Scrivo anch'io, da corridore giocoforza.
Per passare la domenica con EvaK, o convertivo lei all'alpinismus; ma non ci è cascata. O mi convertivo io alla corsa.
Nonostante il mio passato da calciatore e da giovanissimo atleta, avevo una certa paura di riprendere, per la schiena, segnata da una vertebra a cuneo, e per le ginocchia.
Invece schiena e ginocchia, nonostante qualche cigolio, hanno retto.
L'esperienza da corridore in gara continua a non piacermi. E non è solo perché ci sono cinquantenni che vanno come treni. Non mi piace proprio l'esperienza di gara: si passa troppo in fretta per ambienti spesso bellissimi.
Però, alcuni punti di forza, la corsa, li ha:
- dimagrimento;
- rafforzamento di piedi e caviglie (sono di nuovo riuscito a valorizzare le vecchie Cobra anche sui tiri duri (eliminando del tutto l'uso di scarpette molto supportive, che non mi sono mai piaciute);
- rafforzamento di schiena e ginocchia (e quindi, anche se cado sul materasso da boulder, non sento più le scosse fino in cima alla testa come mi accadeva fino all'anno scorso);
- meno tempo per l'aerobico (in bici, anche in salita, l'ora e mezza ti ci vuole sempre); e migliori condizioni generali (il metabolismo del glucosio, si sa, con gli anni peggiora; e la corsa, in questo, è una cannonata).
Punti deboli:
- con la ciccia, se ne vanno anche i muscoli;
- è estenuante e riduce quel poco di forza esplosiva che mi è rimasto;
- sono tutto di un colpo diventato tiroleso (spero intuiate -

); il problema sembra che fosse causato da una carenza di zinco, dovuta proprio alla corsa; e adesso pare rientrato con un po' di integrazione (di zinco, eh?)

.
Quanto al treil ranning, mi è sempre piaciuto muovermi veloce per valli e creste; e mi sono sempre annoiato molto negli avvicinamenti. Quindi in passato mi è capitato ancora di farmi mega-scammellate di ore e ore per monti e boschi.
Purtroppo adesso non ne ho più il tempo (e probabilmente nemmeno il fisico: ho un'autonomia massima di 30 km a settimana; poi la schiena mi saluta).
E, pur non facendo più gli avvicinamenti epocali di una volta, non li posso certo fare di corsa... Oppure devo rinunciare alla via.
Quindi, come valuto l'esperienza?
Positiva (come allenamento); ma non cambio: resto arrampicatore.

Non cesseremo di esplorare - E alla fine dell'esplorazione - Saremo al punto di partenza - Sapremo il luogo per la prima volta. T.S. Eliot