monaco ha scritto:penso che i casi siano due:
- o si ha voglia di imparare a fare le cose da se e usare il proprio cervello,
e a quel punto il barcaiolo non e' insormontabile
la longe in salita un inutile orpello
in discesa ho i cordini/fettucce usati in salita e qualcosa di furbo riusciro' pure a farlo
- o non se ne ha voglia. e ha quel punto si paga per avere roba stupid-proof
tipo le longes cucite, certificate, approvare, club_alpino_francesi_adorate.
Kinobi ci fara' notare che il climber medio non ha ne la prima, ne la seconda di voglie.
ed io che anche con la roba stupid-proof, appena si esce dalla situazione semplice-semplice per cui sono state create, le cose si complicano e i rischi di ``errato utilizzo'' ci sono sempre.
a discapito di proclami, promozioni da parte di cai, guide, moniteurs, sale bbbUlder, aziende del settore, uffici turistici...
l'arrampicata, anche quella sportiva, e' e resta un'attivita' con una dose non eliminabile di rischio.
e purtroppo la sanzione per un piccolo errore puo' essere subito molto elevata, come in questo triste caso
non e' il primo e non sara' l'ultimo incidente.
ricordo vari big miracolati, ed altri purtroppo no...una volta e' il nodo, l'altra la longe, la daisy, i gommini, le doppie strane...
nessuno e' al riparo, nemmeno i piu' rodati visto che la routine alle volte ti frega.
come dicono qui, les emmerdes volent toujours en escadron
ha ragione Funk...bisogna ripetere le cose allo sfinimento, per sensibilizzare piano piano anche i piu' pigri.
tu che hai il polso della situazione, cosa si dice in francia sugli italiennes che fanno il barcaiolo anziché usare la longe (sempre che le voci che mi sono giunte alle orecchie riguardo una presunta preferenza della longe rispetto al barcaiolo siano vere)? e sulla sosta alla francese? insomma, se ne parlerà sul forum di planetemontagne.fr.. o no?