il Duca ha scritto:(...)
Sto cercando ora di riscoprire la bellezza di arrampicare spogliandola dall'ossessione dell'obbiettivo. Lo sto trovando difficile, soprattutto in fase di "pianificazione", ma poi si torna a casa felici.
Sarà una fase... Guarirò (...)
bene, ilDuca. ciò che scrivi è condivisibile.
vedi quanti argomenti da approfondire nelle tue parole. le ossessioni, gli obbiettivi, le ossessioni come obbiettivi, gli obbiettivi come ossessioni.
basta un briciolo di consapevolezza intellettuale per scorgere devianze ovunque, in qualsiasi attività umana.
ad esempio, io sono uno sportivo fallito. ho sempre fatto sport senza obbiettivo. perché mi piace fare sport. mi piace. ma nello sport non avere un obbiettivo ortodosso non è concepibile; non corri i 1500 perché ti piace il tartan.
e dunque sono stato alpinista anomalo. ed arrampicatore anomalo. andavo in montagna perché questo mi piaceva. senza obbiettivi. e ad oggi arrampico, senza obbiettivi. perché mi piace arrampicare. ma queste, credimi, sono ossessioni identiche a quelle che hanno gli alpinisti modello *figurine panini*, o i falesisti che delle guide guardano solo i gradi.
stessa cosa.
io in falesia voglio fare tutti i tiri. quando arrivo a finale, sono eccitato come un bonobo: voglio solo scalare. cazzomifreca dell'ottoà. io voglio scalare.
poi, certamente, da sportivo, se scalo cose che reputo sportivamente importanti, sono felice.
scriveva gallo: io cercavo le tacche più piccole, fulvio le più belle. due scimmiati con obbiettivi diversi.
non ti dare pena: tolti i condizionamenti, scopri da te quale è la tua ossessione.
ad esempio, bustomail ha due tette disegnate sulla fronte. sbaglia?