Donaldo Briscola

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Re: Donaldo Briscola

Messaggioda Sbob » mer nov 16, 2016 13:13 pm

MarcoS ha scritto:Ma dove ti informi su ste cose, su repubblica?

Detto da chi legge RischioCalcolato...

Vabbeh, passo a Topolino...
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Re: Donaldo Briscola

Messaggioda sergio-ex63-ora36 » mer nov 16, 2016 13:16 pm

MarcoS ha scritto:
...

Se ti vai a leggere qualche libro di storia ti rendi conto che il meccanismo messo in atto dagli US nei confronti della Russia in molti punti ricalca quanto venne fatto nei confronti del giappone durante la II GM. I mericani quando una cosa funziona tendono a ripetersi, è come coi sequel dei film.



prova a riscriverla anche per i gnucchi come me...che altrimenti capisco che per te nella seconda guerra i "buoni" erano i giapponesi e i "cattivi" gli americani...che peraltro, alla grossa, volevano fare come trump adesso... :roll:
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Re: Donaldo Briscola

Messaggioda Sbob » mer nov 16, 2016 13:19 pm

sergio-ex63-ora36 ha scritto:
MarcoS ha scritto:
...

Se ti vai a leggere qualche libro di storia ti rendi conto che il meccanismo messo in atto dagli US nei confronti della Russia in molti punti ricalca quanto venne fatto nei confronti del giappone durante la II GM. I mericani quando una cosa funziona tendono a ripetersi, è come coi sequel dei film.



prova a riscriverla anche per i gnucchi come me...che altrimenti capisco che per te nella seconda guerra i "buoni" erano i giapponesi e i "cattivi" gli americani...che peraltro, alla grossa, volevano fare come trump adesso... :roll:

Ma come, non lo sai?

Sono state intercettate comunicazioni dei rettiliani durante l'attacco a Perl Harbor, erano loro mascherati da giapponesi.



P.s. "Era forse finita quando i Nazisti bombardarono Pearl Harbor?"
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Re: Donaldo Briscola

Messaggioda MarcoS » mer nov 16, 2016 14:00 pm

@ sergio:

:roll: perché vedi quello che vuoi vedere? ho forse parlato di "buoni" giapponesi e "cattivi" americani? , ho parlato di un meccanismo messo in atto a fini geostrategici.

molto malamente in due parole, poi se ti va approfondisci, ché materiale affidabile se ne trova:
all'inizio della IIGM gli US erano neutrali e il popolo tale voleva restare, il governo, per tutta una serie di motivi non era di questo avviso
l'espansione in asia del giappone veniva a confliggere con identiche mire US
per un lungo periodo e con varie motivazioni* il giappone è stato demonizzato e provocato da US, Il giappone è stato provocato fino a che è caduto nel trappolone, oltretutto gli è stato fatto credere che sarebbe riuscito a far fuori il fior fiore della flotta US del pacifico, fattostà che in rada c'era solo roba vecchia e obsoleta.
Sì, sono state create le condizioni e poi lasciato che accadesse, così che l'opinione pubblica accettasse la guerra.
Sì, hanno fatto morire un sacco di gente per i propri scopi (senza contare le vittime, militari e civili, successive).
(vedi anche Lusitania, tonchino, 11/9...)

*c'erano anche delle ragioni, legate alla brutalità di quanto compiuto in manciuria e altrove, erano dei veri figlidiputtana i nippo, ma non era quello il motivo principale.
A proposito dei crimini nippo in manciuria, stante il fatto che post II GM il giappone entrò nella sfera US e la cina divenne comunista, si ritenne opportuno non alzare troppa polvere sugli eccessi compiuti dall'ora alleato, il che forse può anche essere indicativo di quanto alla fin fine importasse delle vittime cinesi, un bel niente.

altro scoop preso da topolino: le 2 atomiche sul giappone furono sganciate col paese già pronto alla resa, si volle far vedere ai sovietici chi lo aveva più grosso.

