neppure per i passaggi piu' difficili. In ogni caso, la valutazione definitiva potra' essere fornita dai futuri ripetitori.
Non e' stato, poi, utilizzato il recentissimo termine "A0", pur presente in alcuni recentissime relazioni, per l'impossibilita' di rivedere, in modo omogeneo, tutte le relazioni precedenti. E' chiaro che molti passaggi, indicati come di V, VI, A1, ecc., a seconda del modo nel quale verranno superati, potranno eventualmente ed almeno parzialmente, essere ricondotti al concetto di "A0"