E un?altra volta, causa instabilità sul Rosa, salta la Signal. Sento il veterano dei 4000 (questo è il suo 66esimo), Gio Rovedatti di Morbegno che mi aveva proposto il LAUTERAARHORN, 4046m nell?Oberland Bernese. Ne esce una gita in stile hymalayano: 25 km di sviluppo per soli 2100 metri di dislivello. L?Unteraargletscher sinuoso e coperto in gran parte da detrito sembra il Baltoro. Il punto d?appoggio è l?Aarbiwak, 17 posti a 2730m in un posto fantastico sperduto sotto la parete del Finsteraarhorn. Ci sono coperte, sacchi letto, bibite, fornello e pentole, birra, vino. Con noi 2 svizzeri che arrivano un?oretta dopo. Ritrovo al Fuentes alle 4:30, alle 8 siamo in marcia lungo l?interminabile Grimselsee prima e lungo il ghiacciaio dopo. Giornata ottima con pochi dei cumuli preannunciati. Giunti (5h contro le 7 date) alla capanna ci concediamo un sonnellino. Ceniamo e via in branda; la serata è ottima. Sveglia alle 2 e via. Ci preoccupa un temporale in lontananza a sud, ma in tutto il giorno le uniche nuvole saranno tra noi e il Rosa e basta. La mezzaluna è molto utile per trovare l?attacco del lungo couloir a quota 3000. Si estraggono le 2 picche e si parte con ritmo costante per il pendio. Sono 900 metri a 45° con tratti a 50. La neve è perfetta, le picche danno buona sicurezza, quindi la corda rimane in saccoccia. A metà canale le cime si innondano di rosso: spettacolo della natura. Giunti al colletto, becchiamo i due svizzeri in discesa. Il panorama è ormai mozzafiato. Ci leghiamo corti (20m)e partiamo di conserva (metterò qualche friend volante). Il primo gendarme lo aggiriamo come consigliato nelle guide e poi via per placche di solidissimo granito asciutte e calde (II-III). L?ultimo tratto è aereo da paura. Alle 8:30 siamo in punta. Il panorama è indescrivibile. Il Grimselsee pare in un altro?stato quant?è lontano (?). Davanti a noi oltre al magnifico Eiger, il nuovo amore: lo Schreckhron che già programmiamo per agosto. Ancora qualche foto e giù, per l?interminabile discesa. Sulla cresta rimontiamo il gendarme con bel passaggio di III+. A destra del couloir scoviamo un comodo passaggio su rocce (I) e detriti ideale per la discesa che ci fa fare 500m in poco più di mezz?ora. In breve (anche perché correvamo), calzati i ramponi siamo alla base del canale fuori da ogni pericolo. Ora è solo un lungo estenuante rientro. Alla macchina alle 18 non ne potevo più di sassi, ghiacciai e laghi artificiali!!! Al rientro ci fermiamo a cena da un amico di PM (Mamo a Porlezza) a raccontargli la nostra avventura: come si dice, almeno una volta nella vita?però basta e avanza! Che ambienti, erano anni che sognavo di avventurarmi lungo quell?infinito ghiacciaio. Secondo solo all?Aletsch nelle Alpi.
Evvai di foto!!!! :woot: :woot: :woot:
Lo Schreckhorn e il Lauteraarhorn visti dal Finsteraarhorn [da"I 4000 delle Alpi]: il couloir e la cresta
Quasi alla fine del lago: si vede la meta dell'indomani
Alla fronte dell'Unteraargletscher: primo indizio (le bandierine votive tibetane!!!) che abbiam sbagliato catena: siamo in Hymalaya!!!
sotto il peso degli zaini ci dirigiamo verso il bestione dell'Oberland
e finalmente l'Aarbiwack a 2700 con il Lauteraarhorn e il couloir di salita sullo sfondo
il bivacco è tenuto benissimo: bibite, sacchi lenzuolo, fornello
ancora un vallone glaciale domani per raggiungere l'attacco del couloir a 3000m
sera rilassante: colori eccezionali
il Monch si infiamma
e pure i Fiescherhorner (hinter e gross)
si balla: 900 metri di canale 45/50°
siamo già bei alti: Finster e dietro le nubi a sud (Ossola?)
Weisshorn, Gross Grunhorn, Fiescherhornes
bello
al bocchetto a 3900
cresta di ottimo granito (II-III)
sopra il mondo...
in fondo il lago del grimsel
Jungfrau, Monch e Eiger (a destra la Mittelegi): ke belli!!!!
in discesa
seguiamo una comoda costola di I e sfasciumi.
l'itinerario effettuato
ritorno infinito, ma ora siamo contenti!!!
il percorso (qui 20km, su GPS 25, per la pendenza) su immagine da satellite
bye bye
Quanto monotona sarebbe la faccia della Terra senza le montagne (Emanuel Kant).
F R A N Z - 77