«Η Ελπίδα έρχεται»

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Re: «Η Ελπίδα έρχεται»

Messaggioda PIEDENERO » mar feb 07, 2017 17:16 pm

Ultima modifica di PIEDENERO il lun feb 20, 2017 10:03 am, modificato 1 volta in totale.
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Re: «Η Ελπίδα έρχεται»

Messaggioda tacchinosfavillantdgloria » lun feb 20, 2017 9:32 am

Pubblicato il 20/02/2017
NICCOLÒ ZANCAN
INVIATO AD ATENE
Quanto guadagna un chirurgo con due lauree e 34 anni oggi ad Atene? «980 euro di stipendio fisso, più gli straordinari. Che però vengono pagati solo fino ad un massimo di 600 euro, anche se dobbiamo lavorare molto di più. Da quando la crisi è iniziata, gli stipendi negli ospedali pubblici sono stati tagliati del 42 per cento».
Se questo è il posto dove tutto passa per il denaro, allora forse è giusto iniziare da qui. Dal secondo ospedale più importante della città, «Attikon» si chiama. «Ho fatto pratica a Patrasso, ma da tre anni lavoro qui in chirurgia generale», dice il dottor Giorgos Sideris. «Certe volte non abbiamo il filo adatto per le suture, altre volte manca la rete per proteggere l’ernia dopo l’operazione. Mancano gli strumenti per la laparoscopia. Non ci sono fondi per acquistare la Tac. Siamo completamente sprovvisti di vaccino antitetanico. Delle sedici sale operatorie, ne funzionano otto. Abbiamo 730 posti letto ma altri cento pazienti sono ricoverati, proprio in questo momento, sulle barelle. Vi invito a controllare con i vostri occhi».

TRAGEDIA GRECA
È troppo facile chiamarla tragedia greca, però è di questo che si tratta. Perché sono tutte vere le colpe che hanno prodotto il più grande debito pubblico d’Europa, così come le ragioni di chi adesso non sopporta più l’austerità. «In questi sette anni, da quando siamo sotto il controllo finanziario dell’Unione europea, non ho visto un solo miglioramento delle mie condizioni di vita», dice il dottor Sideris prima di iniziare il turno. Lo attendono sei operazioni chirurgiche. Non ha mai fatto una vacanza all’estero, ha una Toyota di seconda mano e un piccolo alloggio in affitto non lontano dall’ospedale.

IL PIL SCENDE ANCORA
La Grecia è di nuovo in bilico. Oggi i ministri europei dell’Economia riuniti a Bruxelles cercano l’accordo per finanziare un’altra tranche di aiuti, dopo gli 85 miliardi stanziati ad agosto del 2015. Per partecipare all’esborso, il Fondo monetario internazionale chiede più sacrifici al governo greco. Nuovi tagli alle pensioni e più tasse. Perché il Pil nell’ultimo trimestre è andato peggio delle previsioni, da +0,9% è sceso a +0,3%. E il programma di rientro del debito non sta andando bene. Ma il premier Alexis Tsipras ha dichiarato che non è disposto a chiedere ulteriori sacrifici al suo Paese. Da qui, le ragioni delle trattative in corso.



IL PIU’ GRANDE PRESTITO
Di questa tragedia si conosce bene l’inizio, e non va mai dimenticato. Anni di scelte politiche sciagurate, posti pubblici regalati a pioggia, armatori tenuti al riparo da ogni legge, l’enorme evasione fiscale. Anni di conti falsificati, all’epoca dell’allora primo ministro Konstatinos Karamanlis. La Grecia ha ricevuto il più grande prestito internazionale della Storia: in tutto 110 miliardi di euro. Lo ha ricevuto anche da Paesi dell’Unione più poveri. E forse, dunque, è vero quello che l’altro giorno diceva un ministro sloveno: «La Grecia dovrebbe mostrare solidarietà, oltre che chiederla». Ma il fatto è che la cura non sta guarendo il paziente. E questa constatazione riguarda il futuro, e cioè forse la fine della tragedia.

