Ecco perchè gli italiani non vincono il Piolèt

Area di discussione su argomenti di montagna in generale.

Messaggioda monaco » mer ott 24, 2012 23:40 pm

in risposta a nuvolarossa:

la commissione grandi rischi da parere NON VINCOLANTE agli organi della protezione civile.
non, ripeto NON e' suo compito prendere decisioni.

le decisioni sono prese solo ed esclusivamente dalla protezione civile/governo.

detto questo...la vicenda, nonostante riguardi alcune cariatidi del mondo accademico, mi ha incuriosito come scccccienziato (cit. maccio capatonda)...mi sono quindi letto il verbale (postumo) ma anche guardato gli spezzoni di interviste rilasciati e ascoltato la telefonata di bertolaso

- il verbale e' scientificamente ineccepibile...rischio basso, ovviamente non escludibile
hanno giustamente detto che i problemi sismici in italia (o meglio in tutto il resto del mondo meno che da noi) si affrontano con la prevenzione (i.e. costruendo bene) e non con le previsioni.

- idem con patate nelle interviste

- bertolaso ha toni pessimi...ma la sostanza della telefonata e' corretta...cazzia l'interlocutore per comunicati stampa che escludono la possibilita' dell'evento catastrofico...improbabile ma possibile...il contesto e' quello di giuliani che spara previsioni a c***o (sulmona e non l'aquila) senza alcuna base scientifica...

e' quindi proprio bertolaso che si assume (o meglio non si assume) la responsabilita' politica di ''tranquillizzare''...numeri alla mano (probabilita'), la cosa giusta da fare...

l'anomalia e' che anziche' farlo lui in prima persona (come suo compito/dovere) organizza l' "operazione mediatica" e lo fa dire/non dire a quelli che sono solo consulenti scientifici...e non professionisti della comunicazione emergenziale...

la colpa, a mio avviso, consapevole o meno, dei ''dottoroni'' e' stata quella di prestarsi al gioco...e su di un terreno minato...visto che l'interlocutore in questo caso non era un funzionario/tecnico dello stato piu' o meno ignorante...ma una popolazione spaventata e di una ignoranza abissale...e un esercito di giornalisti pressapoconi e beccamorti

morale, hanno toppato la comunicazioni...il ''raro ma non escludibile'' detto e' stato capito come ''mai''.

e quindi? ''omicidio colposo plurimo''??? ma scherziamo???? 6 anni?
processo alla scienza e galileo bis a parte...ma dove sta il nesso logico tra un ''mai'' capito (e non detto) e le case che crollano? mica e' un progetto sbagliato!

forse ci stava ''falso ideologio'' o similare...e non tanto per aver detto il falso (perche' hanno detto il vero...scientificamente parlando), ma per aver oltrepassato il loro ruolo ''consultivo non vincolante''

la tristezza e' che sa tanto di ''barabba''...trovati i colpevoli ora tutti gli altri (geometri, ingegneri, impresari, assessori, sindaci...etc.) che hanno permesso all'aquila e in tutta italia di fare le case col burro la faranno franca...altro che sette imputati...ci sarebbe da condannare una generazione intera di amministratori e geometri



ultimi due commenti e mi cheto:

1) la ''grandi rischi'' (o meglio la ricerca geofisica in genere) non studia solo fenomeni non prevedibili come i terremoti...ma anche altri prevedibilissimi come esondazioni e frane.
e per quelli non prevedibili (ma anche per gli altri) il grosso del lavoro scientifico non e' ne deve essere la gestione/previsione dell'emergenza ma la riduzione del rischio, i.e. stilare le stracazzo di mappe del rischio sismico e le relative normative strutturali per le costruzioni.

la totale inutilita' della commissione, e della geofisica in generale, non viene dal fatto ''che se tanto i terremoti 'un li pozzono predi' che ci stanno a fa' la...a magna' alla facciaccia nostra''...
...ma dal fatto che poi in italia qualsiasi costrutore/progettatore/comune/regione/CITTADINO con le carte sismiche e le regole di costruzione ci si pulisce il culo!

2) veramente incuriosito mi sono letto i commenti della gente agli articoli dei giornali on-line (bhe...la fidanzata e' via qualche gg...;-) )
gia' lo sapevo...ma ci si dimentica...il livello di istruzione e di COMPRENSIONE dell'italiano medio e' disarmante.
la democrazia (una testa un voto) e', come diceva un cicciottelo, il meno peggio dei sistemi...ma con un elettorato cosi' fa paura...

eburneo turriti saluti,
uno scccccienziato ;-)
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Messaggioda nuvolarossa » gio ott 25, 2012 1:08 am

monaco, grazie del tuo intervento, mi chiarisce parecchie cose.
Mi fa piacere che pure tu abbia rilevato il corto circuito della comunicazione in quei tragici giorni, come del resto hanno fatto in molti.

Ti quoto TOTALMENTE sul livello medio di comprensione della lingua da parte di chi legge e commenta, ovunque.

Le motivazioni della sentenza chiariranno la ratio seguita dai giudici, staremo a vedere. Per il momento leggo e cerco di acquisire elementi per farmi un'opinione. Come qui

http://dinicola.blogautore.espresso.repubblica.it/2012/10/23/laquila-bertolaso-soci-giustizia-e-fatta/comment-page-1/

Per una volta, almeno, la giustizia fa sentire la sua voce, come riferisce l?ottimo Giuseppe Caporale. Non gioisco per le condanne degli ?scienziati? della Commissione grandi rischi. Condannati non per «non aver previsto il terremoto» (come molti giornali, carta straccia, stamattina scrivono a piene mani) , ma per avere assecondato le richieste di quei messaggi ?tranquillizzanti? che l?allora capo della Protezione civile Guido Bertolaso chiedeva e preannunciava a destra e a manca e anche per telefono all?assessore alla Protezione civile della Regione Abruzzo, Daniela Stati.
Su quello che è successo all?Aquila con il terremoto , la ricostruzione e i ritardi non aggiungo di più, non ne ho né voglia né forza. Sul dolore provocato anche da questi solerti scienziati preferisco lasciare la parola al giornalista del ?Centro? Giustino Parisse, a chi le scelleratezze della burocrazia del regime berlusconiano delegata al sisma le ha vissute sulla proria pelle.
GIUSTINO PARISSE:
Ho saputo della sentenza di condanna per i componenti della commissione Grandi Rischi poco dopo le 17 di ieri dal sito internet del mio giornale. Ero nella stanzetta di legno della redazione aquilana del Centro. Solo. Poche ore prima avevo deciso di non andare ad assistere al momento conclusivo del processo. Ho avuto lo stesso rifiuto che ebbi quando non volli vedere i miei due figli senza vita. Per me tutto è finito alle 3.32 del sei aprile del 2009. Quello che è accaduto (e accade) dopo non ha contorni precisi e ne afferro a fatica il senso. Ho pianto anche ieri, in silenzio. Non erano lacrime di soddisfazione.

