Ziggomatic ha scritto:Tanto per capirsi, sei volato sotto la sosta: a destra o a sinistra?
Il volo è iniziato più o meno dove è cerchiato in giallo, e sono arrivato a qualche metro dal suolo, sulla destra.
Se avessi impattato al suolo sarei morto.
Se avessi pendolato a sx avrei sbattuto contro la parete a sx e non sarebbe stato salutare.
Per fortuna il crollo non è avvenuto sulla verticale della sosta, altrimenti sarebbe arrivato in testa al socio.
La maggior parte dei 35 metri di volo deve essere stata nel vuoto, perchè se avessi sbattuto per 35 metri non me la sarei cavata solo con alcune botte e alcuni tagli.
Ammettiamo per via di ipotesi (forse la più semplice ed economica, ma io per forma mentale lascio sempre aperti ampi margini di dubbio) che la responsabilità sia stata del freno (non dico dell'assicuratore, in quanto persona, ma del suo ruolo di assicuratore). Posto che il mio non è un tribunale che ha come obiettivo la colpevolizzazione del mio socio (e in ogni caso mi sentirei pienamente corresponsabile, anche se la "colpa", in via di ipotesi, fosse solo sua, sempre che si possa parlare di "colpa". Utilizzo il termine "colpa" semplicemente per distinguerlo dal concetto di " dolo"), vorrei segnalare un paradosso:
dopo quello che è successo sarebbe comunque la persona di cui mi fiderei di più. Sono certo infatti che se torneremo ad arrampicare insieme, sarebbe la persona meno superficiale, più attenta e più affidabile. Perchè ci è passato.
E fra me e lui forse, almeno sulle prime, è stato peggio per lui:
io avevo perso i sensi, ero inconsapevole e sereno. Lui non mi vedeva e io non gli rispondevo: sulle prime aveva pensato che ci fossi rimasto secco. Non è stato un bel momento per lui.