Affollamento in montagna: esiste davvero?

Area di discussione su argomenti di montagna in generale.

Affollamento in montagna: esiste davvero?

Messaggioda gug » mar ott 01, 2019 15:36 pm

Su Gogna Blog ci sono stati due post che parlano dell'affollamento in montagna e in cui si fanno delle proposte.
Tralascio l'analisi di tali proposte, di cui l'ultima che coinvolge guide e scuole CAI sta polarizzando la discussione, perchè quello di cui volevo parlare in seguito a questi post è se è vera la situazione che viene descritta.
Io non conosco come stia andando la frequentazione della montagna in ambito alpinismo invernale o in alta quota o nello scialpinismo, ma la mia sensazione e anche il parere di alcuni rifugisti con cui mi è capitato di parlare negli ultimi anni è che sulle vie classiche alpinistiche su roccia il numero di alpinisti sia diminuito negli ultimi anni.
Un paio di anni fa una guida con cui parlavo di questo argomento mi diceva che secondo lui erano aumentati quelli che frequentano vie facili o "plaisir" e quelli sulle vie "top" (mi diceva che una volta non gli capitava mai di incontrare altre cordate su vie come il Pesce), ma erano molto diminuiti quelli che frequentano le vie "classiche", quelle intorno al TD+/ED- per intendersi, che una volta invece erano lo zoccolo duro dei frequentatori.
Secondo voi è così o avete un'altra esperienza su questa tendenza?
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Re: Affollamento in montagna: esiste davvero?

Messaggioda scairanner » mar ott 01, 2019 16:15 pm

gug ha scritto:... perchè quello di cui volevo parlare in seguito a questi post è se è vera la situazione che viene descritta.


Sarebbe necessario distinguere per attività: parlo per le zone che frequento, Dolomiti, Carniche e Giulie.
Alpinisti non se ne vedono quasi più, ma anche le vie plaisir non è che abbiano questa frequentazione che ci viene narrata. In agosto ero su una di queste vicino a Cortina, giornata splendida, avvicinamento 15 minuti ed eravamo solo una cordata.
Ciò che è drasticamente mutato è il concetto di gita domenicale. Oggi posti sui social una foto di un luogo selfiabile e il weekend successivo trovi 50 persone in più di quelle che già ci sarebbero andate senza social.
Quindi sì, grande affollamento sugli itinerari facili, con conseguente trasformazione del luogo in un qualsiasi centro commerciale con tutti gli standard di sicurezza (passerelle in legno da decine di migliaia di euro per superare un ruscello di mezzo metro e altre amenità simili) e attrazioni varie, come chef stellati e trasporto al rifugio in elicottero.
Mi astengo dal commentare la suddivisione in cannibali e no, come la proposta per alleviare questa sofferenza (il Cervino è mio, scendete bastardi cannibali!).
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Re: Affollamento in montagna: esiste davvero?

Messaggioda wolf jak » mar ott 01, 2019 16:18 pm

davvero TD+/ED- è il grado classico? :lol:

che fine ha fatto il buon vecchio V+/A0 e il VI come limite delle difficoltà umane :lol:

Drugo!!
Presidente!!!

qui non c'è più rispetto :mrgreen:
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Re: Affollamento in montagna: esiste davvero?

Messaggioda scairanner » mar ott 01, 2019 16:21 pm

wolf jak ha scritto:davvero TD+/ED- è il grado classico? :lol:

che fine ha fatto il buon vecchio V+/A0 e il VI come limite delle difficoltà umane :lol:

Drugo!!
Presidente!!!

qui non c'è più rispetto :mrgreen:


In realtà è la stessa cosa, il V+/A0 fa parte integrante del TD+, era la bandiera da sventolare quando andavi al ritrovo infrasettimanale caiano :mrgreen:
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Re: Affollamento in montagna: esiste davvero?

Messaggioda wolf jak » mar ott 01, 2019 16:29 pm

tanto per provare a essere serio, ma nemmeno troppo, ma di che stiamo parlando? :mrgreen:
solo per restare in ambito roccia:

non ci sono tornelli all'attacco delle pareti
non ci sono fotocellule in vetta
ecc...ecc...

non c'è nessun rivelamento (anche solo pseudo) oggettivo che possa avvalorare una tesi piuttosto che un'altra.

quindi stiamo parlando di "sensazioni". Cioè, se dovessi parlare della mia esperienza, potrei anche dire che non c'è più nessuno che fa la Bhul alla Canali visto che non ho trovato cordate in parete di domenica 8O ma sabato (il giorno prima) c'erano 4 cordate solo su quella via :mrgreen: e allora che si fa?
Anche l'esempio di scai... ragazzi dai, ma stiamo davvero facendo considerazioni generali sull'affollamento delle vie in base alle nostre 4 gite in croce?
Giusto giusto le G.A., quelle che ci passano quasi tutti i giorni sulle pareti potrebbero avere il polso della situazione (forse)...