Era il dolore che esplodeva nello stomaco quasi a togliere il fiato. Ho rivisto attimo per attimo i momenti in cui le macerie si sono portate via i miei ragazzi e quell?urlo «Papà , Papà» è tornato a incidere la carne. Eppure anche di fronte a una condanna tanto dura non riesco a immaginare quegli uomini, che ora potrebbero rischiare il carcere, come gli assassini dei miei figli. Nei mesi scorsi, anche durante il processo, ho stretto la mano ad alcuni di loro e non le ho trovate sporche di sangue. Ho visto uomini fragili forse consapevoli di aver sbagliato e per questo caduti nel vortice di una tragedia che ha finito per travolgere anche loro. No. Non me la sento di gridargli contro la mia rabbia. Quella continuo a gridarla a me stesso. Sono io la causa prima della morte di Domenico e Maria Paola e non me lo perdonerò mai. Certo fra le tante colpe che ho c?è anche quella di essermi fidato della commissione Grandi Rischi credendo a una scienza che in quella riunione del 31 marzo del 2009 rinunciò a essere scienza. Questa è una condanna in un processo di primo grado. Credo di essere facile profeta a ipotizzare che nei vari gradi di giudizio tutto potrebbe sciogliersi come neve al sole. Non sarò io a dolermene. Oggi a fronte di una sentenza presto destinata alla polvere degli archivi, non provo nulla: né soddisfazione, né amarezza, né voglia di vendetta. Quando dentro si ha un dolore così lancinante gli altri sentimenti si inabissano.

Questo processo è stata una sconfitta per tutti. E? lo Stato che ha condannato se stesso. Uno Stato che in quel 31 marzo 2009 aveva rinunciato al suo ruolo: quello di proteggere i cittadini per piegarsi alla volontà della politica che doveva mettere a tacere i disturbatori. E? per questo che quello che si è svolto nel tribunale dell?Aquila non è stato un processo alla scienza. E? stato piuttosto un processo a scienziati che di fronte al volere dei potenti dell?epoca hanno ?staccato? il cervello e obbedito agli ordini. Oggi condannarli al rogo non serve. Io non lo faccio e spero che anche il loro tormento interiore _ che pure non ha nulla a che spartire con chi ha perso tutto _ venga compreso e rispettato. Le sentenze vanno sempre accettate e lo avrei fatto anche in caso di assoluzione. Per me dopo questa condanna che suona obiettivamente molto pesante, non cambia nulla. Ora assisterò a dibattiti senza fine sulla scienza condannata per non aver previsto il terremoto.

Io sono fra quelli che ha sollecitato l?avvio dell?indagine con un esposto. L?ho fatto perché volevo che quella vicenda (la riunione della Grandi Rischi) venisse scandagliata e approfondita in un?aula di tribunale: oggi, 2012, basta leggere i comunicati della Protezione civile per scorgere persino un eccesso di zelo come quando pochi giorni fa su Roma era stato previsto il diluvio universale. Ma è meglio così. Quando si tratta di fenomeni della natura soprattutto quelli che non sono prevedibili con certezza meglio allarmare che rassicurare. Se fosse accaduto anche all?Aquila che so, avrei passato qualche notte all?addiaccio ma la vita dei miei figli non si sarebbe fermata per sempre. Ho visto che nella sentenza si parla di risarcimenti. Sin dal primo momento ho detto che per la morte dei miei figli non voglio nemmeno un euro. Ci sarebbe un solo modo per essere risarcito per ciò che è accaduto: avere la possibilità di abbracciare di nuovo i miei ragazzi. E? successo una settimana fa. Sognavo. Poi mi sono svegliato.?

E qui:

http://ilvasodipandora.blogautore.espresso.repubblica.it/

I giudici de L?Aquila hanno condannato i membri della Commissione grandi rischi a sei anni per omicidio colposo: hanno sottovalutato i segni del sisma.E infuria la polemica. ?L?Espresso? ha raccontato ben benino già all?inizio del processo di cosa si discuteva a L?Aquila in un articolo di Nicola Nosengo, e a quello rimando per i dettagli e per le reazioni della grande stampa scientifica internazionale all?affaire. Ora, a processo di primo grado concluso, tiriamo le fila. Io penso che questo shock sia utile a tutti. Non perché, come hanno scritto molti, l?imputata è la scienza e la sentenza ne rivela la fallacia. Ma per tre motivi precisi.

1. Imputata non è affatto la scienza. Imputati sono sette professori che hanno prestato i loro nomi e i loro curricula alla propaganda del governo Berlusconi. La sentenza è su di loro e sul fatto che non hanno preso sufficientemente sul serio il loro compito. I giudici dicono che hanno sottovalutato il pericolo. Oggi Enzo Boschi, allora presidente dell?Istituto Nazionale di Geofisica, dice ai giornali: «il verbale mi inchioda ma io non so neanche chi lo abbia scritto». Perché è chiaro a tutti che i prof hanno dato un?occhiata veloce alle carte scientifiche che il supercommissario Bertolaso gli ha messo sotto il naso e le hanno avvallate. Ovvio che il colpevole dei colpevoli è Bertolaso che aveva il problema di rassicurare, rassicurare, rassicurare. In puro stile berlusconiano: tutto va bene madama la marchesa. La crisi non c?è, i poveri neanche, gli italiani vanno al mare e in barca? e a L?Aquila non può succedere nulla. I professori sapevano, invece, che la scienza non prevede dichiarazioni apodittiche, che nulla è mai certo e che la probabilità è una mignotta birichina. Invece che scodinzolare davanti a Bertolaso avevano il dovere (e il diritto) di far valere le ragioni della scienza.

2. Probabilità: il rebus sta tutto dentro questa parola. Nessuno poteva essere certo del terremoto, e con i dati a loro disposizione forse sarebbe stato grottesco evacuare la città. Così come è apparso grottesco l?allarme a Roma la settimana scorsa per quattro gocce di pioggia. Ma è la scienza, baby; e tu non ci puoi fare niente. La certezza non esiste. E allora i sette Soloni avevano il dovere di prendere Bertolaso per le palle e obbligarlo a pensare a un piano efficace, come fa la Protezione Civile nei paesi civili. Magari non avrebbero evitato ogni tragedia, ma avrebbero forse potuto evitarne tante. Sottoscrivere le facezie del guitto è stato criminale. Mi auguro però che questa sentenza ridesti tutti da un sonno premoderno: la certezza non è tra le cose che gli scienziati possono garantire, quello lo fanno i preti, i maghi, i politici. La scienza vive di probabilità, ma il bello è che con la scienza della probabilità si possono costruire teorie affidabili e piani di emergenza per le popolazioni.