Ora con la russia è evidente che stanno facendo lo stesso gioco e fino ad ora i russi non ci sono cascati, probabilmente perché la storia la conoscono. C'è da sperare che i falchi neocon non tirino troppo la corda scommettendo che gli andrà tutto bene, ovvero che ad est abbozzino e chinino la testa oppure che in caso di conflitto perdano...

Pillola blu o pillola rossa?


@ sbob: ovviamente e come sempre TU hai ragione e SAI come va il mondo, è bello conoscerti.
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Re: Donaldo Briscola

Messaggioda Sbob » mer nov 16, 2016 15:26 pm

MarcoS ha scritto:@ sbob: ovviamente e come sempre TU hai ragione e SAI come va il mondo, è bello conoscerti.


Ma dove ti informi su ste cose, su repubblica[...]se non va a spulciare un po' in giro [...] guarda che con la crimea le cose sono andate un po' diversamente[...]Se ti vai a leggere qualche libro di storia


Cosi', tanto per riportare il tono dei tuoi interventi... tu si' che sai e ti informi, mica come le merdacce che non leggono DonChisciotteCalcolato :lol:
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Re: Donaldo Briscola

Messaggioda Sbob » mer nov 16, 2016 15:34 pm

MarcoS ha scritto:altro scoop preso da topolino: le 2 atomiche sul giappone furono sganciate col paese già pronto alla resa, si volle far vedere ai sovietici chi lo aveva più grosso.

Su Paperino Mese invece dicono che gli USA pianificassero l'operazione Downfall e i giapponesi l'operazione Ketsugō...
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Re: Donaldo Briscola

Messaggioda MarcoS » mer nov 16, 2016 15:35 pm

:mrgreen:

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Messaggioda Sbob » mer nov 16, 2016 15:48 pm

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Re: Donaldo Briscola

Messaggioda VECCHIO » mer nov 16, 2016 16:27 pm

Io "vedo" un riacuirsi della antica lotta fra le tre grandi religioni monoteiste e delle divisioni cristiane.
Tutte queste pensano di "avere" la verità e la salvezza.
I cinesi pensano ad altro.
Gli indiani tollerano o almeno cercano di tollerare.
Però sembra che da qualche anno molta gente si domandi quale sia il motivo e se ne valga lo sforzo globale.
Non so se questo ormai sia ciclico o vi sia una evoluzione.
Però leggendo qua e la sembra che ogni popolo non perda mai i suoi "vizi".
Devo però con tristezza dire: viva il consumismo!
Tutti belli contenti e superficiali, così fan pochi danni.

Ps: opinionismo moderno da discussione culturale d'alto livello (scusate se non ci ho messo le tette e i culi)

Bisogna ricordare che gli americani e noi andiamo nello spazio con i razzi russi e tutti portiamo satelliti con quelli americani e francesi.
I cinesi fanno tutto in casa, magari copiando, ma lo fanno da soli e stanno sviluppando l'Africa che noi abbiamo abbandonato quasi in toto.
Donaldino può fare poco di nuovo, ci pensano e lo fanno altri...........al massimo fa come tutti i politici da noi: pappa più o meno in abbondanza.
Bisogna sempre ricordarsi che Germania, Giappone, Italia e Turchia hanno basi atomiche americane sul loro territorio, dato che han perso l'ultima guerra e francesi e Inglesi e spagnoli e australiani e filippini e.... hanno in quell'occasione ghiotta ricevuto aiuti e quindi devono ricambiare.
La Russia è la più grande, va da est a ovest, è ricca di materie prime, ha gente intelligente e sa fare anche ottimi affari da est a ovest, però non è ingorda come gli americani e ogni tanto deve "bacchettarli".