E infatti mentre Crovella lamenta l'affollamento voi pensate sia esatto il contratrio... già questo dovrebbe farci capire qualcosa... :mrgreen:
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Re: Affollamento in montagna: esiste davvero?

Messaggioda wolf jak » mar ott 01, 2019 16:31 pm

scairanner ha scritto:
wolf jak ha scritto:davvero TD+/ED- è il grado classico? :lol:

che fine ha fatto il buon vecchio V+/A0 e il VI come limite delle difficoltà umane :lol:

Drugo!!
Presidente!!!

qui non c'è più rispetto :mrgreen:


In realtà è la stessa cosa, il V+/A0 fa parte integrante del TD+, era la bandiera da sventolare quando andavi al ritrovo infrasettimanale caiano :mrgreen:


V+/A0 = difficoltà classica (più o meno anche lì... che a far schemi e classificazioni in alpinismo si perde solo tempo e ogni parete e alpinista fa storia e grado a sé)

TD+/ED- se me lo azzeri si abbassa :mrgreen:

F (facile - facile) Nessuna difficoltà particolare, ma l'utilizzo di materiale d'alpinismo (casco, corda, ramponi, piccozza) può essere necessario.
PD (peu difficile - poco difficile) Alcune difficoltà alpinistiche su roccia e/o neve; pendii di neve e ghiaccio fino a 35°-40°, passaggi di arrampicata elementare.
AD (assez difficile - abbastanza difficile) Difficoltà alpinistiche sia su roccia che su ghiaccio; pendii di neve e ghiaccio tra 40 e 50°, passi di arrampicata di III grado.
D (difficile - difficile) Difficoltà alpinistiche più sostenute sia su roccia che su ghiaccio; pendii di neve e ghiaccio tra 50° e 70°, arrampicata di grado 4c-5a-5b.
TD (trés difficile - molto difficile) Difficoltà alpinistiche molto sostenute sia su roccia che su ghiaccio; pareti di ghiaccio tra 70° e 80°, arrampicata di grado 5c-6a.
ED (extremement difficile - estremamente difficile) Difficoltà alpinistiche estreme sia su roccia che su ghiaccio; pareti di ghiaccio fino a 90°, arrampicata di grado 6b-6c-7a.
ABO
(EX) (abominable - abominevole)
(exceptionnellement difficile - eccezionalmente difficile) Difficoltà alpinistiche eccezionali sia su roccia che su ghiaccio; pareti di ghiaccio e roccia strapiombanti, arrampicata di grado 7b e superiore. Protezioni particolarmente precarie.
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Re: Affollamento in montagna: esiste davvero?

Messaggioda gug » mar ott 01, 2019 16:37 pm

wolf jak ha scritto:quindi stiamo parlando di "sensazioni". Cioè, se dovessi parlare della mia esperienza, potrei anche dire che non c'è più nessuno che fa la Bhul alla Canali visto che non ho trovato cordate in parete di domenica 8O ma sabato (il giorno prima) c'erano 4 cordate solo su quella via :mrgreen: e allora che si fa?
Anche l'esempio di scai... ragazzi dai, ma stiamo davvero facendo considerazioni generali sull'affollamento delle vie in base alle nostre 4 gite in croce?
Giusto giusto le G.A., quelle che ci passano quasi tutti i giorni sulle pareti potrebbero avere il polso della situazione (forse)...


E infatti mentre Crovella lamenta l'affollamento voi pensate sia esatto il contratrio... già questo dovrebbe farci capire qualcosa... :mrgreen:


Infatti esordivo con un interrogativo: la mia ipotesi derivava non tanto per la mia sensazione (che lascia il tempo che trova), ma per il parere che mi aveva dato un paio di anni fa un guidatore di jeep che mi aveva portato all'inizio del sentiero per il Rifugio Agostini in Ambiez e quella conversazione con la guida che raccontavo: erano due opinioni di gente che aveva modo di quantificare visto che questo aveva influenza sul loro lavoro.
Queste sono quelle che ricordo, ma è una tesi che altre volte mi è capitato di sentire.
Mi chiedevo se era una sensazione che avevate anche voi, o se qualcuno aveva altre testimonianze di "addetti ai lavori" :wink:
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Re: Affollamento in montagna: esiste davvero?