3. Perché lo hanno fatto? E qui veniamo a una nota dolentissima: io credo per vanità. Perché sedere in una commissione così importante è prioritario rispetto a farlo con decoro. Meglio rischiare di sottoscrivere una cazzata criminale che rischiare di essere fatti fuori perché non si dà ragione al capo (ancora un gioco di probabilità?). Purtroppo spesso le commissioni vivono di questa regola umiliante. Così persone di valore come Franco Barberi escono da questa storia col curriculum infangato, ed è un peccato. Non era meglio, professore, restarsene a Pisa a fare conferenze e guardare i nipoti? Ah, le commissioni: una poltrona, un incarico a Roma, una possibilità di parlare coi giornali e, per alcuni (certo non per persone del calibro di Barberi) la possibilità di fare qualche soldino. Che tristezza! Io ho una concezione alta della scienza, e mi illudo che capirci di cose così importanti come i movimenti della terra sia ben più gratificante che sedere a Roma a reggere la coda a uno come Bertolaso.
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Messaggioda peppino » gio ott 25, 2012 1:23 am

in sintesi nuvola ... da che parte stai?

giudici o imputati ?
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Messaggioda Falco5x » gio ott 25, 2012 8:04 am

Secondo me è tutto corretto quanto leggo negli ultimi post, però mi pare che come al solito si agisca più sull'onda dell'emozione che della ragione, e questo non fa bene a nessuno. Mi spiego.

Quali sono le ricadute di questa sentenza? secondo me solo negative. Eccone alcune:
1-istigazione all'allarmismo sistematico, ovvero dopo un po' di volte inutilità di ogni allarme preventivo (avete presente la favola di "al lupo, al lupo"?)
2-fuga dalle commissioni di gente davvero competente che non vuole rovinarsi la carriera
3-anestetizzazione della pubblica opinione con la falsa convinzione che "giustizia è fatta", mentre invece è stato solo scelto un capro espiatorio, quello sbagliato, o comunque quello che ha le minori colpe, tanto per placare la pubblica rabbia.

Tralascio di commentare i punti 1 e 2 sui quali ho già detto qualcosa, e mi soffermi invece sul punto 3.

Io credo che una difesa davvero seria a fronte di possibili catastrofi naturali non si ottenga istituendo una commissione e condannandola quando sbaglia qualche aggettivo o sfumatura nei suoi comunicati. Si ottiene invece facendo prevenzione reale. Il che significa non solo colpire coloro che hanno eluso le leggi in materia di costruzione antisismica oppure che hanno costruito abusivamente dove non dovevano, oppure punire amministrazioni comunali che hanno concesso con leggerezza permessi di costruire, ma anche e sopratutto intervenire per consolidare fisicamente le costruzioni, gli alvei dei fiumi e dei torrenti, i costoni montani, decementificare dove necessario, bonificare, riparare argini lasciati allo sbando per decenni, eccetera eccetera. Insomma un lavoro duro e capillare di manutenzione del territorio e delle costruzioni.
Naturalmente per fare questo serve pianificare, programmare, eseguire e controllare. Tutte cose per le quali qua il Italia non si sa neanche da che parte cominciare, anche perché si teme che sarebbero un buco nero per le finanze pubbliche (a margine noto che queste attività creerebbero posti di lavoro e svilupperebbero l'economia, ma qui non si vogliono mai fare cose serie, si pensa solo ai "consumi" e a come calare lo spread con interventi di maquillage finanziario, in modo da giungere velocemente a risultati più politici e propagandistici che reali).

Adesso insomma il sentimento che si potrebbe diffondere è che "giustizia è finalmente fatta", possiamo tornare a dormire.
Allora buon sonno, Italia!
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Messaggioda Sbob » gio ott 25, 2012 8:58 am

nuvolarossa ha scritto:P.S.: uno potrebbe dire, ma loro si sono assunti la responsabilità di dire che non c'era pericolo, perchè il dato statistico era dalla loro parte. Potrei anche concordare, ma un minuto dopo la scossa devastante avrebbero dovuto dimettersi con effetto immediato, riconoscendo di essersi sbagliati.

E' in questo che sta il succo dell'assurdita' della situazione! E se mai la condanna si fosse basata su un'assunzione come la tua sarebbe un'assurdita' giustificata da semplice ignoranza!

Il fatto che ci sia stato un terremoto non vuol dire che si siano sbagliati!!!!!!!!!!!!!. Semplicemente perche' non vuol dire che non fosse veramente improbabile!
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Messaggioda PIEDENERO » gio ott 25, 2012 9:43 am

Sbob ha scritto:
nuvolarossa ha scritto:P.S.: uno potrebbe dire, ma loro si sono assunti la responsabilità di dire che non c'era pericolo, perchè il dato statistico era dalla loro parte. Potrei anche concordare, ma un minuto dopo la scossa devastante avrebbero dovuto dimettersi con effetto immediato, riconoscendo di essersi sbagliati.

E' in questo che sta il succo dell'assurdita' della situazione! E se mai la condanna si fosse basata su un'assunzione come la tua sarebbe un'assurdita' giustificata da semplice ignoranza!

Il fatto che ci sia stato un terremoto non vuol dire che si siano sbagliati!!!!!!!!!!!!!. Semplicemente perche' non vuol dire che non fosse veramente improbabile!

riflessione di carattere generale fatta da un ignorante in materia:
se esiste un dato statistico, non è possibile che venga informata la popolazione e poi ognuno è libero di decidere cosa fare?
se la percentuale che si verifichi un dato evento fosse alta è evidente che le autorità debbano intrvenire con i ordinanze, divieti, con la forza se necessario.
ma in presenza di basse/bassissime percentuali che si verifichi un certo evento, io vorrei essere informato in modo da poter decidere.
non mi pare che la popolazione sia così ebete da farsi prendere dal panico ad ogni minimo segnale......o sbaglio?
perchè dobbiamo sempre dipendere dalle decisioni di presunti esperti?
dimmi cosa rischio, che se ho il camper in giardino, non mi costa nulla passarci la notte.
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Messaggioda sergio-ex63-ora36 » gio ott 25, 2012 10:03 am

monaco ha scritto:
...

la tristezza e' che sa tanto di ''barabba''...trovati i colpevoli ora tutti gli altri (geometri, ingegneri, impresari, assessori, sindaci...etc.) che hanno permesso all'aquila e in tutta italia di fare le case col burro la faranno franca...altro che sette imputati...ci sarebbe da condannare una generazione intera di amministratori e geometri


...
eburneo turriti saluti,
uno scccccienziato ;-)


condivido tutto quanto scrivi unica cosa aggiungerei alla frase che lascio
la parolina committenti...

e vero spesso il "cittadino" è vittima ignorante se si fa la casa in un canale di scolo o con materiali e tecniche inadeguate ma spesso ne è pienamente consapevole...

ho appena perso un paio di clienti perchè ho detto che la ristrutturazione avrebbe comportato l'obbligo dell'adeguamento sismico...(e non mi si dica che ora non si è tutti consci di quete problematiche)...ma adeguare costa e parecchio (costa molto meno costruire antisismico da zero)...

non voglio neanche sapere da che onestone di collega siano andati...resta il fatto che vanno condannati entrambi il collega e sto (sempre santo) di committente... :wink:

(poi mediamente chi si cmporta così è sempre quello che se gli casca la casa fa causa... :evil: )

è un po' come la storia di mezza italia onestissima e l'altra metà evasore di default... :roll:
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Messaggioda Sbob » gio ott 25, 2012 10:47 am

PIEDENERO ha scritto:ma in presenza di basse/bassissime percentuali che si verifichi un certo evento, io vorrei essere informato in modo da poter decidere.