IN OSPEDALE
«Dopo avere preso la laurea in Fisica, non mi sono iscritto alla facoltà di Medicina pensando di fare i soldi», dice il dottor Sideris. «Ma quello che vorrei è poter vivere dignitosamente, con uno sguardo più sereno verso il futuro. Invece qui manca tutto. Ogni giorno in ospedale siamo subissati dallo stress, perché non ci sono nemmeno i soldi per garantire un’assistenza adeguata. Il pronto soccorso scoppia di gente. Le liste per farsi asportare un tumore benigno superano l’anno d’attesa. Non si può credere a questo genere di salvataggio».

Cosa sta succedendo ad Atene? Per incominciare, 2,8 miliardi di euro hanno lasciato i conti bancari nei primi due mesi del 2017, segno di una nuova ondata di preoccupazione. Le banche sono in sofferenza, denunciano un picco di prestiti non rimborsati. Come nei giorni del referendum dell’estate del 2015, quando proprio qui dalla Grecia arrivò il primo «No» all’Europa. Davanti alla mensa sociale di via Sofokleous, la coda è aumentata rispetto ad allora. Oggi distribuiscono riso con il pomodoro e una pagnottella nel cellophane. Sono anziani greci a mangiare seduti sul marciapiede, molte donne sole assieme a giovani migranti. Nel 2016 le vendite nei supermercati sono calate dell’8,9%, mentre sono in aumento il consumo di eroina e quello di psicofarmaci. Secondo il giornale Kathimerini, anche il maggior numero di divorzi, in un Paese molto tradizionalista come questo, è significativo: un terzo dei matrimoni è finito durante gli anni della recessione.

LA POVERTA’ DIFFUSA
Ci sono state le proteste degli insegnanti, del personale ospedaliero e quelle dei vigili del fuoco. Mercoledì i contadini sono tornati a manifestare contro gli ennesimi tagli, lasciando dei cavoli davanti al Parlamento in piazza Syntagma. Dopo le riforme del 2015, la spesa per le pensioni in Grecia è scesa dall’11 al 9% del Pil, ma la media nell’eurozona è di 2,5%. È altrettanto vero, però, come ha ricordato il ministro del Lavoro Effie Achttsioglou in una lettera pubblicata sul Financial Times, che il reddito medio di un greco sopra i 65 anni è di 9 mila euro. E il 43 per cento dei pensionati riceve meno di 660 euro al mese. «Paghiamo le tasse, paghiamo il carburante e non ci resta nulla per vivere», dicevano i contadini in piazza. Vivere, alla fine.

Non tutto è di segno negativo. C’è stata una lieve ripresa dell’occupazione che la Commissione europea prevede pari a un 2,2% nel 2017. Inoltre, l’ultima estate, per il turismo è stata straordinariamente felice. Ma non c’è nulla, qui ad Atene, che assomigli davvero a una rinascita, o almeno a una svolta. «La crisi sta marcendo», ha scritto nel suo ultimo editoriale il direttore di Kathimerini Nikos Kostandaras. La Grecia era e rimane «un caso speciale», dove continuano a sommarsi errori. Quanto assomiglia all’Italia?

I migranti sono accampati ovunque, anche nei vecchi impianti olimpici e nell’aeroporto dismesso dove un tempo atterravano Maria Callas e Aristotele Onassis. Sono 65 mila i profughi rimasti intrappolati dopo la chiusura della rotta balcanica, migranti che l’Europa non ha voluto distribuire per quote.

La luce del sole ad Atene resta nitida e bellissima. Un tragitto di un quarto d’ora in taxi costa 6 euro. Nei locali risuonano bouzouki e malinconie. E per le strade la risposta più frequente a tutte le paure, ancora oggi, è questa: «Se l’Europa si dividerà, è perché non è mai esistita».

Salud
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Re: «Η Ελπίδα έρχεται»

Messaggioda tacchinosfavillantdgloria » mer mar 29, 2017 10:39 am

Oggi inserto sul fatto quotidiano sulla situazione drammatica in Grecia.

Mi permetto di consigliarne la lettura, vale l'euro e mezzo di spesa.

Edicolanti :mrgreen: saluti
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Re: «Η Ελπίδα έρχεται»

Messaggioda Kinobi » mer mar 29, 2017 11:24 am

tacchinosfavillantdgloria ha scritto:Oggi inserto sul fatto quotidiano sulla situazione drammatica in Grecia.

