Ieri sono stato ad arrampicare in Val di Susa, in una falesia nei pressi di Novalesa.
Dopo due uscite in falesie dove nello stile di arrampicata predominava la forza e la continuità, ecco finalmente una falesia dove l'aderenza e l'equilibrio la fanno da padrone. (Tipo paretine di marmo a Stria x intenderci).
Le difficoltà variano dal 4° al 7a.
In generale l'ho trovata un'arrampicata interessante, forse un po' desueta....
Innanzitutto i miei complimenti al chiodatore che, a quanto pare, si deve essere sbattuto non poco a ripulire la parete (placca appoggiata) da muschio e licheni vari.....Solo una cosa non riesco proprio a capirla e a "digerirla".
Sul tiro più bello della parete (Air180 6b+), verso 3/4 di via, in mezzo a tante microscagliette naturali, è stata silkata una scaglia di roccia.
Sinceramente mi chiedo il motivo di questa operazione; oltretutto la falesia è straricca di tiri facili (sotto il 6a) mancano invece i tiri un po' più sostenuti (solo un 6c+ e un 7a).
A questo punto mi chiedo se non era meglio rinunciare ad un 6b+ con passaggio su roccia incollata, assolutamente estraneo al resto dei movimenti lasciando magari il tiro tutto naturale con una difficoltà che, a mio avviso, si sarebbe assestata attorno al 7a.
Forse c'è una ragione che io non sono riuscito a comprendere, ma quella pietra, li proprio non ci voleva!!!!!!