A me pare che sia quello che e' stato fatto: se vedi l'intervista al sismologo dice che i microterremoti stanno scaricando l'energia e quindi probabilmente non succedera' nulla, e che gli sciami sismici sono normali in una zona sismica, ma dice anche che in quella zona bisogna convivere con la sismicita'.
Il fatto e' che non c'era nulla da dire, il rischio basso/bassissimo in quelle zone c'e' sempre! Quel giorno non era diverso da tutti gli altri, potrebbe sempre esserci un terremoto, come infatti e' scritto nelle carte sismiche

non mi pare che la popolazione sia così ebete da farsi prendere dal panico ad ogni minimo segnale......o sbaglio?
perchè dobbiamo sempre dipendere dalle decisioni di presunti esperti?
dimmi cosa rischio, che se ho il camper in giardino, non mi costa nulla passarci la notte.

Il problema era che in quel momento la popolazione si stava facendo prendere dal panico per le sparate di Giuliani unite allo stress dei numerosi piccoli terremoti.
Dirti cosa rischi.... in quella zona dovresti passare tutta la tua vita nel camper, perche' ogni giorno potrebbe esserci un terremoto!
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Messaggioda nuvolarossa » gio ott 25, 2012 11:02 am

Sbob ha scritto:Il fatto che ci sia stato un terremoto non vuol dire che si siano sbagliati!!!!!!!!!!!!!. Semplicemente perche' non vuol dire che non fosse veramente improbabile!


Cito dall'articolo riportato due post sopra (e vabbè...)

2. Probabilità: il rebus sta tutto dentro questa parola. Nessuno poteva essere certo del terremoto, e con i dati a loro disposizione forse sarebbe stato grottesco evacuare la città. Così come è apparso grottesco l?allarme a Roma la settimana scorsa per quattro gocce di pioggia. Ma è la scienza, baby; e tu non ci puoi fare niente. La certezza non esiste. E allora i sette Soloni avevano il dovere di prendere Bertolaso per le palle e obbligarlo a pensare a un piano efficace, come fa la Protezione Civile nei paesi civili. Magari non avrebbero evitato ogni tragedia, ma avrebbero forse potuto evitarne tante. Sottoscrivere le facezie del guitto è stato criminale. Mi auguro però che questa sentenza ridesti tutti da un sonno premoderno: la certezza non è tra le cose che gli scienziati possono garantire, quello lo fanno i preti, i maghi, i politici. La scienza vive di probabilità, ma il bello è che con la scienza della probabilità si possono costruire teorie affidabili e piani di emergenza per le popolazioni.
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Messaggioda nuvolarossa » gio ott 25, 2012 11:13 am

Falco5x ha scritto:Secondo me è tutto corretto quanto leggo negli ultimi post, però mi pare che come al solito si agisca più sull'onda dell'emozione che della ragione, e questo non fa bene a nessuno. Mi spiego.

Quali sono le ricadute di questa sentenza? secondo me solo negative. Eccone alcune:
1-istigazione all'allarmismo sistematico, ovvero dopo un po' di volte inutilità di ogni allarme preventivo (avete presente la favola di "al lupo, al lupo"?)
2-fuga dalle commissioni di gente davvero competente che non vuole rovinarsi la carriera
3-anestetizzazione della pubblica opinione con la falsa convinzione che "giustizia è fatta", mentre invece è stato solo scelto un capro espiatorio, quello sbagliato, o comunque quello che ha le minori colpe, tanto per placare la pubblica rabbia.

Tralascio di commentare i punti 1 e 2 sui quali ho già detto qualcosa, e mi soffermi invece sul punto 3.

Io credo che una difesa davvero seria a fronte di possibili catastrofi naturali non si ottenga istituendo una commissione e condannandola quando sbaglia qualche aggettivo o sfumatura nei suoi comunicati. Si ottiene invece facendo prevenzione reale. Il che significa non solo colpire coloro che hanno eluso le leggi in materia di costruzione antisismica oppure che hanno costruito abusivamente dove non dovevano, oppure punire amministrazioni comunali che hanno concesso con leggerezza permessi di costruire, ma anche e sopratutto intervenire per consolidare fisicamente le costruzioni, gli alvei dei fiumi e dei torrenti, i costoni montani, decementificare dove necessario, bonificare, riparare argini lasciati allo sbando per decenni, eccetera eccetera. Insomma un lavoro duro e capillare di manutenzione del territorio e delle costruzioni.
Naturalmente per fare questo serve pianificare, programmare, eseguire e controllare. Tutte cose per le quali qua il Italia non si sa neanche da che parte cominciare, anche perché si teme che sarebbero un buco nero per le finanze pubbliche (a margine noto che queste attività creerebbero posti di lavoro e svilupperebbero l'economia, ma qui non si vogliono mai fare cose serie, si pensa solo ai "consumi" e a come calare lo spread con interventi di maquillage finanziario, in modo da giungere velocemente a risultati più politici e propagandistici che reali).

Adesso insomma il sentimento che si potrebbe diffondere è che "giustizia è finalmente fatta", possiamo tornare a dormire.
Allora buon sonno, Italia!


Sottoscrivo integralmente le considerazioni che fai riguardo al punto 3.

Non concordo invece sui punti 1 e 2, anzi, ritengo che siano entrambi effetti positivi.
1) meglio un allarme sovradimensionato che una sottovalutazione (soprattutto dolosa come nel caso dell'Aquila). E non ci vedo nemmeno l'effetto al lupo al lupo
2) la gente competente non si sarebbe comportata come questi, firmando un documento scritto ancor prima della riunione. Tra i tanti fasulli "non ci sto" sentiti in questi anni uscire da bocche marce di ipocrisia sarebbe stato bello e utile sentirne uno da parte di tecnici che non avevano voglia di essere asserviti alla propaganda politica.
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Messaggioda nuvolarossa » gio ott 25, 2012 11:20 am

PIEDENERO ha scritto:
Sbob ha scritto:
nuvolarossa ha scritto:P.S.: uno potrebbe dire, ma loro si sono assunti la responsabilità di dire che non c'era pericolo, perchè il dato statistico era dalla loro parte. Potrei anche concordare, ma un minuto dopo la scossa devastante avrebbero dovuto dimettersi con effetto immediato, riconoscendo di essersi sbagliati.

E' in questo che sta il succo dell'assurdita' della situazione! E se mai la condanna si fosse basata su un'assunzione come la tua sarebbe un'assurdita' giustificata da semplice ignoranza!