Mi permetto di consigliarne la lettura, vale l'euro e mezzo di spesa.

Edicolanti :mrgreen: saluti
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Negli ultimi X anni, sono stato una dozzina ben abbondante di volte in Grecia.
Kalymnos una 10 volte, Creta, Peloponneso, Atene due volte. Torno a Creta tra poco.
Non so cosa ha scritto il Fatto Quotidiano. Ma nelle mie visite, non ho visto una situazione brutta. A dir la verità, migliore di alcune zone del nostro sud.
Ciao,
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Re: «Η Ελπίδα έρχεται»

Messaggioda tacchinosfavillantdgloria » dom feb 18, 2018 16:47 pm

Oggi copertina di internazionale: "come si distrugge un paese".

Per chi fosse interessato.

Aggiornati saluti
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Re: «Η Ελπίδα έρχεται»

Messaggioda tacchinosfavillantdgloria » dom feb 18, 2018 18:43 pm

Ah, lindo anche un articolo di Marcello Foa, nientepopodimenoché dal sito del :cry: "giornale"

Chi legge questo blog lo sa: di solito non lancio appelli, né promuovo sottoscrizioni ma questa volta faccio un’eccezione per sostenere una persona che stimo: si chiama Panagiotis Grigoriou e grazie al suo blog negli ultimi sette anni abbiamo saputo cosa accadeva veramente in Grecia. Leggendo i suoi articoli apprendevamo quel che la grande stampa internazionale taceva, soprattutto il dramma di un popolo che secondo la retorica ufficiale è stato “salvato”, mentre in realtà è stato ridotto in uno stato di povertà estrema, da sette anni di premurose cure della Troika, la quale, come sapete, freme per poter riservare anche all’Italia.

Panagiotis Grigoriou è un etnologo di valore, sposato a Chris, una delle migliori grafiche di Grecia. Prima della crisi la loro situazione economica e sociale era ottimale , tipica della classe media greca, e mai avrebbero immaginato che tutto potesse crollare sotto i colpi di una crisi e soprattutto di un’austerità assurda, perché distruttiva e interminabile.

evzonasChris ha perso il lavoro e Panagiotis ha perso i suoi mandati di ricerca universitari. Hanno dovuto reinventarsi. L’eccellente blog di Grigoriou, che ho scoperto grazie ad Alberto Bagnai, sopravvive grazie alle donazioni dei suoi estimatori e a una nuova non facile attività. Con Chris da un paio di anni si propongono come guide, in francese, ai turisti che vogliono compiere viaggi alternativi e soprattutto intelligenti in Grecia. Si sono messi in proprio, con tenacia e umiltà, investendo i loro risparmi in questa iniziativa, che rappresenta la loro principale fonte di reddito. La loro mini agenzia si chiama Grèce Terra Incognita.

Mi permetto di segnalarla a tutti i lettori per le loro vacanze estive e mi permetto, altresì, di rilanciare l’appello di crowdfunding che mi ha rivolto Panagiotis, il quale ha bisogno di raccogliere settemila euro per comprare un pulmino, naturalmente usato, indispensabile per svolgere la sua attività. Settemila euro potranno sembrare pochi ad alcune persone, sono tantissimi se da molti anni non puoi più contare su uno stipendio regolare e se continui a batterti per un Paese, dove:

– il Pil è crollato del 27% rispetto al 2010,

– la disoccupazione è del 30%,

– la sanità pubblica è quasi azzerata e 500mila bambini vivono al di sotto della soglia di povertà,

– le pensioni sono state dimezzate e 1’100’000 pensionati ricevono meno di 500 euro al mese;

– un milione di dipendenti del settore privato non incassa lo stipendio con regolarità e per 500mila di loro la retribuzione media è di 350 euro al mese.

Parliamo di un Paese di 10 milioni di abitanti, membro dell’Unione europea, non di un Stato africano in via di sviluppo.

Apprendendo questi numeri, capirete l’urgenza dell’appello di Grigoriou e di Chris, due greci che con grande dignità non si arrendono e che, con il loro blog, contribuiscono ad aprirci gli occhi.

