funkazzista ha scritto:scairanner ha scritto:[omissis]
monaco ha scritto:funkazzista ha scritto:monaco ha scritto:... quelli col trapano non solo salgono ovunque (chi molto bene, chi molto male)
ma ovviamente pubblicano tutto (pure cio' che finisce a meta' parete...un tempo si chiamavano tentativi)
ovunque, e senza preoccuparsi troppo di cosa ci fosse prima di loro...
Esatto.
E' qui che casca l'asino.
A mio modestissimo modo di vedere, la "mozione scai" funziona finché si rimane su terreno
clean (pareti non spittate, massi), perché
i spit (cit.) mandano tutto a carte e quarantotto.
ecco, appunto...cornuto e mazziato:
il 99%
spita e publica come se non ci fosse un domani, e continua a farlo
l'1%
cleanne che gia' fa resistenza passiva, da domani inizia molto gandianamente pure il gioco del silenzio...per vincere i malcostumi
vabbe', o non ho capito io che volevi dire tu,
oppure mi sembra la storia eterna della sinistra mondiale...``la bella morte''.
oppure vuoi proporre di istituirle per davvero queste riserve indiane ?
e dentro le riserve si gioca pulito e non si dice nulla ??
io ci sto ! pero' voglio i guardiaparco col fucile !!
A proposito di
spitte, apro una seconda
parente, relativa a quella che poi è stata la fatidica goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Sabato scorso, stante il mio decrescente interesse per andare a ficcare il naso su itinerari poco protetti e la crescente propensione all'
edonismo multipitchiano, attratto da un
roccia eccezionale e da
La via si presenta nel complesso sostenuta, con passaggi delicati ed un tiro (il decimo) difficile e tecnico, mi sono avvicinato a questa via dolomitica con grandi aspettative.
In realtà la roccia si è rivelata essere la solita solida delle classiche in Dolomiti (eccezionale è tutt'altra cosa), di sostenuto non c'è proprio nulla (passaggio relativamente impegnativo poi si passeggia fino alla sosta) e l'itinerario di una banalità e noiosità che non vedevo l'ora di arrivare in cima, e infatti ci abbiamo messo 2 ore precise per fare 11 tiri (davano 5 ore, forse dovevamo fare i
selfi ed inviarli in diretta ad ogni spit, ma non c'era scritto nella relazia); spit da saltare da quanti ce ne sono e nut e friends (consigliati! Ma per metterli dove, che non ci stavano nemmeno tra un rinvio e l'altro tanto erano vicini?) che potevano rimanere in macchina.
Ora è risaputo (nel senso che l'ho scritto molte volte), che sono favorevole alle vie a spit in montagna, ma nello sviliuppo della via dev'esserci una logica, connessa al fatto che la compattezza della roccia impedisca l'utilizzo di altri tipi di protezione (ben consapevole che non si tratta di alpinesimo ma di edonismo, tranquillo vecchio, non sconfiniamo nel tuo campo). Su questa via questa premessa non c'era, ci si poteva proteggere facilmente con clessidre, nut, friends e cordini sui numerosi spuntoni presenti. Vista dal basso la parete non presenta una via di salita che attira l'occhio, si può salire praticamente ovunque, fino a convergere sulla torre sommitale.
E allora mi sono chiesto se valeva la pena di trovarci in tre cordate su questa parete, attirati come scemi da slogan da centro commerciale, a seguire una fila diritta e sostanziosa di piastrine (giuro che ne ho saltate alcune perchè talmente vicine che non me le aspettavo, anche sul terzo grado).
La mia soluzione, in ottica
stop relazia? Non la pubblichi, al massimo mandi un wa ai tuoi amici che vadano a ripeterla e soprattutto non metti uno spit ogni due metri; poi magari tra un paio d'anni ci torni e il secondo tira via tutto.
Se apri
per gli altri, chiodi con una certa modalità (a volte si aggiungono spit in un secondo momento o addirittura si chioda in artificiale). Se apri per te, metti solo quelli che ti servono (poi al massimo torni, se necessario, a liberarti il tiro); nel secondo caso non ci sarà una fila di spit e l'itinerario può ricadere nelle casistica di via da non pubblicare. Nel primo caso l'unica strada è parlarne il più possibile, nel tempo forse qualcosa accadrà. Molti agiscono senza pensare, semplicemente perchè si è sempre fatto così, siamo nati con le guide cartacee e con l'idea che tutto dev'essere catalogato, chissà che qualcuno tra i tanti non cominci a porsi delle domande...