Il fatto che ci sia stato un terremoto non vuol dire che si siano sbagliati!!!!!!!!!!!!!. Semplicemente perche' non vuol dire che non fosse veramente improbabile!

riflessione di carattere generale fatta da un ignorante in materia:
se esiste un dato statistico, non è possibile che venga informata la popolazione e poi ognuno è libero di decidere cosa fare?
se la percentuale che si verifichi un dato evento fosse alta è evidente che le autorità debbano intrvenire con i ordinanze, divieti, con la forza se necessario.
ma in presenza di basse/bassissime percentuali che si verifichi un certo evento, io vorrei essere informato in modo da poter decidere.
non mi pare che la popolazione sia così ebete da farsi prendere dal panico ad ogni minimo segnale......o sbaglio?
perchè dobbiamo sempre dipendere dalle decisioni di presunti esperti?
dimmi cosa rischio, che se ho il camper in giardino, non mi costa nulla passarci la notte.


Infatti PIEDENERO proprio di questo sono stati accusati i componenti della commissione. E, almeno in primo grado, ritenuti responsabili.
E' chiaro inoltre che un conto è diffondere allarmismo in un contesto neutro, ovvero senza la presenza di scosse, un conto è dire va tutto bene non preoccupatevi quando da mesi balli la samba giorno e notte.
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Messaggioda Sbob » gio ott 25, 2012 11:23 am

nuvolarossa ha scritto:
Sbob ha scritto:Il fatto che ci sia stato un terremoto non vuol dire che si siano sbagliati!!!!!!!!!!!!!. Semplicemente perche' non vuol dire che non fosse veramente improbabile!


Cito dall'articolo riportato due post sopra (e vabbè...)

E io ti ricito quanto tu scrivi. Puoi lamentarti della capacita' di comprensione del testo degli altri, ma prima leggi quello che scrivi:
si sono assunti la responsabilità di dire che non c'era pericolo, perchè il dato statistico era dalla loro parte. Potrei anche concordare, ma un minuto dopo la scossa devastante avrebbero dovuto dimettersi con effetto immediato, riconoscendo di essersi sbagliati.

Il che vuol dire: c'e' stato il terremoto, quindi si sono sbagliati a dire che non c'era pericolo.

E' proprio questo ragionamento che non regge. C'e' stato un terremoto in una zona che e' sismica, in quel momento poteva benissimo esserci il rischio che c'e' oggi o domani. Ovvero: non c'era pericolo oltre a quanto gia' segnato sulle carte del rischio.

E, ripeto, l'articolo che citi sostiene che gli scienziati abbiano detto quanto non hanno mai detto ovvero che non ci sarebbe stato un terremoto.
Hanno solo detto che la situazione era favorevole, pur essendo un territorio in cui bisogna convivere con il terremoto.


Tutto il tuo discorso reggerebbe se in quelle condizioni ci fossero stati gli elementi per prevedere un rischio straordinario di terremoti. Ma in quel momento hanno valutato che ci fosse solo il rischio ordinario che in quelle zone c'e' sempre.

2. Probabilità: il rebus sta tutto dentro questa parola. Nessuno poteva essere certo del terremoto, e con i dati a loro disposizione forse sarebbe stato grottesco evacuare la città. Così come è apparso grottesco l?allarme a Roma la settimana scorsa per quattro gocce di pioggia. Ma è la scienza, baby; e tu non ci puoi fare niente. La certezza non esiste. E allora i sette Soloni avevano il dovere di prendere Bertolaso per le palle e obbligarlo a pensare a un piano efficace, come fa la Protezione Civile nei paesi civili. Magari non avrebbero evitato ogni tragedia, ma avrebbero forse potuto evitarne tante. Sottoscrivere le facezie del guitto è stato criminale. Mi auguro però che questa sentenza ridesti tutti da un sonno premoderno: la certezza non è tra le cose che gli scienziati possono garantire, quello lo fanno i preti, i maghi, i politici. La scienza vive di probabilità, ma il bello è che con la scienza della probabilità si possono costruire teorie affidabili e piani di emergenza per le popolazioni.

Infatti non hanno mai dato certezze!!!! Lo stesso Bertolaso ha detto che le certezze in fatto di terremoti sono minchiate!!!!
Aggiungiamo che la Protezione Civile era ben informata che la zona e' sismica, quindi cosa avrebbero dovuto fare di piu'?
Prendere per le palle Bertolaso?!?!? Ma per cosa? Con che autorita'?
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Messaggioda Sbob » gio ott 25, 2012 11:30 am

nuvolarossa ha scritto:1) meglio un allarme sovradimensionato che una sottovalutazione (soprattutto dolosa come nel caso dell'Aquila). E non ci vedo nemmeno l'effetto al lupo al lupo

Mah, se ogni tre per due ti mandano a dormire nel camper e poi non succede niente, al quarto avvertimento mandi tutti a cagare.
2) la gente competente non si sarebbe comportata come questi, firmando un documento scritto ancor prima della riunione. Tra i tanti fasulli "non ci sto" sentiti in questi anni uscire da bocche marce di ipocrisia sarebbe stato bello e utile sentirne uno da parte di tecnici che non avevano voglia di essere asserviti alla propaganda politica.

Ma quale propaganda politica dovevano fare? Non ne capisco assolutamente i fini! Sostenere che con Berlusconi al governo non ci sono terremoti?
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Messaggioda monaco » gio ott 25, 2012 11:46 am

siamo alla fantapolitica...

''prendere bertolaso per le palle e costringerlo...''
ma dove, ma quandomai...con che potere/diritto???

hanno e avevano PARERE CONSULTIVO NON VINCOLANTE.
se lo avessero fatto, avrebbero fatto una cosa buona e giusta ma illegale...

nuvolarossa...senti o ascolti??

o vogliamo lo stato di diritto (con alle volte le sue sentenze discutibili...ma ci son tre gradi di giudizio)...oppure la ''voce grossa''...e raramente sono i piu' intelligenti ad avercela

come detto prima...i ''soloni'' fanno parte delle cariatidi accademiche italiane...eppure sono proprio loro (e i loro colleghi) che da una vita parlano di prevenzione del rischio...sismico, geologico, idrogeologico...

son TUTTI e 60 milioni... gli altri...che se ne fregano...passata l'emergenza tutto come prima...liguria, campania, abruzzo, piemonte...l'elenco e' lungo...


a proposito di stato perenne di emergenza...SONO VENT"ANNI CHE SIAMI IN STATO PERENNE DI EMERGENZA!!!
emergenza economica, sismica, idrologica, sociale, emergenza immigrati, emergenza petrolio, emergenza rifiuti, emergenza sicurezza...ilva, mirafiori, precari, cococo, pensioni, scuola...mai uno straccio di programmazione, stato o privati...
...sempre e solo a prendere decisioni in tutta fretta quando i buoi son gia' scappati...GIUSTIFICANDO COSI' LE SCORCIATOIE DEMOCRATICHE necessarie in uno (reale) stato di emergenza


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Messaggioda paolocar88 » gio ott 25, 2012 12:03 pm

nuvolarossa ha scritto:monaco, grazie del tuo intervento, mi chiarisce parecchie cose.
Mi fa piacere che pure tu abbia rilevato il corto circuito della comunicazione in quei tragici giorni, come del resto hanno fatto in molti.