Messaggioda wolf jak » mar ott 01, 2019 16:50 pm

gug ha scritto:
wolf jak ha scritto:quindi stiamo parlando di "sensazioni". Cioè, se dovessi parlare della mia esperienza, potrei anche dire che non c'è più nessuno che fa la Bhul alla Canali visto che non ho trovato cordate in parete di domenica 8O ma sabato (il giorno prima) c'erano 4 cordate solo su quella via :mrgreen: e allora che si fa?
Anche l'esempio di scai... ragazzi dai, ma stiamo davvero facendo considerazioni generali sull'affollamento delle vie in base alle nostre 4 gite in croce?
Giusto giusto le G.A., quelle che ci passano quasi tutti i giorni sulle pareti potrebbero avere il polso della situazione (forse)...


E infatti mentre Crovella lamenta l'affollamento voi pensate sia esatto il contratrio... già questo dovrebbe farci capire qualcosa... :mrgreen:


Infatti esordivo con un interrogativo: la mia ipotesi derivava non tanto per la mia sensazione (che lascia il tempo che trova), ma per il parere che mi aveva dato un paio di anni fa un guidatore di jeep che mi aveva portato all'inizio del sentiero per il Rifugio Agostini in Ambiez e quella conversazione con la guida che raccontavo: erano due opinioni di gente che aveva modo di quantificare visto che questo aveva influenza sul loro lavoro.
Queste sono quelle che ricordo, ma è una tesi che altre volte mi è capitato di sentire.



Se usciamo dall'ambito arrampicata, è in atto un fenomeno più generale indotto dai social: la gggente (inteso non certo in modo dispregiativo, ma solo come riferimento a persone che non conoscono tanti posti da visitare e hanno poco tempo/voglia di informarsi) tende a visitare le località più condivise sui social, e a sua volta condividendo le foto aumenta (esponenzialmente?) la visibilità e desiderabilità di poche location molto famose a discapito di tante altre non meno amene.
Questo fenomeno è documentato e acclarato.

Se trasliamo la fattispecie all'arrampicata, può essere che si stia verificando un fenomeno assai simile. Però allora forse riguarda più la concentrazione dei partecipanti in pochi posti iconoci -mi verrebbe da pensare.

E questo ingenera senza dubbio una percezione di affollamento, in molti casi anche reale. Le code sul Cervino sono, per l'alta quota, un facile esempio. (qui però non c'è mica solo il fattore social, ma anche un rilievo "storico" di un certo peso, non è come salire la cima di sticaxxi)
Un parallelo su roccia sono ad esempio le 3 cime... vogliamo provare a dubitare che ci sia stato affollamento? non le frequento, ma traggedia.tv ha dato ampia risonanza ai ritardi nelle doppie ecc... Dani Arnold ha aspettato 2 ore e mezza per poter partire libero di fare la sua free solo sulla Comici Dimai... (una classica? :mrgreen: )

c'è un affollamento delle mete più note.
ma si affianca un affollamento generale della montagna? o si tratta di una concentrazione dei partecipanti?

ecco, secondo me per rispondere alla domanda non possiamo affidarci a esperienze locali, perché ormai la frequentazione si muove "a macchia di leopardo"... quindi se la Val d'Ambiez non è di moda, può essere che non ci sia coda né sulle facili, né sulle classiche né sulle estreme. Magari invece su montagne iconiche c'è la fila per qualsiasi cosa...

ma

boh

come dicevo, senza dati alla mano, sono veramente chiacchiere da bar dopo essersi scolati una bottiglia di pino mugo (o per i palati più consumati, di genziana)
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Re: Affollamento in montagna: esiste davvero?

Messaggioda gug » mar ott 01, 2019 16:55 pm

scairanner ha scritto:
wolf jak ha scritto:davvero TD+/ED- è il grado classico? :lol:

che fine ha fatto il buon vecchio V+/A0 e il VI come limite delle difficoltà umane :lol:

Drugo!!
Presidente!!!

qui non c'è più rispetto :mrgreen:


In realtà è la stessa cosa, il V+/A0 fa parte integrante del TD+, era la bandiera da sventolare quando andavi al ritrovo infrasettimanale caiano :mrgreen:


Assolutamente d'accordo: è proprio nelle vie di TD che si trova il V+/A0 :wink:
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Re: Affollamento in montagna: esiste davvero?

