da steazzali » mer set 19, 2018 18:00 pm
da Achille_piè_veloce » mer set 19, 2018 18:44 pm
steazzali ha scritto:arrivano a 17 anni ghisati dallo studio, due palle così, quando invece dovrebbero iniziare a studiare seriamente a quell'età, decidere cosa fare, decidere di farsi il culo sui libri, e invece non vedono l'ora di buttarli
da tacchinosfavillantdgloria » mer set 19, 2018 21:45 pm
da Kinobi » gio set 20, 2018 9:07 am
tacchinosfavillantdgloria ha scritto:...
Amareggiati saluti
TSdG
da Sbob » gio set 20, 2018 9:29 am
da il.bruno » gio set 20, 2018 9:55 am
da pesa » gio set 20, 2018 10:18 am
il.bruno ha scritto:con la differenza che gli stipendi nelle grandi aziende private non li paghiamo noi.
in generale, bisognerebbe investire di più nella scuola. anche alzare gli stipendi degli insegnanti, in modo che non diventi un rifugio di chi altra occupazione non trova da fare nella vita, ma sia una professione attraente per persone più qualificate.
da Kinobi » gio set 20, 2018 13:13 pm
Sbob ha scritto:Il posto fisso inviolabile esiste anche nelle grandi aziende. La richiesta di mansioni improprie non e' un problema di adattamento degli insegnanti, ma di svalutazione della loro attivita' "core".
In quanto a supponenza, i tuoi commenti sugli insegnanti non mi sembra che depongano a tuo favore
da Kinobi » gio set 20, 2018 13:15 pm
il.bruno ha scritto:con la differenza che gli stipendi nelle grandi aziende private non li paghiamo noi.
in generale, bisognerebbe investire di più nella scuola. anche alzare gli stipendi degli insegnanti, in modo che non diventi un rifugio di chi altra occupazione non trova da fare nella vita, ma sia una professione attraente per persone più qualificate.
da Achille_piè_veloce » gio set 20, 2018 13:26 pm
Kinobi ha scritto:il.bruno ha scritto:con la differenza che gli stipendi nelle grandi aziende private non li paghiamo noi.
in generale, bisognerebbe investire di più nella scuola. anche alzare gli stipendi degli insegnanti, in modo che non diventi un rifugio di chi altra occupazione non trova da fare nella vita, ma sia una professione attraente per persone più qualificate.
Lo stipendio dovrebbe essere correlato ai meriti. Ci dovrebbe essere la meritocrazia. Ovvero il contrario delle conquiste moderne dei sindacati.
Posso anche aggiungere che per rendere il posto più appetibile ai migliori (e non solo per gli sfigati con le eccezioni che confermano la regola), anche cambiare l'ambiente di lavoro aiuterebbe: alcuni ragazzi oggi sono effettivamente difficili da gestire e no si sa come gestirli.
da il.bruno » gio set 20, 2018 14:51 pm
Achille_piè_veloce ha scritto:Kinobi ha scritto:il.bruno ha scritto:con la differenza che gli stipendi nelle grandi aziende private non li paghiamo noi.
in generale, bisognerebbe investire di più nella scuola. anche alzare gli stipendi degli insegnanti, in modo che non diventi un rifugio di chi altra occupazione non trova da fare nella vita, ma sia una professione attraente per persone più qualificate.
Lo stipendio dovrebbe essere correlato ai meriti. Ci dovrebbe essere la meritocrazia. Ovvero il contrario delle conquiste moderne dei sindacati.
Posso anche aggiungere che per rendere il posto più appetibile ai migliori (e non solo per gli sfigati con le eccezioni che confermano la regola), anche cambiare l'ambiente di lavoro aiuterebbe: alcuni ragazzi oggi sono effettivamente difficili da gestire e no si sa come gestirli.
occhio quando si stabilisce cosa costituisce merito
da grip » gio set 20, 2018 15:34 pm
il.bruno ha scritto:Achille_piè_veloce ha scritto:Kinobi ha scritto:il.bruno ha scritto:con la differenza che gli stipendi nelle grandi aziende private non li paghiamo noi.
in generale, bisognerebbe investire di più nella scuola. anche alzare gli stipendi degli insegnanti, in modo che non diventi un rifugio di chi altra occupazione non trova da fare nella vita, ma sia una professione attraente per persone più qualificate.