omicidio colposo per "aver messo la faccia sui media"??
monaco stesso l'ha detto
1. si ritrovano per verbalizzare che un terremoto forte non era prevedibile
2. bertolaso dice "metteteci voi la faccia sui media dato che sareste più autorevoli di me"
3. gli scienziati obbediscono da bravi lecchini del potere
4. condannati per omicidio colposo
c'è qualcosa che non va mi pare come lo stesso monaco ha messo in evidenza.. non fare tanto quello che è d'accordo con monaco, dato che state sostenendo due cose diametralmente opposte....
nuvolarossa ha scritto:Ti quoto TOTALMENTE sul livello medio di comprensione della lingua da parte di chi legge e commenta, ovunque.

incommentabile, tieni presente che in questo modo perdi gran parte della tua credibilità, professorino..

nuvolarossa ha scritto:Le motivazioni della sentenza chiariranno la ratio seguita dai giudici, staremo a vedere.

ok, d'accordo ma stiamo cercando di ipotizzare quali sono queste motivazioni, a mio parere inesisenti.
nuvolarossa ha scritto:Per il momento leggo e cerco di acquisire elementi per farmi un'opinione. Come qui

http://dinicola.blogautore.espresso.repubblica.it/2012/10/23/laquila-bertolaso-soci-giustizia-e-fatta/comment-page-1/

Per una volta, almeno, la giustizia fa sentire la sua voce, come riferisce l?ottimo Giuseppe Caporale. Non gioisco per le condanne degli ?scienziati? della Commissione grandi rischi. Condannati non per «non aver previsto il terremoto» (come molti giornali, carta straccia, stamattina scrivono a piene mani) , ma per avere assecondato le richieste di quei messaggi ?tranquillizzanti? che l?allora capo della Protezione civile Guido Bertolaso chiedeva e preannunciava a destra e a manca e anche per telefono all?assessore alla Protezione civile della Regione Abruzzo, Daniela Stati.
Su quello che è successo all?Aquila con il terremoto , la ricostruzione e i ritardi non aggiungo di più, non ne ho né voglia né forza. Sul dolore provocato anche da questi solerti scienziati preferisco lasciare la parola al giornalista del ?Centro? Giustino Parisse, a chi le scelleratezze della burocrazia del regime berlusconiano delegata al sisma le ha vissute sulla proria pelle.
GIUSTINO PARISSE:
Ho saputo della sentenza di condanna per i componenti della commissione Grandi Rischi poco dopo le 17 di ieri dal sito internet del mio giornale. Ero nella stanzetta di legno della redazione aquilana del Centro. Solo. Poche ore prima avevo deciso di non andare ad assistere al momento conclusivo del processo. Ho avuto lo stesso rifiuto che ebbi quando non volli vedere i miei due figli senza vita. Per me tutto è finito alle 3.32 del sei aprile del 2009. Quello che è accaduto (e accade) dopo non ha contorni precisi e ne afferro a fatica il senso. Ho pianto anche ieri, in silenzio. Non erano lacrime di soddisfazione.

Era il dolore che esplodeva nello stomaco quasi a togliere il fiato. Ho rivisto attimo per attimo i momenti in cui le macerie si sono portate via i miei ragazzi e quell?urlo «Papà , Papà» è tornato a incidere la carne. Eppure anche di fronte a una condanna tanto dura non riesco a immaginare quegli uomini, che ora potrebbero rischiare il carcere, come gli assassini dei miei figli. Nei mesi scorsi, anche durante il processo, ho stretto la mano ad alcuni di loro e non le ho trovate sporche di sangue. Ho visto uomini fragili forse consapevoli di aver sbagliato e per questo caduti nel vortice di una tragedia che ha finito per travolgere anche loro. No. Non me la sento di gridargli contro la mia rabbia. Quella continuo a gridarla a me stesso. Sono io la causa prima della morte di Domenico e Maria Paola e non me lo perdonerò mai. Certo fra le tante colpe che ho c?è anche quella di essermi fidato della commissione Grandi Rischi credendo a una scienza che in quella riunione del 31 marzo del 2009 rinunciò a essere scienza. Questa è una condanna in un processo di primo grado. Credo di essere facile profeta a ipotizzare che nei vari gradi di giudizio tutto potrebbe sciogliersi come neve al sole. Non sarò io a dolermene. Oggi a fronte di una sentenza presto destinata alla polvere degli archivi, non provo nulla: né soddisfazione, né amarezza, né voglia di vendetta. Quando dentro si ha un dolore così lancinante gli altri sentimenti si inabissano.

Questo processo è stata una sconfitta per tutti. E? lo Stato che ha condannato se stesso. Uno Stato che in quel 31 marzo 2009 aveva rinunciato al suo ruolo: quello di proteggere i cittadini per piegarsi alla volontà della politica che doveva mettere a tacere i disturbatori. E? per questo che quello che si è svolto nel tribunale dell?Aquila non è stato un processo alla scienza. E? stato piuttosto un processo a scienziati che di fronte al volere dei potenti dell?epoca hanno ?staccato? il cervello e obbedito agli ordini. Oggi condannarli al rogo non serve. Io non lo faccio e spero che anche il loro tormento interiore _ che pure non ha nulla a che spartire con chi ha perso tutto _ venga compreso e rispettato. Le sentenze vanno sempre accettate e lo avrei fatto anche in caso di assoluzione. Per me dopo questa condanna che suona obiettivamente molto pesante, non cambia nulla. Ora assisterò a dibattiti senza fine sulla scienza condannata per non aver previsto il terremoto.

Io sono fra quelli che ha sollecitato l?avvio dell?indagine con un esposto. L?ho fatto perché volevo che quella vicenda (la riunione della Grandi Rischi) venisse scandagliata e approfondita in un?aula di tribunale: oggi, 2012, basta leggere i comunicati della Protezione civile per scorgere persino un eccesso di zelo come quando pochi giorni fa su Roma era stato previsto il diluvio universale. Ma è meglio così. Quando si tratta di fenomeni della natura soprattutto quelli che non sono prevedibili con certezza meglio allarmare che rassicurare. Se fosse accaduto anche all?Aquila che so, avrei passato qualche notte all?addiaccio ma la vita dei miei figli non si sarebbe fermata per sempre. Ho visto che nella sentenza si parla di risarcimenti. Sin dal primo momento ho detto che per la morte dei miei figli non voglio nemmeno un euro. Ci sarebbe un solo modo per essere risarcito per ciò che è accaduto: avere la possibilità di abbracciare di nuovo i miei ragazzi. E? successo una settimana fa. Sognavo. Poi mi sono svegliato.?

bah visto che i termini inglesi ti piacciono mi pare che ci sia un certo BIAS in questo intervento.. meglio allarmare che rassicurare?? ma cosa vuol dire? si può dare l'allarme se c'è un pericolo, ma se non c'è un pericolo si rassicura... quegli scienziati hanno rilevato che lo sciame non determinasse un pericolo di una scossa più grave e perciò hanno rassicurato. poi tutte i sentimentalismi mi sanno molto di strumentalizzazione per avvalorare la tesi che si vuole sostenere.

nuvolarossa ha scritto:E qui:

http://ilvasodipandora.blogautore.espresso.repubblica.it/

I giudici de L?Aquila hanno condannato i membri della Commissione grandi rischi a sei anni per omicidio colposo: hanno sottovalutato i segni del sisma.E infuria la polemica. ?L?Espresso? ha raccontato ben benino già all?inizio del processo di cosa si discuteva a L?Aquila in un articolo di Nicola Nosengo, e a quello rimando per i dettagli e per le reazioni della grande stampa scientifica internazionale all?affaire. Ora, a processo di primo grado concluso, tiriamo le fila. Io penso che questo shock sia utile a tutti. Non perché, come hanno scritto molti, l?imputata è la scienza e la sentenza ne rivela la fallacia. Ma per tre motivi precisi.

