grado outdoor vs grado indoor

Area dedicata all'arrampicata sportiva e al bouldering.

Messaggioda EvaK » ven gen 27, 2012 8:51 am

Franz the Stampede ha scritto:Mia modesta opinione:

Indoors:
Pappa pronta a livello di lettura dei movimenti, ma di solito io vedo tanta continuità. Se un tiro non mi viene in palestra è perché mi ghiso.

Outdoors:
Lettura ovviamente più difficile (specie per i piedi) ma la continuità di solito è più bassa, essendo la via naturale. Se un tiro non mi viene fuori è perché non mi viene un movimento, la ghisa viene pure ma è condizionata dal restare 2 minuti fisso in un punto perché non capisco che caspita fare.

Il discorso che faceva Jolly per me peccava leggermente di invidia. OK, certi top climbers di oggi hanno un fisico particolarmente vantaggioso (penso a Ondra, Dave Graham, tutti i vari ragazzini). Ma mi sembra che tutti si facciano un mazzo pazzesco di allenamento, la natura regala gradi solo fino a un certo punto.


Quoto aggiungendo che in palestra i movimenti sono pre-studiati dal tracciatore, quindi più o meno pensati per chi ha una certa altezza. Spesso mi capita di vedere che sul mio grado limite alcuni movimenti sono per me fuori misura, mentre ad altri più alti di me vengono senza particolari problemi. Ovvio che se avessi margine troverei il modo di passare.
Su roccia lo stesso grado lo salgo un po' ovunque, mentre i palestra alcuni tiri si, altri manco a parlarne.

poi mi capita che in palestra a 2/3 di un tiro di 12 metri sono sconvolta dalla ghisa alle mani... magari in falesia stesso grado mi faccio in continuità un tiro di 35 metri dello stesso grado.

Cmq in palestra si prova tutto... al massimo appunto tiri via la corda :wink:
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Messaggioda icon » mar mar 20, 2012 19:51 pm

io faccio circa 1 grado in + indoor ma penso sia solo per il fatto che in falesia non si vuole lasciare ferraglia (maglie/rinvii) in parete.
Tuttavia c'è una grossissima differenza fra le due discipline: arrampicare in falesia significa arrampicare qualcosa di creato e modellato della natura (non consideriamo i vari scavi per piacere -.- ) perciò non ci sono scuse: quella è una via della natura e devi chiuderla! per quanto riguarda l'indoor, si scala la "mente" di qualche personaggio chiamato tracciatore con una sua testa e un suo fisico. Se sono alto 1.85 e scalo gli 8a strapiombanti a buchi in falesia, avrò sicuramente difficoltà a chiudere un 7a verticale fatto da un tracciatore nanerottolo che ama tanto le microtacche!!!
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Messaggioda EasyMan » mer mar 21, 2012 12:33 pm

Per me l'indoor è più duro come forza e resistenza mentre l'outdoor da un punto di vista tattico, tecnico e mentale/emozionale.

E siccome la forza è nulla senza controllo direi che fuori lo trovo "più duro" che dentro
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Messaggioda Fokozzone » mer mar 21, 2012 18:53 pm

Nell'indoor si considerano molto poco le difficoltà tecniche e il grado è basato molto sull'impegno fisico richiesto (abbastanza logicamente).
Però anche in falesia, sui tiri fisici vale la sgradomania, perché la nuova generazione di tenenti si tiene di più che la vecchia.

In più, sui gradi bassi, i forti non si rendono conto dell'impegno.
Quindi il grado indoor non lo considero granché attendibile
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Messaggioda EasyMan » gio mar 22, 2012 10:08 am

Fokozzone ha scritto:Nell'indoor si considerano molto poco le difficoltà tecniche e il grado è basato molto sull'impegno fisico richiesto (abbastanza logicamente).
Però anche in falesia, sui tiri fisici vale la sgradomania, perché la nuova generazione di tenenti si tiene di più che la vecchia.

In più, sui gradi bassi, i forti non si rendono conto dell'impegno.
Quindi il grado indoor non lo considero granché attendibile


Ma dalle mie parti più che di gradi veri e propri si danno dei colori.
Rosa, bianco, verde, blu, arancio e rosso (se non sbaglio). I rosa sono i più facili, i rosso sono super-difficilissimi.
Però è anche vero che un rosa sul pannello verticale è completamente diverso da un rosa sul pannello a 45°, l'ultimo richiede un impegno fisico e tecnico molto più alto.
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Messaggioda giorgiolx » gio mar 22, 2012 11:17 am

EasyMan ha scritto:
Fokozzone ha scritto:Nell'indoor si considerano molto poco le difficoltà tecniche e il grado è basato molto sull'impegno fisico richiesto (abbastanza logicamente).
Però anche in falesia, sui tiri fisici vale la sgradomania, perché la nuova generazione di tenenti si tiene di più che la vecchia.

