TROPPA SUPERFICIALITA' IN MONTAGNA

Area di discussione su argomenti di montagna in generale.

Re: TROPPA SUPERFICIALITA' IN MONTAGNA

Messaggioda AlbertAgort » lun ago 15, 2005 16:25 pm

Donatello ha scritto:
Fintantoché si continuerà ad umiliare il IV+ relegandolo nei gradi "da passeggiata",

:


secondo gente "esperta" il IV è una ravanata su ghiaione

quanta imbecillità


Donatello ha scritto: non ci si vedeva ne sentiva,telefonino...


mitiche radioline :D
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Messaggioda il berna » mar ago 16, 2005 11:53 am

Siloga66 ha scritto:Secondo me queste cose son sempre successe.


non credo... una volta, anche solo pochi anni fà, se un alpinista cercava di salire una vetta aspettava le condizioni anche per settimane se non per mesi, ora tu hai la tua bella settimana di ferie da farti in montagna e vuoi strafare... non sei mai stato sul Bianco e chiedi le condizioni della Poire in un forum prendi e vai!
Ultimamente si tendono a sottovalutare up po' troppo le montagne...
L'altro giorno hanno tirato giù 4 polacchi dal Cervino che erano arrivati fino alla Capanna Carrel con scarpe da trekking e Jeans... ma prima di partire l'avranno guardata la montagna... :roll: 8) 8)
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Messaggioda Zio Vare » mar ago 16, 2005 12:10 pm

La superficialità è ovunque, al mare, in montagna, per la strada... è un riflesso del modo di vivere e di pensare. C'è ben poco da fare. Ieri ero al mare, c'erano posti sicuri per fare il bagno, altri decisamente meno ed erano a pochi metri di distanza. Il mare era mosso, si poteva stare in acqua tutto il giorno in un posto tranquillo come si poteva rischiare di finire cappottati sugli scogli dalle onde. Ieri mattina mi sono detto "prima o poi bisogna andare a ripescare qualcuno" ed infatti nel pomeriggio un'onda ha trascinato via una signora che aveva pensato bene di sedersi nel posto sbagliato. Per fortuna l'hanno bloccata in tempo dalla riva altrimenti la si andava a ripescare a pochi metri dopo una seria chiacchierata con onde e scogli. Lo stesso in montagna: la gente non sa valutare, la gente non vede i propri limiti, non si pone neanche la domanda se si rischia o no. Ci vorrebbe un po' di saggezza, di intelligenza. Ma non si trovano al mercato.
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Re: TROPPA SUPERFICIALITA' IN MONTAGNA

Messaggioda New Age » mar ago 16, 2005 17:38 pm

AlbertAgort ha scritto:
Donatello ha scritto:
Fintantoché si continuerà ad umiliare il IV+ relegandolo nei gradi "da passeggiata",

:


secondo gente "esperta" il IV è una ravanata su ghiaione

quanta imbecillità


Donatello ha scritto: non ci si vedeva ne sentiva,telefonino...


mitiche radioline :D


Difatti è vero, il IV grado è solo una ravanata su sassi. Neanche quando ho cominciato a scalare sono partito su quel grado... 8)
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Messaggioda dags1972 » mar ago 16, 2005 17:45 pm

Brozio ha scritto:anche io due anni fa al rosa poco sotto il colle del lys ho beccato un tipo con solo i braghini,una maglietta e i sandali e nient altro...una bella buferina senza conseguenza x gravi x lui non gli avrebbe fatto male magari impareva qualcosa!!!


sarà lo stesso che continua a girare...pure io ne ho beccato uno nello stesso posto...
tanti saluti e buone salite a tutti
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Messaggioda walter1 » mar ago 16, 2005 18:07 pm

dags1972 ha scritto:
Brozio ha scritto:anche io due anni fa al rosa poco sotto il colle del lys ho beccato un tipo con solo i braghini,una maglietta e i sandali e nient altro...una bella buferina senza conseguenza x gravi x lui non gli avrebbe fatto male magari impareva qualcosa!!!


sarà lo stesso che continua a girare...pure io ne ho beccato uno nello stesso posto...


allora ci abita lì :D

luglio 2003, beccato pure io uno simile, ma in superga e canotta, in salita alle 3 di pomeriggio 8O
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Re: TROPPA SUPERFICIALITA' IN MONTAGNA