1. Imputata non è affatto la scienza. Imputati sono sette professori che hanno prestato i loro nomi e i loro curricula alla propaganda del governo Berlusconi. La sentenza è su di loro e sul fatto che non hanno preso sufficientemente sul serio il loro compito. I giudici dicono che hanno sottovalutato il pericolo. Oggi Enzo Boschi, allora presidente dell?Istituto Nazionale di Geofisica, dice ai giornali: «il verbale mi inchioda ma io non so neanche chi lo abbia scritto». Perché è chiaro a tutti che i prof hanno dato un?occhiata veloce alle carte scientifiche che il supercommissario Bertolaso gli ha messo sotto il naso e le hanno avvallate. Ovvio che il colpevole dei colpevoli è Bertolaso che aveva il problema di rassicurare, rassicurare, rassicurare. In puro stile berlusconiano: tutto va bene madama la marchesa. La crisi non c?è, i poveri neanche, gli italiani vanno al mare e in barca? e a L?Aquila non può succedere nulla. I professori sapevano, invece, che la scienza non prevede dichiarazioni apodittiche, che nulla è mai certo e che la probabilità è una mignotta birichina. Invece che scodinzolare davanti a Bertolaso avevano il dovere (e il diritto) di far valere le ragioni della scienza.

ok su questo sono d'accordo (e l'ho già detto) che quei tizi sono stati solo dei bravi leccatori di culo (e sarà anche quello il motivo per cui sono finiti in quella commissione in cui immagino vengano coperti d'oro). cosa vuol dire far valere le ragioni della scienza? le ragioni della scienza in questo caso sono fare quello che hanno fatto: ovvero dire che non c'era nessuna evidenza di pericolo e che si poteva tornare alla vita di tutti i giorni.

nuvolarossa ha scritto:2. Probabilità: il rebus sta tutto dentro questa parola. Nessuno poteva essere certo del terremoto, e con i dati a loro disposizione forse sarebbe stato grottesco evacuare la città. Così come è apparso grottesco l?allarme a Roma la settimana scorsa per quattro gocce di pioggia. Ma è la scienza, baby; e tu non ci puoi fare niente. La certezza non esiste. E allora i sette Soloni avevano il dovere di prendere Bertolaso per le palle e obbligarlo a pensare a un piano efficace, come fa la Protezione Civile nei paesi civili. Magari non avrebbero evitato ogni tragedia, ma avrebbero forse potuto evitarne tante. Sottoscrivere le facezie del guitto è stato criminale. Mi auguro però che questa sentenza ridesti tutti da un sonno premoderno: la certezza non è tra le cose che gli scienziati possono garantire, quello lo fanno i preti, i maghi, i politici. La scienza vive di probabilità, ma il bello è che con la scienza della probabilità si possono costruire teorie affidabili e piani di emergenza per le popolazioni.

mi sembra di ripetere sempre le stesse cose: se non c'era un pericolo probabile, perchè avrebbero dovuto prevedere un piano d'emergenza?
nuvolarossa ha scritto:3. Perché lo hanno fatto? E qui veniamo a una nota dolentissima: io credo per vanità. Perché sedere in una commissione così importante è prioritario rispetto a farlo con decoro. Meglio rischiare di sottoscrivere una cazzata criminale che rischiare di essere fatti fuori perché non si dà ragione al capo (ancora un gioco di probabilità?). Purtroppo spesso le commissioni vivono di questa regola umiliante. Così persone di valore come Franco Barberi escono da questa storia col curriculum infangato, ed è un peccato. Non era meglio, professore, restarsene a Pisa a fare conferenze e guardare i nipoti? Ah, le commissioni: una poltrona, un incarico a Roma, una possibilità di parlare coi giornali e, per alcuni (certo non per persone del calibro di Barberi) la possibilità di fare qualche soldino. Che tristezza! Io ho una concezione alta della scienza, e mi illudo che capirci di cose così importanti come i movimenti della terra sia ben più gratificante che sedere a Roma a reggere la coda a uno come Bertolaso.

su questa parte nulla da dire, la poltrona fa comodo a tutti. però qualcuno dovrà pur far parte di questa commissione rischi dato che in altri ambiti (vedi frane, inondazioni, ecc) può senza dubbio dire la sua.nuvolarossa
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Messaggioda nuvolarossa » gio ott 25, 2012 12:27 pm

monaco ha scritto:siamo alla fantapolitica...

''prendere bertolaso per le palle e costringerlo...''
ma dove, ma quandomai...con che potere/diritto???

hanno e avevano PARERE CONSULTIVO NON VINCOLANTE.
se lo avessero fatto, avrebbero fatto una cosa buona e giusta ma illegale...

nuvolarossa...senti o ascolti??

o vogliamo lo stato di diritto (con alle volte le sue sentenze discutibili...ma ci son tre gradi di giudizio)...oppure la ''voce grossa''...e raramente sono i piu' intelligenti ad avercela

come detto prima...i ''soloni'' fanno parte delle cariatidi accademiche italiane...eppure sono proprio loro (e i loro colleghi) che da una vita parlano di prevenzione del rischio...sismico, geologico, idrogeologico...

son TUTTI e 60 milioni... gli altri...che se ne fregano...passata l'emergenza tutto come prima...liguria, campania, abruzzo, piemonte...l'elenco e' lungo...


a proposito di stato perenne di emergenza...SONO VENT"ANNI CHE SIAMI IN STATO PERENNE DI EMERGENZA!!!
emergenza economica, sismica, idrologica, sociale, emergenza immigrati, emergenza petrolio, emergenza rifiuti, emergenza sicurezza...ilva, mirafiori, precari, cococo, pensioni, scuola...mai uno straccio di programmazione, stato o privati...
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Monaco, ascolto, ascolto.
Al contrario di molti, mi sembra anche di te, non ho certezze.
Leggo, e quello che leggo riporto, e se riporto non è che automaticamente diventa la mia opinione, semplicemente ritengo che sia uno spunto interessante.

