da ele » mar ott 25, 2005 11:55 am
Ciao Maurizio,
sono d?accordo con te: occorrerebbe prevenire i problemi, piuttosto che cercare di riparare a posteriori.
A tal fine, secondo me, bisognerebbe partire dall?analisi della nuda e cruda realtà, così come è già stata descritta su questo forum.
In sintesi:
· per diversi fattori molti arrampicatori considerano la Sardegna un paradiso, per cui, di fatto, esiste un flusso turistico di arrampicatori
· tale turismo è utile alla comunità locale: gli arrampicatori possono essere un introito, anche se limitato, per le casse dei comuni e dei proprietari
· in Sardegna non esiste ancora una tradizione turistica legata all?arrampicata, come ci può essere altrove, per cui le amministrazioni locali non hanno ancora un background che gli permetta di fare ?scelte giuste al momento giusto?
· le amministrazioni locali non si rendono conto degli effetti positivi del turismo legato all?arrampicata, per cui fanno finta di niente, magari limitandosi a ?far soldi? tramite contravvenzioni
· nel Supramonte a volte prevale addirittura il codice locale sul codice penale e un sindaco ha considerato l?apertura di una via come ?violazione di territorio? .
Se poi si vogliono studiare le misure per risolvere il problema, sono anche d?accordo con chi ha scritto che o si vieta il turismo degli arrampicatori, o gli si da un minimo di regole, possibilmente insieme a un minimo di infrastrutture.
Per ora aggiungo solo che le stesse regole dovrebbero valere per tutti, ma è una discussione che sarebbe interessante approfondire.
Ciao.
Ele