Messaggioda Herman747 » mar ago 16, 2005 18:57 pm

New Age ha scritto:
AlbertAgort ha scritto:
Donatello ha scritto:
Fintantoché si continuerà ad umiliare il IV+ relegandolo nei gradi "da passeggiata",

:


secondo gente "esperta" il IV è una ravanata su ghiaione

quanta imbecillità


Donatello ha scritto: non ci si vedeva ne sentiva,telefonino...


mitiche radioline :D


Difatti è vero, il IV grado è solo una ravanata su sassi. Neanche quando ho cominciato a scalare sono partito su quel grado... 8)


Bah....
Secondo me chi dice questo non ha mai salito un quarto fuori dalla falesia.......
Fatti un pò di vie prima e poi parla!!!
Sei mai stato in dolomiti? Ci sono vie fantastiche di quarto: per citarne 2 a caso: Sass Pordoi (dibona, fedel) Sassolungo tante e meravigliose!

Scusate l'off topic, ma non resistevo
Ciao
Boh, 'n altra volta
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Messaggioda BBB » mar ago 16, 2005 19:50 pm

Topic molto interessante.
Domenica ero nella valle del violet, e molti salivano sul Catinaccio d'Antermoia in mezzo a nuvole nerissime.
Nel giro di 15 minuti da quando ho espresso le mie perplessità da "troppo prudente", è iniziato a piovere.
Forse non so distinguere un ammasso di nuvole potenzialmente pericolose (fulmini) da uno che non lo è, ma preferisco tornarci un altra volta che è sereno. :D
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Re: TROPPA SUPERFICIALITA' IN MONTAGNA

Messaggioda Donatello » mar ago 16, 2005 20:44 pm

New Age ha scritto:
Difatti è vero, il IV grado è solo una ravanata su sassi. Neanche quando ho cominciato a scalare sono partito su quel grado... 8)


Bah, se di ciò ne vai tanto fiero, vuol dire che abbiamo un modo totalmente diverso di concepire l'alpinismo.


Salut.

Donat.
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Re: TROPPA SUPERFICIALITA' IN MONTAGNA

Messaggioda New Age » mer ago 17, 2005 10:50 am

Herman747 ha scritto:
New Age ha scritto:
AlbertAgort ha scritto:
Donatello ha scritto:
Fintantoché si continuerà ad umiliare il IV+ relegandolo nei gradi "da passeggiata",

:


secondo gente "esperta" il IV è una ravanata su ghiaione

quanta imbecillità


Donatello ha scritto: non ci si vedeva ne sentiva,telefonino...


mitiche radioline :D


Difatti è vero, il IV grado è solo una ravanata su sassi. Neanche quando ho cominciato a scalare sono partito su quel grado... 8)


Bah....
Secondo me chi dice questo non ha mai salito un quarto fuori dalla falesia.......
Fatti un pò di vie prima e poi parla!!!
Sei mai stato in dolomiti? Ci sono vie fantastiche di quarto: per citarne 2 a caso: Sass Pordoi (dibona, fedel) Sassolungo tante e meravigliose!

Scusate l'off topic, ma non resistevo
Ciao

Per caso mi conosci ? Io non credo. Quindi prima di scrivere... Stai tranquillo che vie in montagna ne ho fatte sia su roccia che su ghiaccio dove te solo a guardarle non ti viene in mente neanche di arrivare alla base 8)
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Re: TROPPA SUPERFICIALITA' IN MONTAGNA

Messaggioda New Age » mer ago 17, 2005 10:54 am

Donatello ha scritto:
New Age ha scritto:
Difatti è vero, il IV grado è solo una ravanata su sassi. Neanche quando ho cominciato a scalare sono partito su quel grado... 8)


Bah, se di ciò ne vai tanto fiero, vuol dire che abbiamo un modo totalmente diverso di concepire l'alpinismo.


Salut.