Messaggioda gug » mar ott 01, 2019 17:03 pm

wolf jak ha scritto:

Se usciamo dall'ambito arrampicata, è in atto un fenomeno più generale indotto dai social: la gggente (inteso non certo in modo dispregiativo, ma solo come riferimento a persone che non conoscono tanti posti da visitare e hanno poco tempo/voglia di informarsi) tende a visitare le località più condivise sui social, e a sua volta condividendo le foto aumenta (esponenzialmente?) la visibilità e desiderabilità di poche location molto famose a discapito di tante altre non meno amene.
Questo fenomeno è documentato e acclarato.

Se trasliamo la fattispecie all'arrampicata, può essere che si stia verificando un fenomeno assai simile. Però allora forse riguarda più la concentrazione dei partecipanti in pochi posti iconoci -mi verrebbe da pensare.



Io non penso che in ambito alpinismo, soprattutto su roccia, i social possano aver cambiato qualcosa.
Quando ho cominciato ad arrampicare non c'erano i social, ma dopo due anni già sapevo esattamente su ogni gruppo montuoso quali erano le "classiche" da puntare. Non c'è sicuramente bisogno che un social mi dica che ci sono vie importanti e ambite sulle Tre Cime, l'ho sempre saputo e lo sanno tutti!
Il fenomeno dei social secondo me vale più per attività più superficiali, dove non c'è un vero motivo per andare da una parte o da un'altra o per fare una cosa invece che un'altra e allora anche un paio di foto possono fare tendenza. Ma in alpinismo tutti hanno sempre avuto bene chiaro in mente le vie che volevano fare :wink:
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Re: Affollamento in montagna: esiste davvero?

Messaggioda scairanner » mar ott 01, 2019 17:19 pm

Wolf, non stiamo mica raccogliendo dati per fare una pubblicazione scientifica, gug ha chiesto un parere e mi sono permesso di darglielo, da frequentatore della montagna tutti o quasi i sabati o le domeniche da 35 anni, qualcosa avrò visto, no?
Comunque aldilà della sensazione personale, che può corrispondere più o meno al vero, è evidente che tu non hai vissuto il boom delle vie giustamente definite classiche da gug.
Di quando ti trovavi il sabato sera al rifugio con almeno altre 10/15 cordate, oltre a quelle che salivano al mattino. E all'alba era una corsa a chi si svegliava prima per essere davanti all'attacco della via.
8 anno fa ho trascorso una settimana di ferie agostane all'Agostini ( :mrgreen: ) (7 giorni di bel tempo) ed eravamo l'unica cordata, durante il giorno ne salivano al massimo un paio dal fondovalle per poi ridiscendere.
Poi chissenefrega se sul Cervino c'è la coda, sarà mica l'unica montagna delle Alpi.
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Re: Affollamento in montagna: esiste davvero?

Messaggioda gug » mar ott 01, 2019 18:03 pm

Infatti, io volevo capire se la mia impressione era condivisa anche da altri.
Se fosse così un altro spunto interessante sarebbe capire perché l'alpinismo su roccia "medio" è in controtendenza rispetto ad altre discipline alpinistiche e questo anche se sono aumentate le persone che arrampicano.
Questione di moda o ci sono altri motivi?
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Re: Affollamento in montagna: esiste davvero?

Messaggioda wolf jak » mar ott 01, 2019 18:10 pm

massì, è che anche nelle chiacchiere da bar mi piace un po' di metodo... poi scai tu stesso scrivi a più riprese che ormai di vie ne fai sempre meno :mrgreen:

io arrampico sì e no da ieri, cosa vuoi che abbia visto :lol: però se fossi in voi non sottovaluterei affatto il discorso social.
Rispetto ai vostri anni, oggi ci sono molt(issim)e vie in più, e spesso quelle più relazionate di recente o che hanno subito un tam-tam mediatico sono più inflazionate.