Pluralisti saluti
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Re: «Η Ελπίδα έρχεται»

Messaggioda Kinobi » lun feb 19, 2018 9:38 am

tacchinosfavillantdgloria ha scritto:
– il Pil è crollato del 27% rispetto al 2010,

TSdG


Non tutti siamo scemi però.
La Grecia è entrata nel suo baratro, dopo aver mentito deliberatamente. Il mentire deliberatamente gli ha portato una cresciti del PIL molto elevata sopratutto negli anni dopo aver cacciato balle.
Se vai a vedere, come dovrebbe fare il poco attento autore del blog citato, vedi che la Grecia se la passa molto meglio di quanto iniziò a cacciare balle, ancora ora. Tutto sommato, è stato un affare..
https://www.indexmundi.com/greece/gdp_per_capita_(ppp).html
https://www.indexmundi.com/g/g.aspx?c=gr&v=67


Ciao,
E
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Re: «Η Ελπίδα έρχεται»

Messaggioda tacchinosfavillantdgloria » mer gen 16, 2019 8:33 am

Repubblica.it
Ue, mea culpa di Juncker: "Durante la crisi austerità avventata. Poca solidarietà con i greci"

Meglio tardi che mai... :?

Resipiscenti (?) Saluti
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Re: «Η Ελπίδα έρχεται»

Messaggioda PIEDENERO » mer gen 16, 2019 20:57 pm

hanno la faccia peggio del culo.
ma si rendono conto dei danni che hanno fatto?
bisogna andarli a prendere uno per uno!
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Re: «Η Ελπίδα έρχεται»

Messaggioda Kinobi » gio gen 17, 2019 12:26 pm

tacchinosfavillantdgloria ha scritto:Repubblica.it
Ue, mea culpa di Juncker: "Durante la crisi austerità avventata. Poca solidarietà con i greci"

Meglio tardi che mai... :?

Resipiscenti (?) Saluti
TSdG



Dimmi la verità: +300 miliardi regalati ti pare poco? Cosa credi sia un "haircut"?
Grecia paga a EU 1.2, riceve 6.2 miliardi all'anno. E' un reddito di cittadinanza all'anno...

Ecco chi ha pagato una piccola tranche di prestito/regalo:
https://www.lastampa.it/2010/05/02/econ ... agina.html
95 euro a cranio in Italia.

Allora, credo Junker dica cose che non pensa, e che la maggioranza degli europei non pensa. Io incluso.
Abbiamo dato alla Grecia i soldi che spenderemo per il redditto di cittadinanza, cui la enorme maggioranza dei lavoratori in Italia è manifestamente contro e tutti in Europa ci dicono siamo scemi a farlo. Per la Grecia però va bene.
Mah...
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Re: «Η Ελπίδα έρχεται»

Messaggioda tacchinosfavillantdgloria » gio gen 17, 2019 14:39 pm

Domanda (ingenua, non retorica):

I soldi che sono stati "elargiti" alla Grecia sono andati ai greci (lavoratori, pensionati, malati ecc.) O sono serviti a pagare i creditori - ovvero tamponare le perdite delle banche (tedesche francesi ecc.) Che avevano speculato sul debito greco?

Interrogativi saluti
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Re: «Η Ελπίδα έρχεται»

Messaggioda PIEDENERO » gio gen 17, 2019 14:52 pm

non confondere la Grecia con le banche francesi e tedesche.
quei soldi sono serviti ad evitare una catastrofe finanziaria, del popolo greco fotte un c***o a nessuno.
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Re: «Η Ελπίδα έρχεται»

Messaggioda Sbob » gio gen 17, 2019 14:58 pm

tacchinosfavillantdgloria ha scritto:I soldi che sono stati "elargiti" alla Grecia sono andati ai greci

Sono andati ai greci per ripianare i loro debiti. Come si siano indebitati e a favore di chi e' questione loro interna.

Tanto per esempio, non mi pare che nessuno di loro si sia lamentato quando lo stato si indebitava per regalare baby pensioni.
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Re: «Η Ελπίδα έρχεται»

Messaggioda Kinobi » gio gen 17, 2019 17:06 pm

Sbob ha scritto:
tacchinosfavillantdgloria ha scritto:I soldi che sono stati "elargiti" alla Grecia sono andati ai greci

Sono andati ai greci per ripianare i loro debiti. Come si siano indebitati e a favore di chi e' questione loro interna.

