da pisolo » lun ott 07, 2019 10:53 am
Non entro nel merito della veridicità o meno di questo articolo, ritengo però che offra qualche interessante spunto di discussione.
Premetto che Nardi non ha mai raccolto la mia simpatia. Non seguivo le sue gesta, ma mi pare di ricordare che avesse lanciato una raccolta fondi online per prorogare la sua spedizione, la qual cosa me lo aveva inviso ulteriormente. A non piacermi era soprattutto la sua ricerca spinta della visibilità, che oltre ad essere una vocazione per me discutibile, è parte integrante di quel sentimento di proselitismo tipico delle religioni organizzate, e di chi ne è affiliato.
In questo, cattolicesimo e scientology sono uguali. Sono in missione per convertire gli infedeli imponendo le loro dottrine. Più ci si impegna nel diffondere queste dottrine e più si ha visibilità e di conseguenza, come nella politica, si "entra nel giro giusto". Do ut des.
Se l'articolo riporta il vero, quello di Nardi è un caso assimilabile ad una qualunque affiliazione nella quale il neo-discepolo viene individuato o si propone come testimonial di valori - l'onestà o meno della sua adesione agli stessi non è minimamente rilevante - e ne ricava in cambio - per esempio in questo caso, se vero - sponsorizzazioni per le sue spedizioni.
scientology è di fatto una multinazionale del credo: investe in personaggi manipolati, manipolabili o ben disposti ad esserlo, dando grande visibilità alle loro imprese, foraggiandoli, diffondendo i loro libri facendoli uscire dall'anonimato del mercato di nicchia, e sfruttando la loro immagine pubblica per inserirsi con opere di marketing più o meno subliminale (opuscoli nelle scuole etc).
Alla fine si va a parare sempre al solito punto: fare schei. La diffusione del credo serve a perpetuare l'accesso ai privilegi e viceversa, in un processo di reciproca funzionalità. A volte anzi la religione in sé è solo un elemento secondario e di facciata per attirare la base (per lo più ignorante ma che porta la grana), mentre il giro vero è quello che sta dietro.
Quindi per concludere direi che se la storia corrispondesse al vero, non ci sarebbe da stupirsi.