anch'io sono assai sensibile alle tue riflessioni gigi.
in primis perchè nel mio microcosmo di amici rampegadori sono quello che va in giro a far vie strane (mai troppo difficili
)
e poi perchè delle domande su cosa sia la mia passione e su cosa invece sia un'accecante ossessione me le sono poste tante volte.
..ma chettedevodì: a me per ora fare sta cosa fa star bene! ma bene proprio!!!
coltivo comunque amicizie antiche, leggo molto, suono e ascolto musica, ho un felice e longevo rapporto amoroso e sereni rapporti familiari.
poi oh non prendiamoci per il culo: l'energia e il tempo che dedico a questa cosa è tantissima!
e per alcune cose ho un misto di rimorsi e rimpianti: ad esempio mi informo tanto sull'evidente stato di decomposizione della nostra società, ma il culo non l'ho mai alzato (il gomito sovente in compenso). mai un briciolo di attivismo politico da parte mia.
ma come ho già scritto precedentemente non rinnegare una cosa che ora percepisci che ti abbia preso troppo, ma sono sicuro tanto ti avrà anche dato tantissimo!
mi rendo conto che un certo vuoto va gestito, ma se stai bene a non farlo più, a maggior ragione, guardati indietro col sorriso.
che con i rimorsi ("perchè l'ho fatto?! me misero me tapino) e i ripianti (perchè non l'ho fatto?! me misero me tapino) dobbiamo farci i conti tutti, alpinisti, attivisti politici, inetti e premi nobel.
per quanto riguarda infine la maschera di cui ti compiacevi, qualche considerazione, anni or sono, era già stata fatta. ma, di nuovo, meglio cercare di stare in pace con le nostre maschere, senza sentirsi per questo ipocriti
di seguito alcune allegre citazioni per tirarti su il morale
C’è una maschera per la famiglia, una per la società, una per il lavoro. E quando stai solo, resti nessuno.
(Uno, nessuno e centomila)
Riponi in uno stipetto un desiderio: aprilo: vi troverai un disinganno.
(Novelle per un anno)
Il piacere che un oggetto ci procura non si trova nell’oggetto per se medesimo. La fantasia lo abbellisce cingendolo e quasi irraggiandolo d’immagini care. Nell’oggetto insomma amiamo quel che vi mettiamo di noi.
(Il fu Mattia Pascal)
Io mi costruisco di continuo e vi costruisco, e voi fate altrettanto. E la costruzione dura finché non si sgretoli il materiale dei nostri sentimenti e finché duri il cemento della nostra volontà. E perché credete che vi si raccomandi tanto la fermezza della volontà e la costanza dei sentimenti? Basta che quella vacilli un poco, e che questi si alterino d’un punto o cangino minimamente, e addio realtà nostra! Ci accorgiamo subito che non era altro che una nostra illusione.
(Uno, nessuno e centomila)
La facoltà d’illuderci che la realtà d’oggi sia la sola vera, se da un canto ci sostiene, dall’altro ci precipita in un vuoto senza fine, perché la realtà d’oggi è destinata a scoprire l’illusione domani. E la vita non conclude. Non può concludere. Se domani conclude, è finita.
(Uno, nessuno e centomila)
p.s. san lucano oramai sarà pericoloso trazionare i mughi dopo l'accaduto, schiara basta così che l'è giàra, ma sui feruch non sono mai stato. cosa mi consigli?!