Luca A. ha scritto:D'altra parte, in altre directory del forum, quelli "più bravi" si linciano quotidianamente per uno spit in più o in meno, puoi capire che effetto gli faccia immaginare addirittura una ferrata... gli va il sangue alla testa!
Le ferrate sono un argomento complesso: ci sono ferrate "accettabili" e altre odiose, per varie ragioni. Sicuramente in aree tipo le Dolomiti è sacrosanto opporsi alla costruzione di nuove ferrate, e su questo concordo anch'io che sono ferratista dall'infanzia (anch'io da "immenso eppur umile maestro").
Altrove, si trovano ferrate che sembrano ideate per funamboli e sulle quali si possono fare centinaia di metri di dislivello senza mai sfiorare la roccia con un polpastrello. (Quando hai finito, torni a casa e magari a chi te lo chiede non sai dire se sei stato su calcare o granito). E queste, sarebbe meglio che non ci fossero.
Io penso delle ferrate almeno un paio di cose:
- Che su Alpi e Prealpi non se ne dovrebbero aprire più.
- Che quelle che ci sono, devono essere tenute in sicurezza.
E penso anche che:
- Chi arrampica, non dovrebbe sentirsi superiore e in diritto di disprezzare chi fa "solo" ferrate.
- Chi fa ferrate non dovrebbe sentirsi superiore e in diritto di disprezzare chi fa "solo" sentieri su ghiaioni.
- Chi fa solo sentieri su ghiaioni, non dovrebbe sentirsi superiore e disprezzare chi va "solo" fino alla malga e lì si ferma perché la montagna gli riempie il cuore già con così "poco".
Eccetera.
Condivido poco di ciò che scrivi. Poi se vuoi, serenamente, mi replicherai.
Mi considero, e a buona ragione, alpinista di levatura mediocrissima onde per cui non ho ragione di sentirmi superiore né disprezzare alcuno. Eppure mi sento superiore al ferratista doc non perchè più bravo, ma solo perchè conosco i nomi delle montagne e non esclusivamente i cognomi di gente a cui le ferrate sono state associate; perchè se vedo una cima che m'attizza la voglio salire e sono libero di farlo e pensarlo anche se qualcuno non vi ha posato tonnellate di ferraglia; perchè in montagna cerco avventura, fantasia, libertà, solitudine, peculiarità antitetiche alle ferrate. Altri, evidentemente, cercano altro, e fin qui ci siamo.
Il tuo ragionamento che seleziona le ferrate inutili tradisce un approcio antropocentrico da cattolico ultraortodosso: non sono da eliminare, secondo te, quelle che fanno male alla montagna, ma quelle che non consentono all'uomo di utilizzare la roccia!
Ho salito decine di montagne le cui cime sono visitate rarissimamente: ne ho sempre apprezzato tutti gli aspetti di ascensioni complesse, itinerari selvaggi, orientamenti enigmatici, isolamenti affascinanti. Sul culmine, infine, su pochi fogli di carta le firme che si perdono nei decenni trascorsi... un manipolo di personaggi vi tira 4 cavi, 2 scale e 3 pioli e questo patrimonio va in fumo tra gli schiamazzi delle orde salenti. Questo è il vero inquinamento di una ferrata
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Come si fa a non capire? Come ci si fa a dichiarare amanti della montagna?