Lo stipendio dovrebbe essere correlato ai meriti. Ci dovrebbe essere la meritocrazia. Ovvero il contrario delle conquiste moderne dei sindacati.
Posso anche aggiungere che per rendere il posto più appetibile ai migliori (e non solo per gli sfigati con le eccezioni che confermano la regola), anche cambiare l'ambiente di lavoro aiuterebbe: alcuni ragazzi oggi sono effettivamente difficili da gestire e no si sa come gestirli.
occhio quando si stabilisce cosa costituisce merito
concordo con Kinobi.
certamente occorre misurare correttamente il merito e non è semplice. se poi gli insegnanti si oppongono a prescindere ad una misurazione del merito (come ho spesso avuto la senzazione che succeda, dal dibattito pubblico su questi temi), diventa ancora più difficile.
da priabonese » gio set 20, 2018 15:38 pm
da grip » gio set 20, 2018 16:07 pm
priabonese ha scritto:Alla fine, come temevo, da un post che, numeri alla mano, parlava del fatto che l'Italia è il paese che tra le altre cose investe meno nell'istruzione rispetto la media UE/OCSE, si è finiti come costume di questo paese, alla caccia alle streghe. E prima che mi si dica, "da quanto non hai a che fare con un professore", è da circa le 740 di mattina che sono qui, a scuola (non come studente ). Per fortuna nella realtà in cui vivo (semi periferia di un capoluogo del "ricco" nord-est), l'alleanza scuola-famiglia sta reggendo bene, in attesa che gli indicatori del merito ci consiglino di trovarci un altro mestiere
da Keith » gio set 20, 2018 16:38 pm
da grip » gio set 20, 2018 17:19 pm
Keith ha scritto:Viva i professori, abbasso i genitori!
da Kinobi » gio set 20, 2018 20:12 pm
priabonese ha scritto:Alla fine, come temevo, da un post che, numeri alla mano, parlava del fatto che l'Italia è il paese che tra le altre cose investe meno nell'istruzione rispetto la media UE/OCSE, si è finiti come costume di questo paese, alla caccia alle streghe. E prima che mi si dica, "da quanto non hai a che fare con un professore", è da circa le 740 di mattina che sono qui, a scuola (non come studente ). Per fortuna nella realtà in cui vivo (semi periferia di un capoluogo del "ricco" nord-est), l'alleanza scuola-famiglia sta reggendo bene, in attesa che gli indicatori del merito ci consiglino di trovarci un altro mestiere
da scairanner » gio set 20, 2018 20:55 pm
Kinobi ha scritto:priabonese ha scritto:Alla fine, come temevo, da un post che, numeri alla mano, parlava del fatto che l'Italia è il paese che tra le altre cose investe meno nell'istruzione rispetto la media UE/OCSE, si è finiti come costume di questo paese, alla caccia alle streghe. E prima che mi si dica, "da quanto non hai a che fare con un professore", è da circa le 740 di mattina che sono qui, a scuola (non come studente ). Per fortuna nella realtà in cui vivo (semi periferia di un capoluogo del "ricco" nord-est), l'alleanza scuola-famiglia sta reggendo bene, in attesa che gli indicatori del merito ci consiglino di trovarci un altro mestiere
Io ho letto il rapporto. Non so se tu lo hai letto bene.
Tra le altre cose c'è scritto:
"...che il sistema scolastico italiano, dalla primaria all’università, non funziona affatto bene, è organizzato e pianificato in modo troppo centralizzato e ha il corpo docente più anziano e tra i meno pagati al mondo.
...
SUCCEDE POI che gli italiani vadano sempre più all’estero per laurearsi: +36% negli ultimi tre anni, mentre il numero di studenti stranieri iscritti all’università in Italia è aumentato solo del 12% perché, secondo il rapporto, le competenze trasmesse dall’università non sembrano quelle ricercate dalle imprese.
Evidentemente un motivo c’è. Rivelano gli studiosi dell’Ocse che gli insegnanti italiani continuano a essere tra i più anziani nel panorama internazionale (il 58% ha più di 50 anni). E i loro stipendi sono inferiori alla media dei 36 paesi aderenti all’organizzazione (mentre il divario tra la retribuzione degli insegnanti e quella dei dirigenti scolastici è il più elevato). Al top della carriera, il salario di un docente raggiunge tra il 79% (scuola primaria) e l’86% (scuola pre-primaria) della media Ocse a un analogo livello. Di contro, le ore di insegnamento nette vanno dalle 945 della pre-primaria alle 626 della scuola secondaria, sotto le medie Ocse (1.029 nella pre-primaria, 701 per la secondaria inferiore e 655 per la superiore). E le classi sono leggermente meno numerose della media. Da notare che il corpo docente è composto per la grande maggioranza da donne.