Rispondo ad entrambi.
Quello che volevo dire, in estrema sintesi, è che secondo me la proposta di scai, bella finché si vuole, non funziona.
Funzionerebbe se ci trovassimo in regime
no spit, ma non mi sembra sia il caso (e anch'io NON sono contro lo spit, eh, sia chiaro... anzi!
).
Funziona nelle zone "no spit", con i possibili (o probabili) problemi evidenziati anche da monaco: non sapendo che c'è una via
clinne preesistente, chiunque può arrivare e spittarsi la sua traccia mettendo solo
i spit che
A LUI sembrano indispensabili (tutto è relativo, scai).
Una volta che gli spit sono in posto, hai voglia a NON pubblicare la via: chi passa di lì non può non vedere... chiaro che dipende dalla densità della chiodatura, ma comunque anche 2-3 spit a tiro, di quelli
absolutely necessary (ma, non dimentichiamo, "assolutamente necessari" a chi?!?) sarebbero come ometti di sassi nel deserto.
Sono stato spiegato?
Esimio
punkazzista, concordo con te sul fatto che non funziona, ma vale per
oggi, perchè la normalità è andare ad aprire
per il bene degli altri .
Ma io sono testardamente ottimista e testardamente convinto che
futuramente qualcosa potrà cambiare, nel momento in cui la roccia vergine sarà percepita come un bene raro e non come merce da consumare e riempire di nostri ricordi.
Sulla relatività della quantità di spit utilizzata invece non concordo. Se piazzo 120 spit più quelli di sosta su una via di 320 mt (non è fantasia), non è come metterne 2/3 dove l'ultimo nat buono è 10 mt. più in basso, la roccia è monolitica e 10 mt sotto al nat c'è una bella e larga cengia. (Sì, duri e puri, so che non è alpinesimo, ma non stiamo discutendo di questo). Se non pubblico entrambe le vie (ammesso che uno che pianta 120 spit lo faccia per se e non per vendere il prodotto), hai voglia a non vedere gli spit della prima. Quelli della seconda invece hai voglia a vederli, solo se la tua fantasia ti porta sullo stesso percorso di chi ti ha preceduto li trovi, e parlo per esperienza diretta della difficoltà a trovare su una via i pochi spit nonostante un tracciato ben descritto, figuriamoci senza alcuna descrizione!
La differenza è sostanziale: una via rimasta poco protetta dà la possibilità, in ottica
no relazia, di potersi affidare al proprio intuito e alla propria capacità, nel caso in cui mi trovi sulla stessa porzione di parete per i caxxi miei, senza rimanere intrappolati nella visione di via che ha avuto chi ti ha preceduto (e soprattutto senza sapere che c'è già passato qualcuno).
Ma poi a me chemmefrega, faccio tre vie
multipicche all'anno in calo, che scelgo accuratamente tra quelle più
plaisir e con pochissimo avvicinamento, possibilmente con un buon agriturismo alla partenza del sentiero ed una ferrata con ponte tibetano nei paraggi, dove piazzare gli amici in cerca di panorami
mozzafiato che ci faccino le foto da pubblicare in diretta su climbagram e l'esperto di la-droni che ci riprende in posizioni adrenaliniche su un tiro da brivido, mentre condividiamo le immagini della gopro che riprendono i ferratisti sul ponte tibetano e il belayer, invece di far sicura, risponde su feisbuk a una che gli chiede se lì si arriva in macchina e se può portare i cani.
Pensavo a voi giovini, che, di questo passo, dovrete solo vedere sull aifon integrato nei moschettoni a quale distanza sarà il prossimo chiodo/spit o che numero di friend piazzare, con la signorina che dirà "tra 48 cm bidito destro, con la manina sinistra prendere il rinvio numero 4 e posizionarlo sul chiodo posto a 37 cm dal bordo.... ecc ecc, altro che
no relazia