In più, sui gradi bassi, i forti non si rendono conto dell'impegno.
Quindi il grado indoor non lo considero granché attendibile


Ma dalle mie parti più che di gradi veri e propri si danno dei colori.
Rosa, bianco, verde, blu, arancio e rosso (se non sbaglio). I rosa sono i più facili, i rosso sono super-difficilissimi.
Però è anche vero che un rosa sul pannello verticale è completamente diverso da un rosa sul pannello a 45°, l'ultimo richiede un impegno fisico e tecnico molto più alto.


giorgiolx ha scritto:in palestra ci sono 4 gradi....
facile, medio, difficile, alieno...da noi usano bianco, giallo, rosso e nero...e questo ha senso...il resto sono cazzate...insomma quando qualcuno mi dice:
"io in palestra ho chiuso un 7a"
mi metto a ridere




:smt003 :smt003 :smt003 :smt003
vado a uccidere il frigorifero che mi sta fissando

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Messaggioda frasauro » gio mar 22, 2012 11:50 am

il fatto è che generalmente le prese in palestra "escono" dal pannello, mentre in falesia "entrano" nella roccia. se magari per le mani cambia poco, per i piedi, invece, a mio avviso, cambia molto perchè nel primo caso vedi sempre dove metterli; nel secondo caso (ad esempio su una pancia) se non mi ricordo dov'è il buco, smadonno, scendo a vedere dov'è, risalgo e poi ci ficco il piede..se nel frattempo non mi sono ghisato..
"chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola" Paolo Borsellino
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Messaggioda EasyMan » gio mar 22, 2012 12:20 pm

giorgiolx ha scritto:qualcuno mi dice:"io in palestra ho chiuso un 7a"
mi metto a ridere

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Messaggioda VinciFR » gio mar 22, 2012 13:06 pm

Personalmente penso che tra i gradi indoor e outdoor ci sia una discreta differenza.. In falesia riesco a chiudere con relativa "comodità" gradi superiori rispetto all'indoor!
La palestra la uso solo nei mesi invernali e per uno scopo allenante diciamo ma appena è bel tempo preferisco la roccia!

Oltretutto penso che le vie in palestra, per quanto siano molto + intuitive (azz, basta seguire il colore) sono molto più impegnative a livello fisico e di forza! In falesia è diverso.. devi usare molto di più la tecnica/tattica secondo me e di conseguenza riesci a conservarti di più! Mooolto difficile che mi ghiso su un tiro in falesia, a meno che proprio non mi blocco per una vita su un passaggio..
"Non ho abbastanza talento per correre e sorridere allo stesso tempo" cit. E.Zatopek
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Messaggioda Ciorte » ven mar 23, 2012 11:12 am

Sono d'accordo con VinciFR riguardo il fatto che a pari grado la via indoor è più fisica, e a livello teorico più difficile.

Credo che fondamentalmente un climber si trova meglio dove scala più spesso perchè il suo fisico si adatta alle esigenze specifiche.

Ora faccio un esempio parlando nel mio caso specifico:
nelle vie indoor riesco a salire a vista vie che in falesia mi scordo, io scalo poco fuori e il mio occhio non è così preciso e veloce ad individuare sequenze, inoltre da blocchista non ho gran resistenza, e mentre indoor puoi leggere e anticipare facilmente salendo a mach 2, in falesia ti ci vuole il doppio del tempo. e quindi quì sono le mie caratteristiche a fare la differenza tra in o out.

Su una via di grado altino da lavorare in diversi tentativi invece mi rendo conto che la roccia spesso offre diversi trucchetti, "vie di fuga" e la possibilità di migliorare gesto e velocità di salita è superiore rispetto alla resina. Indoor, non ci sono moltte vie di fuga, e infatti nel mio caso si riduce la differenza di grado tra onsight e lavorato, la faccenda è più del genere o stringi o cadi.

Per quanto riguarda i blocchi non trovo grandi differenze tra plastica e roccia, a meno che non si parli di onsight. Poi il grado boulder è così soggettivo che i tracciatori non si prendono la briga di dare un grado, perchè verrebbe sicuramente criticato, e infatti c'è la divisione in colori o in lettere proprio per sviare la questione grado....... ed è una scelta che approvo in pieno.
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