da pf » mer feb 22, 2006 14:53 pm
Ciao a tutti.
Anzitutto, la foto di Berhault la spedirò e preannuncio che il concerto è stato registrato, hanno suonato così bene che sono sicuro che troveremo il modo di sentire di nuovo questi pezzi. Volevamo fare una serata in una palestra vicino a Como, ma sembra che ci siano problemi insormontabili. Se qualcuno conosce locali adatti, me lo scriva privatamente, li contatteremo.
Porto quattro commenti; il fantastica di M. Giordani, il "finalmente non la solita sbobba" di Rivadossi, il "siamo usciti tutti con una energia pazzesca" Lorenzo, il "pensavamo che i Ragni fossero un gruppo vecchio e avvizzito, invece fate un muchio di attività e siete innovativi" e quello molto particolare, del cantante Ale.
sono Ale (voce), ho visto il Forum e ho provato ad inserire un messaggio ma non ho la login, quindi volevo chiederti di inserire un ringraziamento: non mi iscrivo al Forum perchè sinceramente mi sento fuori luogo e non sono degno di essere un partecipante.
"Volevo rigraziare tutti per le sensazioni trasmesse e la possibilità ricevuta. Onestamente lo standard delle nostre serate ci porta ad avere ritmi diversi con sensazioni differenti: ricordo che giovedì, abbiamo finito di smontare tutto il palco e caricare le macchine intorno a mezzanotte e mezza; stanchi io ed il Metallo (batteria) ci siamo guardati ed increduli dell'orario che avevamo fatto......è presto........abbiamo esclamato!!!
Tornando alla serata, entrati in scena ho provato di nuovo quella senzazione per la seconda volta. Davanti a me c'erano facce ferme, immobili, (mi sentivo un pesce rosso nella boccia di vetro): sono abituato nei locali a vedere facce sorridenti desiderose di divertirsi, oppure facce ammiccanti di sfiga, ed invece davanti a me in quella sala giovedì, avevo davanti persone che non sapevano cosa avrebbero visto e sentito. In quel momento non ero altro che un ingranaggio su un palco che doveva far funzionare il proprio strumento per permettere che lo spettacolo funzionasse.
Grazie a tutti perchè l'orgoglio e la fratellanza che dimostrate in uno sport improntato sull'individualismo (non vorrei fare una figuraccia con questa frase), è semplicemente bello, è bello come musicista (e qua rubo una frase forse da scalatore) trovarsi solo, a mostrare se stesso cercando di fare il meglio per andare avanti, con la tensione dell'ignoto: vi assicuro che le facce di qualche "Over" erano veramente oscure e non sapevo se avrei dovuto aspettarmi dei mattarelli che mi inseguivano dopo lo spettacolo o aspettarmi dei complimenti.
Grazie a Fabio per la bella idea e "l'impudenza" (in senso buono) di portare musica in ambienti inaspettati."