Donat.[/quote ]

E' vero. 8)
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Re: TROPPA SUPERFICIALITA' IN MONTAGNA

Messaggioda AlbertAgort » mer ago 17, 2005 12:30 pm

New Age ha scritto:
Stai tranquillo che vie in montagna ne ho fatte sia su roccia che su ghiaccio dove te solo a guardarle non ti viene in mente neanche di arrivare alla base 8)



un pò di gas in meno non starebbe male.... :?
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Re: TROPPA SUPERFICIALITA' IN MONTAGNA

Messaggioda Paolo Marchiori » mer ago 17, 2005 12:37 pm

New Age ha scritto:Per caso mi conosci ? Io non credo. Quindi prima di scrivere... Stai tranquillo che vie in montagna ne ho fatte sia su roccia che su ghiaccio dove te solo a guardarle non ti viene in mente neanche di arrivare alla base 8)


dai? sei forte allora.
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Re: TROPPA SUPERFICIALITA' IN MONTAGNA

Messaggioda dags1972 » mer ago 17, 2005 12:37 pm

AlbertAgort ha scritto:
New Age ha scritto:
Stai tranquillo che vie in montagna ne ho fatte sia su roccia che su ghiaccio dove te solo a guardarle non ti viene in mente neanche di arrivare alla base 8)



un pò di gas in meno non starebbe male.... :?


poi con quello che costa....

beh se fosse elio può anche fare le vie parlando come Paperino
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Re: TROPPA SUPERFICIALITA' IN MONTAGNA

Messaggioda AlbertAgort » mer ago 17, 2005 12:52 pm

dags1972 ha scritto:



beh se fosse elio può anche fare le vie parlando come Paperino


si e diventa anche più leggero e fa il 9a in montagna
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Re: TROPPA SUPERFICIALITA' IN MONTAGNA

Messaggioda vito » mer ago 17, 2005 13:30 pm

AlbertAgort ha scritto:
dags1972 ha scritto:



beh se fosse elio può anche fare le vie parlando come Paperino


si e diventa anche più leggero e fa il 9a in montagna


piu' che elio si tratta di biogas (=scorregge)
parte a razzo come un missile il notro piccolo von braun
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Messaggioda il berna » mer ago 17, 2005 15:00 pm

Tutti buoni a litigare gli alpinisti... sopratutto quando non si vedono in faccia... :evil: New Age quali sono ste vie così impegnative che tu avresti fatto????
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Messaggioda New Age » mer ago 17, 2005 15:03 pm

Vi ricordo che la maggior parte dei soccorsi in montagna vengono effettuati a causa di gente inesperta incapace ... la quale si ficca su delle vie di solo IV grado ( aperte magari 70 anni fa ) dove : si perdono , non riescono più a scendere o a salire o si tirano giù pietre ecc... La maggior parte hanno degli zaini stracolmi di roba e ferraglia appesa ovunque come si dice i classici....... " CAINI " e voi da come scrivete vi rispecchiate benissimo.
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Messaggioda Paolo Marchiori » mer ago 17, 2005 15:04 pm

il berna ha scritto:Tutti buoni a litigare gli alpinisti... sopratutto quando non si vedono in faccia... :evil: New Age quali sono ste vie così impegnative che tu avresti fatto????


lassa stàr, in buon NA mi sa che soffre di gran chiacchera, e poi, anche se fosse cosi' forte come dice a me, sinceramente, frega niente.
pace.
P.
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A proposito ...

Messaggioda brookite » mer ago 17, 2005 15:05 pm

questo è un raccontino che avevo scritto tempo fà basato su un'esperienza in Catinaccio. Se non vi annoio :-))

