ncianca ha scritto:Anche qui mi sento in dovere di intervenire.
Mia figlia farà ciò che deve e ciò che vorrà.
Ed avrà il mio totale supporto ed aiuto per fare entrambi.
Cosa c'entra con "bimbi e arrampicata"? C'entra con il fatto che i climber con prole rientrano in quella categoria di genitori impegnati che spesso non concepiscono che i figli possano non condividere la propria passione/ossessione. Questo è, a mio modestissimo avviso, profondamente sbagliato. I bambini subiscono già fin troppe violenze da parte del mondo esterno. Loro in fondo chiedono solo di poterci volere bene, di giocare, di vivere.
Se mia figlia vorrà scalare, non sarà facile... deep inside... spero che non lo vorrà mai. E se lo vorrà, eccomi.
Ho cambiato davvero tanto la mia visione da quando sono un padre del c***o. Mi è successo lo scorso sabato in falesia. All'arrivo dei figli del socio mi si è spento il neurone climber. La quasi totalità della mia attenzione si è attivata solo per quei bimbi. Ovviamente avevo deciso che non avrei più scalato, ma non sono neanche più riuscito a seguire i discorsi sui movez, la methode, il proggetto. Idem quando in sala boulder vedo scorrazzare un bimbo. Visione rara, lo ammetto, nella città più vecchia del paese più vecchio d'Europa, ma l'altra sera ne ho visto uno, un "toddler" si direbbe in inglisc, che sorridente scorrazzava tra bestemmiatori incazzati in cerca di qualcosa con cui giocare. Gli ho sorriso un paio di volte, ho fatto ancora un paio di blocchi e poi me ne sono andato. Ho un serio problema... non riesco a vederle più certe forzature. Tre anni fa avrei giurato che mia figlia sarebbe diventata la nuova Digiulian o morte. Ora voglio solo vederla felice e serena.
Scusate se mi sono permesso, non è mia intenzione giudicare nessuno, spero di non avere offeso nessuno.
Ave,
Nic
Ncianca, quello che dici è tutto giusto.
io ho aperto il topic partendo dal presupposto che mio figlio mi chiede di venire ad arrampicare con me, non partendo dal fatto che io voglio che venga in palestra con me.
Mi sembra semplicemente una occasione per fare qualcosa insieme, e che ci diverte entrambi. Se poi non divertirà più, cambieremo abitudini.
Probabilmente se lo portassi al campo a giocare a calcio, vorrebbe le scarpette da calcio, questo è ovvio, perché fortunatamente almeno al momento vuole stare con me e io mi godo la situazione.
Idem al sabato mattina quando andiamo a fare aperitivo...
Idem quando lo porto al parco giochi...