sì, ma la questione originale era più sottile: diamo pure per scontate le faccende di caccia, lepri leoni etc.
non è solo il decadimento fisico, dovuto al tempo che passa o agli infortuni, che abbatte la voglia di andare a caccia. è proprio che a un certo punto può accadere (magari "grazie" a un infortunio), che di quella caccia scopri di poterne fare a meno. perchè ti rendi conto che in fondo era un po' una messa in scena. una infatuazione, che è più o meno sinonimo di innamoramento. etimologicamente, derivando da fatuus, fatuo significa "sciocco" . cioè, per infatuarsi, si deve essere disposti a credere che alcune cose, arbitrarie o deliberatamente false, siano verità solida e tangibile. bisogna essere sciocchi, per l'appunto. cosa questa, della quale prima o poi a qualunque alpinista capita di auto accusarsi: come caxxo si fa a essere così stupidi (per essermi messo in questa situazione demmerda!?!?).
quindi, per godere dell'alpinismo (così come per innamorarsi) l'atto preliminare è rendersi disponibili a credere ad alcune sciocchezze e falsità, spesso autogenerate. però se un giorno poi, per caso, ti capita di
realizzare quanto sciocche e false esse siano, allora della voglia di andare a caccia potrebbe non rimanere più granchè...
interessante è anche osservare cosa succede il
giorno dopo. dopo 20 anni che tiri la coda al leone, è inevitabile che tra le tante cose che senti di essere ci sia anche la qualifica di "tiratore di code di leoni". ora vedi come tutto sia nato dalla volonta esplicita di credere a una illusione, e capisci che liberarsene, cioè ristabilire un rapporto più maturo con la
verità non possa che essere un bene. lo stesso però la mente, che è debole e dubita, soffrirà per il vuoto (che la natura sempre aborre) lasciato da ciò che per 20anni sei stato e che ora non sarai più.
molti a un certo punto della vita, tra l'adolescenza e i 20 anni, sognano con ricorrenza di perdere i denti. di solito non si avverte dolore, nel sogno, ma una cosa mista di tristezza maliconia e disperazione. secondo la psicoanalisi, la perdita dei denti (ci ha pure fatto un film tornatore, anni fa, film strano apprezzato da pochi credo...) simboelggia proprio il passaggio all'età adulta. quando si avverte che è ora di
cambiare pelle, insomma. quandoi si smette di essere quel che si era stati fin lì, per diventare qualcosa di diverso, che ancora non si sa bene cosa sia. ma intanto si soffre per quella parte di se, intima (i denti, esplorati con la lingua, che tra gli organi dotati di sensibilità è quello più "Interiore"), che sta svanendo e già non è più...
morale: cari aspiranti ex-alpinisti, se sognate di perdere i denti, è tutto nella norma