Ps: opinionismo moderno da discussione in forum economico internazionale a porte chiuse

Insomma puttanate da servire al popolo così obbedisce.
....ALPINISTA......NO GUIDA....... questa mi scombussola
Scalare con gli esperti del cai... son sempre dei grossi guai...... questa mi piace
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Re: Donaldo Briscola

Messaggioda MarcoS » mer nov 16, 2016 16:36 pm

Sbob ha scritto:Tu si' che sai...


certo che sì :mrgreen:
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Messaggioda El Rojo » dom dic 11, 2016 21:34 pm

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Re: Donaldo Briscola

Messaggioda Sbob » lun dic 12, 2016 6:31 am

Che con Trump si riduca il rischio di una guerra mondiale e' da vedere... per ora sta rendendo i rapporti con la Cina molto, ma molto tesi.

Alla Cina puoi toccare tutto, ma non la teoria di "una sola Cina". Che poi e' una stronzata, ma loro ci tengono tanto.
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Re: Donaldo Briscola

Messaggioda Sbob » mar dic 13, 2016 18:32 pm

Ad di Exxon nominato segretario di stato.

Che dite, il medio oriente si calma o va a fuoco?
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Messaggioda sergio-ex63-ora36 » sab dic 24, 2016 11:35 am

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Re: Donaldo Briscola

Messaggioda Sbob » dom dic 25, 2016 20:56 pm

Però abbiamo detto no TTIP e siamo fieri e soddisfatti del nostro priapismo
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Re: Donaldo Briscola

Messaggioda PIEDENERO » sab gen 21, 2017 23:43 pm

26.000 bombe per asciugare le lacrime di Obama. (E Trump quante ne lancera’ ?)


DI GIAMPAOLO ROSSI

l’anarca

MA QUANTE BELLE BOMBE…

26.172: sono le bombe che Barack Obama ha lanciato nel 2016 in sette paesi diversi: Siria, Iraq, Afghanistan, Libia, Yemen, Somalia e Pakistan.
È quanto emerge dall’analisi annuale del Council on Foreign Relations.
Di queste oltre il 90% (24.287) sono state lanciate su Siria e Iraq nell’ambito della Operation Inherent Resolve (OIR), la campagna contro lo Stato Islamico. Gli Stati Uniti hanno prodotto il 79% dei bombardamenti complessivi che la coalizione ha effettuato.
La stima, come sottolinea Micah Zenko analista e curatore della ricerca, è da ritenersi al ribasso perché ogni “strike” può comportare più bombe; ed inoltre perché i numeri sugli interventi aerei in Siria e Iraq non sono certi.

Rispetto al 2015, l’America di Obama ha sganciato oltre 3.000 bombe in più e bombardato un paese, la Libia, che non era stato tra gli obiettivi.

Ovviamente in questo conteggio non sono calcolate le operazioni segrete che Obama ha dispensato per il mondo; le centinaia di “bombardamenti mirati” con droni anche in territori non inclusi nelle guerre ufficiali (come Africa), o gli appalti autorizzati dal Pentagono e dalla Cia a contractors e società private per condurre attività di guerra sotto traccia.

A tutto questo dobbiamo aggiungere che Obama nei suoi sette anni, è stato il Presidente Usa che ha autorizzato il maggior numero di vendite d’armi in Medio Oriente nella storia americana (lo abbiamo spiegato in questo articolo con numeri e cifre).
Niente male per un Nobel per la Pace.

Il problema è che tutto questo sforzo bellico che annovera Obama tra i presidenti più guerrafondai di sempre, non è servito a evitare il fallimento della politica estera americana.

C2enjEOXUAgtlZiE LA DOTTRINA OBAMA?
La dottrina Obama, elogiata dalla sinistra internazionalista e umanitaria, doveva far dimenticare quella di George Bush e invece l’ha fatta rimpiangere; doveva ricostruire l’immagine dell’America disintegrata dall’arroganza del Presidente cowboy e dal fallimento delle guerre in Afghanistan e Iraq e invece quell’immagine l’ha ancora più abbattuta mantenendo in vita le stesse guerre di Bush e aumentando crisi internazionali e fronti di guerra: è sotto Obama che hanno preso forma l’Isis e il suo Califfato; è Obama che ha dato il via libera alla guerra in Libia, alimentato il conflitto siriano, aiutato la crisi nello Yemen e le destabilizzazioni delle Primavere arabe; e con Obama che la tensione con la Russia ha raggiunto un clima da Guerra Fredda; è con Obama che si è consumata la tragica farsa della rivoluzione ucraina e della Guerra civile che sta mettendo a rischio la stabilità nell’Europa orientale.