Se la Commissione da un parere consultivo non vincolante poteva benissimo rifiutarsi di sottoscrivere un comunicato di rassicurazione come il verbale di quella famosa riunione preconfezionata. O meglio, poteva - doveva direi - fare il suo mestiere, e darlo questo benedetto parere. Invece NO, NON lo ha fatto, ha firmato in bianco una roba prestampata. Tant'è che Enzo Boschi, allora presidente dell?Istituto Nazionale di Geofisica, dice ai giornali: «il verbale mi inchioda ma io non so neanche chi lo abbia scritto». Se per te questo è aver dato un parere.....

Sul resto, sulla prevenzione, sugli investimenti mancati, sull'ipocrisia dei committenti etc etc etc siamo perfettamente d'accordo. E faccio notare che ci sono processi in atto forse per la prima volta in casi come questi per i costruttori, così come ci sono inchieste sui costruttori dei capannoni crollati in Emilia.
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Messaggioda monaco » gio ott 25, 2012 13:18 pm

benissimo.

io pero' ancora non riesco a vedere alcun nesso logico tra un annucio ''stilisticamente stiracchiato'' ma corretto nella sostanza e l'accusa/condanna per OMICIDIO colposo plurimo...

sara' evidentemente una mia limitatezza...

p.s.
si trovano sul web parti del testo del consulente dell'accusa...che usa formule matematiche complicatissime (algebriche a tre addendi!!!!) e manco ha capito il significato dei termini...
...confondendo ''esposizione al rischio'' con l'essere ritornati nelle case (e non semplicemente il viverci tutti i giorni dell'anno).
mica e' colpa sua...e' antropologo...
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Messaggioda nuvolarossa » gio ott 25, 2012 13:48 pm

Ma infatti per vedere questo nesso, e per capire se c'è dell'altro occorrerà leggere le motivazioni della sentenza.

Sui consulenti forensi è meglio che non parli... :wink:
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Messaggioda El Rojo » ven ott 26, 2012 18:52 pm

Pollino, gli esperti litigavano

Questa volta la Commissione Grandi Rischi aveva dato l'allarme: «Le probabilità di sisma con magnitudo maggiore di 5.5 sono aumentate di circa 100 volte». Ma non è bastato, perché per muoversi la Protezione Civile voleva indicazioni più precise(26 ottobre 2012) Dati messi a disposizione con considerevole ritardo; reti d'informazioni non integrate seppur cruciali per la sicurezza sismica; rilevazioni satellitari di particolare importanza, processate e rese disponibili solo dopo discussioni farraginose; mancanza di un codice di linguaggio comune che eviti pericolosi fraintendimenti.

Il 4 ottobre scorso la Commissione grandi rischi (Cgr) si riunisce per analizzare la sequenza sismica in atto nell'area del Pollino ed elabora delle raccomandazioni perentorie indirizzate alla Protezione civile. L'invito è chiaro: attivarsi «senza ritardo alcuno".

Un'intimazione precisa, che apre uno squarcio sulla fitta rete di rapporti tra Cgr e Prociv. Qualcosa non funziona nella catena di comunicazione, che dovrebbe rappresentare un emblema d'efficienza e tempestività. Emergono divergenze di vedute, anche marcate. La Commissione incalza, la Protezione civile frena, ma sembra non si riesca a trovare quell'uniformità di giudizio che pure sarebbe auspicabile.

I dati ufficiali, tuttavia, fanno impressione: oltre 5.000 eventi sismici nell'area dal 2010, ben 400 (sei dei quali con magnitudo maggiore o uguale a 3.0) nel solo periodo che va dal 1 settembre al 2 ottobre 2012. La terra trema in Calabria e con essa anche la vita di centinaia di migliaia di famiglie. La scossa di magnitudo 5.0, verificatasi l'altra notte, è la più forte dall'inizio dello "sciame".

Fino a venerdì solo tanta paura, ma nessun danno. Poi tutto cambia, perché il terremoto ? quello vero ? è arrivato. E con largo preavviso. La Commissione grandi rischi, del resto, aveva messo in guardia: «Negli ultimi sei mesi la distanza temporale tra uno sciame e il successivo è andata diminuendo e la sismicità di fondo tra gli sciami è in aumento". Ma le informazioni sono ancora troppo scarse per formulare previsioni precise. Manca una sismicità storica dell'area, che temporalmente si estende a non oltre cinque secoli fa. Un dato, però, è acquisito: nonostante la zona sia inserita tra quelle potenzialmente più a rischio (fino a magnitudo 7.0), il Mercure-Pollino ha un "gap" di grandi eventi sismici.

La Commissione allora fa ricorso alla cosiddetta analisi di "short-term hazard" ed i risultati destano profonda preoccupazione: per la sequenza dell'inverno 2011-2012, le probabilità di evento sismico con magnitudo maggiore di 5.5 «sono aumentate rispetto al background di circa 100 volte". In altri termini, la possibilità giornaliera di una scossa di forte intensità è passata, in quel periodo, da 1/200 a 1/2. Un salto considerevole. Che diventa ancor più inquietante nella sequenza iniziata nel maggio 2012, dove le probabilità di un sisma 5.5 diventano 200 volte superiori al background.

Dati alla mano, dunque, la crescente attenzione della Cgr è più che giustificata, tanto che gli stessi esperti affermano di non poter «formulare conclusioni sulla eventuale attivazione di strutture sismo genetiche più profonde".

E in un quadro così complesso, al Dipartimento di protezione civile arrivano raccomandazioni precise, dure e perentorie: bisogna che si attivi «con urgenza e con tutti i mezzi possibili per assicurare che tutti i dati rilevanti siano messi a disposizione senza ritardo alcuno"; viene chiesta la riunificazione «prioritaria e rapida" delle reti regionali all'interno del sistema nazionale di sorveglianza, così come si ravvisa la mancata integrazione delle reti in un unico sistema di monitoraggio.

Circostanza, questa, giudicata «grave e non ulteriormente rimandabile". Sorge anche un problema comunicativo. In sintesi, la mole di materiale a disposizione potrebbe consentire l'utilizzo «con finalità d'allerta". Ma cosa intende la Cgr? La Protezione civile se lo domanda nella lettera di risposta inviata da Franco Gabrielli: «In che modo i dati satellitari possono essere rilevanti per le attività di "rapida allerta"?".

E' il cuore della divergenza, che diventa palese: «Le analisi di short-term hazard non sono ancora testate in termini pre-operativi. In ogni caso la probabilità giornaliera di un evento con magnitudo maggiore o uguale a 5.5 nel corso della sequenza ha raggiunto valori al massimo dell'ordine dello 0.5 per mille". Come dire: tutto nella norma.


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Messaggioda VECCHIO » mer ott 31, 2012 20:17 pm

Voi dite del terremoto non spiegato e avvisato, almeno quelli erano scienziati, ma non considerate che anche il mio discorso sul "sodalizio" ed i suoi esperti è esattamente il contrario ???
Questi non sanno un bel niente e pontificano sull'alpinismo !!!
E con tutti i "problemi" che creano nessuno dice niente ???
Il mondo è bello !
....ALPINISTA......NO GUIDA....... questa mi scombussola
Scalare con gli esperti del cai... son sempre dei grossi guai...... questa mi piace
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