Si vede che non fate cascate e/o non avete fb, altrimenti sarebbe lampante quel che vi dico :wink: c'è gente che fa la coda su quelle poche robe relazionate.
Stesso discorso per vaji (ma è questo il plurale di vajo?) o linee di misto: quanta gente è andata l'anno scorso su Mafia Bianca?
ma pure su roccia, dalle mie parti, hanno avuto molto successo vie comode e recentemente relazionate in Val d'Adige rispetto a classiche meno ripetute

gug ha scritto:(...)
Io non penso che in ambito alpinismo, soprattutto su roccia, i social possano aver cambiato qualcosa.
Quando ho cominciato ad arrampicare non c'erano i social, ma dopo due anni già sapevo esattamente su ogni gruppo montuoso quali erano le "classiche" da puntare. Non c'è sicuramente bisogno che un social mi dica che ci sono vie importanti e ambite sulle Tre Cime, l'ho sempre saputo e lo sanno tutti!
Il fenomeno dei social secondo me vale più per attività più superficiali, dove non c'è un vero motivo per andare da una parte o da un'altra o per fare una cosa invece che un'altra e allora anche un paio di foto possono fare tendenza. Ma in alpinismo tutti hanno sempre avuto bene chiaro in mente le vie che volevano fare :wink:


su questa cosa ho mooooooooolti dubbi. Oggi la mia percezione mi dice che nessuno o quasi studia i gruppi montuosi e sa di ognuno quali siano le classiche da puntare (e secondo me nemmeno ai vostri tempi era sempre così...), quanto piuttosto si affida al sentito dire, ai consigli di guide/istruttori cai e, in larga parte, al web e ai social (facebook, instagram, whatsapp)
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Re: Affollamento in montagna: esiste davvero?

Messaggioda Spartaco » mar ott 01, 2019 19:25 pm

sono vekki eh.a parte.wolf.
ascolta.si fa sera.
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Re: Affollamento in montagna: esiste davvero?

Messaggioda scairanner » mar ott 01, 2019 22:27 pm

wolf jak ha scritto:massì, è che anche nelle chiacchiere da bar mi piace un po' di metodo... poi scai tu stesso scrivi a più riprese che ormai di vie ne fai sempre meno :mrgreen:


Certo, ma ciò non toglie che vada negli stessi posti dove scalavo, con la differenza che: a) non vedo nessuno a scalare, b) ora raccolgo mirtilli o erbe varie per le grappe :lol:
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Re: Affollamento in montagna: esiste davvero?

Messaggioda VYGER » mer ott 02, 2019 9:06 am

Mah, non so... Io non vado più in montagna...

:mrgreen:

Tre anni fa, sulla Messner alla II Torre, 4 cordate a Ferragosto.
L'autunno scorso in val di Mello 2-3 cordate su Kundalini e Alba del Nirvana e, per il resto, vuoto cosmico.
In Sarca molto frequentate san Paolo e, meno, Mandrea. Abbandonati altri settori, anche chiodati di recente.

Pur considerando l'obiezione del Lupo Giacomo (non ci sono dati), anch'io ho la sensazione che ci siano meno alpinisten sulle vie di cd media difficoltà in montagna.
Tra le cause, secondo me:

1. Viaggiare costa; e ci sono meno soldi in giro;
2. Il lavoro è sempre più istituzione totale, per chi ce l'ha; quindi c'è meno tempo, per allenarsi a dovere e farsi il we in montagna dei bei tempi;
2. Oggi ottieni notorietà se fai il Capitan free solo, mica se sali Viaggio nel Passato sul Casale;
3. I social focalizzano l'attenzione sulle vie salite al momento da gatekeeper; le altre vie si dimenticano (abbiamo sempre più una memoria da amebe);
4. I social pompano l'ego (la nostra identità di rappresentanza) dando risalto al sensazionale; quindi si salgono le vie da sensazione e si lasciano perdere le altre (per quelli cd forti, i galletti del pollaio locale); inoltre quelli cd forti punteranno a realizzare "prime" (aperture - non di rado di "Carlo Codega", ripetizioni, invernali) gli altri, onde evitare inutili traumi, salgono vie relativamente sicure e ben protette, in genere le solite;
5. Le persone iniziano sempre più spesso dalla plastica; e hanno problemi di sicurezza anche in un contesto naturale protetto come la falesia; figuriamoci in montagna.

A questo punto ognuna di queste affermazioni andrebbe fondata con dati. Ma nessuna autorità - nemmeno l'ISTAT - effettua misurazioni su questi aspetti.
Quindi, oste, porta un cabernet...
Non cesseremo di esplorare - E alla fine dell'esplorazione - Saremo al punto di partenza - Sapremo il luogo per la prima volta. T.S. Eliot
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Re: Affollamento in montagna: esiste davvero?