La sua dottrina doveva fondarsi su due capisaldi:

1) “Light Footprint” o “Impronta Leggera”, cioè diminuire l’interventismo esplicito; non più “stivali sul terreno” ma azioni impercettibili che avrebbero dovuto ottenere massimo risultato con il minimo sforzo (e minimo rischio). L’eliminazione di Bin Laden nel 2011, sembrò avvalorare questa strategia.
D’altronde se il terrorismo islamista era senza territorio a che serviva occuparne uno? Salvo poi accorgersi che l’Isis un territorio se lo stava costruendo grazie ai soldi degli alleati sauditi e alle trame occulte della Cia.

2) “Leading from behind” o “Guidare da dietro le quinte”. La strategia tipica di chi tira il sasso nascondendo la mano. Potremmo tradurla con un “agire nell’ombra”; come in Ucraina per esempio dove è stato molto più comodo finanziare con svariati miliardi di dollari la rivoluzione che ha portato alla guerra civile e poi infilare i propri dipendenti del Dipartimento di Stato dentro il nuovo governo di Kiev.

OBAMA? UN’ALLUCINAZIONE
Il giudizio sereno e veramente obiettivo su di lui potrà essere consegnato solo dopo che il tempo avrà attraversato le ultime convulsioni di questi 8 anni.
Eppure quelle lacrime si asciugano velocemente pensando all’ipocrisia di quella retorica pacifista che ha accompagnato questi anni; alle bombe e alle guerre (umanitarie ovviamente) giustificate dalla protezione che il mondo ovattato dei media, degli intellettuali, degli attori di Hollywood, dei maggiordomi europei, gli hanno dato e continuano a dargli.

Obama è stato una grande allucinazione; non solo in politica estera. Secondo un recente sondaggio Gallup, la presidenza Obama ha peggiorato la condizione dei neri, la questione razziale e il divario tra ricchi e poveri; i punti forti della sua visione del mondo.
Donald Trump non ha vinto grazie a Putin; ha vinto grazie ad Obama ed al suo fallimento.

E ora, mentre ci apprestiamo ad assistere all’insediamento del nuovo Presidente Trump, guardiamo con stupore le lacrime che Obama ha versato nel suo discorso di commiato; probabilmente lacrime sincere di un uomo che non è riuscito ad essere all’altezza del ruolo che la storia improvvisamente gli aveva dato ed il mondo si aspettava.
Ma le 26.000 bombe sganciate nel 2016 e le decine di migliaia di altre bombe gettate negli otto anni della sua Presidenza asciugano quelle lacrime di speranze fallite.



Giampaolo Rossi

Fonte: http://blog.ilgiornale.it

LInk: http://blog.ilgiornale.it/rossi/2017/01 ... -di-obama/
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Re: Donaldo Briscola

Messaggioda Sbob » dom gen 22, 2017 11:14 am

"Il potere torna al popolo"
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Re: Donaldo Briscola

Messaggioda MarcoS » gio gen 26, 2017 11:03 am

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Re: Donaldo Briscola

Messaggioda PIEDENERO » gio gen 26, 2017 14:22 pm

di Marcello Foa.



Ricevo diversi messaggi di amici e lettori intelligenti e aperti di spirito che, talvolta da destra e talaltra di sinistra, sono interdetti di fronte a Trump: non riescono a collocarlo. I liberisti non apprezzano le possibili barriere tariffarie, quelli di sinistra temono che possa diventare un dittatore. La mia impressione è che, per una volta, sbaglino tutti, per una ragione in fondo semplice: Trump è il primo vero presidente «liquido» per riprendere la citatissima definizione di Bauman ovvero un presidente che esce dagli schemi politici tradizionali

Vediamo. È il primo inquilino della Casa Bianca che ammette l'esistenza di importanti sacche di povertà nella società americana e si propone di risolverle. Nel suo orizzonte economico la creazione di posti di lavoro negli Stati Uniti è una priorità che antepone agli interessi, finora prevalenti, dei gruppi multinazionali. È il primo presidente ad accogliere i sindacati e a promettere migliori condizioni in America. Questi sono discorsi di sinistra, che però la sinistra sia europea sia americana nemmeno considera.