...
Gilda Maussier"
Quello che leggo, oltre al resto è che:
-Prof vecchi
- Prof che lavorano meno dei colleghi europei più pagati (e te credo, lavorano di più).
- università (Prof?) che non formano docenti secondo le richeiste del mercato del lavoro.
Si, è vero, si spara sul mucchio bersaglio ampio e facile da centrare perchè molto grande.
da priabonese » gio set 20, 2018 21:38 pm
da Kinobi » gio set 20, 2018 23:06 pm
priabonese ha scritto:Finchè sono sparate a salve, non fanno nemmeno il solletico le tue
Parto da lontano (puoi anche omettere questa parte). Da una parte vedo molta supponenza nelle tue parole, come ti hanno fatto notare anche in questo topic. In mille messaggi letti tra qui (e ci aggiungo FV) penso di non aver mail letto un'ammissione, anche lieve, di errore. Il tuo è sempre il verbo, che si parli di kN, montagna, fighe, sanità, scuola, diopatriafamiglia. Di fronte a testimonianze di chi nel mondo della scuola ci vive e lavora (penso al messaggio di steazzali, a quello della moglie - se ho inteso giusto- dell'utente tacchino... io non mi ci metto, sono un modesto) non hai battuto un ciglio. L'esperienza tua, che tra l'altro non ho nemmeno contestato nella sostanza circoscritta al tuo specifico caso familiare, è rappresentativa di tutto il mondo scolastico. Dall'altro il solito livore, come se a lavorare e a fare sacrifici ci fossi solo tu, da buon veneto che versa 3000 euro a cranio allo stato centrale (ma gliene avanzano comunque 1000, neonati compresi, all'anno da investire alle slot machine ... http://www.veneziatoday.it/attualita/ve ... nette.html ... ci finanziavamo un altro Mose, senza mettere al gabbio Galan ). Con i soliti neanche tanto velati riferimenti sprezzanti ai meridionali e, nell'ultimo tuo sottolineato, anche alle donne: ho inteso male?
Non ti conosco di persona, quindi valuto solamente delle parole scritte su di uno schermo, e quindi, sinceramente ti chiedo scusa nel caso avessi frainteso.
Venendo alla sostanza,-Prof vecchi
- Prof che lavorano meno dei colleghi europei più pagati (e te credo, lavorano di più).
- università (Prof?) che non formano docenti secondo le richeiste del mercato del lavoro.
non ci vedi in questo che hai riportato, la mancanza di investimenti che le statistiche riportano. Quello 0.7% in meno del PIL, tradotto in schei, sono un paio di decine di miliardi di euro (l'anno) che lo stato ha omesso di investire nel corso degli anni. Sai quanti giovani professori da inserire e formare, per un fisiologico turnover, si potrebbero assumere con una parte di quelle cifre. E fare aggiornamento e formazione a quelli di ruolo. Comprare attrezzature per laboratori e attività extrascolastiche, LIM nelle classi (avercene alle medie inferiori...) e via discorrendo.
Il dato delle ore lavorate è, poi, il solito dato fuorviante (come quando si dice che lavoriamo meno dei tedeschi... eh come no!): se la scuola, che come cita il rapporto che tu hai letto bene, è male organizzata, questo comporta che a parità di ore lavorate il servizio offerto è meno efficiente, ma per renderlo adeguato, come fa la quasi totalità dei colleghi con cui ho lavorato in questi anni (evidentemente non nelle scuole dei tuoi figli, ad occhio sto un paio di province più a west) si smazza -lavorativamente parlando- extraorario.