Messaggioda Callaghan » mer ott 02, 2019 9:31 am

VYGER ha scritto:Mah, non so... Io non vado più in montagna...
:mrgreen:

a parte la debita premessa sul chi ha scritto quelle considerazioni (tale crovella, i cui scritti/commenti direi che si presentano da se, e quindi, mi spiace doverlo dire, nonostante il mio enorme sforzo di comprensione, parto assai prevenuto), mi sento molto vicino allo spirito di lupogiacomo. a me le impressioni a culo hanno sempre fatto storcere il naso, pur ritenendole simpatiche se contestualizzate correttamente (leggi bar + litri di prosecco).
e poiché sul blogghe der papa nero [cit] le impressioni a culo sono religione noiosa sino al parossismo, la tentazione è di mandare tutti ingulo e amen.

tuttavia questa volta apprezzo le considerazioni del bresciano, direi punto per punto, seppur sempre in ambito puramente qualitativo.
le trovo ragionevolmente condivisibili, ma ci aggiungerei un punto 3.1 nel quale c'è scritto che, a conseguenza dei social, più gente è interessata mediamente a più di tutto, dalla cucina al sesso anale, passando per la montagna.
quindi, lapalissianamente, più gente che si incula, più culi infiammati, ovvero più gente che va in falesia, più cagate si vedono, idem in montagna.
detto ciò, ad esempio se qualcuno di voi passasse di estate sotto ai satelliti, bianco, direi che si accorgerebbe che lì sotto è costantemente presente un campeggio con almeno 50-60 persone.

quindi, bresciano, fai girare la buta.
ogni uomo dovrebbe conoscere i propri limiti
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Re: Affollamento in montagna: esiste davvero?

Messaggioda Drugo Lebowsky » mer ott 02, 2019 9:34 am

Luciano Regattin says:
1 Ottobre 2019 alle 10:05
Ma il tema è la montagna in generale o quelle 4 cime che interessano a Crovella dove lui vorrebbe andarci da solo?
Perché, non che io abbia una soluzione, ma se questa è la proposta per togliere l’affollamento dal lago Sorapíss (x esempio) con gli schiamazzi in stile riviera romagnola o dall’ambita passeggiata rif. Auronzo-Locatelli siamo fuori strada e di parecchio. Significa essere completamente avulsi dalla realtà dei fatti. Mai sentito parlare di social? Altro che CAI e guide alpine, le escursioni da anni si organizzano e si postano su facebook, wa e diverse altre app create per questo scopo.


Q8
...
si dice ancora o è passato di moda? :mrgreen:
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Re: Affollamento in montagna: esiste davvero?

Messaggioda Drugo Lebowsky » mer ott 02, 2019 9:39 am

scairanner ha scritto:
In realtà è la stessa cosa, il V+/A0 fa parte integrante del TD+, era la bandiera da sventolare quando andavi al ritrovo infrasettimanale caiano :mrgreen:


verouncazzo :evil:
tu hai la tua porca esperienza
purtroppo ti tieni anche come un porco :twisted:
ma, bontà tua, non hai piena esperienza del V+A0 vero
che non è un grado, ma una situazione
non lo trovi su una multipinch, né su una via straclassica
ergo, vaccagare :twisted: ... che il vero caianazzo competitivo e "misuratore" alla fine dei conti sei tu! :mrgreen:
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Re: Affollamento in montagna: esiste davvero?

Messaggioda funkazzista » mer ott 02, 2019 10:10 am

Mah, io in Montagna (maiuscola non a caso, eh) vado poco, però in certi posti, anche se bellissimi, ho smesso di andare perché ormai sono ridotti ad un circo equestre e mi ci sento solo come un limone da spremere.
Così non piace più.
Ho riscoperto e trovato altri posti.

Sono più che d'accordo con chi dice che i social giocano un ruolo determinante sulla concentrazione della gente.

Per quanto riguarda l'articolo sul blogghe der papa nero [cit.], mi piace (si fa per dire) l'impianto: in montagna c'è troppa gente, però IO voglio/devo poterci andare come prima, e IO sono uno dei "veri appassionati" che, soli, hanno diritto di andare in Montagna perché sanno come si deve fare, IO non faccio parte del problema, il problema sono GLI ALTRI, buzzurri, barbari, parvenu, che quindi devono semplicemente andare föra di bal [cit.].
Non una parola su cosa si intende fare in prima persona (se non, beninteso, trovare il modo di indurre i buzzurri a dedicarsi ad altro).
Avanti così.
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