Trump al contempo non vuole creare un nuovo Stato assistenzialista ma vuole indurre l'America a riscoprire le proprie virtù ovvero a generare una crescita economica e sociale basata sullo sviluppo e la prosperità dell'economia nazionale. Vuole che siano i privati a creare nuovi posti di lavoro, proponendo un baratto: basta delocalizzazioni in cambio di sgravi fiscali e deregulation. Questo è un discorso di destra che però la destra mainstream non contempla considerandoli eretici.

Trump dice basta all'esportazione di democrazia e agli interventi militari all'estero, che hanno accomunato Bush e Obama. Vuole un esercito forte ma da usare a fini difensivi. Il suo è un discorso pacifista che però la sinistra non riconosce.

Trump al contempo vuole la linea dura contro l'estremismo islamico e l'immigrazione clandestina, non sostiene le campagne con fondi pubblici a favore dell'aborto e quelle di sostengo alla LGBT. In questo caso è ovviamente di destra e per una volta sono tutti d'accordo.

Poi ci sono posizioni estreme sull'ecologia, che piacciono a pochi (incluso il sottoscritto). Ci sono le contraddizioni aperte, come la presenza di uomini della Goldman Sachs nel suo Governo, che stride con le promesse formulate in campagna elettorale di introdurre una nuova versione del Glass Steagall Act. O come lo strabismo nella lotta al fondamentalismo islamico, che trasuda diffidenza nei confronti dell'Iran ma ignora finora il ruolo di Paesi sponsor dell'ISIS come Arabia Saudita e Qatar.

Mettete tutto assieme e ne viene fuori un quadro contrastato, che impedisce una sua caratterizzazione precisa. Sì, certo è di destra ma il Partito repubblicano non lo ama. Per certi versi è di sinistra, ma nemmeno il Partito democratico lo sopporta. E questo per la ragione che lo contraddistingue più di ogni altra: non appartiene all'establishment che ha governato l'America e il mondo negli ultimi trent'anni.

Non ne condivide gli obiettivi di politica estera, non ammette che i diritti e le sovranità nazionali siano schiacciati e svuotati da organismi internazionali onnipotenti ma nella loro essenza non democratici. Non ama la globalizzazione senza freni. Aborrisce l'idea di un Governo mondiale. Di conseguenza non approva le aziende che non esitano a depauperare il tessuto economico nazionale per conseguire esclusivamente il profitto. Difende una società radicata nei valori (famiglia, aborto, identità) e la preferisce a quella multietnica e omologata che è stata incoraggiata e diffusa dalle precedenti amministrazioni democratiche e repubblicane, le cui divergenze erano più di facciata che sostanziali.

Trump, invece, è un liberale e al contempo si dimostra sensibile agli interessi della classe lavoratrice a cui vuole ridare prospettiva e benessere; è un fan dell'economia di mercato che, però, da patriota qual è, vuole compatibile con gli interessi strategici ed economici del proprio Paese; difende una società stabile, sovrana ma in cui l'ascensore sociale sia assicurato.

Non è detto, sia chiaro, che riesca nei suoi intenti. Oggi nessuno può dire se sarà un grande o un pessimo presidente. Ma rappresenta la prima risposta originale alla grande crisi della società moderna occidentale, una crisi a cui fino ad oggi i partiti tradizionali di destra o di sinistra non hanno saputo dar soluzione.
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Re: Donaldo Briscola

Messaggioda Sbob » gio gen 26, 2017 15:27 pm

In due parole:

Trump dice alla gente quello che vuol sentirsi dire.
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