Tanto per esempio, non mi pare che nessuno di loro si sia lamentato quando lo stato si indebitava per regalare baby pensioni.


Aho!
Che stai a dire. Erano inferociti che le baby non erano abbastanza :mrgreen:
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Re: «Η Ελπίδα έρχεται»

Messaggioda tacchinosfavillantdgloria » gio gen 17, 2019 18:30 pm

Sbob ha scritto:
tacchinosfavillantdgloria ha scritto:I soldi che sono stati "elargiti" alla Grecia sono andati ai greci

Sono andati ai greci per ripianare i loro debiti. Come si siano indebitati e a favore di chi e' questione loro interna.

Tanto per esempio, non mi pare che nessuno di loro si sia lamentato quando lo stato si indebitava per regalare baby pensioni.


Ovvero per pagare gli interessi e ingrassare chi ha speculato sugli alti rendimenti del debito greco...sapendo che "alti rendimenti=alto rischio", ma che, comunque, i rendimenti (=profitti) sono per definizione privati, mentre i rischi (=perdite) sono socializzati. Dunque pagati dal contribuente europeo (noi) e scontati dal popolo greco - che si trova senza sanità pensioni istruzione ecc. (E non erano mica tutti baby pensionati).

Comunque vedo che buona parte dei forumisti sono più
Pro-austerity di Juncker...certe cose riescono sempre a stupirmi.

Tosati saluti
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Re: «Η Ελπίδα έρχεται»

Messaggioda Keith » gio gen 17, 2019 18:43 pm

Tranquillo Tacchino, non è la buona parte, è che i reazionari in questo momento sono ringalluzziti.
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Re: «Η Ελπίδα έρχεται»

Messaggioda Kinobi » gio gen 17, 2019 19:18 pm

No Tac, nessuno è ringalluzzito.
Ma nessuno è contento che i suoi soldi vadano regalati in Grecia per ripianare i vizi di altri. Siano banche o zitelle, o chi vuoi. Gli strumenti rubati nell'ospedale di Leonidio è colpa della Merkel?

Però dopo dozzine di viaggi in Grecia il nero non lo ho visto calare, e per questo non do la colpa alle banche.
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Re: «Η Ελπίδα έρχεται»

Messaggioda Sbob » ven gen 18, 2019 11:39 am

tacchinosfavillantdgloria ha scritto:Comunque vedo che buona parte dei forumisti sono più
Pro-austerity di Juncker...certe cose riescono sempre a stupirmi.

Tosati saluti
TSdG

La questione non e' essere pro o contro l'austerity. La questione e' scegliere un sistema in cui ci sia o responsabilita' e solidarieta' o nessuno dei due.

La vulgata odierna vorrebbe un'Europa in cui uno stato puo' indebitarsi a piacere ('nto culo agli eurocrati), salvo poi chiedere aiuto all'Europa quando si e' immerdati nei debiti.

Mi pare un approccio adolescenziale alla vita :roll:
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Re: «Η Ελπίδα έρχεται»

Messaggioda Sbob » ven gen 18, 2019 11:40 am

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Re: «Η Ελπίδα έρχεται»

Messaggioda Sbob » ven gen 18, 2019 11:56 am

Keith ha scritto:Tranquillo Tacchino, non è la buona parte, è che i reazionari in questo momento sono ringalluzziti.

I reazionari hanno vinto quando hanno spostato il bersaglio delle proteste dalle disparita' sociali a enti esterni e inafferrabili come "gli eurocrati".

I gilet gialli almeno protestano contro l'abolizione di tassa sulla casa e patrimoniale, da noi te la immagini una roba del genere? Da noi si propone di trovare i soldi per le operazioni sociali indebitandosi! Si vuole il reddito di cittadinanza e la flat tax! Poi quando saremo pieni di debiti, ce la prenderemo coi perfidi creditori, ma sara' ovviamente inutile: per poter pretendere qualcosa devi essere forte, quando sei pieno di debiti puoi solo scegliere come prenderlo nel culo.
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