L'ultimo punto -università (Prof?) che non formano docenti secondo le richeiste del mercato del lavoro- intendevi dire laureati o docenti? Attualmente, se intendevi il reclutamento degli insegnati- secondo quanto stabilito dalla Buona Scuola (governo Renzi) a fine percorso universitario (che sia filologia antica o fisica quantistica), prolunghi gli studi di 6/12 mesi per acquisire dei crediti psico-antro-pedagogici e poi ti fai 3 anni (di cui uno a 400 euro al mese...) di formazione e inserimento graduale nel mondo della scuola (il cosiddetto FIT). Ma il nuovo ministro ha fatto capire (non emanando ancora nulla) che il FIT cambierà modalità di organizzazione, ma è un gran dire tutto e il contrario di tutto al momento, nonostante le promesse elettorali dei gialloverdi (e dei due concorsi previsti nel 2018, decretati dalla -nientepopodimeno- ministra Fedeli, nel 2018, ... nemmeno l'ombranè quest'anno nè probabilmente il prossimo: a voglia svecchiare!) E sai perchè? Perchè costano! Meglio andare avanti con i precari, con contratti di 9 mesi, assunti e licenziati, senza possibilità di continuità didattica, ogni anno. E parliamo di oltre un quarto del totale del corpo docenti alle medie inferiori, e superiori, tra cui il 90% su sostegno e alte percentuali (30/40%) nelle materie scientifiche.
Per concludere ci metto del mio partendo da una considerazione (che condivido) dell'utente tacchino, quando ha scritto che alla scuola ormai, di fronte ad una evidente crisi della famiglia e della comunità (vi ricordare il campetto sotto casa e l'oratorio... io ci crebbi) è demandato tutto un insieme di responsabilità (educazione all'affettività, sessuale, civica... del livello di pressione degli pneumatici e delle condizioni psicofisiche dell'autista del pulmino, e non è uno scherzo) che finiscono con il depauperare l'attività curricolare. Senza contare tutto il sostegno che diamo alle famiglie in difficoltà, sotto il profilo educativo, psicologico (anche economico alle volte). Un anno ho avuto in prima superiore un ragazzino affetto da sindrome di Asperger senza sostegno per un anno intero, perchè la famiglia non si era premunita di farlo visitare e quindi senza certificazione non c'è assegnazione da parte del Provveditorato. Non so se sapete di cosa si tratta, all'epoca anch'io non ne sapevo nulla, quanto pensate che sia riuscito ad essere efficace quell'anno nel mio insegnamento?
Ultima cosa detta dall'utente pesa sulla preparazione pedagogica dell'insegnante. E' evidente che non siamo preparati, siamo tutti laureati nella nostra materia, ma l'esperienza ce la siamo fatta, nel bene e nel male, senza una preparazione specifica sulla pedagogia e sulla metodologia didattica. Ma da monte (presidi, coordinamento dei presidi, ambiti territoriali, provveditori... MIUR no, quello è un posto che non penso nemmeno esista sulla faccia della terra) non arriva quasi nulla, molti corsi ce li autofinanziamo di tasca nostra (ma sono comunque insufficienti) o frequentiamo -volontariamente- corsi certificati on-line, con tutti i limiti della cosa. I presidi poi sono tutti reggenti (in Veneto media di due scuole, magari a 50 km di distanza, per Dirigente); di fatto figure evanescenti, che non puoi nemmeno più minacciare lo studente di mandarlo in ufficio dal Preside perchè tanto sanno meglio di te i giorni in cui è presente o meno
I programmi vetusti e questi sì, slegati dalle necessità dell'attuale mondo del lavoro. Ci sono testi di Algebra, per studenti del bienno all'Itis per fare un esempio (anche di case editrici famose), dove faccio fatica io a capire cosa c'è scritto, e magari in classe hai un terzo di ragazzi con genitori stranieri, e un paio di dislessici e discalculici... Quest'anno per nostra iniziativa del dipartimento di matematica, stiamo provando a sperimentare l'insegnamento della materia seguendo le direttive pedagogiche che utilizzano da anni nel sistema finlandese (affine ai quesiti richieste nelle tecniche del problem solving e nei cosiddetti problemi di realtà, che poi sono le competenze che ci penalizzano molto nei famigerati test Invalsi o PISA), ma è una cosa partita da noi, ristretta ad un indirizzo solo nella scuola, che ci ha visto trovarci da fine agosto spontaneamente per molti giorni nello scrivere gli obiettivi formativi. E non abbiamo avuto spinte nè incentivi da parte di nessuno...
Ho scritto troppo, e già me ne pento. Spero kinobi tu abbia intravisto il senso di queste mie parole e la luna che ci sta dietro il tuo dito puntato contro. Te lo dico in sincerità e amicizia (virtuale, per quello che può valere). Ciao.
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