Preti, montagne e idiozia

Intendiamoci: non voglio fare una battaglia contro i preti che portano i giovani in montagna, perchè così si farebbe di tutta un'erba un fascio. Moltissimi sono coloro che svolgono un'attività di accompagnamento dei ragazzi, alcuni di loro si fermano a fondo valle magari con quelli meno fortunati (quanti di voi hanno visto file di ragazzi su sedie a rotelle accompagnati da giovani e meno giovani che gli permettevano di godere della vista delle montagne), mentre altri salgono in quota accompagnando i ragazzi in escursioni verso i rifugi. Anni fà, mi capitò di vedere una cosa veramente incredibile. Mi trovavo presso il rifugio Santners nel gruppo del Catinaccio; ero salito lassù com mio papà e un mio cugino perchè volevo dare un'occhiata da vicino alle torri del Vajolet per fare una salita.
Mentre eravamo li a goderci il sole e mangiare un panino notammo delle persone che indicavano la ferrata
Di cui si intravvedeva il tratto finale. Subito non notammo niente di anormale, c'era un prete che saliva e dietro di lui un gruppetto di ragazzi, poi , guardando meglio notai che ne il prete, ne ragazzi erano legati con un cordino, anzi, alcuni di essi erano talmente piccoli che in certi tratti dovevano tenere le braccia tese per arrivare al cavo.
Alcuni di essi addirittura piangevano e gli altri cercavano di aiutarli a proseguire. Immediatamente alcuni di noi equipaggiati ci precipitammo giù per dare una mano ai bambini, visto che il prete ormai era quasi fuori delle difficoltà. In breve furono tutti aiutati a raggiungere il passo, dove arrivarono bianchi come cadaveri e alcuni di essi tremanti come foglie. Per qualche istante temetti che il prete venisse letteralmente linciato dalla gente, da cui era stato circondato.
Ci raccontò che aveva chiesto informazioni e gli avevano detto che il sentiero (!) non era tanto difficile, un pò esposto ma fattibile. Quando si era reso conto delle difficoltà, si trovava ormai in vista del rifugio (una vista fallace in quanto il tratto più impegnativo doveva ancora arrivare) e aveva quindi ritenuto più saggio proseguire anzichè tornare indietro con i ragazzi stanchi e questa a mio avviso fu l'unica decisione decente che prese durante la giornata.
Opportunamente rifocillati e riposati i ragazzi avevano in breve ripreso colore e sicurezza, anche se, come temevamo , alcuni di essi giuravano che non avrebbero mai più messo piede in montagna.
Quando venne il momento del ritorno, il prete ci chiese candidamente consiglio sul da farsi: tornare sulla ferrata in quelle condizioni era impossibile, l'alterativa sarebbe stata la discesa verso il Vajolet, il rifugio Gardeccia poi verso il Ciampedie e via verso il Paolina ma la cosa avrebbe richiesto svariate ore di cammino.
A quel punto qualcuno propose di aiutare i ragazzi a scendere la ferrata legandoli con una corda almeno fino alla fine delle difficoltà. Ci organizzammo in quattro o cinque con un pò di materiale recuperando del di cordino dal gestore del rifugio e dopo aver faticato a convincere alcuni piccoli a ripetere l'esperienza, li legammo per bene e iniziammo la discesa.
Fortunatamente andò tutto per il meglio; rassicurati dalla corda e dal loro moschettone di sicurezza (uno solo, ma era il massimo che potevamo fare con la roba che avevamo) i ragazzi fecero la discesa anche piuttosto velocemente (in effetti si tratta comunque di un intinerario facile se affrontato adeguatamente) e arrivammo tutti alla fine del ghiaione ove li slegammo.
Fummo sommersi dai ringraziamenti dei ragazzi (graditi) e del prete (un pò meno) tanto che due piccoli ci chiesero di autografare il loro libretto dei rifugi. Fu il mio primo e unico autografo da celebrità, senza parole!.
Dopo averli salutati riprendemmo la salita chiacchierando allegramente e sparlando altrettanto allegramente del prete che aveva rischiato la pelle dei ragazzi a salire lassù senza sicurezza. Ognuno raccontava la sua esperienza di "preti allo sbaraglio", io a quell'epoca ero abbastanza giovane e la mia esperienza in merito era piuttosto limitata anche se avrei avuto modo in seguito di vederne una bella quando, con un amico, stavo attraversando il ghiacciaio del M.Bianco e vedemmo un prete con un gruppo di ragazzi grandi, tutti regolarmente con scarpe da ginnastica, sostare sopra un bel ponte di ghiaccio mentre il prete diceva:
"Ragazzi, guardate quant'è profondo, saranno almeno dieci metri"
Al che mi avvicinai a lui (senza salire sul ponte?) e gli dissi:
"Padre, saranno almeno quaranta, ma anche sotto i vostri piedi! Per favore venite via di li senza correre!"
A furia di raccontare e scherzare sugli idioti che rischiano la pelle in montagna raggiungemmo in breve il rifugio dove ci aspettavano i nostri familiari e amici; a qual punto ci accorgemmo che avevamo percorso la ferrata senza cordino di sicurezza, nella migliore tradizione del "Idiota di montagna". Fummo promossi a tale titolo dai nostri amici, coi quali ritenemmo doveroso un brindisi a grappa per festeggiare l'avvenimento.
Tutte le vie facili sono uguali. Quelle difficili lo sono a modo loro
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