da emanuele » mar apr 03, 2007 19:10 pm
quando si esce dal diedro comune si deve puntare al boschetto sopra la testa, raggiungibile superando le placche dove ora corre la luna e i falò, poi prima un pò a sin poi a destra un traverso netto che porta sotto un tetto che va evitato a destra con passaggio delicato,poi da una sosta con albero un pò a sin. e diritti sopra al tetto fino ad un terrazzo, a destra e poi per diedro e camino, qui un pass. duro e friabile , poi sempre per diedro meno ripido ad una cengia che si attraversa verso destra , un tratto si scende di pochissimo e poi si traversa, ora si è esattamente sul nasone che si vede strapiombare dalla strada, da qui occorre attraversare lungamente verso destra, facile(3 tiri), fino a un evidente diedro che porta in vetta; il tiro più delicato è il secondo, ma recentemente ho lasciato due chiodi , il traverso alto è bellissimo, di equilibrio, V-; occorre salire in un giorno non frequentato perchè si rischia di colpire con qualche sasso chi inizia il diedro per fare la martini...
si tratta di una via "storica" ,del 1966, che ha scelto il facile nel difficile, il traverso finale si può evitare salendo la difficile fessura della sodoma e gomorra, ma non c'è un chiodo e sei sul VI+!
-solo per gli amanti del "genere"