paolocar88 ha scritto:gobbidimerda ha scritto:Certo che dopo 20 giorni il trave diventa una gran rottura di coglioni...un conto è quando lo fai per integrare palestra e falesia ed allora è anche carino, un conto è quando diventa l'unica forma di appiglio che tocchi per settimane...e pensare che a dicembre abbiamo ristrutturato casa e fino all'ultimo siamo stati in dubbio se costruire un pannello nella nuova camera di mio figlio, che è enorme, salvo poi decidere di non farlo "tanto ci alleniamo regolarmente in palestra e fuori"...ma comunque non mollo anche perché mi sta venendo una forza nelle dita mostruosa
Quoto...
Io sono troppo curioso di scoprire se questa potenza mostruosa verrà messa a terra tutta oppure no...
Ma bisogna aspettare ancora un po' per scoprirlo, uffa!
Anche se ho il tremendo sospetto che buona parte sarà persa in:
- involuzione nell'uso dei piedi
- involuzione nella lettura della roccia
- pelle rammollita
- arrivo del caldo e fine della stagione prestazionale
- ...
E il grado calerà inevitabilmente...
Io i rischi che vedi tu in realtà non li vedo, uso dei piedi e lettura della roccia li vedo unpo' come andare in bicicletta, nel senso che una volta che hai imparato non ti dimentichi, al limite ci sarà all'inizio un problema di familiarità per non averla toccata per lungo tempo, ma direi velocemente superabile. La pelle non credo, anzi con il trave mi si sta inspessendo più di prima, forse perchè uso il metolius che è una grattugia

Il rischio che vedo io invece è la resistenza, non avendo un pannello dove fare circuiti. Cioè magari ci scopriamo più forti sui singoli duri grazie al trave ma soggetti a ghisa precoce...
Che poi a dirla tutta chissenefrega, mi basta poter scalare, farmi una bella giornata in falesia, il resto verrà.